Martedì, 29 Marzo 2016 13:51

Poste Italiane, da aprile distribuzione a giorni alterni. Nel Vibonese interessati 42 Comuni su 50

Scritto da Redazione
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È stata Poste Italiane, attraverso la diffusione di un volantino, a dare notizia dell’avvio ufficiale di quella che dall’azienda stessa viene definita come la “Fase II del nuovo modello di consegna degli invii postali”. In termini spiccioli si tratta di una rimodulazione delle procedure e dei tempi di recapito della posta, secondo un nuovo calendario su base bisettimanale.

Una sorta di declassamento che vede interessato gran parte del Vibonese e che prevede, a partire dal prossimo mese di aprile, che le consegne avvengano per alternanza bisettimanale, per una distribuzione che verrà quindi effettuata il lunedì, il mercoledì e venerdì della prima settimana del mese, e il martedì e il giovedì di quella successiva. E così via per il corso delle altre settimane. Insomma, i giorni di distribuzione della posta si dimezzano, passando dai 23 attuali al mese (tutti i giorni da lunedì al venerdì) a circa 12 giorni mensili previsti dal nuovo “corso” di Poste Italiane.

La nuova modalità di recapito trova fondamento nell’attuale quadro regolatorio del settore postale, rivoluzionato dalla Legge di Stabilità 2015, e si inserisce in un processo di revisione del servizio, volto a rendere sostenibile il comparto della distribuzione «in un contesto di mercato caratterizzato da un trend decrescente dei volumi postali e dal cambiamento delle esigenze e dei bisogni della clientela in termini di utilizzo dei prodotti postali». Il nuovo modello interesserà anche la raccolta degli invii postali dalle cassette d’impostazione site sul territorio, che verrà effettuata con la medesima frequenza, mentre restano invariate le modalità di raccolta degli invii postali presso di Uffici.

Una riorganizzazione – che interessa circa 800 Comuni in tutta Italia – volta a razionalizzare i costi sopportati da Poste Italiane per lo svolgimento del servizio di recapito e che avrà, dunque, impatti in particolare sulla posta prioritaria che subirà ritardi da uno a tre giorni lavorativi. La logica che ha portato all’identificazione dei Comuni interessati dal provvedimento non è stata esplicitamente definita, ma già da un primo sguardo si può intuire come questa abbia in particolar modo interessato i Comuni minori dei territori montani, dove la consegna degli invii postali verrà quindi effettuata a giorni alterni su base bisettimanale.

La razionalizzazione dei servizi postali prevista dalla legge di stabilità del 2015, in realtà, va a seguire di pochissimo la decisione precedente – maggio 2014 – di avviare la privatizzazione delle Poste Italiane, prevedendo l'alienazione delle quote detenute dal Ministero Economia e Finanze fino al 40%.

I comuni del Vibonese interessati dal processo di razionalizzazione sono ben 42 sui 50 totali: Acquaro, Arena, Briatico, Brognaturo, Capistrano, Cessaniti, Dasà, Dinami, Drapia, Fabrizia, Filadelfia, Filandari, Filogaso, Francavilla Angitola, Francica, Gerocarne, Joppolo, Limbadi, Maierato, Mileto, Mongiana, Monterosso Calabro, Nardodipace, Parghelia, Pizzoni, Polia, Ricadi, Rombiolo, San Calogero, San Costantino Calabro, San Gregorio d’Ippona, San Nicola da Crissa, Sant’Onofrio, Simbario, Sorianello, Spilinga, Stefanaconi, Vallelonga, Vazzano, Zaccanopoli, Zambrone e Zungri.

Clicca qui per l’elenco completo dei Comuni interessati dalla Fase II

 

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