Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha accolto infatti, la richiesta presentata dall'avvocato difensore del presunto boss, detenuto in regime di alta sicurezza nel carcere di Secondigliano a Napoli in quanto accusato di associazione mafiosa, usura, estorsioni ed altro, con l'aggravante delle modalità mafiose.

Il legale Giuseppe Di Renzo, ha fatto notare come, in sostanza, l'età avanzata di Mancuso non fosse compatibile con il regime carcerario. Il 73enne ha già lasciato il carcere napoletano, e ha fatto rientro nella propria abitazione, a Limbadi. Il presunto boss è rimasto coinvolto nell'operazione “Balck Money” del marzo del 2013 contro la nota consorteria mafiosa, considerata una delle più potenti dell'intera regione.