I decreti giungono all'esito degli approfondimenti investigativi condotti sui 21 destinatari della misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, ed eseguita nel maggio scorso. Le investigazioni hanno comprovato, oltre alla sussistenza di una netta sproporzione tra i redditi dichiarati dagli indagati e l'accumulazione patrimoniale da parte degli stessi, anche come i beni oggetto di sequestro fossero il frutto del reimpiego dei proventi delle attività di traffico internazionale di sostanza stupefacenti. Sono stati posti in sequestro beni per un valore complessivo di circa 500mila euro, nello specifico si tratta di un appartamento sito ad Arluno, di un secondo appartamento e di un immobile ad uso commerciale siti in Guardavalle, di 3 autovetture Volkswagen Golf, di un orologio di pregio e di 10mila euro in contanti.
Nel corso dell'anno 2017, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno sequestrato beni per un valore complessivo di oltre 5milioni e 400mila euro, tra cui 25 immobili. Gli immobili sottoposti a confisca sono stati invece 125.