Il Vescovo dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, sarà presto in visita al Santuario regionale di Santa Maria del Bosco di Serra per «celebrare una santa messa invocando la misericordia di Dio per la fine di questa pandemia». A renderlo noto è stato don Vincenzo Schiavello, originario di Serra San Bruno e al momento parroco a San Sostene Superiore, in provincia di Catanzaro.

La celebrazione avverrà la prossima domenica 22 marzo, ma in virtù delle direttive imposte dal decreto ministeriale e allo stop alle messe civili, religiose e alle esequie funebri voluto dalla Cei, l’evento si terrà a porte chiuse e, chiaramente, non alla presenza dei fedeli. Proprio ieri il Vescovo ha inteso scrivere una lettera rivolta alla comunità dei fedeli, anche per rendere pubbliche le date delle prossime iniziative dell’arcidiocesi: «Nell’esercizio del ministero pastorale in questa situazione di emergenza sanitaria, vi chiedo di tenere ben presente sia quanto disposto dal Governo italiano sia quanto comunicato dalla Cei e dalla Cec, le cui indicazioni ho già recepito nella nostra diocesi con appositi provvedimenti che conoscete».

«Per quanto riguarda i riti della Settimana Santa e la celebrazione della Pasqua – ha continuato il Vescovo – confidiamo che per il 3 aprile la situazione possa essere migliore, anche se le previsioni di epidemiologi e istituzioni sanitarie anticipano di una possibile proroga delle disposizioni restrittive». Tuttavia, ha aggiunto il Vescovo Bertolone, con la speranza che «dal Governo arrivi qualche apertura per celebrare i riti del cuore dell’anno liturgico, nel rispetto delle misure igieniche e di sicurezza, suggerisco di aspettare il prossimo 3 aprile, o altri comunicati del Governo ed il relativo consequenziale pronunciamento della Cei, per regolarci sul da farsi. Intanto – continua la lettera –, vi preannuncio che domenica prossima presiederò due celebrazioni, trasmesse in diretta sui social network: una al santuario di Santa Maria del Bosco di Serra San Bruno (ore 10) e l’altra al Santuario di Torre di Ruggiero (ore 11.30)».

In funzione dei due appuntamenti di domenica il Vescovo ha inoltre inteso chiedere ai parroci di «alimentare e assicurare una costante presenza con i fedeli e le famiglie attraverso i social network e le opportunità del mondo digitale, non solo con le cerimonie liturgiche e i momenti di preghiera, ma anche mediante catechesi che favoriscono forme di intervento dei fedeli. È importante – è la conclusione – far sentire ai fedeli la vicinanza della Chiesa e far comprendere loro che, con queste misure la Chiesa sta responsabilmente facendo la sua parte per limitare e contrastare la diffusione della pandemia, senza venire mai meno, per questo motivo, al messaggio di salvezza che annuncia da due millenni: non è mai tempo della paura e della rassegnazione, in quanto è sempre il tempo della fede, della speranza, della carità».