Sabato, 06 Aprile 2019 19:38

Fusione dei Comuni, il messaggio di 7 sindaci dell’Angitolano: «Unica soluzione contro la crisi economica»

Scritto da Redazione
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Sono solo i primi passi di un lungo percorso ma comunque i sindaci di Monterosso Calabro, San Nicola da Crissa, Capistrano, Filogaso, Maierato, Francavilla Angitola e Polia ci hanno tenuto ad evidenziare il loro incontro in vista di una fusione dei Comuni che oggi amministrano. «Di fronte ai processi riformatori in corso – hanno dichiarato in un messaggio congiunto – risulta ineludibile la creazione di livelli intermedi di governance, basati sull’aggregazione inter-istituzionale in grado di valorizzare le specificità delle aree locali che caratterizzano la nostra Regione, ma soprattutto di conseguire nuova adeguatezza nella gestione delle funzioni e nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Una di queste realtà può essere la fusione dei comuni».

L’obiettivo condiviso è quello di non far morire i rispettivi territori sia da un punto di vista economico che di attuazione dei servizi. «Il processo che porta alla nascita di una fusione di comuni – si legge ancora nel messaggio – inizia dalla volontà dei sindaci che unendosi vogliono riuscire a proporre ai cittadini una omogenea offerta dei servizi sui relativi territori, con l’intento altresì di realizzare, cooperando insieme, delle economie di scala necessarie per il mantenimento dei servizi offerti, in questo momento a causa del perdurare della crisi economica».

Questo l’intento in sintesi che ha mosso i sindaci di San Nicola da Crissa, Giuseppe Condello, di Capistrano, Marco Martino, di Monterosso Calabro, Antonio Lampasi, di Filogaso, Massimo Trimmeliti, di Maierato, Danilo Silvaggio, di Francavilla Angitola, Giuseppe Pizzonia e il vicesindaco di Polia, Caterina Feroce, che hanno preso parte a una riunione tenutasi oggi presso il Municipio di Maierato per gettare le basi di un nuovo percorso amministrativo il quale dovrà portare alla nascita di un nuovo centro di 10mila e 500 abitanti, il più grande dopo quello del capoluogo di provincia. Durante questo percorso i sindaci aderenti hanno deciso di farsi aiutare da OpenCalabria, dal professore dell’Unical Francesco Aiello e dal segretario generale Domenico Libero Scuglia.

«La nascita della fusione parte, quindi – fanno sapere ancora i primi cittadini – da una forte volontà politica e territoriale, dalla disponibilità al confronto, senza contrapposizioni pregiudiziali e dalla ricerca di soluzioni nell’interesse delle rispettive comunità di appartenenza, senza escludere nessuno. E per questo si intende non solo la volontà espressa dai sindaci ma anche dalle rispettive giunte comunali, che hanno avuto modo di deliberare in merito, attraverso la condivisione degli obiettivi da raggiungere e dei metodi sul come raggiungerli e infine da una buona formazione da parte di tutti gli attori coinvolti».

Un incontro quello di oggi che getta le basi di un grande progetto. «L’iniziativa di oggi va contestualizzata in un ambito di finanza pubblica, attualmente caratterizzato da una congiuntura economica sfavorevole, e da provvedimenti di riduzione della spesa pubblica che hanno interessato soprattutto il comparto degli enti locali. Da qui l’utilità di ipotizzare processi di razionalizzazione della spesa – hanno detto infine – che possano liberare risorse a vantaggio delle collettività locali, anche attraverso l’incentivazione dei processi di accorpamento e di fusione tra i comuni appartenenti alle più ridotte fasce demografiche, proprio al fine di superare l’inadeguatezza dimensionale di tali enti».

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