Mercoledì, 06 Maggio 2015 14:44

L’anticonsiglio comunale/29 - Vita da separati in casa

Scritto da Salvatore Albanese
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Si è consumato in fretta, poco più di mezz’ora, il ventinovesimo Consiglio comunale dell’era Rosi. Una seduta che, in definitiva, ha consegnato poche novità e tante conferme. La più saliente quella dell’isolamento evidente del consigliere comunale Carmine Franzè, “separato in casa”, ormai emarginato dal resto della maggioranza dopo l’esclusione nel febbraio scorso dalla giunta comunale. Franzè, del quale da mesi non si scorge più neanche l’ombra negli uffici del Municipio, anche oggi ha dunque disertato i lavori del Consiglio, iniziati, rigorosamente, alle 9 in punto del mattino giusto per agevolare la presenza dei cittadini.

D’altronde lo stesso Bruno Rosi, già nelle scorse settimane, aveva espresso totale indifferenza rispetto all’invito formulato dal giovane ex assessore, curioso di conoscere le reali motivazioni alla base dell'esclusione subita. Chiarimenti non ancora resi e indifferenza che continua a mantenersi tale, anche se non ci vuole di certo la sfera magica per trarre la conclusione che il “defenestramento” di Franzè sia tutto da imputare all’appartenenza ad una corrente di partito avversa a quella del capogruppo consiliare Nazzareno Salerno.

Proprio Salerno è tornato oggi a vestire i panni della prima donna, perché dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente e l’investitura ufficiale del redivivo presidente del Consiglio comunale Giuseppe De Raffaele, è stato appunto Salerno ad introdurre e relazionare il terzo punto all’ordine del giorno: “Costituzione della consulta tecnica per lo studio e la promozione di progetti finalizzati allo sviluppo turistico del Comune di Serra San Bruno” e la contestuale designazione di un componente di nomina consiliare. Salerno, quindi, a quattro anni dall’insediamento dell’amministrazione Rosi, tutto ad un tratto si ricorda che «l’articolo 39 dello Statuto comunale prevede la possibilità di costituire apposite consulte tecniche di settore, cosa che le amministrazioni precedenti non hanno fatto». Ad opporsi è l’unico consigliere di minoranza presente alla seduta di questa mattina, Rosanna Federico, che deciderà di astenersi dal voto per via della «mancanza di un regolamento che disciplini la costituzione ed il funzionamento della Consulta tecnica». Insomma, viene nominato un esperto da inserire in un organismo tecnico, ma senza che siano prioritariamente decisi i criteri da seguire per procedere alla nomina. Ribatte, allora, il capogruppo Salerno: «Il Regolamento sarà discusso dal Consiglio comunale in un secondo momento». Della serie: prima lo nominiamo, poi discutiamo del come doveva essere nominato.

Ciò nonostante, la maggioranza tira dritta come un treno e con 8 preferenze ed un solo voto astenuto (quello del consigliere d'opposizione Federico) assegna l’incarico al già componente dello “Staff del sindaco”, Marco Primerano. Mentre, con una seconda votazione, si conferisce al primo cittadino Bruno Rosi mandato per la scelta di ulteriori due rappresentanti non di nomina consiliare.

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