Martedì, 16 Dicembre 2014 20:23

Provincia, boccata d’ossigeno per i dipendenti. Pagate due mensilità arretrate

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Dopo una serie di incontri in Prefettura ecco che finalmente, nella serata di ieri, grazie ad un provvedimento di utilizzo temporaneo dei fondi del

soggetto attuatore, la Provincia di Vibo Valentia è riuscita a sbloccare il pagamento ai propri dipendenti di alcuni stipendi già maturati ma non corrisposti. La delibera - giunta a conclusione di una riunione, l’ennesima, tenuta dal presidente dell’ente Andrea Niglia, dal vice presidente Pasquale Fera e dal prefetto Giovanni Bruno - di fatto ha regolato l’utilizzo temporaneo del “Fondo di cassa Soggetto Attuatore”, nel limite della somma di 1milione e 600mila euro, cifra da impiegare per la corresponsione di almeno due mensilità arretrate afferenti agli stipendi dei mesi di ottobre e novembre.

L’autorizzazione è stata diretta al Tesoriere dell’ente, che, contestualmente, è stato incaricato a procedere al ripristino della somma con il credito certo, liquido ed esigibile, vantato dalla Provincia nei confronti della Regione Calabria di cui al Decreto n. 8893 del 22 luglio 2014 del dirigente Dipartimento n.7, o comunque con altre entrate libere accreditate a favore dell’ente, entro la data del 15 febbraio 2015.

Il provvedimento amministrativo è stato adottato a causa della grave situazione finanziaria dell’ente - già dichiarato in dissesto per un disavanzo di 30milioni di euro e sottoposto a commissariamento dal 2012 al 2014 - e determinata ulteriormente dai tagli imposti dall’avvento della legge Delrio. L’atto per l’utilizzo temporaneo dei fondi ha permesso anche di scongiurare seri problemi di ordine pubblico. Il clima, infatti, soprattutto nelle ultime ore, si era fatto molto più rovente, con i circa 380 dipendenti della stessa Provincia pronti a perorare in maniera permanente la propria legittima protesta, che li aveva condotti per tutto il corsa della passata settimana ad occupare l’atrio della sede provinciale di Palazzo ex-Enel. Poi, a partire dalla mattinata di ieri, una folta delegazione di lavoratori si era invece spostata al terzo piano della struttura per occupare questa volta direttamente la sala giunta e l’ufficio del presidente Niglia, al quale i lavoratori avevano chiesto a gran voce uno scatto d’orgoglio ed un concreto segnale di svolta rispetto all’annosa questione.

Ci sono voluti, dunque, dieci giorni di protesta ma in definitiva i lavoratori hanno potuto quantomeno giovare delle spettanze dovute. Ora il rischio è che già nei prossimi mesi, a partire proprio dallo stipendio del mese corrente, possano ripresentarsi nuove fasi di stallo. La delibera per lo sblocco delle mensilità di ottobre e novembre è stata, comunque, trasmessa anche al Ministero dell’Interno, alla Corte dei Conti, al prefetto di Vibo Valentia, al Commissario delegato per l’emergenza ambientale e all’Organo di Revisione della Provincia. Proprio il presidente dell’ente intermedio di contrada Bitonto, nel corso del pomeriggio di ieri, aveva lanciato un appello al neo governatore Mario Oliverio, esortandolo a «mettere al primo punto della sua agenda politica le problematiche inerenti la Provincia di Vibo ed il suo territorio, ed a sostenere, quindi, la sfida che quest’amministrazione ha lanciato per tentare di ripristinare la normalità in un ente che rappresenta un’istituzione fondamentale per il rilancio economico e sociale di tutta la realtà vibonese».

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