Venerdì, 27 Novembre 2015 14:31

Provincia, si riaccende la protesta: lavoratori ancora in attesa di 4 mensilità

Scritto da Redazione
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Non dà cenni di resa la protesta avviata già svariati mesi fa dai dipendenti della Provincia di Vibo Valentia. Forte, già nelle scorse settimane, si era mantenuto il dissenso per la grave condizione di precarietà che vede direttamente interessati i dipendenti dell’ente intermedio, che devono ancora fare il conto con il ritardo delle retribuzioni maturate ma ancora non erogate.

La protesta è tornata ad inasprirsi due giorni fa, lo scorso mercoledì 25 novembre, quando una trentina di dipendenti hanno inscenato una protesta all’interno della filiale di Vibo Valentia della banca Monte dei Paschi di Siena, che svolge le funzioni di tesoreria per conto dell’ente guidato dal presidente Andrea Niglia. I locali della banca sono stati, dunque, occupati per diverse ore da parte dei lavoratori della Provincia che attendono ancora la retribuzione inerente alle ultime quattro mensilità.

Per tentare di avviare un percorso utile alla risoluzione delle vicenda, per la mattinata del giorno successivo, è stato convocato un tavolo presso la sede dell’amministrazione provinciale al quale hanno preso parte il Segretario generale della Provincia, il direttore del Monte dei Paschi di Siena di Vibo e un funzionario della stessa banca proveniente dalla sede regionale di Reggio Calabria. Contestualmente, si sono registrate all’esterno degli uffici provinciali le forti proteste dei dipendenti, un centinaio questa volta, che hanno poi ottenuto un incontro con i funzionari dell’istituto di credito.

Nella stessa giornata di ieri con la delibera n.131/2015 emessa dallo stesso ente di contrada Bitonto e sottoscritta dal presidente Niglia, è stato intimato all’istituto bancario tesoriere Monte dei Paschi di Siena di «non accantonare somme libere e disponibili sul conto della Provincia in vista della prossima, ma non immediata, scadenza delle rate dei muti a suo tempo contratti con l’Istituto Bancario BNL, con la Cassa Depositi e Prestiti e con l’Istituto per il Credito Sportivo». Contestualmente è stato richiesto di procedere al pagamento della mensilità di luglio delle competenze retributive dovute al personale dipendente, «mensilità per la quale esistono già i titoli di pagamento». L’atto sarà ora presentato al Consiglio provinciale, nella prima seduta utile, per ulteriori decisioni in merito.

I lavoratori, dal canto loro, hanno espresso soddisfazione per la delibera approvata nella giornata di ieri, ma allo stesso tempo hanno fatto sapere che «se questa “mossa” non dovesse risultare vincente, la protesta dovrà compiere un ulteriore passo avanti, farsi ancora più pesante e clamorosa. Chissà – hanno concluso i dipendenti – che non si debba seguire l’esempio di Crotone (dove la sede provinciale è stata simbolicamente chiusa, con tanto di lucchetto e catene, dal presidente Peppino Vallone ndr), dopo il mese passato sul tetto a luglio e agosto».

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