L’atto permetterà al Comune di avvalersi di prestazioni lavorative accessorie di natura meramente occasionale, ossia di attività che non danno luogo a compensi superiori ai 5mila euro nel corso di un anno solare. Un provvedimento che metterà l’ente, si legge nella delibera «nelle condizioni di fronteggiare le esigenze contingibili che possono verificarsi sul territorio comunale, ma anche ampliare le opportunità di impiego e di integrazione del reddito di soggetti più “deboli”, appartenenti alla comunità», in stretta osservanza di quanto previsto dal Patto di stabilità interno.

Il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale avverrà, dunque, attraverso il meccanismo dei “buoni” voucher, il cui valore nominale è pari a 10 euro, comprensivo della contribuzione a favore della gestione separata Inps, che verrà accreditata sulla posizione individuale contributiva del prestatore, e di quella in favore dell’Inail per l’assicurazione contro gli infortuni. Al netto dei compensi, il corrispettivo netto della prestazione a favore del lavoratore sarà quindi pari a 7,5 euro all’ora (per ogni buono), mentre i restanti 2,5 euro andranno agli enti provvidenziali.

I rapporti per prestazioni lavorative di natura accessoria mediante voucher, che l’amministrazione comunale si prepara ad avviare, saranno annoverati nell’ambito delle spese per lavoro flessibile e daranno dunque la possibilità al Comune di usufruire della forza lavoro di personale esterno all’amministrazione “pescato” fra tutti i cittadini residenti a Serra San Bruno inoccupati o disoccupati, che saranno impiegati direttamente in «attività – è spiegato nella delibera – di manutenzione ordinaria e straordinaria, pulizia, giardinaggio e viabilità, nonché in qualsiasi altro intervento necessario a superare ulteriori criticità».

A selezionare e reclutare i lavoratori necessari saranno il Responsabile dell’Area tecnico-manutentiva e quello del Comando di Polizia municipale, entro e non oltre un limite di spesa complessivo di 18mila euro, stabilendo che il Comune corrisponderà – come già detto – un voucher del valore nominale di 10euro (valore netto 7,50 euro) per ogni ora di attività prestata. Ognuno dei lavoratori reclutati potrà effettuare un massimo di 150 ore lavorative totali da “spalmare” nell’arco di tre mensilità per un massimo di 50 ore mensili.

L’atto dovrebbe entrare in vigore, con le prime selezioni di lavoratori, già nel corso del corrente mese di agosto, in maniera da «superare le criticità che, vista la massiccia presenza sul territorio comunale di turisti» interessa attualmente il personale, carente, alle dipendenze sia dell’Area tecnico-manutentiva che di quella afferente alla Polizia municipale. Al via dunque, la “rivoluzione occupazionale” del primo cittadino Bruno Rosi, in previsione dell’ormai imminente campagna elettorale della prossima primavera, nella quale il sindaco in carica vuole ritagliarsi un posto, ancora una volta, da protagonista, per puntare alla riconferma sulla poltrona più alta della massima assise comunale.