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Sabato, 01 Giugno 2013 10:17

Serra, Rosi intenzionato a 'scaricare' Lsu e Lpu

Scritto da Bruno Vellone
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mini municipio_serraSERRA SAN BRUNO – Il primo cittadino Bruno Rosi, non sarebbe più intenzionato a rinnovare i progetti per i lavoratori Lpu-Lsu in scadenza il prossimo 31 dicembre. A questa determinazione sarebbe pervenuto negli ultimi giorni dopo le “resistenze” di alcuni lavoratori che non avrebbero ottemperato alle nuove mansioni previste dalla rimodulazione dei progetti in atto. Il sindaco, avrebbe quindi constatato come a fronte di 58 lavoratori, i risultati dell’organizzazione dei lavoro sarebbero piuttosto scarsi, e tutto ciò avrebbe fatto ingenerare nel capo dell’esecutivo cittadino, l’intenzione di non rinnovare i progetti. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, lo stesso primo cittadino avrebbe anche “suggerito” l’opportunità che i lavoratori prendano in considerazione l’idea di chiedere il trasferimento presso altra sede, proprio per non perdere il diritto al rinnovo dei progetti e ad una sempre vana stabilizzazione. 
Ma cosa succederebbe senza i lavoratori Lpu-Lsu? Il sindaco starebbe pensando, con tutta probabilità, di privatizzare alcuni servizi, primo tra tutti la raccolta differenziata porta a porta. Nelle sue intenzioni, quindi, una volta “sgomberato il campo” dai lavoratori Lpu-Lsu i servizi potrebbero essere affidati a delle ditte esterne che potrebbero assumere “creando” ulteriori posti di lavoro. La notizia di questa eventualità circola con insistenza anche tra i lavoratori, sempre più determinati a dare battaglia e a fare esplodere la bomba della protesta per impedire al sindaco di proseguire nel suo intento e mettere in atto quello per loro avrebbe il sapore di una ingiustizia. Dal canto suo il primo cittadino sarebbe determinato, anche se non mancano le perplessità di alcuni membri della maggioranza pidiellina che lo sostiene. Una manovra del genere risulterebbe molto impopolare e c’è chi non vuole perdere il proprio bacino di voti. Proprio nei giorni scorsi, sul tema dei lavoratori Lpu-Lsu i parlamentari Bruno Censore, Vincenza Bruno Bossio e Ferdinando Aiello avevano scritto al ministro Giovannini e chiedendo l’istituzione di un tavolo tecnico per la stabilizzazione oltre 5.000 Lsu-Lpu calabresi. La loro condizione di precarietà, infatti, risulta sempre più grave tanto che in seguito alla recente sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato l’art.55 del collegato alla Manovra finanziaria 2012 della Regione Calabria i rischi per il loro futuro sono improvvisamente divenuti elevatissimi.
 
(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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