Continui, infatti, gli attacchi nei confronti della precedente amministrazione comunale. Nel mirino, in particolare, la gestione ritenuta «allegra dei debiti fuori bilancio, i tanti finanziamenti persi o revocati, i contenziosi ancora aperti con le società che erogano servizi elettrici e telefonici, per bollette mai pagate. Problemi che – ancora a parere di Barbieri – sono andati a ricadere sulle spalle dell’amministrazione in carica, oltre che su quelle dei cittadini torresi che dovranno contribuire di tasca, con tasse e tributi, a sanare questo buco di cassa».

«Non siamo in dissesto ma ci manca poco» ha rimarcato il sindaco carte alla mano, stigmatizzando ancora l’operato politico e amministrativo dell’uscente Pitaro. «Non abbiamo mai saputo perché si è dimesso prima della scadenza naturale del mandato, visto che le ragioni addotte da Pitaro, generici motivi di carattere familiare, non gli hanno impedito di mantenere altre poltrone come quella di presidente del Consorzio del metano».

Nel quadro tratteggiato dagli amministratori di Torre di Ruggiero c'è, però, allo stesso tempo, fiducia per i rivolti futuri: «Grazie alla proficua collaborazione con gli uffici della Regione Calabria stiamo recuperando somme che sembravano oramai perdute» ha spiegato il vicesindaco Vito Roti, rimarcando l'impegno di una maggioranza che «sta lavorando sodo per rilanciare le opere pubbliche e, soprattutto, le opportunità occupazionali per le giovani generazioni».