mini vigilidelfuocoitaliaPare che sia stata l'esplosione di un ordigno di natura imprecisata a provocare, nella serata di ieri, l'incendio di un panificio a Vena di Jonadi (VV). Il fatto è avvenuto all'interno dell'esercizio commerciale di cui è titolare la 24enne I. C., che è situato lungo la statale 18 che da Vibo Valentia porta a Mileto. Ad attirare l'attenzione della prorietaria è stato lo scoppio che ha divelto gli infissi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco coordinati dal funzionario Domenico Ferito, che hanno limitato i danni, e gli agenti della polizia di Stato che stanno indagando sulla natura del fatto. Sul posto sono state trovate infatti tracce di benzina. Non si esclude, dunque, sulla base delle prime risultanze raccolte sul posto, che l'incendio sia riconoducibile al racket delle estorsioni. Appena 15 giorni fa a Jonadi si era verificato un altro episodio analogo: ignoti fecero esplodere un ordigno rudimentale sull'ingresso del ristorante "Il Pasticcino", situato nella stessa zona del panificio incendiato ieri sera.

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Sabato, 24 Dicembre 2011 23:51

Il Vangelo dell'Avvento

mini nativitaIn quei giorni un decreto di Ponzio Pilato ordinò che si facesse il censimento di tutta la Calabria. Questo censimento fu fatto quando era governatore della Serra Padre Umile. Andavano tutti a farsi registrare dai rilevatori raccomandati  dal Feroce Salatino. Anche l'Attilio Scriba, che proveniva dalla casa e dalla famiglia dei Cefalì, dalla Città di Spinetto e dalla Machinedha, salì in Comune alla Città, chiamata Serra, per farsi registrare insieme con la sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto, tra un bue e un asinello, che mangiavano in una bitumiera alimentata da un Angelo.

Si vidìa di picciridhu ca viniva na cosazza, minava pugna all'impazzata, e lu chiamaru viatu Nazza. Il cielo si aprì in un suono di Campana. Era nato colui che avrebbe lavato i peccati del mondo, che avrebbe curato le malattie: aveva scritto in fronte che la Sanità sarebbe stata il suo forte, specialmente se si fosse parlato di tuonichi, interni ed esterni, buiacchi, mulazzi e mulacchiuni. Ma sempre un grande amico degli amici. Lo disse subito: i vostri amici saranno i miei amici e gli amici degli amici di Don Peppe saranno anche i miei. E disse: siate amici. E in seguito gettò via, dopo averla usata, la Pistola. Ingrato. E il figlio (fora piccatu) dello Scriba nascette. Diede così alla luce il suo primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una camata, perché non c'era posto per loro nell'albergo delle Colonne.

C'erano in quella regione alcuni briganti che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo rizzo si presentò davanti a loro e la gloria di Don Peppe li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Spinetto un salvatore, che è il Nazzareno. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia, perchè ancora non era nato e già aveva fatto chiudere la ginecologia. Non spaventatevi per la luce, sono le sirene...e non cercano voi briganti».  E subito apparve con l'angelo una moltitudine delle migliori Famiglie della bassa locride che lodava Don Peppe e diceva: «Gloria a Don Peppe nel più alto dei piani di Siano, e pace in terra agli uomini che egli ama».

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mini bruno_zaffinoRottura tra l’assessore comunale Bruno Zaffino (foto) e l’amministrazione serrese. Il sindaco Bruno Rosi, questa mattina, ha revocato Zaffino da assessore, ed è stato lo stesso sindaco a comunicarlo al cronista. Bruno Zaffino, quindi, è fuori dalla squadra di governo locale, ed il tutto sancisce, con ogni probabilità, l’apertura di una crisi politica. L’ex assessore non era soltanto uno dei membri maggiormente rappresentativi dell’amministrazione comunale, ma è anche stato il candidato più votato in assoluto - secondo solo al consigliere regionale Nazzareno Salerno - che con una valanga di consensi ha dato un enorme contributo per la vittoria della squadra capitanata dal consigliere provinciale Rosi. Bruno Zaffino non ha mai fatto mistero di essere, da solo, in grado di scompigliare le dinamiche politiche comunali, probabilmente contando su consiglieri che sarebbero a lui vicini come Cosimo Polito e Carmine Franzè, che però non sono mai stati messi alla prova e che potrebbero comunque defilarsi e continuare ad appoggiare la maggioranza, il primo per preservare il posto di assessore, il secondo per non abbandonare il gruppo con cui ha vinto le elezioni. Ancora non si conoscono bene le motivazioni che hanno fatto entrare nel mirino dell’amministrazione pidiellina un assessore tra i più “pesanti” dell’intero esecutivo serrese, ma l’empasse politica in atto sta paralizzando non poco l’attività amministrativa serrese. Lo avevamo annunciato in tempi non sospetti che un rimpasto di giunta ci sarebbe stato e che era soltanto rinviato, e adesso le nostre indiscrezioni, contro le quali corsero immediatamente al riparo i big della politica pidiellina per smentirle repentinamente facendole passare come illazioni, si sono rivelate quanto mai esatte. Insomma, dopo la giunta di Raffaele Lo Iacono con una paralisi amministrativa permanente, dopo il commissariamento prefettizio in seguito allo scioglimento anticipato del consiglio comunale per le contestuali dimissioni di nove consiglieri comunali, ora un’altra stagione politica all’insegna dell’instabilità sembra aprirsi per la cittadina montana, che sembra non poter godere di una gestione amministrativa solida e duratura.

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mini palazzo_madamaLa giunta del Senato ha deciso che non c'è incompatibilità tra le cariche di sindaco di una città con più di 20mila abitanti e di senatore. La giunta dunque ha preso una decisione che contrasta apertamente con quanto aveva sancito la Corte costituzionale, e quindi in sostanza palazzo Madama (foto), su una vicenda che riguarda direttamente il parlamento, ha ignorato la legge, anzi ha stabilito di procedere in maniera diametralmente opposta. La questione era stata sollevata di fronte alla giunta dai senatori Antonio Azzollini e Vincenzo Nespoli, interessati direttamente poichè rispettivamente sindaci di Molfetta e Afragola. Pd e Idv hanno abbandonato per protesta i lavori della giunta del Senato, ma l'interrogativo che è rimbalzato in Calabria appena appresa la notizia riguarda Michele Traversa, che è deputato e ha presentato le dimissioni da sindaco di Catanzaro. Se volesse, Traversa potrebbe appellarsi alla giunta della Camera come hanno fatto i suoi colleghi senatori - cosa che lui non ha fatto finora - e l'organismo potrebbe, per analogia con la decisione della giunta del Senato, decidere per la non incompatibilità. Dunque Traversa, in teoria, potrebbe anche rimanere sindaco, anche se le sue dimissioni, a quanto sembra, potrebbero essere riconducibili non tanto, o non solo, all'incompatibilità con la carica di deputato, quanto a movimenti e stategie sotterranee nella Catanzaro che conta. Movimenti ancora difficili da decifrare per gli osservatori esterni, ma che certamente aumenteranno di intensità con la decisione di stamattina della giunta del Senato. 

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Mercoledì, 21 Dicembre 2011 17:09

Pisl, botta e risposta Barbieri-De Nisi

mini De Nisi BarbieriIl presidente della Provincia di Vibo, Francesco De Nisi, risponde con un certa durezza alle critiche rivolte alla sua amministrazione proprio da un ex assessore, Paolo Barbieri. Tra i due, entrambi del Pd, c'è una polemica serrata da quando Barbieri è stato estromesso dalla giunta, ma la questione che ha fatto scattare la scintilla questa volta è puramente amministrativa, e riguarda i Progetti integrati di sviluppo locale. Secondo Barbieri, in sintesi, la programmazione presentata dalla Provincia in merito è stata molto lacunosa - "un solo progetto, anzi mezzo" - tanto da arrivare a parlare di "naufragio politico e amministrativo" e di "svuotamento di anni di lavoro". A stretto giro di posta è arrivata la replica di De Nisi, con una nota stampa diffusa oggi pomeriggio.

«La strumentalizzazione di una questione operativa - esordisce il presidente - mi costringe a replicare alle affermazioni di Barbieri che non si fa scrupolo di screditare non soltanto il lavoro di tante persone impegnate nella presentazione dei Pisl, ma anche l’attività che egli stesso ha svolto quando rivestiva la carica di assessore. Barbieri accusa la Provincia di non aver sfruttato al meglio i Pisl, di aver presentato un solo progetto e, in sintesi, di aver fatto sfumare questa opportunità. Innanzitutto - prosegue De Nisi - è bene ricordare che dalla sostituzione di Barbieri in giunta fino alla presentazione dei progetti è passato poco più di un mese. Un mese durante il quale, si presume, la Provincia avrebbe demolito il lavoro svolto anche da Barbieri, che quando era in carica ha gestito la fase concertativa relativa all’elaborazione dei progetti. Ovviamente non è così, e non soltanto per l’improbabile tempistica, ma perché i Pisl coinvolgono decine di soggetti pubblici e privati, tra Comuni, associazioni di categoria, ordini professionali, sindacati. Barbieri, dunque, ha una considerazione di se stesso troppo alta se crede davvero che la sua assenza abbia potuto compromettere la corretta presentazione delle proposte». Nel merito della questione, poi, il presidente precisa: «Il bando regionale non affida alla Provincia un primato nella progettazione complessiva, ma soltanto un compito di coordinamento territoriale. L’Amministrazione provinciale, quindi, ha fatto la sua parte fino in fondo, come ente capofila del progetto sulla mobilità intercomunale (completamento e messa in sicurezza della Tangenziale Est, ndr) e come partner negli altri progetti finanziabili, dove a fare da capofila sono diversi Comuni. La verità - è la conclusione - è che Barbieri non ha resistito alla tentazione di gettare fango su una procedura trasparente e concertata con tutti i soggetti coinvolti, anche a rischio di sporcare il suo stesso lavoro, che però oggi non può più rivendicare perché fuori dall’esecutivo provinciale. Inoltre, le sue critiche sembrano figlie di una mentalità ormai desueta e deleteria, che tanti danni ha fatto in passato, quando il potere politico coincideva con la possibilità di gestire in prima persona il denaro, distribuendolo agli amici e agli amici degli amici. Oggi, invece, ciò che conta è il risultato finale, cioè l’utilizzo efficace delle risorse per creare sviluppo, che può scaturire soltanto da una programmazione condivisa e da una concreta collaborazione tra i soggetti pubblici e privati coinvolti nella crescita socio-economica del territorio».

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mini palazzo_campanellaNella mattinata di domani il bilancio di previsione 2012 approderà in Consiglio regionale. Insieme al documento previsionale, a palazzo Campanella (foto) si discuteranno anche il bilancio pluriennale 2012-2014 e il collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2012. La manovra, già approvata, a maggioranza, in Commissione bilancio, riguarda risorse per 9 miliardi di euro, dei quali, però, sono disponibili solo 800 milioni - l'anno scorso erano 870 milioni, e il taglio è dovuto alla riduzione dei trasferimenti statali. Tra le norme più importanti, da registrare lo slittamento al 30 giugno 2012 della fine del commissariamento di Arssa e Afor. L'ennesima proroga della fase commissariale dei due enti, già in liquidazione, è stata approvata con il solo voto contrario dei rappresentanti di Pd e Idv. La questione dell'ente subregionale che si occupa della forestazione calabrese è una delle più spinose tra quelle da discutere domani in aula. Il problema sono le somme destinate all'Afor in bilancio che, calcoli alla mano, potrebbero essere sufficienti a garantire non più di qualche mese di stipendio. Ciò rappresenterebbe un rischio per i dipendenti, almeno così la pensa il Pd calabrese che sul punto ha già annunciato di voler presentare un emendamento.

Sul bilancio 2012 la posizione dei democrats calabresi è comunque critica. La manovra, infatti, è stata definita "inadeguata" da Bruno Censore: “Dall’esame fatto nella seconda commissione - sostiene il consigliere regionale del Pd - non è intervenuta nessuna novità in merito alle proposte di bilancio 2012 avanzate dalla Giunta regionale. Il Partito democratico si è fatto carico, e lo farà anche in aula il prossimo martedì (domani, ndr), di rappresentare sulle questioni emergenziali emendamenti tendenti a salvaguardare la garanzia dei servizi essenziali e di occupazione. I servizi socio assistenziali, i trasporti, la forestazione, la salvaguardia idraulica, la protezione civile, le politiche per il lavoro, sono i temi in cui il Pd ha concertato la sua iniziativa. Giunta e maggioranza, invece - sostiene l'esponente Pd a palazzo Campanella - non hanno dimostrato nessuna disponibilità, ed oggi il bilancio regionale si presenta incapace di dare alcuna risposta di governo. Il Pd è consapevole delle difficoltà che oggi vive la finanza pubblica, e quindi anche il bilancio regionale; constatiamo, però, che non vi è nessuna capacità di ridisegnare la finanza regionale sia in termini di spesa che di entrata. Un bilancio, dunque, sempre più ingessato che vede sempre più ridotta la così detta quota libera che viene, a sua volta, falcidiata dalle rate dei mutui e dall’indebitamento. Le stesse politiche del governo Berlusconi, fino a poche settimane fa osannate dal Governatore Scopelliti e dal centro-destra, hanno rappresentato un vero e proprio scippo alla finanza regionale che, a partire dai fondi Fas, oggi vede la stessa programmazione dei fondi europei compromessi in quanto mancanti della quota sponda nazionale. Le stesse politiche a sostegno delle attività produttive resuscitano vecchi carrozzoni come Fincalabra a cui viene ridata la possibilità di attivare partecipazioni societarie in palese contraddizione con gli annunci propagandistici di dismettere i vecchi carrozzoni regionali. Il bilancio - è la conclusione di Censore - appare ordinario senza il coraggio e senza la capacità di incidere sui bisogni dei calabresi”.

Da segnalare, nel collegato alla manovra finanziaria, i seguenti provvedimenti: un finanziamento per il Museo nazionale di Reggio Calabria per il biennio 2012-2013 pari a undici milioni di euro a valere sul Por Calabria Fesr 2007/2013; interventi a sostegno del sistema produttivo dell’area di Gioia Tauro; modifiche alla legge sulla fondazione dei "Calabresi nel mondo"; l’istituzione del fondo regionale per le prestazioni socio-sanitarie erogate sul territorio regionale dalle strutture accreditate di competenza del settore politiche sociali, con una dotazione per l’esercizio finanziario 2012 di 15 milioni di euro; l’introduzione della contabilità economico-patrimoniale, estesa ad enti strumentali e aziende della Regione; la rideterminazione di alcuni tipi di imposta; la istituzione dell’Iresa, l’Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili. Inoltre, nel collegato 2012 è prevista l’adozione da parte della giunta regionale del piano dei pagamenti entro il 28 febbraio di ogni anno, allo scopo di render ancora più idoneo lo strumento di verifica della compatibilità della spesa regionale rispetto alle vigenti regole di finanza pubblica.


 

 

 

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Sabato, 17 Dicembre 2011 21:20

Serra C/5, ko con polemiche

mini PISANICSconfitta a Locri per il team del presidente Claudio Pisani (foto). Passano in vantaggio prima gli ospiti con Capone. Il Lokron, però, riesce addirittura a ribaltare il risultato e a chiudere la prima frazione sul risultato di 2 a 1. Nella ripresa, gli amaranto allungano portandosi sul 3 a 1 e, quasi al termine, De Caria G. trova il gol del definitivo 3 a 2. Al ritorno dalle festività, i bianco blu ospiteranno i cosentini dell’ Amantea che, a loro volta, hanno dovuto cedere il passo al Fabrizio. Goleada per l’ Odissea 2000 contro il malcapitato Citrarum. Seconda vittoria consecutiva per l’ Atletico Catanzaro, che supera il sempre ostico Cataforio. Pari e patta tra Città di Paola e Catanzarese; mentre il Città di Rende ha la meglio sul fanalino di coda Città di Fiore. Battuta d’arresto inaspettata anche per il Calabria Ora a Crotone. Nel corso del match tra Lokron e Serra, un fatto spiacevole ha visto protagonisti il portiere biancoblu, Angelo Carrera ed un altro giocatore del Serra, Simone Capone che, nel corso dell'incontro, avrebbero ricevuto degli sputi da alcuni tifosi. Un gesto da condannare, ovviamente. Si spera soltanto che, a questo punto, la società del Lokron prenda le dovute distanze da questi elementi.



Amantea

Fabrizio

2

-

3

Città di Paola

Catanzarese

5

-

5

Lokron

Serra

3

-

2

Odissea 2000

Citrarum

12

-

1

Atl.Catanzaro

Cataforio

5

-

3

Città di Rende

Città di Fiore

7

-

2

Kroton

Calabria Ora

5  

-

3

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Martedì, 13 Dicembre 2011 19:57

Salerno nega l'aggressione. La denuncia c'è

In merito alla notizia, data ieri, di un pasticcere serrese che ha denunciato di essere stato aggredito dal consigliere regionale Nazzareno Salerno, Il Vizzarro.it sente il dovere di precisare alcune cose, anche in relazione alle dichiarazioni rilasciate dallo stesso consigliere regionale ad alcuni quotidiani calabresi.

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mini UPLOAD_carabinieri4SERRA SAN BRUNO - Ancora un fatto di cronaca nella cittadina della certosa: ieri sera intorno alle 19, su corso Umberto I, una lite tra ragazze si è trasformata in un accoltellamento, un tentato omicidio secondo le forze dell'ordine. A.D., 22enne di Sorianello, avrebbe, al culmine dell'alterco, assestato un fendente alle spalle ad una 19enne di Fabrizia. A quest'ultima, dopo l'intervento del 118, è stata riscontrata una ferita all'emitorace sinistro e un versamento polmonare. Dopo il trasferimento a Catanzaro, la vittima è stata sottoposta, nella tarda serata di ieri, ad intervento chirurgico. Contemporaneamente alla macchina dei soccorsi è scattata quella delle forze dell'ordine, che in breve hanno tratto in arresto la presunta responsabile dell'accoltellamento. I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, hanno rintracciato la 22enne poco dopo il fatto, arrestandola con l'accusa di tentato omicidio aggravato, e trasferendola nel reparto femminile della casa circondariale di Castrovillari. Alla base dell'insano gesto ci sarebbe stata una qualche forma di rivalità d'amore tra due ex amiche.

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Domenica, 11 Dicembre 2011 22:10

Serra: ennesimo furto in casa

mini volante-polizia-commissariato1_240063SERRA SAN BRUNO - Nella notte tra sabato e domenica ignoti si sono introdotti in una villa ubicata in via Matteotti, compiendo un'autentica razzia. Pare che i malfattori abbiano approfittato della temporanea assenza degli inquilini, un’anziana donna ed il proprio figlio, partiti per un breve soggiorno in una città calabrese nella quale risiedono alcuni parenti, per intrufolarsi nottetempo nella casa. Con ogni probabilità, assicuratisi della partenza dei proprietari, dopo aver scavalcato un muro di cinta, i ladri si sono introdotti nell’abitazione attraverso un accesso secondario. Da quanto è stato possibile apprendere, i malviventi non si sarebbero limitati solamente ad asportare oggetti di valore, ma avrebbero danneggiato pesantemente mobili ed arredi. Un fatto apparentemente inesplicabile, alla cui origine potrebbe esserci la frustrazione derivante dall’incapacità di forzare una cassaforte rinvenuta all’interno dell’abitazione. L’episodio, sul quale stanno indagando gli uomini del Commissariato di Serra San Bruno diretto dal Commissario Capo Domenico Avallone, rappresenta l’ultimo di una lunga sequela di eventi di questo genere che, ormai con cadenza regolare, si verificano nella cittadina bruniana. Episodi sempre più frequenti che dimostrano anche la spregiudicatezza di gente evidentemente avvezza a compiere azioni del genere.

 

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