Domenica, 04 Maggio 2014 16:56

A Mimmo Stirparo il Premio ‘Alda Merini'

mini stirparoCROTONE - Mimmo Stirparo poeta, giornalista e recensionista, con le liriche “All’ombra dell’antico noce” e “Le mie mani”, ha superato felicemente anche la seconda selezione al prestigioso concorso letterario “Premio Alda Merini” promosso e realizzato dall’Accademia dei Bronzi e dalle Edizioni Ursini di Catanzaro con il partenariato della Camera di Commercio della provincia catanzarese. La cerimonia di premiazione, avvenuta nel capoluogo regionale il 3 maggio, ha visto il nostro amico Stirparo insignito della Menzione speciale fuori concorso per la lirica “Le mie mani” ed inoltre questa poesia e l’altra “All’ombra dell’antico noce” sono ospitate nella prestigiosa antologia “Ho conosciuto Gerico”. Alla manifestazione letteraria, che ha avuto il privilegio dell’adesione del Presidente della Repubblica e di quella del Presidente della Camera dei Deputati e del Senato con le loro medaglie ufficiali, hanno aderito centinaia di poeti e scrittori provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, a conferma della bontà del Premio “Alda Merini” e di tutte le tante altre iniziative culturali promosse dall’Accademia dei Bronzi e dall’editore Vincenzo Ursini. Durante la cerimonia di consegna dei riconoscimenti, realizzati dall’orafo dei Papi il crotonese Michele Affidato, la Giuria, formata dal Presidente Giovanbattista Scalise e da Mario Donato Cosco, Antonio Benefico, Antonio Montuoso e Mauro Rechichi, ha assegnato il 1° premio al calabrese Dante Mafia candidato ufficiale al Premio Nobel per la letteratura, e quattro exaequo a Maria Pina Abate di Angri, Mariella Bernio di Brugherio, Alfonsina Campisano Cancemi di Caltagirone e a Paola Pancaldi Pugolotti di Segrate e numerose segnalazioni di merito e menzioni speciali. Inoltre sono stati assegnati il premio speciale Medaglia del Presidente della Repubblica al prof. Giovambattista De Sarro, già Preside della Facoltà di Medicina dell’Università “Magna Graecia” e attuale Direttore del Dipartimento Scienze della Salute dell’Ateneo catanzarese; la Medaglia della Presidenza del Senato della Repubblica al M° orafo Michele Affidato; altri riconoscimenti speciali sono stati attribuiti a Mons. Domenico Graziani Arcivescovo di Crotone – Santa Severina, al Prof. Aldo Garozzo, Ordinario di Otorinolaringoiatria presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “Magna Graecia, a Don Mimmo Battaglia, Presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, a Giovanni Marziano, pittore catanzarese e alla giornalista Giulia Zampina. Chi è il poeta Mimmo Stirparo? Prendiamo a prestito le parole del compianto Angelo Pelaia, Direttore del periodico Il Laghetto dei Serresi nel mondo di Toronto, il quale ebbe a scrivere: “Se dovessimo dire qualcosa di lui non esiteremmo a dire che Mimmo Stirparo è un uomo che ha sempre cercato di essere sé stesso contrariamente a quanto accade oggi di fronte a tante persone a cui piace più apparire che essere. E se fossimo d’accordo con coloro che affermano che la vita è una commedia, diremmo che Stirparo segue la commedia umana, a volte con stupore, a volte con rabbia per le ingiustizie sociali, senza però perdere la speranza e tanto meno la fede in Dio, per cui la preghiera rimane sempre in lui l’unica fonte di ristoro reale”.
Per il critico letterario Renzo Baulini, il poeta di Serra San Bruno e crotonese di adozione è “uomo del Sud che ha un grado di sensibilità e di emotività alto, che non lascia sfuggire dal suo bagaglio i connotati della sua gente, le sofferenze in cui si dibatte. Una perlustrazione sofferta per una umanità che muore e che nasce, in un mondo generato da profonde contraddizioni e lacerazioni di classe. Poesia asciutta, limpida, sconvolgente, umana, quella di Mimmo Stirparo; storia d’ un’anima attenta a registrare il nuovo di se stesso,tutto proteso a partire dall’intimità degli affetti personali per elevarsi ad universalità. L’uomo crede poco! Ma l’artista va innanzi, segue la sua ispirazione e pertanto opera come dentro gli detta il cuore…e così ha fatto Mimmo Stirparo.” Secondo il poeta e storico Francesco Cosco, nella poetica di Stirparo “c’è brevitas sintoniae , ma sotto sotto un contenuto volutamente complesso, con carattere chiuso, si intravede un certo stile ermetico. Non lo sarebbe se l’umanità non si presentasse come “smarrita”, il giorno “effimero ed ingannevole” e “finalmente” non fosse notte … è ermetica come il verso – ed è “subito” sera – Noto con piacere la profondità del pensiero del nostro carissimo Mimmo”. Ed ancora. Per il prof. emerito Enzo Stirparo la poesia di Mimmo è “ dolce melodia che parla/ canta/suona/dipinge più di mille oratori/cantanti/musicisti/pittori. Pura estasi che ti fa parlare con Dio”. Infine per Antonina M. Corsaro, poetessa e critico, c’è “…purezza dello stile e lo scavo e ricerca non certo facile a cogliere l’umanizzazione della trascendenza e dell’essere.” Insomma, leggendo qua e là le sue pagine liriche, si ricava che, attraverso il filo sottile e armonico dell’introspezione e della sofferenza, Mimmo Stirparo volge il suo poetare verso una dimensione commovente della bontà e della fratellanza universale, pur nella consapevolezza delle amarezze, delle cadute e delle ingiustizie che accompagnano il cammino dei mortali sulla terra. Sono versi severi ed anche riflessivi e didascalici ma sempre alimentati dalla fiamma salvifica della Fede.
 
All’ombra dell’antico noce
Sotto un’altra luce di sole
giocavi tu
laggiù nella vallata
all’ombra dell’antico noce
lambito dall’acqua fluente
del fiume amico nemico.
Giocavi tu
e dalla collina dei cipressi
soffiava secco il vento
dei rimpianti, dei ricordi,
dei se.
Le mie mani 
Non rinsecchite al vento e al sole
non incallite
non indurite
non conoscono la nobile zappa
ma la penna:
canzone e musica,
palpito e gioia,
sacrificio e amore,
forza e tenerezza,
abbandono.
Le mie mani
fremono e parlano,
ascoltano
e tacciono.
Le mie mani,
silenzio e urla!
 
Dall’Antologia “ Ho conosciuto Gerico” – Ed. Accademia dei Bronzi, Catanzaro 2014
 

(Articolo pubblicato su Il Cirotano.it)

 

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mini guardia_di_finanzaIl Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha sequestrato beni per due milioni di euro ad un amministratore unico di una società di Pizzo, operante nel settore dei cantieri navali. L'attività delle Fiamme gialle è stata possibile grazie ad una precedente ed articolata verifica fiscale, a conclusione della quale sono state accertate anche numerosi violazioni di carattere amministrativo e penale. Il controllo della Guardia di Finanza - effettuato nel periodo compeso tra il 2009 e il 2013 - ha consentito di recuperare a tassazione in materia di imposte sui redditi oltre 3 milioni di euro e, in materia di Iva, una somma che supera i 200mila euro. Il legale rappresentante della società è stato denunciato per dichiarazione infedele e omessa dichiarazione. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo, hanno permesso di acquisire elementi di prova tali da indurre il gip ad emettere i decreti di sequestro preventivo finalizzati alla confisca anche con formula per equivalente sui beni nella disponibilità dell'indagato. Tra i beni sequestrati figurano anche automobili, immobili e conti correnti.

 

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Lunedì, 28 Ottobre 2013 13:55

Serra, celebrati i funerali di Silvana Ricca

 

mini silvanariccaSERRA SAN BRUNO – Commozione e tanti fiori. I funerali di Silvana Ricca, la 55enne deceduta all’alba di lunedì scorso a causa di un presunto caso di malasanità per il quale indaga la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, si sono celebrati ieri pomeriggio nella Chiesa Matrice. Quella “madre di tutte le chiese” che ha accolto in grembo una figlia sfortunata, dal destino beffardo e crudele e che, nella penombra dell’Eucaristia, ha soffocato il singhiozzo dei pochi che di Silvana Ricca ne hanno conosciuto la storia e la profonda umanità. La signora Silvana era catanzarese e per quell’equivoco della ragione che si chiama amore, si era trasferita nella cittadina della Certosa, dando alla luce due figli. Ma la sua vita, sin dalla giovinezza, fu segnata dall’insulto di quella malattia che, prende compagne di giochi e restituisce incubi e fantasmi. Così, per un fragile vascello come lei, affrontare la burrasca della vita fu terribile, ogni giorno il peso dell’anima, ogni giorno un nuovo giorno da buttare nella pattumiera. Poi la svolta ed un bagliore di luce. 

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mini personal_factoryUn vero esempio di Calabria vincente, capace di inventare ed esportare in tutto il resto del mondo un prodotto considerato da tanti la scoperta del decennio. Succede a Simbario, dove la Personal Factory, grazie ai fratelli Francesco e Luigi Tassone, ha ormai conquistato la ribalta internazionale. “Formule in rete e robot visionario: il business che tagli i costi in edilizia” ha titolato l’edizione odierna de La Repubblica.it, dando ampio lustro a quell’innovazione di frontiera che, partendo dal piccolo borgo dell’entroterra vibonese, ha destato l’interesse dei produttori internazionali, fino alla Cina. Una piccola macchina, “tascabile”, capace di produrre in loco centinaia di malte diverse abolendo del tutto la logistica. 
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Domenica, 21 Aprile 2013 12:23

Pd. Cronaca di un suicidio

mini bersani_piangeCe l’ha fatta. S’è ucciso da solo. Il Partito Democratico, vincitore non morale delle ultime elezioni, s’è stretto il cappio attorno alla gola e dopo lunghe sofferenze è morto. Vittima della propria acuta stupidità. Dell’incapacità di leggere il cambiamento, anzi del non volerlo animare. Il Pd è morto. Affogato nelle urne per la scelta del XII Presidente della Repubblica. Tre giorni e sei votazioni che ci consegnano la fotografia eloquente di un partito che non c’è. Disgregato nelle sue stesse proposte. Nelle fumate nere per Franco Marini e Romano Prodi. Nomi e cognomi che puzzano tanto di politichese e poco di sovranità popolare. Fino alla resa finale per la scelta comoda di Napolitano: l’uomo del giorno prima che torna e mette tutti d’accordo. Tutti tranne l’Italia.
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Martedì, 26 Febbraio 2013 14:18

Preunitari postelettorali, unitevi!

mini italy_1815Conciosiacosachè questa meravigliosa e inenarrabile tornata elettorale ci riconsegna uno stato pressoché ingovernabile e gli stessi figuri di sempre a sedersi in parlamento (meglio sarebbe stata, forse, un’aula sorda e vuota –ma non grigia: meglio sul verde), vorrei modestamente ventilare la possibilità di un ritorno alla felicissima condizione preunitaria, magari con qualche piccola correzione.

Pensateci. Sarebbe d’altra parte impresa affatto facile e remunerativa, che ci permetterebbe non solo d’alleviare con un fiero pasto quella fame campanilistica che da sempre ci affligge, ma ci farebbe anche guadagnare d’un sol colpo la fama, il prestigio e l’affidabilità che l’Europa e i Mercati così insistentemente ci chiedono.

Orbene, ecco come faremo.

La Lombardia, il Trentino, l’Alto Adige e il Veneto li ridaremo tosto all’Austria, così che le genti oggi nordiche provino il brivido d’essere del Sud, e contestualmente ripristineremo la Serenissima Repubblica di Venezia, ponendo il Corno Ducale sul capo di Sua Serenità Mr. Ingvar IKEA Kamprad (capace di soluzioni ingegnose ed economiche per spazi ridotti). Il Friuli e la Venezia Giulia se li sugga pure la Slovenia, o la Croazia, o la Repubblica di Eurostaete: chi se ne frega.

Emanuele Filiberto di Savoia potrà entrare trionfalmente a Torino per riprendere possesso del Regno di Sardegna e, in onore del suo omonimo avo il Testa di Ferro, essere amabilmente apprezzato dai suoi sudditi come il Testa di Cazzo.

Sul trono del glorioso Ducato di Parma e Piacenza instaureremo il grande Faustino Asprilla, e faremo sì che Sting si trasferisca a Palazzo Pitti per servire da Signore di Firenze e Granduca di Toscana.

Item, riuniremo il Lazio, le Marche, l’Umbria, la Romagna e parte dell’Emilia per ridarle al Papa, così che possa Egli trastullarsi con uno Stato della Chiesa nuovo di zecca.

Infine il Sud. Sarebbe fin troppo facile restaurare il Regno delle Due Sicilie, ma in maniera ancor più radicale suggerisco di donare la Sicilia alla Corona di Spagna e il Regno di Napoli alla Francia, tornando così all’età d’oro di Alfonso il Benigno e di Roberto il Saggio.

Pensateci. Anzi, pensiamoci. Ché l’unico modo di salvare l’Italia –più che mai una cagna magra calpesta e derisa– sembra essere oggimai quello di smembrarla.

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mini Carabinieri-sorianello

SERRA SAN BRUNO - Tutto nasce da episodi che gli agenti della locale Compagnia dei Carabinieri, guidati dal Capitano Stefano Esposito Vangone, ascrivono a fenomeni di bullismo, pratica diffusa soprattutto tra gli adolescenti. Una lite tra minori - uno di 14 e l'altro, invece, di 16 anni - ha provocato la reazione immediata dei genitori che, per difendere i propri figli, avrebbero litigato all'uscita da scuola.  Il tutto è avvenuto nella tarda mattinata di ieri, nei pressi della Scuola Media Statale 'I. La Russa'. Proprio in quel momento, però, una pattuglia dei Carabinieri stava transitando nei pressi dell' istituto. Allertati dai presenti, gli agenti sono riusciti nell' intento di riportare la calma in poco tempo.
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mini gdfGli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vibo, unitamente ai carabinieri del Comando provinciale, hanno eseguito stamattina a Soriano un sequestro di beni, per il valore di 5 milioni di euro, riconducibili a Giovanni Battista Tassone, 57 anni, arrestato il 10 novembre scorso nell'ambito dell'operazione "Business cars" con l'accusa di usura. Nel corso dell'operazione, i militari hanno scovato in un magazzino un bunker sotterraneo. L'indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo.

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mini franco_leoneÈ Franco Leone (foto), della lista “Per Catanzaro” in forza alla coalizione di centro-destra targata Sergio Abramo, il candidato indagato dalla Procura di Catanzaro con l’accusa di compravendita di voti. Assieme a Leone, che sulla base dei voti computati risulterebbe eletto, sono finiti nel registro degli indagati altri due cittadini del capoluogo calabrese, colti in flagranza ad elezioni in corso dagli agenti della Digos mentre si rendevano autori di movimenti sospetti nelle strette vicinanze dei seggi elettorali di Santa Maria e Siano. I due sono stati sorpresi in possesso di materiale propagandistico-elettorale e di un’ingente somma di danaro.   Oltre ai tre indagati la Procura ha convocato ed ascoltato i componenti delle commissioni di seggio, i rappresentanti di lista ed altri soggetti ritenuti a conoscenza dei fatti. Da quanto emerso nei primi interrogatori pare che sia di 50 euro il compenso elargito per ogni singolo voto. Per una straordinaria coincidenza proprio nel solo seggio di Santa Maria il candidato Leone ha ricevuto ben 576 preferenze.

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mini conf_stampa_mirko_30_aprile_2012SERRA SAN BRUNO - «E’ doveroso che con molta serenità, il sindaco di Serra Bruno Rosi, anche in virtù del suo slogan “un dovere morale”, convochi un consiglio comunale per riferire all’intero consesso e alla comunità sulla vicenda del “caso Zaffino”. Nel caso in cui il primo cittadino non reputi opportuno fare questo e contravvenire al dovere di trasparenza nei confronti della comunità, deve fare un passo indietro e dimettersi». Così il consigliere di minoranza Mirko Tassone nel corso della conferenza stampa che il movimento politico “Al lavoro per il cambiamento” ha deciso di convocare in riferimento alle ultime vicende che riguardano la revoca del’ex assessore comunale

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