vigili 2Episodio singolare questa mattina a Serra San Bruno, dove l’autovettura di proprietà dell’ex Assessore comunale Vincenzo De Caria, custodita in un’autorimessa nei pressi della sua abitazione in via Catanzaro, è stata gravemente danneggiata da un improvviso incendio.

Gli uomini della locale Stazione dei Carabinieri così come i Vigili del Fuoco, immediatamente precipitatisi sul posto, hanno riferito che la macchina – una Renault Laguna - sarebbe stata interessata da un incendio dovuto a cause accidentali. Le fiamme, dopo aver avvolto il mezzo, hanno annerito e danneggiato anche le pareti ed il tetto del garage. Il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha permesso di evitare ulteriori danni e di verificare, in seguito, l’origine non dolosa delle fiamme. De Caria era stato di recente destituito dalla carica di Assessore al Lavoro e relegato al ruolo di semplice Consigliere comunale di maggioranza in seguito al rimpasto di Giunta voluto dal primo cittadino serrese Bruno Rosi.

 

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mini scuola_elementare_spinettoIl grave stato di abbandono in cui versa la scuola elementare ‘Nazzareno Carchidi’ del quartiere ‘Spinetto’ – paradossalmente la struttura scolastica più giovane del paese – era già balzato agli onori della cronaca nel dicembre scorso, quando una delegazione di genitori, dopo vane e reiterate proteste, aveva deciso di presentarsi in massa nell’ufficio del Sindaco Bruno Rosi, per spronarlo a prendere finalmente dei provvedimenti sull’ormai annoso problema del cattivo funzionamento del riscaldamento scolastico. Un problema che si ripresenta con cadenza annuale e che aveva esortato molti genitori a lasciare i propri figli a casa, sottraendoli alle lezioni svolte in aule-frigorifero in cui la temperatura interna non superava i 10 gradi. L’iniziale intervento di manutenzione da parte degli operai comunali, non aveva sortito alcun effetto positivo e si era finito per acquistare, seppur tardivamente, una nuova caldaia. Ma i problemi che riguardano la ‘Nazzareno Carchidi’ sembra non siano affatto finiti. 

L’aspetto più critico è che le vie a ridosso della scuola non sono dotate di una cartellonistica stradale adeguata a segnalare l’attraversamento pedonale di scolari e né, tanto meno, si registra la presenza di un’Agente Municipale preposto a vigilare l’entrata e l’uscita dei bambini dalla scuola, come invece avviene con cadenza quotidiana all’esterno dell’‘Azaria Tedeschi’ di ‘Terravecchia’. Proprio in riferimento a ciò qualche giorno fa si è rasentata la tragedia, quando un corriere a bordo di un grosso furgone ha rischiato di investire un gruppo di bambini a pochi metri dall’ingresso della scuola. Il ragazzo, mortificato per quello che stava accadendo, richiamato veementemente dai genitori degli stessi bambini, si è scusato ma, allo stesso tempo, ha altrettanto legittimamente ribadito di non essersi accorto di trovarsi nelle vicinanze di una scuola “dove è scritto che qui c’è una scuola?”. Un pericolo fortunatamente scampato che avrebbe potuto sfociare nel dramma,  proprio perché le strade attigue all’istituto non presentano alcuna segnalazione stradale. 
 
Inoltre, secondo gli stessi genitori ci sarebbero più interventi urgenti da effettuare sulla struttura scolastica. In primis sarebbe necessario operare un’adeguata manutenzione delle grondaie e del tetto. In particolar modo la copertura dell’edificio era stata pesantemente danneggiata dall’abbondante nevicata del febbraio 2012, così come la pensilina sull’atrio della scuola, praticamente inesistente, che rendeva assai complicato l’ingresso e l’uscita dei bambini nei giorni di forte pioggia. 
Altra preoccupazione, sempre connessa allo stato di abbandono della copertura, è la totale assenza dei sistemi di sicurezza ‘fermaneve’, utili a prevenire il pericolo della caduta di cumuli di neve dal tetto (foto). Per fortuna l’inverno sta volgendo al termine, non dovrebbe più nevicare e i bambini della ‘Nazzareno Carchidi’, almeno per quest’anno, non rischiano di vedersi franare sulla testa qualche ‘valanga’ generata dalla neve ammassata sul tetto dell’istituto. Le grondaie invece risultano mozzate a qualche metro da terra, cosa che accelera sensibilmente la formazione di muffa e umidità sulla pareti interne delle aule scolastiche. L’uscio dell’edificio non è protetto da una cancellata, ne consegue che il citofono intercomunicante sia stato completamente devastato dalla mano dei soliti vandali balordi e ad oggi non è ancora stato sostituito. I bagni, a causa della rottura dello scaldino, sono sprovvisti di acqua calda.
 
 

foto di Antonio Potrino
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mini palazzetto_tetto_crollatoSERRA SAN BRUNO – Dopo il tetto della Cappella dei Frati della Certosa, crollato parzialmente nei giorni scorsi, questa volta a venire giù è il tetto del centro polisportivo, o meglio di quello che avrebbe dovuto essere il palazzetto provinciale dello sport. L’eterna incompiuta della Provincia, che regala il pietoso benvenuto a quanti giungono nella cittadina serrese da Mongiana o Nardodipace, è una struttura su cui in realtà hanno messo le mani, si fa per dire, ben due province. Questa costruzione, iniziata quando Serra San Bruno faceva parte della provincia di Catanzaro, è proseguita o forse sarebbe meglio dire che non è proseguita, eccezion fatta per il tetto, sotto la competenza della provincia di Vibo Valentia, che l’ha successivamente abbandonata

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mini danni Certosa 2SERRA SAN BRUNO – Il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, nella giornata di ieri, si è recato in visita privata presso la Certosa di Serra San Bruno, per accertarsi personalmente dei danni subiti a causa del maltempo che ha imperversato nei giorni scorsi proprio nel comprensorio delle serre. La visita del prefetto è da considerarsi come l’attestazione della vicinanza che il rappresentante territoriale del Governo nutre nei confronti della comunità certosina. Ad accogliere l’autorità governativa, oltre al sindaco della cittadina bruniana, Bruno Rosi, il procuratore della Certosa fra Giovanni e l’amministratore Antonio Zaffino che hanno spiegato l’entità del danno riguardante il crollo di una parte del tetto della Cappella dei Frati, un’antica chiesetta che insieme a quella Conventuale, vede i monaci di clausura raccogliersi in preghiera e contemplare l’Assoluto nella maestosità del silenzio. La ditta che, con l’aiuto dei volontari della protezione civile coordinati da Antonio Carnovale e Cosimo Malvaso, ha messo in sicurezza il tetto della cappella per mezzo di lamierati in metallo, ha quantificato il danno che ammonterebbe a circa 160 mila euro. I danni subiti dalla comunità certosina, sono, in ordine di tempo, gli ultimi di quelli che il maltempo ha provocato all’intera comunità del comprensorio montano vibonese che nel giro di poche ore ha visto tramutare la propria vita tranquilla in uno scenario da odissea. Intanto, a causa dei danni provocati delle copiose nevicate che hanno interessato la cittadina bruniana nel mese di febbraio, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Bruno Rosi, ha deciso (con la delibera n.18) di richiedere lo stato di calamità naturale. Il maltempo si era già fatto sentire la scorsa settimana quando una coltre di neve alta 80 cm ha sommerso la cittadina della Certosa, stessa neve che nei centri montani di Fabrizia, Mongiana e soprattutto Nardodipace ha superato abbondantemente il metro di altezza, seminando timori e danni lungo tutto il comprensorio delle serre. I militari della Compagnia di Serra, nella tarda serata del 6 febbraio hanno salvato la vita ad un’anziana signora di 66 anni, V.M.D., residente ad Arena in contrada Berrina che non riusciva ad essere raggiunta dal personale della guardia medica di Arena che ha quindi ha richiesto l’intervento di personale del locale Comando dei carabinieri per raggiungere l’abitazione della donna, rimasta isolata, verosimilmente affetta da un principio di “ictus” e da insufficienza cardio-respiratoria. Un 65enne residente nel centro storico serrese, F.B., tutt’ora rischia di perdere una gamba a causa di un trombo dovuto all'ipotermia causata dal freddo polare di questi giorni che lo ha duramente provato. Sempre nel comprensorio montano un capannone appartenente da un’azienda agricola è crollato a causa delle abbondanti nevicate, uccidendo alcuni maiali che si trovavano al suo interno, stessa sorte anche per alcune pecore appartenenti ad un’altra azienda della zona. Oggi sta ancora nevicando sul territorio delle Serre, ma stando alle previsioni il clima dovrebbe migliorare tra domani e venerdì.

 

 

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mini cappella_fratelliSERRA SAN BRUNO - Come previsto, ieri sera ha ripreso a nevicare sulla zona delle Serre e purtroppo cominciano a registrarsi anche i primi danni: stamattina, a causa del peso della neve caduta anche stanotte, è crollato un pezzo di circa 5-6 mq del tetto della cappella dei fratelli, una chiesetta (foto archivio della Certosa, a sinistra) che si trova a pochi passi dalla chiesa conventuale (foto, al centro), all'interno del millenario monastero bruniano. Per il resto, nella zona cominciano a registrarsi nuovamente disagi alla circolazione: nei pressi di Monte Cucco stamattina un camion si è messo di traverso bloccando altri 5 camion e rendendo difficoltoso il passaggio delle auto. 

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