L’operazione ha preso il via da una prolungata attività d'osservazione condotta in contrada "Feudotto" nei pressi dell’abitazione del ragazzo, durante la quale il personale dell’Ufficio investigativo avrebbe notato un insolito e sospetto andirivieni di persone che facevano ingresso nello stabile per uscirne poco dopo.
Proprio nella serata di ieri gli operatori hanno fermato due autovetture e sottoposto a controllo i rispettivi occupanti, che poco prima erano usciti dallo stabile in cui abita lo stesso Ramondino dopo esservisi trattenuti per qualche minuto. Uno dei tre controllati è stato trovato in possesso di 2 bustine in cellophane contenenti verosimilmente canapa indiana. I tre fermati, di età compresa tra i 22 e i 28 anni, avevano dunque ammesso di essere assuntori di sostanze stupefacenti e di aver poco prima acquistato le dosi da Ramondino, all’interno del suo appartamento.
Gli uomini della Squadra mobile hanno, quindi, prontamente circondato lo stabile, per poi farvi ingresso. Ramondino, sentendo bussare alla porta della sua abitazione, avrebbe reagito lanciando, dal balcone posto sul lato posteriore della palazzina, una busta recuperata poi dal personale appostato. Nella busta è stata rinvenuta marijuana ed un bilancino di precisione.
In seguito, appreso che si sarebbe proceduto ad effettuare una perquisizione domiciliare, il ragazzo è andato in escandescenza, cercando in tutti i modi di impedire l’ingresso degli operatori nell’abitazione e di ostacolarne le operazioni; malgrado i numerosi tentativi degli agenti di riportarlo alla calma lo stesso Ramondino avrebbe rivolto nei loro confronti ingiurie e minacce.
Nel corso della perquisizione, condotta con l’ausilio di due unità cinofile antidroga della polizia di Stato, è stato rinvenuto dunque un totale di circa 600 grammi di marijuana in parte già suddivisa in dosi e pronta per la vendita; una pianta di canapa indiana; un bilancino di precisione; materiale vario per il confezionamento delle dosi; un biglietto manoscritto con nomi e cifre e banconote per un totale di 360 euro, occultate all'interno di una tazza.
Saverio Ramondino è stato, dunque, tratto in arresto e, al termine delle formalità di rito, condotto presso la Casa circondariale di Vibo Valentia, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.
