Con questo messaggio, questa mattina, papa Francesco ha accolto in udienza i cittadini ed i rappresentanti istituzionali provenienti dalla Calabria e dal Veneto che hanno portato in dono al pontefice, rispettivamente, l’albero e il presepe che pochi minuti fa sono stati illuminati in Vaticano, nel cuore di piazza San Pietro.

«Il presepe e l'albero toccano il cuore di tutti, anche di coloro che non credono, perché parlano di fraternità, di intimità e di amicizia, chiamando gli uomini del nostro tempo a riscoprire la bellezza della semplicità, della condivisione e della solidarietà – ha spiegato il papa –. Sono un invito all'unità, alla concordia e alla pace; un invito a fare posto, nella nostra vita personale e sociale, a Dio, il quale non viene con arroganza a imporre la sua potenza, ma ci offre il suo amore onnipotente attraverso la fragile figura di un Bimbo. Il presepe e l'albero portano quindi un messaggio di luce, di speranza e di amore. A voi qui presenti – ha concluso papa Bergoglio – alle vostre famiglie e a tutti gli abitanti delle vostre regioni, Calabria e Veneto, auguro di trascorrere con serenità e intensità il Natale del Signore».

A partire dalle 16.30 ha avuto dunque inizio la cerimonia pubblica di accensione dell’albero, del presepe e della nuova illuminazione della Basilica vaticana, conclusasi alle 18. In particolare grande attesa è stata vissuta in Calabria proprio per l’abete bianco adibito ad albero di Natale, proveniente dalla cittadina di Fabrizia, da dove è stato prelevato il 28 novembre scorso. L’albero era stato trasportato, direttamente dalla zona montana di “Passo dell'Abate”, dapprima per via aerea verso la Trasversale delle Serre e poi a bordo di un tir, in direzione Città del Vaticano, dove era giunto la mattina del 4 dicembre.

Il maestoso albero che splende adesso illuminato nella splendida cornice del Colonnato del Bernini è un esemplare di abete bianco alto 25,5 metri, con un diametro di 55 centimetri, 10 metri di larghezza massima della chioma ed un peso stimato in 80 quintali, di proprietà del demanio regionale, donato a papa Francesco dall'amministrazione provinciale di Catanzaro. L’abete era stato innalzato nei giorni scorsi accanto all'obelisco di piazza San Pietro, dal personale della direzione dei servizi tecnici e del servizio giardini del Governatorato Vaticano e dopo le operazioni di messa in sicurezza era stato abbellito con le luminarie e altre decorazione natalizie. A presiedere la realizzazione, anche quest’anno, era presente il Governatore della Città del Vaticano.

Il rito dell’albero di Natale in Vaticano fu introdotto nel 1982 da papa Giovanni Paolo II, contestualmente alla rappresentazione del presepe. L’abete è stato illuminato per la prima volta in concomitanza con la natività, donata quest'anno dalla fondazione “Arena di Verona”. Il tutto si è svolto dunque in una singola cerimonia alla presenza delle delegazioni arrivate in Vaticano in rappresentanza delle istituzioni che hanno offerto i due importanti doni al papa.

Da pochi minuti, quindi, un insieme di festoni d’argento e lampade colorate ornano i rami dell’albero che all’imbrunire si è illuminato nel cuore del complesso monumentale della piazza della Basilica e del Palazzo Apostolico. Ad accenderlo è stato il piccolo Andrea Bressi, bambino catanzarese di poco più di tre anni. Sulla cima del grande abete brilla ora la stella luminosa, diffondendo a distanza il messaggio di pace del Santo Natale. Non è comunque la prima volta che nel cuore di piazza San Pietro svetta un abete calabrese ornato per le festività natalizie. Sono diversi infatti i precedenti, in particolare il primo, quello del 1985, vide l’albero donato al pontefice arrivare direttamente dai boschi di Serra San Bruno.