Marijuana prodotta in quantità “industriale”, conservata e poi destinata allo spaccio in tutta Italia. Una “filiera” che ha condotto a ordinanze cautelari per 18 persone, le stesse che sono finite nella rete tessuta dall’inchiesta della Dda denominata “Giardini segreti” e coordinata dal pm Annamaria Frustaci. Un business da 20milioni di euro, per una produzione di circa 26mila piante realizzata su sei distinte piantagioni in terreni di Nicotera, Joppolo e Capistrano. 

Determinante per far emergere i particolari che hanno condotto all’operazione della Dda la collaborazione di Emanuele Mancuso, di Limbadi ma residente a Nicotera, 30 enne a capo del gruppo, che da qualche settimana ha iniziato a collaborare con gli inquirenti.  

Intanto, sono emersi anche i nominativi delle persone arrestate, complessivamente 18, delle quali 8 finite in carcere, 9 ai domiciliari e una per la quale è stato disposto invece l’obbligo di dimora.

La misura cautelare in carcere è stata disposta nei confronti di Emanuele Mancuso, Giovanni Battaglia, Francesco Costa, Giuseppe De Certo, Giuseppe Franzè, Giuseppe Navarra, Giuseppe Francesco Olivieri, Ciprian Valentin Stratulat. 

Ai domiciliari sono invece finiti Riccardo Papalia, William Gregorio, Bruno Russo, Nicola Lorusso, Mirko Furchì, Giuseppe Antonio Giacomo Chirico, Giusy Milidoni, Maria Ludovica Di Stilo, Salvatore Ferraro. Obbligo di dimora invece per Antonio Curello.