La prima operazione ha consentito di accertare l’esercizio abusivo della pesca in zona protetta effettuata da sei persone – di origine ucraina, moldava, russa e rumena – segnalate all’autorità giudiziaria competente per i reati di violazione alla normativa in materia di aree protette. Nello specifico i sei fermati stavano pescando, con l’ausilio di canne dotate di mulinello, all’interno della zona protetta dell’Oasi del Lago Angitola, rientrante nella perimetrazione del Parco Naturale Regionale delle Serre. 

Le sei persone sono risultate, tra l’altro, sprovviste della regolare licenza di pesca e il materiale per l’attività di pesca è stato posto sotto sequestro dai militari. L’operazione arriva dunque nell’ambito di una fitta e costante opera di vigilanza e di monitoraggio esercitata a protezione e tutela dell’Oasi dell’Angitola da parte del personale dei carabinieri forestali già da diverso tempo.

La seconda operazione è stata portata a termine in località "Perricaso" di Vallelonga,  e ha permesso di risalire all’autore della realizzazione di un tratto di pista, avente una lunghezza di circa 800 metri, realizzata all’interno di un’area boscata, con il conseguente abbattimento e sradicamento di circa 30 piante di alto fusto della specie di faggio, roverella e castagno. 

Considerato che il tutto era avvenuto in totale assenza dei titoli autorizzativi, il responsabile è stato deferito a piede libero presso la competente autorità giudiziaria e dovrà rispondere delle violazioni al vincolo paesaggistico-ambientale ed alla normativa urbanistico-edilizia.