Sabato, 19 Novembre 2016 10:49

A Tropea il convegno dell'Ucid su imprenditoria e bene comune

Scritto da Redazione
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Imprenditori in rete per il bene comune”, è questo il titolo del convegno svoltosi nei giorni scorsi presso la sede Romano Arti Grafiche di Tropea e promosso dallUnione Cristiana Imprenditori e Dirigenti.

L’evento ha focalizzato lattenzione sui principi ispiratori dell'Ucid: la promozione integrale della crescita, creativitá e dignitá della persona umana, attraversando i differenti aspetti - da quello economico passando per quello sociale, educativo e culturale - che oggi penalizzano il nostro territorio.

Ad introdurre lincontro, è stato il presidente della sezione provinciale dell’Ucid Vibo Valentia, Giuseppe Augurusa, il quale ha invitato tutti ad essere disponibili al dialogo così come all'ascolto, per arricchire il prossimo e sé stessi. E prosegue affermando: «Deve prevalere lo spirito di servizio. Il nostro territorio é vittima di un crescente spopolamento, causa di un'offerta lavorativa assente o malata. Ciò non deve frenare l'impresa bensì spingerla a creare lavoro nuovo, sano, guidato dalla dottrina sociale della chiesa che insegna il corretto esercizio dell'impresa mettendo a frutto, per il bene di tutti, i talenti della Provvidenza».

Subito dopo a prendere la parola è stato monsignor Luigi Renzo, che ha ringraziato tutti i soci ed esponenti Ucid presenti, entusiasta dei cristiani impegnati nel sociale: «La società moderna ha una sola dimensione: quella del benessere, senza considerare l'uomo e la sua centralitá. La ricerca del bene comune corre un grosso rischio poiché la cultura è animata dalla filosofia del pensiero debole dove tutto é relativo. Dio é messo da parte, ognuno di noi si costruisce le proprie regole, la propria verità. In tale contesto, le capacità immunitarie sono a rischio, siamo nelle mani del più forte. Il bene comune lo si deve cercare insieme nella cooperazione perché è un bene che appartiene a tutti e in cui tutti ci ritroviamo. Non é una somma di distinti beni, tutti individuali».

Monsignor Vincenzo Varone, consulente ecclesiastico del gruppo Ucid Vibo Valentia, ha evidenziato le attività e le opere degli aderenti che attraverso questa organizzazione apportano benefici al tessuto sociale: «Da oggi, il cammino Ucid prosegue anche nella provincia vibonese e richiama tutti i cristiani aderenti e i soci, a formarsi per testimoniare il proprio cammino nell'impresa e nella società».

L'incaricato regionale Ucidm Francesco Augurusa, ha riassunto lattacco alla stabilità e alla dignità della persona in rapporto all'economia del Mezzogiorno, affermando: «La Calabria si conferma la regione più povera d'Italia. I nuovi "poveri" sono persone qualificate e con capacità, sono i neolaureati e neodiplomati. Non basta rispondere allo stimolo di chi vive la società, il sistema ci blocca».

Augurusa, a nome dell’Ucid, ha invitato tutti ad «agire seguendo il principio del "Give-back to the community" traducendolo in azioni concrete, non minimizzate ai soli contributi o donazioni ma creando generatori di occupazione e imprenditorialità. L'impresa diviene protagonista di un vincente modello di sviluppo, a servizio degli altri e della società. L'imprenditore, il professionista, il dirigente d'azienda si presta all'esercizio sinergico di una responsabilità etica per la crescita, la salvaguardia e la promozione integrale del lavoro». Da Augurusa, inoltre, è emersa la volontà di «creare un "forum relazionale del territorio", per favorire lo sviluppo di buone pratiche con una funzione sociale ben precisa: ripartire dalla centralità della persona e del lavoro».

In rappresentanza dell'azienda Primerano Srl di Gerocarne è intervenuto Pino Grillo, imprenditore resosi disponibile ad accogliere nella propria azienda i 16 ragazzi calabresi del Corso "Giovani Meccanici" per esercitazioni pratiche, prima del placement. Da segnalare, inoltre, i contributi degli esponenti del gruppo Ucid di Lamezia Terme e del tesoriere dell'Ucid vibonese, il dottor Scordamaglia.

Onofrio Casuscelli, presidente provinciale Coldiretti, ha invece sottolineato le opportunità del nuovo piano di sviluppo rurale della Regione Calabria e l'incentivo della creazione di startup agricole. Presente al dibattito anche il presidente Acli Terra di Vibo Valentia, Francesco Silvaggio , impegnato a stimolare reti produttive per la coltivazione dei terreni agricoli inutilizzati messi a disposizione da enti ecclesiastici ed istituzioni per agevolare la crescita occupazionale e lo sviluppo di attività imprenditoriali.

Ha concluso con i saluti il padrone di casa, Mario Romano, il quale ha spiegato la sua politica aziendale: «Il capitale umano prima di ogni altra cosa! Questa é la formula vincente per coloro che amano la propria azienda alla pari della propria casa e del territorio. Riconosce i molteplici ostacoli che oggi affrontano le aziende, non solo quelli economici aggravati dalla crisi, ma anche quelli di origine culturale e morale».

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