Martedì, 01 Marzo 2016 15:27

L’uomo che non c’era

Scritto da Salvatore Albanese
Letto 2115 volte

SERRA SAN BRUNO - Si è trincerato in un silenzio tanto anomalo quanto eloquente. Un silenzio che in realtà la dice lunga sull’epilogo, triste e solitario, di un sindaco rinnegato dalla sua stessa maggioranza, o da larga parte dei suoi componenti.

Bruno Rosi, eletto primo cittadino di Serra San Bruno nel 2011, è già arrivato a fine corsa: per lui non ci sarà alcuna riconferma e, soprattutto, niente continuità amministrativa con i cinque anni del suo mandato giunto ormai agli sgoccioli. Il benservito sarebbe arrivato alcuni giorni fa, nel corso di una riunione di maggioranza durante la quale i componenti dell’amministrazione in carica avrebbero comunicato a Rosi che non sussisterebbero più le condizioni per continuare sulla falsariga di questi ultimi cinque anni. Da lì in poi, ogni ponte, ogni contatto fra il sindaco e il resto della sua compagine amministrativa si sarebbe interrotto, tanto che Rosi – del tutto insoddisfatto – avrebbe iniziato ad assentarsi sia agli incontri pubblici che alle discussioni interne per la pianificazione dell’ormai imminente campagna elettorale. 

Rosi non c’era, in realtà già ancora prima, in un appuntamento insolito, per location e dinamiche, tenuto dai componenti dello sparuto “cerchio magico” del capogruppo di maggioranza Nazzareno Salerno in un ristorante di Soverato. Pochi i commensali – racconta questa mattina la Gazzetta del Sud – che avrebbero preso parte ad una cena tenuta nella ridente cittadina ionica. A scambiare impressioni fra una portata di pesce e l’altra, oltre al consigliere regionale di Forza Italia, appena altri tre componenti dell’attuale maggioranza amministrativa: l’ex vicesindaco Gerardo Bertucci, il presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele e l’assessore Adriano Tassone. Tra i tanti punti interrogativi ancora aperti – in particolare rispetto alle potenziali alleanze future in chiave elettorale – sarebbe emersa un’unica certezza: Bruno Rosi va scaricato. L’insindacabile verdetto sarebbe stato, dunque, riportato il giorno successivo proprio nell’ultima riunione di maggioranza alla quale avrebbe partecipato anche lo stesso primo cittadino.

A conferma delle turbolenze interne al centrodestra, un’altra assenza emblematica di Rosi è arrivata poi sabato scorso, quando il sindaco, annunciando impegni dettati da cause di forza maggiore, ha finito per disertare anche il convegno sui “Santuari Mariani e i percorsi di spiritualità nell’Anno santo della Misericordia”, tenuto alla presenza – fra gli altri – del consigliere regionale Salerno presso la sala conferenze del Museo della Certosa. A rimpiazzare il primo cittadino nel corso dell’iniziativa, il presidente dell’assise comunale De Raffele, uno degli amministratori che maggiormente, in questi ultimi cinque anni, aveva dato supporto all’operato del sindaco oggi sconfessato.

Ma proprio dalla bocca di De Raffaele, la scorsa domenica mattina, sono uscite dichiarazioni che hanno davvero lasciato spazio a poche interpretazioni. Durante la trasmissione On the News di Rs98, infatti, lo stesso presidente del consiglio comunale avrebbe ribadito come la lista in via di definizione sarà con ogni probabilità «una lista civica, aperta a tutti, senza differenza alcuna di casacca e di colore». Ed è qui allora che risuonano come un’eco le parole del rappresentante dell’ala dirimpettaia di Forza Italia Serra San Bruno, l’avvocato Michele Ciconte, che starebbe provando a tessere un’alleanza proprio con Nazzareno Salerno, ma che più volte pubblicamente ha ribadito, senza mezzi termini, di non rivedersi affatto in una lista che possa annoverare ancora Bruno Rosi come candidato a sindaco. 

Rosi passa allora da uomo della "rinascita annunciata" del giugno 2011 a sindaco rinnegato da lasciarsi frettolosamente alle spalle, quasi come se non fosse mai esistito. Capro espiatorio sul quale addossare tutte le colpe di un operato amministrativo etichettato, in definitiva, come catastrofico. Cinque anni, allora, che sembrano mestamente risolversi in un’inconsistente bolla di sapone, così fragile da implodere dall'interno, perché è proprio dall’interno della maggioranza stessa che, in definitiva, è arrivato il giudizio più negativo rispetto all’operato del sindaco Rosi. Bisognerà capire allora, adesso, se per l’opinione pubblica potrà dimostrarsi sufficiente un veloce colpo di spugna per spazzare via le colpe e i peccati di un lustro intero. Fallimenti che chi muove le redini del locale centrodestra, per lavarsene le mani e la coscienza, ha già iniziato – neanche tanto velatamente  a rovesciare completamente sulle spalle e sull’onore del primo cittadino uscente.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)