È stata una manifestazione partecipata quella organizzata stasera dal movimento civico serrese “Liberamente”, sceso in piazza per denunciare l’«“Accurduni”» tra l’ex deputato del Partito democratico Bruno Censore e l’ex assessore regionale di centrodestra Nazzareno Salerno, che «tradisce vergognosamente la volontà degli elettori».

Nei giorni scorsi, infatti, dopo la rottura in seno alla maggioranza - con tre consiglieri della lista “La Serra Rinasce” che hanno deciso di autosospendersi dal Partito democratico – i due esponenti politici serresi hanno raggiunto un accordo, che ha portato all’ingresso in giunta di Jlenia Tucci (“In Alto Volare”), diretta espressione proprio di Salerno, e di Francesco De Caria, già candidato alla carica di consigliere alle ultime amministrative con la lista di “In Alto Volare”.

L’iniziativa si è svolta nella centralissima piazza San Giovanni e ad intervenire sono stati i tre consiglieri comunali del gruppo, vale a dire Rosanna Federico, Cosimo Polito e Alfredo Barillari. Di «amministrazione abusiva e completamente stravolta rispetto a quella uscita dalle urne» ha parlato la Federico, secondo la quale quello raggiunto nei giorni scorsi non è altro che «un accordo fatto alle spalle dei serresi per mantenere una posizione di potere. I serresi - ha proseguito il consigliere di Liberamente - sanno bene che l’appello alla responsabilità tanto osannato dall’attuale maggioranza, altro non è che un appello falso, perché chi ha “prestato” la responsabilità lo ha fatto in cambio di un corrispettivo politico. Ridate la parola ai serresi – ha concluso la Federico – e dimettetevi». «A differenza di qualcun altro – ha detto invece Polito – io non ho mai tradito il mio popolo e le persone che hanno riposto fiducia in me, non è la politica che mi appartiene. Quello consumato tra Censore e Salerno è il tradimento più grande e vergognoso che Serra abbia mai avuto. Il disegno, però, era chiaro da tempo: già alle comunali i conti non tornavano e questo vuol dire che avete tradito Serra due volte». Di un accordo che è servito a «spartirsi poltrone e indennità» ha parlato invece Alfredo Barillari, secondo il quale «in questi giorni si è consumato un qualcosa di vergognoso per bocca di due capi egocentrici, circondati da veri e propri burattini della politica che portano avanti un potere marcio».