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Lunedì, 30 Aprile 2012 14:06

'Palazzo Chimirri nell'abbandono': la denuncia di Tassone

Scritto da Redazione
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mini chimirri_3_3Riceviamo e pubblichiamo: Incuria, inconcludenza, superficialità e pressapochismo. Queste le caratteristiche salienti di un’amministrazione comunale che se non ci fosse nessuno noterebbe la differenza. Basta dare un’occhiata in giro per il paese, per constatare il generale stato di degrado ed abbandono. Una situazione che non sarà sfuggita ai vertici regionali dell’Admo, l’associazione donatori midollo osseo che, sabato, hanno svolto la giornata della donazione nella sala convegni di palazzo Chimirri. Come benvenuto e biglietto da visita, l’amministrazione comunale ha ben pensato di offrire, ai partecipanti all’importante iniziativa, l’ennesima prova della sua proverbiale ignavia. L’ erba alta, le cartacce ed alcuni sacchetti di spazzatura, presenti nel giardino antistante lo storico palazzo hanno dato la dimensione del generale stato d’abbandono cui, il sindaco ed i suoi sodali, hanno condannato l’intera cittadina. Eppure, non sarebbe stato necessario un grande sforzo per presentare il volto migliore; sarebbe stato sufficiente dotare di un semplice decespugliatore uno dei tanti lavoratori in forze al comune, far tagliare l’erba e raccogliere spazzatura e cartacce.

In totale, sarebbero state sufficienti un paio d’ore di lavoro per rendere, quanto meno, presentabile la location in cui si è svolta l’iniziativa. Viene da chiedersi, quindi, per quale ragione risulti così maledettamente difficile svolgere anche le mansioni più ordinarie. E’ sotto gli occhi di tutti, infatti, l’incapacità dell’amministrazione cittadina a portare avanti anche le attività più elementari. In cosa sia affaccendata l’amministrazione cittadina, il sindaco e coloro che immeritatamente percepiscono l’indennità di carica di assessore, nessuno lo sa. Come sosteneva Andreotti “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, in tal caso, l’immobilismo dell’amministrazione cittadina potrebbe dipendere da tante cose: dalle preoccupazioni derivanti dal “caso Zaffino”, dall’impegno profuso per fare assumere parenti al Parco regionale delle Serre o più semplicemente dalla conclamata incapacità a programmare e svolgere anche ciò che dovrebbe essere essenziale ed indispensabile.

Mirko Tassone (consigliere comunale di "Al lavoro per il cambiamento")   

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