Stampa questa pagina
Giovedì, 02 Febbraio 2012 09:58

Sanità, Scopelliti ad Orlando: 'I miei decreti già esecutivi'. E la Cgil scrive al ministro

Scritto da Redazione
Letto 2136 volte

mini Giuseppe ScopellitiE' piccata la replica che il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, affida ad una nota dell’Ufficio Stampa della giunta per rispondere, in qualità di commissario per l’attuazione del piano di rientro, al presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, che gli aveva chiesto chiarimenti sullo stato d’attuazione del piano di rientro dal deficit sanitario e sulla sorte degli ospedali di montagna. Per ribadire una volta di più che non tornerà indietro sulle scelte fatte - che stanno provocando non pochi disagi e proteste in molti territori, soprattutto in quelli periferici - Scopelliti fa presente ad Orlando che i suoi decreti, a cominciare dal n. 18, sono pienamente esecutivi ed è un obbligo rispettarli. "L'organizzazione sanitaria sul territorio - spiega Scopelliti - è già stata attivata con il DPGR 18/2010 validato dai Ministeri affiancanti e definito con il supporto tecnico-specialistico di Agenas. Sono stato nominato commissario ad acta per l’attuazione del Piano di Rientro

dal deficit sanitario - afferma Scopelliti - perchè i ministeri vigilanti avevano accertato le inadempienze della precedente gestione politica della Regione. Al Decreto 18/2010 sono seguiti altri decreti attuativi per l’implementazione delle reti, finalizzati ad assicurare i servizi sanitari sul territorio. Quale commissario ad acta - annuncia - riscontrerò le richieste del Presidente Orlando, che nella sua qualità è sicuramente a conoscenza della esecutività dei decreti commissariali cui si fa riferimento, e che costituiscono un obbligo secondo quanto previsto dagli adempimenti indicati nel piano di rientro. Nel ringraziare il Presidente Orlando per la particolare attenzione che rivolge alla nostra regione - conclude il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti - ritengo che non mancheranno le occasioni per un ulteriore confronto sullo stato di attuazione del Piano".

Intanto la Cgil Calabria continua a denunciare quelle che ritiene le devianze della politica sanitaria di Scopelliti. In una lettera aperta indirizzata al Ministro della Salute, Renato Balduzzi, il sindacato calabrese segnala le criticita’ del sistema sanitario regionale. “L’emorragia di casi di malasanita’ unita alla precarieta’ in cui vengono erogati i Livelli Essenziali di Assistenza e all’incertezza che vive l’intero comparto lavorativo, rappresentano per la Cgil – si legge - una soglia di allarme da affrontare con misure tempestive e cogenti. L’azione intrapresa dal commissario ad acta anziche’ rimuovere ritardi e arretratezze del sistema, risulta accentuarle. Molte strutture sanitarie rischiano di implodere per l’assenza di personale e per il sovraccarico di lavoro dovuto alla disattivazione di importanti presidi pubblici svuotati di funzione senza aver predisposto nella contestualita’ adeguati servizi alternativi. La rete ospedaliera – continua la nota – e’ caratterizzata da nuovi e gravi squilibri territoriali e nel rapporto pubblico-privato; nelle aree di confine la mobilita’ attiva si trasforma in un singolare esodo extraregionale a carico del SSR e con gravi disagi per i cittadini. Dell’avvio dei lavori dei nuovi Ospedali si e’ persa ogni traccia. Manca contezza analitica del stato debitorio ed e’ raro il ricorso alla stazione unica appaltante per gare centralizzate per la fornitura di beni e servizi“. “La ‘ndrangheta – si legge ancora – usa le strutture sanitarie per alimentare affari e per sfuggire alla latitanza. Delle case della salute e degli ospedali di territorio ancora si studia quale modello adottare. Della Fondazione Campanella da mesi si annaspa in provvedimenti salvifici prontamente bocciati al tavolo Massicci. Manca ogni forma di integrazione socio- sanitaria e di certezza dei percorsi di cura. La malattia, in assenza delle adeguate amicizie, visti i tempi di attesa, per molti cittadini – scrive la Cgil – e’ un vero calvario a cui riesce a sfuggire chi economicamente puo’ disporre di servizi a pagamento. Questo stato di emergenza scaricata sulle spalle dei cittadini va presto superato. La presenza sollecitata del Ministro Balduzzi puo’ essere di grande aiuto per aprire una fase di responsabile confronto democratico e per superare i limiti e le criticita’ dentro cui rischia di restare irreversibilmente impaludata la sanita’ regionale. Inoltre, – continua la Cgil – la presenza del Ministro potrebbe essere utile per rappresentare al meglio la condizione di divario socio-economico della Calabria dove i tagli compiuti alla spesa sociale e sanitaria dalle manovre-Tremonti, unite al blocco del turnover e dei trasferimenti ed alla iniquita’ dei criteri di riparto del fondo sanitario nazionale e dei ticket, rischiano di appesantire la sostenibilita’ dell’azione di risanamento e di riqualificazione del Sistema“.

Articoli correlati (da tag)