mini prefettura viboIl prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari, il procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo ed i sindaci di undici comuni della provincia hanno sottoscritto un protocollo finalizzato alla demolizione di opere abusive con sentenza passata in giudicato e destinato a restituire legalita', mediante regole e procedure certe, ad un settore particolarmente travagliato qual e' quello dell'edilizia residenziale abusiva, in cui non di rado, sono presenti fattori speculativi e interessi criminosi. L'intesa e' stata sottoscritta dai sindaci di Vibo Valentia, Acquaro, Fabrizia, Mileto, Nicotera, Pizzo, Ricadi, San Calogero, Serra San Bruno, Soriano e Tropea. Spagnuolo ha rilevato che, ''ancora una volta, si e' riusciti a fare rete tra autorita' giudiziaria e amministrazioni. Prendiamo consapevolezza di un territorio devastato anche per mano dell'uomo, ma non possiamo piu' permettere il lusso di continuare a costruire degli scempi, che poi creano oggettiva pericolosita'. La collettivita' ed il sindaco devono mettersi sulle spalle i costi di questo scempio. Sia chiaro che non si tratta di una guerra all'abusivismo di necessita' ma intendiamo colpire i fenomeni piu' macroscopici''. il magistrato ha poi spiegato le modalita' degli interventi di demolizione (circa una cinquantina) evitando di gravare sui comuni che verrebbero ad avere costi insopportabili. Il prefetto Di Bari ha parlato di ''un'iniziativa molto importante, la prima del genere attuata in Calabria, poiche' crea una vera collaborazione tra la autorita' giudiziaria e le amministrazioni locali. E' una vera testimonianza di legalita', in particolare in una materia come quella dell'abusivismo e della demolizione che sono settori molto complessi. Inoltre diventa un'azione educativa per l'intera collettivita' che assolve ad un'esigenza di mettere la parola fine in maniera intelligente al problema''. Sono previsti incontri periodici che consentiranno di monitorare lo stato operativo dell'accordo sottoscritto innestandovi, se necessarie, nuove migliorative.

Pubblicato in ATTUALITÀ
Domenica, 10 Giugno 2012 19:45

A Fabrizia lo spettacolo "Volare alto"

spettacolofabriziaDi seguito, pubblichiamo il resoconto dello spettacolo "Volare alto", presentato dalla scuola primaria di Fabrizia a conclusione dell'anno scolastico, redatto da Maria Cirillo

Una vera è propria manifestazione culturale, sceneggiata magistralmente, non solo un semplice spettacolo, è stata oggi rappresentata, in una gremita Piazza Colonnina a Fabrizia. Il fatto che fosse un'elaborazione progettuale di attente istituzioni scolastiche, era già una garanzia, ma si deve prendere atto che vi è stato veramente di più. E' d'obbligo principiare testimoniando che le rappresentazioni svolte dai bimbi, hanno divertito moltissimo e sono state oggetto di ammirazione, ma aggiungiamo subito che il valore sociale del progetto ha avuto la capacità di attrarre il più alto testimonial istituzionale della legalità nella Provincia. La presenza di S.E. il Prefetto, Dott. Michele Di Bari, ha ulteriormente ufficializzato la finalità educativa della manifestazione, rinvigorendone il valore legalitario, secondo un percorso già tracciato anche in sede programmatoria. Infatti, in favore di questa sfida culturale, di un impegno costante per la legalità nelle scuole, spende incoraggiamenti e suggerimenti, anche nei confronti dell'Ufficio scolastico provinciale. Risulta, così, esaltato l'obiettivo educativo, per coniugare gli impegni didattici in favore del perseguimento della legalità, con i fondamentali insegnamenti antimafia. Si è compiaciuto del titolo del programma, “Volare Alto”, perché attraverso "i bambini che sono il nostro futuro", si possono conquistare sempre più vasti spazi del vivere legale. Il Vicepreside Prof. Giuseppe Esposito, ha, coerentemente alle finalità del progetto, dichiarato che questo momento celebrativo è una dimostrazione conclusiva del lavoro svolto durante tutto l'anno scolastico, con la collaborazione dell'Ufficio Scolastico Regionale ed il contributo della Regione. Progetto che si è inteso realizzare come insegnamento per costruire il futuro, nella consapevolezza che la legalità è centrale per avere giustizia e democrazia, uguali diritti e doveri e vivere la modernità, diventando portatori di questa cultura, pur nella consapevolezza che si tratta di un percorso lungo ed irto di difficoltà, che, comunque “non si conclude con oggi”.

Il lavoro appassionato e la notoria sensibilità dei docenti della Scuola primaria di Fabrizia, a cui si è aggiunto il prezioso volontario contributo culturale della mai dimenticata ex Insegnante Amalia Maiolo, hanno sortito un'ottima riuscita del progetto, che sarà stato parecchio impegnativo, ma sicuramente gratificante, stante i risultati, come dicevo, visibilmente ammirabili ed al di sopra delle aspettative. Non si può raccontare lo spettacolo se non aggettivando appassionatamente il piacere di aver assistito ad una manifestazione culturale che, attraverso le coreografie, si è commentata da sola. Tuttavia, accennando ai temi trattati dalle varie scene, salta alla penna la doverosa esaltazione in favore dell'interessante ed attualissimo filo conduttore, la conquistata Unità della nostra Nazione, nonchè quella, ancora incompleta, dell'Unità dei Paesi europei. Sbandieramenti e simbolici saluti tra le belle bandiere d'Europa, con la dovuta centralità di quella italiana, hanno fatto avvertire il rispetto e la solidarietà tra i popoli, con l'idea della globalità che passa che passa attraverso le particolarità regionali e locali. Le danze, preparate e presentate secondo gruppi omogenei di Regioni, sono state carinamente e leggiadramente offerte dai bambini con l'esuberanza e la spontaneità dell'età, risultando di una gradevolezza senza riserve; senza dimenticare i meravigliosi costumi, in perfetto tono col tema puro della fratellanza e con la bellezza sprigionata dall'innocenza dei piccoli interpreti. Pizzica e tarantelle, prettamente meridionali e danze dal sapore svizzero, come quelle della nordica regione trentina, tutte piacevolmente orecchiabili e pervase di allegria. Nell'ideale local-globale, anche le poesie dialettali del nostro conterraneo poeta Vincenzo Mazzeo, egregiamente declamate e fatte assaporare attraverso la divertita recitazione dei bambini, hanno aggiunto quel po' di sale auto-ironico di noi meridionali: l'elogio al vino, emblema di identificazione dell'italo territorio e la poetizzata avventura della calabra soppressata, sempre amata, che ormai tutto il mondo apprezza e che noi non disdegniamo di sfoggiare, con allegria, ma anche con la giusta ironia.La bella manifestazione si è conclusa, sotto il cocente sole di una splendida giornata di quasi estate, con i saluti e ringraziamenti del Preside Prof. Policaro, che ha auspicato il prosieguo di questo afflato, che merita di proiettarsi nel futuro. Anche il Sindaco Antonio Minniti ha ribadito la necessità della collaborazione di tutti, per la legalità e per l'apertura e coesione di tutta comunità di Fabrizia.Siamo convinti che queste forme didattiche, fondate su spontanee e libere espressioni artistiche, simbolicamente pedagogiche, servono ad educare, non solo nella classica forma dell'indottrinamento, ma anche in proiezione della necessaria acquisizione dei valori veri e di quella cultura idonea a stimolare la continua ricerca, in ogni persona, delle indispensabili qualità intrinseche del vivere legale, a cui non è possibile rinunciare senza retrocedere e decadere come persone.

Maria Cirillo

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini Falcone-BorsellinoSERRA SAN BRUNO - Sono già passati vent’anni dalle stragi di Capaci e Via d’Amelio in cui persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Emblematiche date passate alla storia e durante le quali non si manca di ricordare tutte le vittime della criminalità organizzata. In occasione dell’appuntamento annuale dedicato al "Memorial Day", si terrà domani a partire dalle ore 9, presso il palazzetto dello sport di Serra San Bruno, un triangolare al quale prenderanno parte alcune scuole calcio della provincia con le categorie Giovanissimi.

Per l’occasione, sono stati coinvolti i bambini, affinché la sensibilizzazione riguardo i principi della legalità venga avviata a partire dalla tenera età. Il "Memorial Day" diventa in questo caso un’occasione per ricordare le vittime della mafia e per apprendere i principi di giustizia e legalità che sono i postulati della società civile. L’evento, - patrocinato dall’amministrazione comunale -, è organizzato dalla segreteria provinciale del sindacato autonomo di Polizia. 

Pubblicato in SPORT
Venerdì, 27 Aprile 2012 15:41

Alla ricerca della targa perduta

mini targa_ndrangheta_3Era giovedì. Giovedì 15 dicembre, quando il Consiglio Comunale serrese con un’unanimità intrisa di legittimo equilibrio, chiese a S.E. il Prefetto di spedire a Serra la targa con la dicitura “Qui la ‘ndrangheta non entra.”. Un emblema di fiera legalità da affiggere all’esterno del palazzo municipale. Lo propose il consigliere di minoranza Lo Iacono. Un’idea inopinabile. L’assemblea all’unisono approvò compiaciuta: “Questa targa s’ha da fare!” Tutti d’accordo, come ad un matrimonio.

Un gesto importante. Un eloquente segno di ribellione nei confronti del pericoloso sistema che alimenta la criminalità cittadina. Perché proprio l’amministrazione deve essere d’esempio per la comunità, anche attraverso delle semplici azioni simboliche volte a diffondere la cultura della giustizia. Una targa, quattro piccoli chiodi, un grande passo per la legalità.

Certo, sarebbe da stolti, pensare che una semplice affissione possa bastare a rendere immuni da un virus così atroce com’è quello della ‘ndrangheta.

Pubblicato in LO STORTO

mini carabinieriCarabinieri e polizia hanno proceduto a Serra San Bruno allo sgombero di un immobile che era stato confiscato al boss della 'ndrangheta Damiano Vallelunga, ucciso nel 2009. L'immobile era stato occupato dai familiari di Vallelunga, che avevano avviato azioni giudiziarie per tornare in possesso della struttura. Il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, ha definito lo sgombero dell'immobile ''un importante risultato per l'affermazione della legalita'''. (ANSA)

Pubblicato in ATTUALITÀ
Martedì, 20 Marzo 2012 19:40

Serra, anche il Pd a sostegno di Libera

mini 418110_2825058509933_1363137067_32394325_2041403905_nRiceviamo e pubblichiamo:

Riteniamo doveroso  scendere in piazza a sostegno dell’importante manifestazione che quest’anno l’associazione Libera di Vibo Valentia ha voluto organizzare a Serra San Bruno per ribadire quanto sia importante allargare gli orizzonti della lotta alla criminalità organizzata. L’iniziativa assume  in se un duplice significato: ricordare  tutte le vittime innocenti della mafia e dare slancio alla difesa  della legalità con ogni azione volta al bene collettivo.

Purtroppo, nelle regioni del mezzogiorno ed in particolare in regioni come la Calabria,  la criminalità organizzata ha messo radici in quasi ogni settore della vita economica e sociale ed ha l’aspetto di un giogo che opprime e soffoca la libertà di ogni cittadino.  È nostro obiettivo far comprendere alle nuove generazioni, ma anche a tutta la popolazione, l’importanza delle politiche a sostegno della legalità. Noi crediamo che non ci possa essere nessun tipo di sviluppo se alla base non vi sono regole basate sulla trasparenza e sul rispetto delle regole. Da qui nasce l’importanza di portare avanti una lotta, seria e forte,  a tutti i livelli nel tentativo di riuscire a cambiare incrostazioni culturali che favoriscono il malaffare. Serve , innanzitutto, una battaglia che parta dalle istituzioni nelle quali è necessario estirpare ogni tentativo di condizionamento. Ogni uomo è veramente libero solo se il suo agire e il suo modo di pensare hanno come fondamento un totale ed assoluto rifiuto dell’illegalità, in ogni suo aspetto. Il sostegno ad associazioni come Libera che portano avanti quotidianamente battaglie contro la criminalità organizzata non può e non deve vederci partecipi solo a sporadiche manifestazioni, ma inclini ad un sostegno continuo che deve vedere coinvolti tutti al di là delle appartenenze politiche.  Crediamo che siano importanti anche le azioni di sensibilizzazione che devono partire dalle scuole perché, troppo spesso, i ragazzi subiscono l’illusione che affacciarsi alla criminalità organizzata significa facile successo e realizzazione personale.

Proprio per ribadire con forza questi concetti saremo al fianco degli amici di Libera e del suo presidente don Giuseppe Fiorillo a difesa del nostro territorio  dall’oppressione malavitosa. Per queste ragioni,  invitiamo tutta la popolazione ad unirsi alla manifestazione, contro la mafia, che si terrà a Serra San Bruno. 

Circolo PD Serra San Bruno

Pubblicato in POLITICA

mini vvconferenza stampa1Riceviamo e pubblichiamo:

Il movimento politico “Al lavoro per il cambiamento” esprime pieno sostegno alla “XVII Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della criminalità organizzata”, prevista, per il 21 marzo, a Serra San Bruno e promossa dall’associazione “Libera – Nomi e numeri contro le Mafie”. Un appuntamento importante, a favore del quale, l’intero movimento scenderà in piazza per offrire pieno sostegno alla buona battaglia per la legalità. In una terra in cui, purtroppo,. la criminalità organizzata riesce a permeare anche i settori che dovrebbero esserne immuni, sentiamo la necessità di esprimere la nostra solidarietà ai familiari di tutte le vittime delle mafie. Una solidarietà che non può essere solamente di facciata o intrisa di quella falsa retorica, tipica di quelli che Leonardo Sciascia definiva i “professionisti dell’antimafia”. Al contrario, tutte le forze sane hanno il dovere di prendere una posizione chiara, netta, contro le ingiustizie ed i soprusi che fanno della Calabria una terra di frontiera. Solamente con il contributo di quanti hanno a cuore i principi di legalità e di rispetto delle regole un popolo può crescere e sentirsi veramente libero, indipendente ed artefice del proprio destino. Contro ogni forma di prepotenza e sopruso scenderemo, quindi, in piazza a favore della libertà e della giustizia. Concetti, che in un territorio come la Calabria, con profonde disparità alimentate soprattutto dal clientelismo, dalla corruzione e da una politica, spesso, contigua, quando non addirittura collusa, vengono, ogni giorno, calpestati per fare spazio al malaffare e alla violenza. Riteniamo pertanto che, ogni forza politica, debba fare una chiara scelta di campo, poiché, come sosteneva Paolo Borsellino “politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo”. In Calabria, invece, molte forze politiche non amando fare la guerra, preferiscono stringere accordi ed alleanze con le oscure forze del male. Sentiamo, quindi, il dovere morale e civile di esprimere la nostra vicinanza a quanti, quotidianamente, con grande coraggio, combattono, in prima linea, per riaffermare i sacrosanti principi di legalità. Solo rompendo il muro dell’indifferenza ed il velo dell’omertà che permea le coscienze di molti, potremo, un giorno, ritornare a riappropriarci della nostra terra. Per farlo, però, utilizzando le parole di Borsellino, è necessario dare vita ad “un movimento culturale e morale” capace di coinvolgere “tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

Al lavoro per il Cambamento

Il coordinatore, Michele Grenci

Pubblicato in POLITICA

mini ilgiornochenonceDi seguito l'appello del comitato promotore della manifestazione antimafia "Un giorno che non c'è", che si svolgerà mercoledì 29 febbraio a Lamezia Terme.

 

In Calabria la ’ndrangheta la senti, la tocchi, l'odori, ti passa davanti ogni giorno, al bar, al supermercato, nelle buche delle strade, nei saluti rispettosi...Qui la 'ndrangheta non ha bisogno di teoremi per farsi spiegare. C'è. Lamezia Terme soffre del fenomeno dell’illegalità diffusa.

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini asp-viboRiceviamo e pubblichiamo: 

La Commissione dei Commissari posta ai vertici dell’ASP di Vibo Valentia,  dopo mesi di assoluto silenzio nel periodo di ferragosto 2011 ha messo in opera un saccheggio sociale e sanitario  senza precedenti ai danni del popolo delle Serre Calabre. Infatti, con le delibere 940 e 941 del 28 luglio 2011 rese esecutive senza rispettare le procedure di legge tra cui la contrattazione e la concertazione con le organizzazioni sindacali, i commissari Rosanna Bonadies, Marco Serra e Gerardina Basilicata (oggi trasferita), hanno illegittimamente privato migliaia di cittadini dei servizi sanitari essenziali perseguendo la demolizione violenta di quello che rimaneva delle conquiste sociali degli abitanti delle Serre, costate anni di lotte, sangue e sacrifici, riportando di fatto indietro di oltre 50 anni il territorio delle Serre.

Una demolizione imposta da un’accozzaglia di usurai e politicanti, mentre aumentano le privatizzazioni, si mantengono i privilegi e si continuano a finanziare parassiti e speculazioni. Ci si attendeva legalità e trasparenza da una commissione nominata per il ripristino della legalità e invece hanno calpestato leggi, regole e regolamenti che sono alla base di una società civile. Dovevano fare in fretta e per l’eroico compito hanno chiamato Mario Tarabo, che da sedicente esperto di guerra utilizza la strategia  del  caos per battere  i potenti ammalati delle Serre. Il super eroe vuole risolvere in fretta  la partita per  dimostrare di far bene il suo compitino e calpesta tutti e tutto, considera carta straccia la normativa nazionale ed europea sulla mobilità, addirittura trasferisce personale già trasferito o in pensione e personale che non può essere trasferito per legge avendo a carico familiari con handicap (L. 104/92) e figli minori (L. 151/01).

E ancora oggi insiste sulla medesima strada: infatti, in una recentissima  intervista rilasciata ad una emittente locale definiva tali normative “lacci e lacciuoli   che gli impediscono di attuare il programma”. Quale programma? Oggi, dopo i trasferimenti illegittimi operati dalla Commissione straordinaria, non viene garantita più  la continuità assistenziale  pediatrica, ginecologica, radiologica, cardiologica, chirurgica, anestesiologica, riabilitativa e fra non molto anche quella medica.   In sostanza, non viene garantito neanche quel minimo previsto dal decreto regionale n. 18/2010.           

L'intero popolo delle Serre è stato privato del diritto alla salute,  mentre sono stati salvaguardati gli sprechi e le speculazioni e infatti a tutt’oggi la Commissione Straordinaria antimafia non ha prodotto e/o adottato nessun provvedimento in merito. Ad un anno dall’insediamento della Commissione Straordinaria  possiamo considerare fallimentare la sua gestione  sia dal punto di vista della qualità e della quantità dei servizi erogati, sia dal punto di vista del rispetto della legalità - il che è ancora più grave visti i ruoli che ricoprivano e che sono stati rimandati a ricoprire i suoi membri, garanti della legalità quali rappresentati territoriali del governo  (vedi la D.ssa Basilicata) o militari.                         

Ribellarsi a questa situazione è giusto e doveroso, realizzando un fronte di lotta che utilizzi anche il terreno giudiziario. Il 28 febbraio prossimo infatti, dopo un primo rinvio, si svolgerà l'udienza presso il tribunale di Vibo Valentia per il comportamento antisindacale tenuto dai vertici dell'ASP di Vibo. E’ necessaria dunque la più ampia unità di azione del  popolo delle Serre, di tutti coloro che vogliono combattere e difendere in maniera intransigente gli interessi di questo territorio. Il tempo delle illusioni è finito e siamo chiamati a mettere in campo una vasta e prolungata mobilitazione in cui devono convergere tutti.

SLAI – Cobas Serre Autonome

Pubblicato in POLITICA

mini SpagnuoloLuigi Mancuso, 19enne figlio di Giuseppe - ritenuto il boss dell'omonima cosca - è stato arrestato insieme ad un suo presunto complice (Danilo Pannace, 18 anni) con l'accusa di tentato omicidio aggravato. I due, nell'agosto scorso, avrebbero aggredito a calci e pugni un giovane rumeno, riducendolo in fin di vita. Gli arresti sono stati effettuati in esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip di Vibo Valentia su richiesta del procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo (foto). L'aggressione ai danni del giovane rumeno sarebbe arrivata al culmine di una serie di atti intimidatori che Mancuso e Pannace avrebbero compiuto ai danni della comunità di rumeni, prevalentemente braccianti, che vive a San Gregorio d'Ippona, per indurre i migranti ad abbandonare il paese. Nel commentare gli arresti, il procuratore Spagnuolo ha parlato di "una importante pagina di legalità" per il vibonese. ''Oggi i Carabinieri e la Procura di Vibo Valentia - ha dichiarato Spagnuolo - hanno scritto un'importante pagina di legalita' in un territorio martoriato dall'arroganza e dalla prepotenza delle associazioni mafiose. La speranza della Procura di Vibo Valentia - ha aggiunto il procuratore - e' che i cittadini prendano esempio dall'atteggiamento collaborativo di quegli stranieri che hanno subito i gravi reati per cui oggi si procede''.
   

Pubblicato in ATTUALITÀ
Pagina 2 di 3

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)