mini 954719_4934533292006_1479959316_nVanta ormai un curriculum di tutto rispetto il Laboratorio Teatrale T.N.S.G.C. di Simbario, tanto che tra poco meno di un mese, proprio a Simbario il 12 agosto prossimo in Piazza Vittorio Veneto, porterà in scena addirittura la sua quinta fatica a soli tre anni di distanza dalla fondazione del gruppo. Infatti, dopo il successo delle rappresentazioni precedenti – Il Candidato; Lu cumpari di lu tata; Fegato Gruppo C Poste & Telegrafi; Dui matrimoni e nu funerali – questa volta toccherà a Mortu chi parra, una commedia dalla trama leggera e coinvolgente, liberamente ispirata ad un’opera abruzzese e riadattata in vernacolo simbariano dall’impeccabile Pina Tassone, curatrice della regia di tutte le rappresentazioni inscenate fino ad ora dal gruppo teatrale simbariano.

Una realtà consolidata quindi quella dal Laboratorio T.N.S.G.C., costituito esclusivamente da giovani di Simbario e dintorni, fondato nel 2010 su proposta del Parroco Don Stephen - vero e proprio punto di riferimento per la comunità locale – che per le prove teatrali ha messo a disposizione del gruppo la canonica afferente alla Chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo. Una struttura utilizzata prima a singhiozzo, trasformata oggi dai ragazzi che la vivono e la animano quotidianamente nell’unico vero punto di aggregazione sociale di tutto il paese. Negli anni, allo zoccolo duro originario degli attori che portarono sul palco la commedia d’esordio Il Candidato – inscenata da Gabriele Coda, Gina Tassone, Nicola Ciconte, Iole Corsaro, Fabio Barbieri, Valentina Ierace, Maria Stella Corsaro e Federica Sacchinelli- si sono poi via via uniti nel tempo Basilio Roti, Stella Tassone, Francesca Giuliano, Paolo Timpano, Raffaele Timpano, Giovanni Parise, Oscar De Leo, Dalila De Leo, Chiara Roti, e Saverio Bertucci. L’ultimo progetto teatrale - ancora in elaborazione, ma ormai in dirittura d’arrivo - vedrà impegnati sulla scena anche le new entry Monica Fraietta, Enza Figliuzzi, il piccolo Manuel Tassone ed il meticcio Fuffy, attore e mascotte del gruppo.  A dare manforte al cast da dietro le quinte e non solo, pregevole anche il lavoro di Angela Casini,  Salvatore Nardi, Vincenzo Battaglia e di molti altri ragazzi che si spendono periodicamente per dare sostegno ai progetti del laboratorio teatrale.

Cresce quindi l’attesa per la prima teatrale di Mortu chi parra, quando centinaia di spettatori potranno plaudire ed apprezzare le fatiche di un gruppo che ormai da anni con tanta passione e smisurata abnegazione (tutte le attività sono completamente autofinanziate) porta avanti, in un contesto culturale difficile e tra mille difficoltà, quella magnifica arte che è il teatro.  

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mini dagostinoE' ormai imminente il dissesto finanziario per il Comune di Vibo Valentia. Il Tar ha infatti rigettato il ricorso che l'amministrazione D'Agostino aveva presentato contro il provvedimento con cui la Prefettura di Vibo, il 22 aprile scorso - su segnalazione della Corte dei conti - aveva diffidato l'ente a dichiarare il dissesto entro e non oltre 20 giorni. La giunta di centrodestra, fresca di un nuovo rimpasto, il 18 maggio scorso, era inizialmente riuscita ad ottenere la sospensiva della diffida. Risultato che aveva diffuso un leggero entusiasmo tra le fila dell'esecutivo, tanto che si era proprio in quei giorni ricucito lo strappo tra il corposo gruppo di consiglieri di maggioranza fedeli all'ex senatore Franco Bevilacqua (tra cui anche lo stesso Sindaco D'Agostino) passati a febbraio in Fratelli d'Italia e quelli rimasti invece in forza al Pdl. 

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mini rifiuti400 mila euro al giorno per liberare parte della nostra regione dai rifiuti. È questo quanto stabilito dal decreto di urgenza sottoscritto dal governato Giuseppe Scopelliti sulla base di uno schema di accordo fra Calabria e Toscana. Un provvedimento tardivo che arriva dopo ben quaranta giorni di trattativa e sette mesi di stallo legati in particolar modo all’inefficienza della discarica di Pianopoli, ormai completamente satura (oltre 30mila tonnellate di spazzatura). 
Secondo lo stesso decreto, ogni giorno, 400 tonnellate di rifiuti non triturati partiranno dalla nostra regione verso le discariche degli Ato toscani Costa e Sud. Una cura palliativa per il disastro ambientale che assilla la Calabria ormai da tempo e che servirebbe a rendere la regione presentabile agli occhi dei turisti, non è infatti una coincidenza che questo provvedimento arrivi proprio alla vigilia della bella stagione.
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mini adelina-fabianaFabiana e Adelina. Due giovani, i cui volti si confondono tra le centinaia di vittime di quello che per lungo tempo è stato banalmente definito “troppo amore”. Donne strozzate da un legame diventato corda e poi laccio mortale. 127 nel 2012. Oltre 20 dall’inizio del 2013. Ieri l’ultimo abbraccio di Corigliano Calabro a Fabiana Luzzi, 16enne barbaramente uccisa dal fidanzato di un anno più grande. Migliaia di persone, un fiume di lacrime e rabbia. Stessi striscioni che parlano di angeli volati via troppo presto o reclamano giustizia, stesse madri con le mani sul grembo ormai vuoto e lo sguardo vitreo, fisso sul feretro bianco che si allontana. Oggi, come 2 anni fa a Lamezia, città invase da palloncini bianchi e colombe, attonite davanti all’inenarrabile.

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mini egizianiRiceviamo e pubblichiamo: Ieri è stata domenica. Apparentemente una domenica come le altre, ma non per noi dell’Agriturismo Fondo dei Baroni. Siamo un gruppo di lavoro molto affiatato, amici veri. Personalmente ho impiegato anni a creare questo ambiente di lavoro sereno e professionale, mirato ad arricchire quella parte di Calabria che sa di potercela fare al di fuori degli schemi convenzionali di corruttela e sottogoverno. Ho coltivato, giorno dopo giorno, in chi mi sta accanto la passione per il lavoro, l’etica, il rispetto delle persone e dell’ambiente.
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Sabato, 18 Maggio 2013 13:30

Arrivaru l'artisti

mini cariatiL’aria a festa: era quello che ci voleva. Sì, occorreva distrarsi dopo mesi passati a patire freddo, incomprensioni e solite discussioni chiusi al caldo di una stufa a pellet sempre accesa. E a ricordarci di quanto il letargo fosse ormai agli sgoccioli ci avevano pensato quei "bravi ragazzi" vestiti da testa di capra. Sì, bisognava uscire fuori, ritornare per le strade e mostrare il volto vero del “Brigante”. Sì, ne avevamo bisogno. Avevamo bisogno di incontrare la nostra Calabria, oggi più che mai, oggi più di ieri. Per lunghi tratti della nostra avventura ci siamo sentiti invincibili, domi. Appagati. Invece abbiamo scoperto per l’ennesima volta che è davvero il silenzio a fare paura. Silenzio nonostante le nostre grida, per l’Alaco innanzitutto, divenuto ormai la nostra ragione di vita. Silenzio. Come quel silenzio che non ti dà pace tanto ti isola dal mondo e dalle verità. Sì, avevamo bisogno di andare via per qualche giorno. Sì, dovevamo raggiungere quei compagni conosciuti e sconosciuti allo stesso momento. Perchè lo sapevamo che c'erano.

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mini piattaforma_ecologicaVIBO VALENTIA - Non è nemmeno passato un mese dall’ultima emergenza, che subito ne inizia un’altra della stessa natura. Rifiuti. Tanti, forse troppi. Disseminati in ogni angolo delle città, nauseabondi e pericolosi per l’igiene e la salute pubblica. Una storia talmente atrofizzata che la parola “emergenza” non è nemmeno poi troppo adeguata al caso. Perché questa storia è ormai normalità, specie in provincia di Vibo Valentia, costretta a sentire oltretutto il peso ingombrante dell’ospite scomodo, dovendo per forza di cose conferire oltre i propri confini. E i 50 Comuni del comprensorio vibonese, lamentosi e perennemente in cerca di soluzioni calate dall’alto, stanno ancora a guardare. Guardare e aspettare che qualcuno o qualcosa si muova per ripristinare l’ordinario, senza conseguentemente tentare di correre ai ripari potenziando magari quel servizio virtuoso della differenziata che solo alcuni enti praticano e in maniera per giunta neanche ottimale. Tra l’altro pare non siano bastate nemmeno le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pugliano, che appena qualche giorno fa ha ammesso la particolare difficoltà di far conferire i rifiuti calabresi nelle discariche autoctone, per spingere i sindaci a dire finalmente “basta” al sistema vecchio e obsoleto, oltre che controproducente, della spazzatura indifferenziata. Così, Gregorio Greco proprietario di una delle due uniche piattaforme ecologiche della provincia, la Gf Ambiente sita in loc. Aeroporto, lancia la sua personale iniziativa: "offrire a tutti i Comuni la gestione gratuita di tutte i rifiuti differenziati". Che in tempo di emergenza suona come una preziosa idea da sposare immediatamente. “L’iniziativa – ha spiegato durante la conferenza stampa di ieri mattina proprio il titolare della piattaforma Greco - che per ora ha una durata sperimentale di 6 mesi ha il duplice scopo di promuovere sia l’attività della GF Ambiente, che di dare un concreto contributo alle amministrazioni locali in questo particolare momento storico, per la corretta gestione del ciclo dei rifiuti, universalmente riconosciuta nella “raccolta differenziata spinta” e unica modalità possibile per portare a soluzione il drammatico problema dei rifiuti”. In realtà, ormai dovrebbe essere noto a tutti il modus operandi del ciclo dei rifiuti indifferenziato che finiscono il loro percorso in delle grosse buche scavate dovunque sia possibile per, prima o poi, saturarsi e creare, fintanto non si individuino nuovi terreni da scavare, l’emergenza. La Calabria, in questo particolare settore, vanta dei primati negativi insieme alla Campania e, non a caso, anche il governatore Giuseppe Scopelliti ha dovuto pagare dazio con sei mesi di reclusione confermati in appello per “omissione in atti di ufficio” in merito alla mancata bonifica della discarica di Longhi-Bovetto nel periodo in cui era Sindaco di Reggio Calabria. Però, c’è da dire che la stessa Calabria ha anche delle eccellenze di cui andare fieri e da cui prendere esempio, come il comune cosentino di Saracena tra i primi in Italia per la percentuale di differenziata raggiunta. Ovviamente, tra gli ultimi del bel Paese rimane Vibo Valentia, che con il suo misero 9,8 per cento (dati Istat aggiornati al 10 luglio 2012) rischia davvero di sommergere, con l’estate alle porte, sotto tonnellate di rifiuti. Ma questa iniziativa può far cambiare il pessimo trend fin qui percorso, sempre che i primi cittadini abbiano giuste orecchie per sentire.

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mini giunta_rosiSERRA SAN BRUNO - Lo ha detto davvero. Tra lo stupore dei presenti, ieri, nel corso della sua "protesta", il sindaco Bruno Rosi ha annunciato: "Se dovesse arrivare il decreto di scioglimento del Comune senza una motivazione plausibile, sono disposto anche ad arrivare a gesti estremi: convocherò una nuova conferenza stampa e mi taglierò un dito in diretta". Una dichiarazione senza precedenti, quella del primo cittadino, una sorta di minaccia, surreale e grottesca, causata evidentemente dall’ormai imminente commissariamento dell'ente. E' l'ultima trovata, la mossa della disperazione, il tentativo di fare gol da centrocampo quando ormai il tempo è scaduto: "In questi mesi abbiamo subito continui attacchi, anche a mezzo stampa. È evidente che ci siano pressioni anche dall’esterno per far sciogliere il nostro Comune". È un sindaco che sfida tutti, innanzitutto il senso del ridicolo.

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mini Carabinieri-sorianelloI Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Vibo Valentia hanno tratto in arresto nella mattinata odierna tre persone per il tentato ed il successivo omicidio di Francesco Scrugli, capo della ‘società’ di Piscopio, coinvolta nella faida con i Patania, sostenuti dalla cosca Mancuso di Limbadi. Tra coloro i quali sono finiti in manette, ci sono anche il capo dell’ala militare dei Mancuso e due incensurati che avrebbero fornito supporto logistico agli autori materiali dell’omicidio. Quello tra i Patania ed i Piscopisani è ormai una guerra che, da circa 30 anni, insanguina i due paesi alle porte di Vibo. La faida, iniziata alla fine degli anni Ottanta, è riesplosa crudelmente lo scorso anno.

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mini stillitani
Francescantonio Stillitani sbatte la porta e se ne va. Dopo l’esclusione dalle liste per il Senato e soprattutto per la Camera dei Deputati, l’Assessore regionale al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali, in una nota stampa diffusa nel pomeriggio rende pubblica la sua decisione di abbandonare il partito di Casini e soprattutto, di rimettere l’incarico rivestito ormai da due anni in seno alla Giunta regionale. “Non me la sento di continuare a militare nell’Udc e perciò lascio il partito, non condividendone più la logica gestionale che ritengo oggettivamente ingiusta” spiega Stillitani precisando di non voler aderire al momento a nessun altro progetto politico. Non si tratterebbe quindi di un esodo in un altro partito in previsione di una potenziale candidatura per le imminenti politiche, anche perché ormai la maggior parte degli schieramenti hanno quasi tutti reso ufficiali i nomi dei rispettivi candidati pronti a contendersi una poltrona all’ombra del Parlamento.
Stillitani inoltre “consapevole di essere stato eletto Assessore in quota Udc”, ritiene giusto rimettere “a disposizione del Presidente Scopelliti l’incarico assegnatogli”. Lo stesso Stillitani, in chiusura della nota stampa diffusa oggi, non ha mancato di ringraziare proprio Scopelliti per la fiducia fino ad ora accordatagli. 
I malumori per il politico vibonese emergono quindi in seguito alle recenti scelte operate dall’Udc regionale in accordo con i vertici nazionali, che gli avevano preferito Michele Trematerra (secondo dopo Casini nel listone “Scelta Civica” guidato da Mario Monti per il Senato) e Katia Stancato (economista ed imprenditrice cosentina). Mentre alla Camera sotto il simbolo Udc, i posti eleggibili sono stati assegnati al capolista Lorenzo Cesa ed, in ordine, Roberto Occhiuto (deputato uscente) e Franco Talarico. Oltre a Stillitani, che avrebbe quindi rifiutato la quarta posizione, rimangono quindi fuori dai giochi per sopraggiunti limiti d’età gli uscenti Mario Tassone e Ida D’Ippolito.
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