mini allertameteo3Continua l’allerta meteo lanciata ieri dal centro funzionale multirischi dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria. L'ondata di maltempo dovrebbe entrare in realtà nel vivo anche nel territorio delle Serre nella giornata di domani. Infatti in gran parte del territorio regionale il livello di guardia è ormai altissimo, quello contrassegnato dalla protezione civile con il codice rosso (anche se per il nostro territorio si parla di codice arancione, ossia di secondo livello). La giornata di venerdì risulta essere la più critica e proprio per questo domani rimarranno ancora chiuse le scuole di Serra San Bruno di ogni ordine e grado e di tutti i paesi del comprensorio.

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ALLAGAMENTISERRA SAN BRUNO - Dando seguito ad una nota diffusa dal centro funzionale multirischi dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria, il Comune ha disposto, per la giornata di domani, giovedì 6 novembre, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nel territorio di Serra San Bruno. La disposizione dell’Arpacal ha diramato, infatti, un avviso di criticità per la giornata di domani di codice "arancione" che corrisponde ad un'allerta di secondo livello in una scala che ne prevede tre.

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madonna del carmelo

Il caso di Oppido Mamertina, seguito poi da quello di San Procopio, è finito al centro delle cronache di tutta Italia. I fatti ormai sono noti: Madonne e Santi in processione sostano e si inchinano davanti alle abitazioni che accolgono vecchi boss costretti ai domiciliari, e come per fatalità, per la prima volta – è proprio il caso di dirlo – grazie a Dio, il mondo inizia a condannare riti e rituali che fino ad ora si era semplicemente limitato ad osservare. Poi, ieri, una nuova polemica. Questa volta a mettersi di “traverso” è la Chiesa: la storica processione della Madonna del Carmine a Vibo Valentia, che si sarebbe dovuta svolgere per le vie del centro storico della città, viene annullata. Lo stop preventivo è arrivato dalla parrocchia della stessa Chiesa del Carmine, di concerto con la Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, in seguito alle determinazioni assunte dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza.

Polizia e carabinieri per diversi giorni hanno sottoposto al vaglio i nominativi dei “portatori della statua della Madonna del Carmelo”. Fra di loro – evidenziano le forze dell’ordine – vi sarebbero diversi soggetti vicini ad ambienti criminali. Da qui il passo è breve: «Misure straordinarie – si è detto – per il “commissariamento” della processione». Proprio così, commissariamento, come avviene per i Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa in cui gli amministratori voluti dal popolo vengono sostituiti da altri scelti dal governo, in analogia (tornando al sacro) con quanto accadde già nelle ultime festività pasquali a Stefanaconi, quando le statue vennero portate in spalla dai ragazzi della Protezione civile.

A Vibo, il Prefetto aveva piuttosto suggerito alle autorità religiose di far trasportare la Madonna su un furgoncino guidato da un rappresentante della Protezione civile. Misura, però, risultata non gradita. A “controindignarsi” questa volta è stata proprio la parrocchia del Carmine di Vibo, che, contrariata dalla sola idea di vedere la statua della Vergine recata in processione da qualcos’altro o da qualcun’altro che non siano gli abituali e più noti portantini – secondo gli inquirenti «vicini alla cosca di 'ndrangheta dei Lo Bianco» – dichiara, addirittura, l’annullamento della cerimonia, una delle più sentite e seguite del capoluogo. In definitiva, il rito è dunque saltato. In chiesa, in serata, si è celebrata la messa, nella piazzetta del Carmine si sono tenuti i festeggiamenti civili. Alle pareti ancora resiste un piccolo manifesto affisso prima della contesa per indicare il percorso che avrebbe dovuto seguire la processione.

L'astinenza da corteo a cui la diocesi ci condanna, il vuoto che questa probabilmente genera, soprattutto, nello stomaco dei fedeli, non può di certo risultare più insopportabile di una manciata di pezzenti che si inchinano al cospetto del boss. Ma l’idea di rifiutare anche il camion guidato dal referente della Protezione civile non è di certo un atto di giustizia. Si tratta, anzi, di un provvedimento che lascia la sensazione che nulla di coraggioso sia stato fatto per arginare il problema. O che, comunque, nulla sia stato fatto per restituire realmente la Madonna ai credenti evitando di tenerla ostaggio di una valenza “culturale” del tutto distorta, che si nutre di “inchini”, metafore e simboli emblematici. Così si è finito per negare la processione a tutti, anche a chi ripudia la mafia ed intende piegarsi solo ai piedi della stessa Madonna in segno di reale venerazione religiosa.

Siamo invasi dalla retorica ridondante di chi si scaglia contro la «non giusta considerazione della bella e ospitale Calabria», ma mai, stranamente, ci si chiede dove abbia poi condotto tanta eloquenza nel decantare una terra spacciata, solamente, per pura e genuina. Sarebbe molto più proficuo, forse, se gli assertori di tanta magnificenza – quelli che in genere si rifugiano nelle formule dei «meravigliosi mari e montagne», del bergamotto reggino e della ‘nduja di Spilinga – prendessero davvero posizione di fronte ad un declino, soprattutto culturale, di cui non si può più tacere. Indichino soluzioni tangibili e percorribili e non frutti impuri della peggiore ipocrisia. Perché altrimenti questa terra, già socialmente ed economicamente fragile, rischia di affondare definitivamente per i troppi inchini.

Per questo soprattutto la Chiesa, pregna di intellettualismo elitario, di teologi che hanno fatto finta di non accorgersi di questa involuzione, che sono stati velatamente indulgenti con la capacità della ‘ndrangheta di influenzare anche lo spazio “sacro” delle manifestazioni religiose popolari, adesso sbaglia di grosso se immagina che le processioni possano cambiare rotta e modalità su semplice indicazione del Prefetto di turno o su sospensioni dell’ultimo minuto. Piuttosto, ciò dovrebbe accadere secondo un atto di coraggio che abbia origine soprattutto nella Chiesa stessa, obbligata a farsi carico di un problema che – in troppi casi – essa stessa ha contribuito a generare per mera e timorosa compiacenza. Per comodità e quieto vivere. L’inchino al cospetto dei “notabili” e dei “potenti”, il togliersi il cappello davanti al boss, è un atto di soggezione che la Calabria deve ripudiare con forza e non sfuggire timorosamente per decreto.

 

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frana arena1A quattro mesi di distanza dal crollo della frana di Via Santa Maria, sulla Strada Provinciale 58 ad Arena, sono finalmente partiti i lavori di ripristino della carreggiata. Lo smottamento si era verificato lo scorso 2 febbraio a causa del cedimento di un muro di contenimento adiacente alla collina in cui è ubicato il Castello Normanno-Svevo.

Il cedimento aveva provocato disagi protrattisi fino ad oggi. In particolar modo, nei primi giorni conseguenti al crollo, era stata necessaria la chiusura totale del tratto stradale interessato dalla frana, con conseguente interruzione della circolazione veicolare sulla strada provinciale che collega Arena a Serra San Bruno, nonchè verso la scuola elementare di località Berrina che gli studenti non avevano potuto frequentare per diversi giorni. Inoltre, vista la precarietà del luogo, il rischio smottamento si è protratto in tutti questi mesi anche per la chiesetta titolata alla Madonna Addolorata, ubicata a stretto ridosso della collina. Eppure sul versante, già nei primi giorni successivi al cedimento, il personale della Provincia di Vibo Valentia e della sezione regionale della Protezione Civile, aveva effettuato dei meticolosi sopralluoghi ai quali erano poi seguiti alcuni interventi di tamponamento della frana, tanto che il transito veicolare era stato parzialmente ripristinato, seppur con la carreggiata visibilmente ridimensionata.

Proprio in seguito agli stessi sopralluoghi, per scongiurare ulteriori smottamenti, ai piedi della collina interessata dalla frana, era stato collocato un argine a protezione della strada formato da grossi blocchi in cemento. Un provvedimento che avrebbe dovuto avere un carattere prettamente provvisorio, ma rimasto di fatto l’unico effettuato sulla frana di Via Santa Maria per circa 120 giorni e che non aveva mancato di destare le ire degli abitanti del luogo. Da ieri, finalmente, come già detto, l’avvio dei lavori per il tanto atteso riadeguamento del tratto stradale e per porre così definitivamente freno ad ulteriori crolli.

I soggetti preposti all’intervento hanno reso nota la tabella di marcia con cui si provvederà a ripristinare il crollo: inizialmente verrà prelevato il materiale di risulta e solo in seguito saranno rimosse le barriere di protezione, per poi rimettere definitivamente in sicurezza il tratto stradale e la stessa collina interessata dalla frana. Per informare i cittadini in merito all’intervento, il sindaco Antonino Schinella ha deciso di diffondere un manifesto informativo, affisso per le vie del paese, attraverso il quale i cittadini sono invitati ad utilizzare pazienza e prudenza per i lavori e per la circolazione veicolare dei mezzi pesanti impiegati nelle operazioni di rimozione della frana.

 

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mini affruntataIl Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Vibo Valentia, d'intesa con la Diocesi di Mileto, ha deciso di commissariare le processioni dell'Affruntata di Stefanaconi e Sant'Onofrio, che si svolgono la mattina della domenica di Pasqua. La decisione è stata presa per evitare infiltrazioni della 'ndrangheta nei due eventi religiosi. Al termine della riunione è stato deciso che le statue saranno portate dai volontari della Protezione civile. (ANSA)

 

 

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san nicola 2La forte ondata di maltempo, che ancora oggi insiste sulla Calabria, non ha chiaramente risparmiato il territorio Vibonese, provocando danni ingenti causati da svariati crolli e frane. In particolare a San Nicola da Crissa, poco dopo le 10.30 di ieri mattina, in Via Roma – l’arteria principale della piccola cittadina delle Serre - si è registrato il crollo parziale di un vecchio edificio in muratura, determinato chiaramente dalle forti piogge e dalle incessanti raffiche di vento. L’immobile, una palazzina di due piani disabitata, appartenente ad un imprenditore del luogo, verteva già da tempo in condizioni precarie, tanto che alla fine degli anni ’90 sia l’amministrazione Comunale, che quella Provinciale avevano sollecitato lo stesso proprietario ad apportare adeguamenti strutturali all’edificio, in modo da tutelare l’incolumità pubblica. Per fortuna però il crollo verificatosi ieri mattina pare non abbia causato danni a persone o cose, nonostante il punto fosse un tratto di passaggio cruciale per il traffico cittadino e per il collegamento verso l'autostrada A3. In seguito alla segnalazione di alcuni ragazzi, allarmati dal rumore provocato dal cedimento della struttura, sono intervenuti sul posto i Carabinieri della locale stazione - guidati dal maresciallo Massimiliano Cervo - unitamente a quelli della stazione di Serra San Bruno ed ai Vigili del Fuoco di Vibo Valentia che hanno constatato il collassamento della copertura di travi in legno e tegole all'interno della costruzione stessa. L’area è stata posta in sicurezza e l’edificio risulta, tutt’ora, circondato da transenne. Le forze dell’ordine, oltre ad aver prontamente ripristinato la circolazione stradale, hanno ordinato l’immediata demolizione della struttura. Operazione che potrebbe però causare non pochi problemi vista la stretta adiacenza con altre abitazioni, una delle quali ospita una famiglia che è stata sgomberata proprio per il pericolo che possano registrarsi ulteriori cedimenti.

Anche ad Arena quella di ieri è stata una mattinata di paura. Erano passate da poco le 8.00, quando alcuni cittadini hanno udito un sinistro boato causato da un’ingente frana che ha destato non pochi problemi. La grande quantità di pioggia caduta in questi ultimi giorni ha infatti causato un pericoloso smottamento, provocato dal cedimento di un muro di epoca fascista sito in prossimità di una delle vie d’accesso al paese che - come abbiamo raccontato ieri - ha messo a rischio l’incolumità di alcune persone, residenti in un abitazione ai piedi della collina interessata dalla frana. Le due famiglie sono state sgomberate. Analogo rischio per l’antica chiesetta di epoca medievale intitolata alla Madonna Addolorata, posta sulla stessa collina, proprio sulla quale - alcuni mesi fa - erano state effettuate corpose operazioni di disboscamento. Sul posto sono intervenuti gli uomini delle stazioni dei Carabinieri di Serra e di Arena, oltreché i tecnici della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco, arrivati - anche quest’ultimi – dal distaccamento di Serra San Bruno. Proprio i Vigili del Fuoco sono riusciti, con l’ausilio di alcune motopale, ad aggirare i detriti della frana e raggiungere la chiesetta per poi svuotarla di tutti gli oggetti custoditi al suo interno. Sempre ad Arena si sono verificati altri smottamenti che hanno interessato vie interne all’area urbane ed alcuni costoni che fiancheggiano la strada provinciale. L’allarme – anche per la giornata di oggi – resta alto.

Due frane si sono verificate anche a Drapia. Gli smottamenti hanno provocato danni sulla carreggiata e causato il blocco al traffico su un tratto della strada provinciale che collega il copoluogo Vibo Valentia con Tropea. I due cedimenti si sono registrati ad una distanza di circa 5 chilometri l'uno dall'altro. In particolare, nei pressi del bivio di Drapia si è originata una voragine a causa proprio del crollo del manto stradale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, volontari della Protezione civile e i tecnici della Provincia.




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maltempoSolo in questi ultimi minuti, l’ondata di maltempo che ha interessato tutto il weekend pare sia finalmente disposta a dare una leggera tregua alla Calabria, anche se lo stato d’allerta – secondo quando diramato ieri sera dalla Protezione Civile – rimane alto anche per tutta la giornata di oggi.

Danni ingenti in diversi comuni della nostra Regione provocati dalle forti raffiche di vento e dal pauroso ingrossamento di fiumi e torrenti. In particolar modo questi ultimi hanno causato allagamenti in più zone. In provincia di Crotone, a Strongoli, si è contato addirittura un morto in seguito ad un incidente stradale: l’auto dell’uomo è andata a scontrarsi contro un pullman su una SS 106 resa ancora più pericolosa dalle forti precipitazioni temporalesche. Cerzeto, nel Cosentino, è rimasta completamente priva di elettricità, anche in questo caso il blackout è stato chiaramente determinato dal maltempo. Il lungomare di Catanzaro Lido è stato chiuso alla circolazione, mentre una famiglia nel capoluogo è stata evacuata per rischio frana. Problemi per frana anche nel Reggino, dove i detriti hanno ostruito una strada provinciale isolando una frazione nella Locride, abitata da circa 350 persone. Danni al lungomare di Monasterace, Marina di Caulonia, Roccella e Siderno.

Il maltempo non dà tregua neanche chiaramente al Vibonese. Il comune dove si è registrato il dato record di pioggia è Fabrizia con 194 millilitri d’acqua caduti in 24ore. Ben più amara invece la sorte di Arena, dove la pioggia – caduta anche in questo caso incessantemente da due giorni - ha provocato lo smottamento di una frana, dovuto al cedimento di un muro di contenimento posto all’ingresso del centro abitato. Il crollo pare abbia causato il blocco di una delle strade di accesso al paese, tanto che i detriti hanno, appunto, provocato l’interruzione della circolazione stradale sia in uscita che in entrata dal territorio comunale. Per fortuna al momento della frana, sul tratto stradale, pare non stessero transitando passanti o veicoli, quindi per il momento non dovrebbero essersi registrati danni a persone, anche se il pericolo rimane alto per alcune abitazioni e per la Chiesa medievale della Madonna Addolorata che rischiano di essere travolte dal cedimento.

La Protezione Civile raccomanda, per chi è in viaggio, di «usare la massima prudenza nella guida, informandosi sulle condizioni della viabilità per il percorso che si intende seguire, riducendo la velocità e aumentando le distanze di sicurezza; evitare di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua sopra ponti o passerelle; fare attenzione prima di percorrere sottopassaggi e non cercare di spostare le autovetture se investite da masse d’acqua; durante intensi scrosci di pioggia prestare attenzione quando ci si reca o ci si sofferma in ambienti come scantinati, piani bassi o garage, a forte rischio allagamento».

 

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mappa meteojRaffiche di vento forte stanno portando le prime avvisaglie della temibile ondata di maltempo prevista su tutta la Calabria per il prossimo weekend. In particolare per la zona delle Serre – compresa fra i 579 e i 1424 metri di altitudine – è scattato, dalla prime ore di questa mattina, l’allarme meteo di “livello rosso per tempeste”. Le copiose precipitazioni, con contestuale forte incremento delle temperature, si protrarranno per il periodo a partire da venerdì 31 gennaio, ore 13.00, fino a domenica 2 febbraio, ore 7.00, ed interesseranno in particolare i centri abitati al di sopra dei 1000 metri sul livello del mare.

Le tempeste saranno caratterizzate – secondo le previsioni – da forti raffiche di vento (oltre 100 Km/h) e piogge ingenti (oltre 50 l/qm nell’arco di 24 ore).

Resta quindi alto il livello di guardia per le possibili criticità connesse alle precipitazioni diffuse, a carattere temporalesco ed accompagnate da forte vento. L’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione ambientale) ha comunicato che «a partire dalla serata di oggi è previsto il sopraggiungere sulla nostra regione di un fronte instabile e compatto che darà luogo a precipitazioni intense e prolungate». «Tale livello – ha fatto sapere il Centro Multirischi della stessa Agenzia regionale - contempla scenari di evento tali da determinare potenziale pericolo per l’incolumità delle persone che si trovano nelle aree a rischio, fenomeni di dissesto dei suoli, frane, allagamenti ed esondazioni. In ragione di ciò si richiama la popolazione a seguire le disposizioni contenute nei Piani di Protezione civile comunali e, comunque, ad evitare di auto-esporsi a tali rischi, limitando al necessario il tempo trascorso all’aperto e praticando tutte le misure necessarie alla propria salvaguardia (ad esempio evitare di sostare in locali posti al di sotto del livello del terreno, evitare di approssimarsi a corsi d’acqua e canali, evitare di posizionarsi al di sotto di versanti di terrapieni, rilevati e colline)».

In caso di difficoltà è consigliato contattare i centri di informazione della Protezione Civile stanziati sul territorio. L'evolversi della situazione potrà essere seguito consultando il sito web dedicato www.cfd.calabria.it

info   www.meteo-allerta.it
mappa meteo   www.meteoweb.eu

 

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mini on_the_news_futsalOn the news di sabato 21 dicembre è: "Sport a Serra, che passione!". A partire dalle ore 10 ospiti in studio mister Gerardo Pisani e Bruno Ciconte. Faremo il bilancio di questo inizio di stagione e scopriremo quali saranno i prossimi impegni del Futsal Serra, squadra locale di calcio a 5.
 
Nella seconda ora: "La Protezione Civile a Serra San Bruno". Quali sono le competenze programmate ed emergenziali della Protezione Civile, nonchè gli impegni nelle emergenze di carattere idrogeologico, sismico e ambientale, con particolare riferimento alle esperienze personali e alle motivazioni che inducono gli associati verso questo importante servizio di volontariato - nato nell'agosto del 2011 - a tutela di tutta la cittadinanza.
 
Per seguire il programma in streaming
 
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mini on-the-news14122013On the news di sabato 14 dicembre è speciale "La Protezione Civile a Serra San Bruno". Scopriremo - sabato mattina in diretta sulle frequenza di RS98, dalle ore 10.00 - quali sono le competenze programmate ed emergenziali della Protezione Civile, nonchè gli impegni nelle emergenze di carattere idrogeologico, sismico e ambientale, con particolare riferimento alle esperienze personali e alle motivazioni che inducono gli associati verso questo importante servizio di volontariato - nato nell'agosto del 2011 - a tutela di tutta la cittadinanza.
 
Nella seconda parte della puntata spazio invece al sindaco di Gerocarne Vitaliano Papillo, che approfondirà il tema "le zone interne: una risorsa per lo sviluppo dell'intera regione", con largo riferimento alle attività, ai progetti e ai programmi per ridare slancio ad una nostra grande risorsa: l'artigianato.
Per interagire in diretta con On the news chiama lo 0963 71669, oppure manda un sms al 327 247630.
 
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