mini calciodilettanti

Tredicesimo successo stagionale per il Soriano di mister Baroni che, in virtù del pari esterno del Filogaso a Laureana, allunga il vantaggio in classifica. I rossoblu battono il Raffaele Nicastro con un netto 3 a 1. Apre le marcature Marturano dopo appena sette minuti dal fischio d'inizio. Alla mezzora, gli ospiti agguantano il pari con Palmieri ma cinque minuti più tardi il solito Nesci riporta i vibonesi avanti di un gol. A timbrare il cartellino per il definitivo 3 a 1 è stato sempre Marturano. Perde terreno, dunque, il Filogaso, che non va oltre l' uno a uno dalla trasferta di Laureana. Sconfitta esterna, invece, per la Serrese a Badolato; mentre il Marina di Nicotera supera per due a zero il Bivongi Pazzano. 

 
 
Risultati
Soriano - R. Nicastro  3 - 1 
Badolato - Serrese  2 - 0
M. Nicotera - B. Pazzano 2 - 0
Prasar - Galatro  4 - 0
Pianopoli - Campora 2 - 1
Laureanese - Filogaso 1 - 1
Fronti - Petrizzi 2 - 2
Stilese - R. Pianopoli 1 - 1
 
Classifica
Soriano    39
Filogaso  32
Fronti 24
Laureanese 24
Serrese  21
Badolato  21
Prasar  19
M. Nicotera 18
Petrizzi 17
BivongiPazzano  17
Campora 15
R. Nicastro 14
Pianopoli 11
StileseaTassone 8
R. Pianopoli 8
Galatro 3

 

 

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mini Soriano_Calabro_generaleIera sera ignoti, intorno alle 20, hanno dato alle fiamme l'autovettura del sindaco di Soriano, Francesco Bartone, 59 anni, architetto. Il fatto è avvenuto nei pressi dell'abitazione della madre del primo cittadino. L' automobile - una Smart - era parcheggiata in via Quasimodo, nelle vicinanze dell' ufficio Postale del paese. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i carabinieri della locale stazione agli ordini del maresciallo, Barbaro Sciacca. L' intimidazione ai danni del sindaco Bartone potrebbe derivare dalla scelta del Comune di Soriano di costituirsi parte civile nel maxi processo "Luce nei boschi", che vede alla sbarra i clan delle Preserre facenti capo al "locale di Ariola".

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Venerdì, 07 Dicembre 2012 16:44

Calcio, il programma del weekend

 

mini serresecamporaIn casa Serrese c'è un solo imperativo: vincere e non perdere ulteriore distacco dal Soriano capolista e, soprattutto, dal Filogaso, lontano sette lunghezze. Per farlo, però, i biancoblu di mister Rolando Megna dovranno superare l' altalenante R. Nicastro, reduce dal pari interno contro il Campora. Vincere, dunque, per rimanere sulla scia delle squadre che seguono. Vincere, però, significherebbe anche tenere a debita distanza il Fronti, quarto ad un punto di distacco dalla Serrese, ed il Badolato. Non dovrebbe avere grossi problemi ad ottenere l'intera posta in palio, invece, il Soriano, impegnato a Campora, mentre il Filogaso ospiterà un Prasar in lotta per un posto nei playoff. Chiudono il cartellone della dodicesima giornata Badolato - Fronti, Bivongi - Pianopoli, Galatro - M. Nicotera, Petrizzi - Stilese e Real Pianopoli - Laureanese. In Terza categoria, invece, il Real Serra - dopo aver subito il primo ko stagionale contro il Don Bosco Jacurso - riceverà la Filogasese. Fischio d'inizio domani pomeriggio alle ore 14 e 30 presso lo stadio comunale 'La Quercia'

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mini pallonecalcioWeekend calcistico tra alti e bassi per le squadre impegnate nei rispettivi campionati dilettantistici. Nell'anticipo di sabato, la Serrese di mister Rolando Megna impatta sullo zero a zero nella difficile trasferta di Fronti, formazione già più volte affrontata nella stagione in corso, sia in coppa Calabria (4 a 2 per i biancoblu nel match di andata e 3 a 1 per il Fronti nell'incontro di ritorno con conseguente eliminazione dal torneo per i vibonesi) che in campionato. Uno 0 a 0 che, per certi aspetti, lascia l'amaro in bocca all' undici serrese, rimasto addirittura in nove per l'espulsione di Carchedi e Di Siena. Ne approfittano per allungare ulteriormente il proprio distaccoin classifica Filogaso e Soriano. La capolista ottiene l'undicesima vittoria consecutiva superando in casa il Bivongi Pazzano per 3 a 1 (in rete anche Macrillò) ed il Filogaso espugna il campo di Nicotera. In Terza categoria, invece, sconfitta di misura per il Real Serra contro il Don Bosco Jacurso (2 a 1 il risultato finale). Prima frazione che si conclude in parità (per gli ospiti a segno Brunello Zaffino). Quasi allo scadere del match, però, i locali ottengono i tre punti e costringono il Real Serra al primo ko stagionale (sul campo).

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Martedì, 27 Novembre 2012 12:45

'Calibro 12': i nomi degli arrestati

mini Soriano_Calabro_generaleSono Giovanni Emanuele, 24 anni, e Giacinto de Marco, 23, entrambi di Soriano, gli arrestati nell'ambito dell'operazione "Calibro 12" condotta stamattina all'alba dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia. Emanuele, scampato a un tentato omicidio l'1 aprile scorso, è accusato di aver condotto una trattativa con De Marco per la vendita di cinque fucili di vario tipo. Le indagini coordinate dalla Procura vibonese, dopo mesi di attività sul territorio, e in particolare dopo l'escalation di violenza culminata con l'omicidio del 19enne Filippo Ceravolo, innocente, hanno portato anche ad una serie di perquisizioni mirate a scovare le armi della cruenta faida di 'ndrangheta in atto tra Soriano, Gerocarne e Sorianello.

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mini serresecampora

Una doppietta di Mazzitelli, la rete di Zaffino al 10' st ed un gol allo scadere di Crudo bastano alla Serrese per avere la meglio su un Campora mai in partita. Successo, dunque, ampiamente meritato per l' undici di mister Megna, che con questi tre punti, si conferma terza forza del campionato, dietro a Filogaso e Soriano. La capolista, infatti, prosegue nella lunga striscia di vittorie consecutive, andando a vincere sul campo del fanalino di coda Galatro. Mantiene la seconda posizione, invece, il Filogaso (4 a 1 sul Pianopoli), mentre il Fronti supera in classifica il Badolato. In Terza categoria, da registrare la decisione del giudice sportivo che, in settimana, ha penalizzato il Real Serra con la sconfitta a tavolino per 3 a 0, in quanto, nel match contro la Pol. Maierato disputato allo stadio comunale 'La Quercia',  avrebbe 'fatto partecipare i calciatori Stingi Simone (26/09/1993), Pisani Giuseppe (07/08/1993) e Capone Simone (03/01/1995) non avendone titolo a partecipare alla gara stessa perchè tesserati con altra società; accertato tramite l'Ufficio Tesseramento del Comitato Regionale che l'assunto della reclamante trova riscontro negli atti ufficiali - si legge ne comunicato - per quanto concerne il calciatore Stingi Simone, il quale risulta tesserato con la società Asd Serrese dal 17/09/2010 per cui non aveva titolo a prendere parte legittimamente alla gara in oggetto, mentre risultano regolarmente tesserati gli altri due calciatori; visto l'art.17 del C.G.S. delibera di infliggere alla Società Ads Real Serra la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-3'. Penalizzazione che, a quanto pare, non sembra aver toccato minimamente i ragazzi di mister Battaglia, che hanno avuto la meglio anche sullo Sport club del Corso Maierato, mantenendo così il primato solitario in vetta alla classifica. 

 
PRIMA CATEGORIA
 
RISULTATI E CLASSIFICA

Serrese - Campora   4 - 0
Galatro - Soriano  0 - 3
Filogaso - Pianopoli  4 - 1
Bivongi Pazzano - R. Nicastro 1 - 0
R. Pianopoli - M. Nicotera 3 - 3
Fronti - Stilese 4 - 3
Badolato - Laureanese 2 - 2
Petrizzi - Prasar  2 - 1


Soriano 30
Filogaso 25
Serrese 20
Fronti 19
Badolato 18
M. Nicotera 15
B. Pazzano 14
Campora 14
Prasar 13
Petrizzi 13
R. Nicastro 13
Laureanese 11
R. Pianopoli 7
Pianopoli 5
Stilese 4
Galatro 3



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mini calcioDiciassette punti su nove partite disputate finora. Quattro vittorie, cinque pareggi e nessuna sconfitta. Bilancio - questo - che, al momento, consente alla Serrese di mister Rolando Megna di occupare la terza posizione, dietro a Filogaso e Soriano. I biancoblu escono dal 'Mesiti' di Stilo con un rotondo 5 a 1, grazie alle marcature di Mazzitelli al 18' del primo tempo. Due minuti più tardi ci pensa Iorfida a raddoppiare il vantaggio e prima dell'intervallo i padroni di casa accorciano momentaneamente le distanze grazie a Zannino. Al ritorno dagli spogliatoi, la Stilese cerca in qualche modo di raddrizzare l'incontro ma al 15' Di Siena spegne le speranze dei reggini siglando il momentaneo 3 a 1. Ma è al 22' che succede l'incredibile: tiro da metà campo di Zaffino e palla che si infila in rete per il 4 a 1. A dieci minuti dal termine, Crudo chiude definitivamente i conti per il 5 a 1 finale. Ennesima vittoria stagionale per la capolista Soriano che, in inferiorità numerica, supera per 2 a 0 il Filogaso e allunga il vantaggio in classifica proprio sull'undici di mister Sisi. Di Nesci e Macrillò le reti di giornata. In Terza categoria, invece, quarto successo su altrettante partite per il Real Serra che, al 'La Quercia', batte senza grossi problemi il San Pietro Lametino. Primo tempo che si è concluso con i locali in vantaggio per 2 a 0 (Zaffino M. e De Caria G.). Nella ripresa, prima arriva il 3 a 0 sempre con Zaffino, mentre a firmare il 4 a 0 finale ci ha pensato Pisani.

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mini pallonecalcioLa matricola Soriano sembra non conoscere ostacoli. Nella giornata del ricordo per la tragica scomparsa di Filippo Ceravolo, giovane vittima innocente della criminalità organizzata, i rossoblu superano anche il Petrizzi per 3 a 1. Di Pasquale il vantaggio ospite al 22' del primo tempo con un tiro dagli undici metri; rispondono i locali dopo appena tre minuti con Nesci sempre su calcio di rigore. Il 2 a 1 lo firma sempre Nesci, mentre la terza marcatura è stata realizzata da Galeano, subentrato ad inizio ripresa a Baroni. Mantiene il passo il Filogaso, vincendo di misura a Campora. Soltanto un pari, invece, per la Serre dalla trasferta di Laureana; così come per il Fronti a Nicotera.  Successo del Badolato per 3 a 0 a Pianopoli, del Prasar (5 a 3 contro la Stilese) e del Bivongi Pazzano (4 a 1 contro il fanalino di coda Galatro).

 

 

 

 

 Risultati 7^ giornata

Soriano - Petrizzi  3 - 1
Laureanese - Serrese 1 - 1
M. Nicotera - Fronti 1 - 1
R. Nicastro - R. Pianopoli 3 - 0
Campora - Filogaso 0 - 1
Bivongi Pazzano - Galatro 4 - 1
Pianopoli - Badolato 0 - 3
Prasar - Stilese 5 - 3

 

Classifica

 

Soriano  21
Filogaso 19
Fronti 13
Serrese 13
Badolato 13
Campora 13
M. Nicotera 11
R. Nicastro 10
Prasar 9
Petrizzi 9
Bivongi Pazzano 9
Laureanese 7
StileseaTassone 4
Pianopoli 4
R. Pianopoli  3
Galatro 0
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mini corteo_soriano_per_filippoSORIANO - Il giorno della memoria e del risveglio delle coscienze. La comunità sorianese, sconvolta per l'agguato che è costato la vita a Filippo Ceravolo, 19 anni, innocente, si è riversata ieri sera in piazza stringendosi in un grande abbraccio attorno a Martino e Anna, i genitori del giovane ucciso il 25 ottobre scorso tra Soriano e Pizzoni, caduto in un agguato di 'ndrangheta perchè scambiato per un altro. Migliaia di persone si sono unite in un lungo corteo silenzioso che ha attraversato tutto il paese. Dalle finestre scendevano candide le lenzuola che la gente ha appeso in segno di solidarietà, di partecipazione ad un lutto insopportabile nella sua ingiustizia.

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Venerdì, 02 Novembre 2012 15:26

Quella bara bianca ci appartiene

mini filippo_ceravolo_fiori

Lo acclama Soriano, chiuso in quella cassa portata come una croce a spalla da giovani come lui, il giorno del suo funerale. Sul feretro,  coperto da una bandiera della Juventus, c’è una fotografia: è Filippo che sorride ancora.

E c’è Filippo nello sguardo vuoto di sua madre, perso lontano  nel tempo...Nelle  mille parole, dette senza fiato, di seguito per non fermarsi a pensare, di suo padre il giorno prima. E nei sorrisi accesi di lacrime delle sorelle che lo stringono nei loro ricordi. Nel dolore dei familiari, tutti.

Che mondo è un mondo in cui un ragazzo di soli 19 anni viene trucidato innocente, così, per “caso”? E  che  Paese è quello in cui non ci si sorprende del male, dove il male che riguarda il sud è l’ovvietà che passa sotto silenzio ? Nessuna notizia nei  TG nazionali, nessuna parola spesa dai molti politici latitanti, “distratti”. Che valore ha la vita di un ragazzo di soli 19 anni? O, forse, è  "normale" che accada nel meridione d’Italia?
Nascere in Calabria, a Soriano e  morire tornando a casa, dopo essere stati dalla propria fidanzata, non è normale, non è naturale.

Filippo era un lavoratore e veniva da una famiglia per bene come molte altre che vivono in questa terra e che non cedono all’illegalità. Questa morte  è un sacrificio insostenibile, abbiamo il dovere di non renderlo vano. Abbiamo il dovere di non pensare più che fin tanto che ci si ammazza tra bande rivali la cosa non ci riguarda: è l’indifferenza che nutre il potere criminale. Perché non ci sia mai più  un altro “Filippo”.

E' un tempo che non dovrebbe accadere mai quello del sopravvivere ai propri figli, ma succede e , mentre si può trovare una "ragione" ad una malattia, ad un incidente col tempo, ci sono  ferite, invece,  che portano con sé mille domande senza risposta fino alla fine dei giorni, di giorni come  notti buie del cuore. A noi è concesso solo di immaginare ed immedesimarci sfiorando il dolore della famiglia Ceravolo, mai potremo capire a fondo quanto sia dilaniante ed eterno. Ma c’è qualcosa che noi possiamo e dobbiamo fare: condannare chi agisce nell’illegalità, cominciando a strappare le piante marce, smettendo di dar loro da “bere” i nostri volti e i nostri sguardi .

Insegniamo ai nostri figli la gioia del sacrificio e l’umiltà della  dignità. Insegnamo che il valore è in loro, non nelle cose. Insegniamo che il denaro “non” è facile ! Che c'è sempre una strada migliore ed onesta percorribile, forse più faticosa, ma leggera nel cuore. Perché nessun giovane venga più reclutato dalle mafie.

Nei miei occhi chiusi, Filippo è la voce felice di sua madre che riecheggia ancora in un bel giardino, uno stereo e la musica. E’ il rumore molesto di un motorino che scorazza per queste vie nei giorni di sole; è una mano tirata su a salutare con rispetto ed un sorriso buono appena accennato ; è una divisa sportiva ed un pallone che corre sul campo di calcio.

 E’ la vita che gioca e sorride spensierata. E’ la vita che vuole “andare” a mille all’ora…

Di notte è  il motore di un furgone che passa alle quattro  diretto verso qualche mercato, una fiera o una festa patronale . E’ lo stesso rumore che torna il pomeriggio, quando ogni casa ha finito di pranzare. E’ la vita che cresce col sudore onesto.

Soriano lo sa e si stringe attorno a questa famiglia ed al suo dolore, Soriano non è quell’arma che ha ucciso, Soriano è Filippo . Questo paese si indigna e dice “no” alle mafie e  sente  il dovere della memoria perché questa barbarie non si ripeta mai più, perché la morte si tramuti in vita.

Nel vuoto pieno di volti cari di questi giorni,  campeggiano nella casa dei Ceravolo delle  coppe sistemate  con devozione su un mobile , appartengono a Filippo e al suo papà. Parla, Martino, di come si sia sentito strappare il cuore vedendo suo figlio riverso sull’asfalto, di come aveva corso verso di lui, ricevuta quell’orribile telefonata, perdendo il controllo dell’autovettura  ben tre volte .Correva contro il tempo, verso Pizzoni, temeva in cuor suo che non l’avrebbe riabbracciato vivo. Parla del bambino che era e dell’uomo che sognava di diventare, del vuoto che sente, della sua solitudine. Martino ha perso un figlio, un amico, un compagno ed un fratello. Voleva comprare un nuovo camion per il lavoro appena ne avesse avuto la possibilità, Filippo, e regalare ai suoi genitori una crociera per il loro venticinquesimo anniversario di nozze. Trattiene le lacrime e ritorna ai suoi abbracci affettuosi. Racconta la sua gentilezza, di come accompagnava le signore alla macchina portando le buste della spesa; mi parla delle sue paure quando chiacchierando con qualche poliziotto o carabiniere che acquistava i loro prodotti, chiedeva se non avessero timore di portare un’arma ed effettuare operazioni pericolose. Concludeva sempre che lui non avrebbe mai avuto il coraggio di svolgere quel lavoro.

E parlano le sorelle, raccontano di un ragazzo che aveva paura dei  tuoni durante i temporali e  di restare solo in casa, ma al cognato, che gli raccomandava di non uscire di casa dopo gli ultimi omicidi avvenuti nel nostro territorio, rispondeva: "Cosa vuoi che facciano a me?".

In una bella lettera la sorella Maria Teresa scrive: "Ricordo le marachelle che combinavi, mi fanno sorridere, come quella volta che hai litigato con me e con Simone e hai fatto finta di andartene via di casa ed invece, fifone com’eri, ti sei nascosto sotto il tuo letto e non vedevi l’ora che io mi alzassi per venir fuori perché non ce la facevi più". E la piccola Giusi, di appena otto anni: "Caro Filippo mio bello, io sono sempre con te anche se sei in cielo, io sarò sempre con te e ti parlerò e verrò sempre, ma proprio sempre a parlarti…Per me sarai sempre il miglior fratellino del mondo".

Era ingenuo  e dolce, buono e generoso. La nonna materna ricorda che quando le comprava  qualcosa  cercava di non farlo pesare dicendo che gli era stato regalato da qualcuno. 

Martino lo conosco da quando ero bambino, conosco lui e la sua famiglia. Sua madre ha allevato i suoi figli  insegnando loro il sacrificio del lavoro onesto. La signora Sina, così la chiamiamo, era la “signora bidella” del Liceo Scientifico. Rimasta vedova presto, era una donna forte. Teneva sempre il suo sguardo vigile sui ragazzi. Una presenza a cui riconoscevamo autorevolezza e rispetto.

Mi racconta, di come negli ultimi anni del suo lavoro in quel Liceo si respirasse una società diversa, cambiata, "non sono più" dice "i tempi di un tempo…" ed orgogliosa celebra un suo cognato, oggi Professore, che all’epoca in cui studiava e si trovava a Soriano in vacanza, aiutava la famiglia. Ricorda la meraviglia delle persone nel vederlo lavorare e la dignità con cui lui aiutava i fratelli commercianti a sistemare i vasi destinati alle vendite. Non sono più i tempi di un tempo, è vero! Ma non è colpa dei giovani, riflettiamo…

Martino non trova la forza di ricominciare ora che il figlio non c’è più. Si alzava con lui ogni mattina alle 4.00; la sera prima lo aiutava a sistemare la roba sul camion per il giorno dopo, gli diceva che era meglio se ne occupasse lui, dal momento che  il padre stava diventando vecchio. Era instancabile, tornato a casa, aveva ancora la forza di giocare a calcio, la sua grande passione, ci metteva l’anima. Uno zio lo rammenta piccolo organizzare le partite con i cugini, ricorda i litigi e l’impegno che ci metteva. "Ogni partita per lui era come la Champions" , aggiunge il padre sorridendo.

E poi c’è Anna, la madre, il cui nome il ragazzo voleva tatuare sulla sua pelle. Nel suo sguardo perso nel tempo c'è un giorno sacro che è quello della vita che nasce e poi mille altri fatti di stelle sfavillanti nei suoi occhi, di carezze e premure, di vittorie e sconfitte, di notti insonni. L'amore verso il figlio è saldo nel profondo dell’ essere e non vi è nulla su questa terra che possa esservi paragonato, nulla.

La raggiungeva nel lettone, racconta, se c’era un temporale di notte; la costringeva a mettere la cintura di sicurezza in macchina anche se si sentiva soffocare, perché era prudente e senza cintura in macchina con lui non  si saliva; bussava piano la sera quando tornava dalla casa della ragazza con cui era fidanzato da quasi due anni per non svegliare il padre. Ad Ivana aveva  comprato un regalo per il suo compleanno ed aveva deciso di darglielo giorni fa, stranamente aveva voluto che lo avesse prima…

Buono e generoso nei ricordi di quanti lo hanno conosciuto, Filippo lascia un vuoto incolmabile e vola via, Angelo  tra gli Angeli.

Parli ancora la sua voce, come un’eco che risuona nei nostri cuori senza mai infrangersi.

Angela Varì

Pubblicato in LO STORTO

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