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Martedì, 26 Marzo 2013 14:32

D'Agostino ultimo atto: il comune verso il dissesto finanziario

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mini dagostinoOra si aspetta solo la dichiarazione ufficiale di dissesto finanziario da parte del Prefetto, quindi la nomina dei commissari del Viminale, chiamati a risanare il buco di 35 milioni di euro nelle casse del comune di Vibo Valentia. Così si è arrivati al definitivo disfacimento dell'amministrazione D'Agostino: ieri sera il Consiglio comunale ha bocciato il documento finanziario di riequilibrio pluriennale con 21 voti contrari e solo 7 favorevoli, spalancando di fatto le porte al dissesto. Ora, con la nomina dei commissari, il sindaco resterà in carica, ma il fallimento politico, suo e dell'intero centrodestra, è ormai sotto gli occhi di tutti, testimoniato - se non bastassero le condizioni disastrose in cui si trova la città capoluogo - dal fatto che non esiste più una maggioranza politica in Consiglio.

La frattura totale nel centrodestra si era già palesata con l'adesione del sindaco e dei suoi fedelissimi a "Fratelli d'Italia" e con la fuoriuscita dalla giunta di due esponenti del Pdl.

Ma le ragioni della lacerazione tutta interna ai berluscones vibonesi non riguardano certo il mare di criticità sotto cui la città affoga neanche tanto lentamente, ma, neanche a dirlo, la corsa ai seggi parlamentari: l'ex senatore Franco Bevilacqua cercava l'ennesima ricandidatura che invece il partito, che in provincia è guidato dal consigliere regionale Nazzareno Salerno, non gli ha dato. Così dall'adesione al movimento di Larussa alla rottura dell'idillio tra Salerno e Bevilacqua il passo è stato brevissimo. Il disavanzo non è stato creato solo dal centrodestra e risale anche alle amministrazioni precedenti, ma D'Agostino e il Pdl ci hanno messo il carico da undici continuando a distribuire incarichi e prebende come se niente fosse. Poi si sono scottati con il fuoco amico e le contrastanti ambizioni dei singoli. E ora ai cittadini non verrà risparmiato neanche il consumato copione dello scaricabarile, come se non bastasse già il peso di dover risollevare una città derubata e violentata dalla malapolitica.

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