Come si evince dalle foto allegate, scattate il 29 luglio 2012, all’interno della recinzione, proprio sulle sponde dell’invaso, pascolano diversi animali allo stato brado, in particolar modo mucche e cavalli, in numero cospicuo, che quotidianamente entrano in acqua lasciando nell’invaso feci ed urine in grande quantità. Come viene eliminata l’ammoniaca dall’acqua? E come viene potabilizzato il ferro e il manganese rilevato in quantità spesso sopra la norma? Il suolo dell’invaso presenta ancora oggi le prove tangibili della mancata bonifica. Come si evince dalle foto, vi è una grande presenza di ceppaie e arbusti in putrefazione, spesso sommersi dall’acqua. Un’acqua di cui non è mai stata certificata l’idoneità. Il dott. Francesco Russo dell’Arpacal (decreto di sequestro della Procura, pag. 72) dichiara che “le acque sono marroni e con presenza di ammoniaca, ferro e manganese e sono rese tali, probabilmente, dalla vegetazione sommersa nel bacino in testa al fiume che, lentamente è in putrefazione”. Uno stato di cose fotografato inequivocabilmente anche dalle perizie inserite negli atti dell’inchiesta.
L’acqua in questione, piena di vegetali in decomposizione e non trattata adeguatamente (come si evince sia dagli atti della Procura, sia quotidianamente dai nostri sensi), a cui si aggiunge cloro in quantità, genera delle sostanze micidiali. Come se ciò non bastasse, molti riferiscono che i tubi delle condotte dell’ex Casmez, che attraversavano a cielo aperto la vallata in cui oggi è ubicato il bacino, sono stati sommersi dall’acqua e mai realmente dismessi.
Tutto ciò basta a De Marco? Può smentire ciò che dicono le nostre foto e gli atti giudiziari? E come fa il sindaco di Serra a non capire che, invece di provare a intimidirci con lettere surreali e tentativi di censura, dovrebbe, alla luce di quanto esposto per l’ennesima volta, tutelare la salute dei cittadini e dichiarare l’acqua dell’Alaco non potabile, quantomeno per il principio di precauzione (regolamento CE 178/02)?
Attendiamo che le nostre denunce, confermate dalle prove raccolte dagli investigatori della Procura, dei Nas e del Cfs, vengano smentite da chi ha creato e portato avanti il sistema Alaco, che potrebbe aver causato un avvelenamento di massa di cui forse si capirà la portata solo nei prossimi decenni.
Comitato civico Pro-Serre
30 luglio 2012
foto di Salvatore Federico