Venerdì, 08 Dicembre 2017 14:44

Parte “Visit Serra San Bruno” tra polemiche e disservizi

Scritto da Salvatore Albanese
Letto 2181 volte

SERRA SAN BRUNO - Si sa, gli umori di una comunità rispetto all’attività intrapresa da chi ha in mano le redini di un’amministrazione comunale variano spesso a seconda delle antipatie e delle simpatie personali provate nei confronti degli stessi amministratori, dell’appartenenza o meno ad una cordata di partito e dunque del progetto politico che si è deciso di sostenere.

Fenomeno, questo, assai diffuso anche a Serra San Bruno e che, di conseguenza, ha generato un’accesa discussione anche rispetto all’ultima azione intrapresa dalla maggioranza guidata dal primo cittadino Luigi Tassone.

Questa volta ad essere inghiottito nella querelle popolare è il varo di “Visit Serra San Bruno”, un progetto di comunicazione multimediale, disponibile nelle versioni in lingua italiana o inglese, che mette a disposizione dei visitatori un portale web e un App mobile geo referenziata attraverso cui approfondire la conoscenza dei punti di interesse turistico più importanti offerti dal territorio cittadino. Dalla Certosa alle chiese, ma anche i musei, gli itinerari turistici e gastronomici, le escursioni nei sentieri di montagna, i luoghi, le piazze e le attività commerciali, con la possibilità di raggiungere virtualmente le destinazioni grazie all’ausilio delle mappe multimediali. Molti i contenuti offerti dal nuovo progetto, presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il primo cittadino Tassone, il suo vice Walter La Grotteria e Giuseppe Catalano, rappresentante della Webgenesys Srl, società romana che si è occupata della realizzazione del progetto.

L’azienda a settembre del 2016 aveva presentato un’offerta considerata dai vertici dell’ente di piazza Tucci idonea ed attinente alle caratteristiche tecniche richieste dal progetto, sia rispetto al rapporto qualità-prezzo sia riguardo ai tempi previsti per la realizzazione dello stesso. La stessa Webgenesys Srl ha infatti incassato, attraverso due determine per assegnazione diretta (26 e 27 luglio 2017), una somma complessiva di quasi 48mila euro. Un finanziamento cospicuo, insomma, che comunque è stato concesso dalla Regione Calabria a valere sui fondi europei e, quindi, ha comportato un esborso non gravante sulle casse comunali.

Ma le polemiche non sono tardate ad arrivare: «A cosa serve la solita retorica sulla famosa “attrazione turistica” se poi si piazza una tabella sulla facciata di uno dei nostri gioielli? Sarebbe come mettere la descrizione dell’opera in basso a sinistra della Gioconda, tanto per fare un esempio. È un pugno nell’occhio oltre ad essere la dimostrazione che più che amministrare si continua ad “arronzare”». Così il capogruppo d’opposizione Alfredo Barillari (Liberamente) ha etichettato in maniera non certo positiva parte dello stesso intervento “Visit Serra San Bruno”. Il progetto, tra le altre cose, prevedeva proprio l’installazione di tabelle con QR code (Quick Response Code), un codice a risposta rapida costituito da un quadrato al cui interno sono presenti moduli neri di diversa grandezza e dimensione capace, se letto con il semplice ausilio di uno smartphone dotato di fotocamera o un apposito lettore, di catapultare l’utente nella sezione del portale con le informazioni della chiesa o dell’edificio, del luogo di interesse artistico e culturale in questione. Un modo, insomma, per avere in tempo reale tutte le informazioni desiderate grazie all’ausilio di una vera e proprio guida turistica multimediale.

L’attenzione di Barillari si è quindi rivolta ad uno dei cartelloni del QR code, montato a stretta vicinanza della facciata della chiesa dell’Assunta di Terravecchia. A tal proposito, lo stesso consigliere comunale di minoranza ha fatto sapere che nei prossimi giorni provvederà a protocollare una «richiesta al sindaco e all’ufficio tecnico con oggetto la rimozione della tabella». Ma non finisce qui, perché le famigerate tabelle hanno finito per suscitare altre polemiche e, in alcuni casi, l’ilarità di diversi cittadini. Come nel caso di alcuni ragazzi che, per poter leggere il QR code di un altro cartello installato su corso Umberto I, hanno dovuto usufruire dell’ausilio di una scaletta a due pioli. Il cartello, infatti, è stato montato a oltre due metri di altezza, misura che rende davvero complicata la fruizione del servizio, eccetto nel caso in cui arrivi in visita a Serra una comitiva di watussi.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)