mini antonio_altamuraCon l'operazione "Luce nel bosco" la Dda di Catanzaro ha ricostruito circa vent'anni di faide di 'ndrangheta nel territorio delle Preserre vibonesi e dell'Alto Mesima, in particolare nei comuni di Gerocarne, Soriano, Sorianello, Acquaro, Dasà, Arena, Vazzano e Pizzoni. L'epicentro di tutto sarebbe la frazione Ariola, e a capo della "società" di Gerocarne sarebbe stato Antonio Altamura (foto), 65enne già arrestato nell'operazione "Crimine", che è lo zio di Michele Altamura, ex sindaco di Gerocarne arrestato oggi con l'accusa di associazione mafiosa. La carriera politica di Altamura, secondo i magistrati catanzaresi, sarebbe stata attentamente pianificata dallo zio presunto boss, e la sua candidatura a sindaco sarebbe stata il frutto di un accordo interno alle varie famiglie appartententi al "locale" di 'ndrangheta sgominato con l'operazione di oggi. Prima assessore e poi sindaco, Altamura avrebbe fornito il suo supporto alle cosche "avvalendosi del suo ruolo istituzionale". Le 'ndrine, quindi, sarebbero così riuscite facilmente ad infiltrarsi nella gestione degli appalti pubblici del comune di Gerocarne.

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mini pistola1SERRA SAN BRUNO - Sono al lavoro i carabienieri della locale Compagnia guidata dal capitano Esposito Vangone per capire cosa possa esserci dietro la notte di intimidazioni a colpi d'arma da fuoco che si è consumata a Vazzano, piccolo centro situato a cavallo tra le Serre e l'Alto Mesima. Persone al momento ignote, infatti, hanno dapprima sparato dei colpi, presumibilmente di fucile, contro il cofano e il parabrezza dell'autovettura di un imprenditore edile, la cui abitazione si trova a passi dal luogo in cui era parcheggiata la sua auto. Quindi è stata la volta di un negozio di materiali per l'edilizia situato sulla strada provinciale che porta a PIzzoni: tre colpi d'arma da fuoco alla saracinesca dell'esercizio commerciale. Ultima tappa del giro di messaggi al piombo un'abitazione di campagna raggiunta da un colpo d'arma da fuoco che si è fermato al portone. Sugli episodi, inquietanti, stanno indagando gli uomini dell'Arma della locale stazione e della Compagnia di Serra.

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mini 300px-NardodipaceDi seguito pubblichiamo integralmente il decreto del Presidente della Repubblica con cui è stato sciolto il Consiglio comunale di Nardodipace e la relazione del ministro dell'lnterno Anna Maria Cancellieri contenente le motivazioni del provvedimento.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Considerato che nel comune di Nardodipace (Vibo Valentia), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 27 e 28 maggio 2007, sussistono forme di ingerenza della criminalita' organizzata, rilevate dai competenti organi investigativi;

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mini Serra_Certosa_2SERRA SAN BRUNO – Dopo la recente visita di Sua Santità Benedetto XVI, la cittadina della Certosa aspira a diventare, a pieno titolo (lo conferma la visita di due pontefici in 27 anni), una meta importante nell’ambito del turismo religioso. E’ in questa ottica che si inseriscono i progetti del sindaco Bruno Rosi che, oltre al museo delle tre Confraternite religiose per il quale le idee sono in cantiere, non facendo mistero di voler fare entrare la cittadina bruniana nel circuito internazionale delle mete religiose, si è fatto promotore insieme all’amministrazione comunale di un progetto per la creazione di una casa per l’accoglienza dei pellegrini che faranno tappa nella cittadina montana. Il progetto, che rientra nei PISL (Progetti Integrati di Sviluppo Locale), ha visto la luce alla conclusione di alcuni incontri tra i Comuni facenti parte dell’Ambito Alte Serre Vibonesi, che hanno inteso costituire tra loro un partenariato per l’Elaborazione e l’Attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo Locale denominato “Alte Serre Vibonesi” con Capofila il Comune di Mongiana. Con la delibera n.87 del 29/11/2011, l’esecutivo cittadino ha dato avvio ai “Lavori di ristrutturazione, adeguamento e completamento di un complesso edilizio da destinare a Centro Accoglienza Pellegrini” che riguarda lo stabile che avrebbe dovuto essere adibito al centro anziani e che non ha mai visto la luce, per un totale complessivo del progetto di 2 milioni di euro, spesa a cui si potrebbe fare fronte con i fondi PISL-POR Calabria FESR 2007/2013, qualora il comune di Serra San Bruno dovesse vincere la concorrenza. «Abbiamo presentato progetti per 3 milioni di euro – ha commentato  il sindaco Rosi – e puntiamo a vincere questo progetto per incentivare il turismo religioso verso la nostra cittadina. Insieme al progetto per i borghi di eccellenza, quest’ultimo, se andrà tutto per il meglio, consentirà a Serra di cambiare volto». 

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mini serra_san_bruno_2SERRA SAN BRUNO - Un consigliere regionale serrese avrebbe aggredito fisicamente un suo ex dipendente. A denunciarlo è proprio quest'ultimo, gelataio e pasticcere, anche lui di Serra San Bruno, che nella serata di ieri si è presentato al pronto soccorso del locale ospedale dove i sanitari gli hanno riscontrato una piccola ferita sull'arcata sopraciliare, riferita a percosse, e alcune abrasioni, per una prognosi  di 7 giorni. "Ieri sera - è  il racconto della presunta vittima dell'aggressione - sono stato avvicinato da questa persona mentre rientravo a casa. Dopo che la persona in questione mi ha detto che è inutile che io promuova azioni legali contro di lui per riavere alcuni soldi che mi spettano, mi ha preso a pugni". Il gelataio, secondo quanto riferito al Vizzarro.it da lui stesso, avrebbe denunciato l'accaduto presso il locale commissariato di Polizia. Sempre secondo quanto riferito dalla presunta vittima, l'aggressore sarebbe Nazzareno Salerno, esponente del Pdl e presidente della Commissione Sanità in Consiglio regionale.

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mini il_sindaco_di_Serra_San_Bruno_Bruno_RosiE’ trascorso poco tempo da quando dalle colonne di un quotidiano locale avevamo annunciato una probabile messa a punto nell’esecutivo comunale guidato dal sindaco Bruno Rosi. Lo stesso primo cittadino e i colonnelli della guarnigione pidiellina si erano affrettati a voler smentire la notizia che aveva e tutt’ora trova un suo fondamento. La necessità di una inversione di rotta a soli sei mesi dalle elezioni è più che mai necessaria ma il sindaco serrese continua a non trovare la quadratura del cerchio. Cosi il ciclo dei rifiuti è saltato, sorge un problema sicurezza e vandalismo che non era mai esistito nell’ultimo ventennio, l’ospedale viene smantellato nel silenzio più assordante dell’amministrazione comunale, che trova il fiato unicamente per compiacere il proprio dominus politico, e l’acqua è imbevibile. Cosi l’esecutivo comunale serrese sembra un po’ come il vasaio di Orazio che sognava anfore ma produceva pignatte. Perché di questo si tratta, tra proclami ed atti esecutivi non vi è alcuna corrispondenza. Intanto, nasce una nuova iniziativa culturale, la divisione della cittadina in rioni, come se già non esistessero, per incentivare e sviluppare il senso di appartenenza in virtù della localizzazione del proprio abitato. «Abbiamo la spazzatura dappertutto e un ospedale chiuso e ci propongono la riscoperta di tradizioni», questo il commento di alcuni cittadini indignati all’indomani della notizia della nuova iniziativa dell’amministrazione comunale. Ma iniziative a parte, i malumori all’interno dei berluscones locali crescono a tal punto che anche i peones più accaniti ora sembrano prendere le distanze dal governo serrese sempre più paralizzato dalle rimostranze di molti e dal potere di pochi. Ma se Sparta piange Atene non ride, non chiediamo certo all’opposizione la caparbietà dei soldati nelle Termopili, ma più intransigenza e maggiore incisività ce la saremmo aspettata soprattutto da chi come l’ex primo cittadino Raffaele Lo Iacono ci aveva abituato ad certo tipo di belligeranza politica. Maggioranza e parte dell’opposizione sembrano sfiorarsi senza la volontà di scontrarsi. Tutto ciò ha fatto pensare ai bene informati che ci possa essere una sorta di tregua politica, durante la quale, alcuni consiglieri di minoranza hanno seppellito le asce e hanno deciso di fumare la pipa della pace con qualche elemento della maggioranza, tanto meglio se con  la benedizione di qualche notabile locale, onnipresente come il prezzemolo. Insomma, accantonato almeno per adesso il rimpasto di giunta, anche a causa delle fughe di notizie che abbiamo adeguatamente anticipato, è giunto il momento per l’amministrazione Rosi di pensare al prossimo periodo natalizio a cui la cittadina montana giunge piuttosto impreparata; ma d’altra parte lo diceva Eduardo De Filippo: «il presepio è bello ma i pastori non sono buoni».

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