chiosco arenaARENA - Dopo le intimidazioni subite, che hanno costretto Nazzareno Papallo a chiudere il suo chiosco nel comune di Arena, il sindaco del piccolo centro del vibonese, Antonio Schinella, ha dichiarato che presto ci sarebbe stata, con l'aiuto dell'amministrazione, la riapertura dell'attività.

La cerimonia di riapertura del chiosco, caduto sotto le mire della 'ndrangheta, è stata dunque ufficialmente annunciata dal primo cittadino e si terrà venerdì prossimo, alle ore 19.30, in piazza Generale Pagano ad Arena. La manifestazione, voluta dall'amministrazione comunale, rappresenta un segno evidente da parte di tutta la cittadinanza, che ha deciso di chiudere la porta in faccia a chi vuole affermare il proprio potere adottando atteggiamenti criminali all'interno della comunità.

Nel denunciare le intimidazioni subite da Papallo, il primo cittadino di Arena aveva dichiarato nei giorni scorsi: «Diciamo no alla criminalità, ma per farlo servono messaggi concreti». E il primo messaggio concreto era arrivato dalle fila del consiglio comunale, quando Sandro Pagano ha dichiarato di essere «costantemente in contatto con “Sos Impresa”, un’associazione nata a Palermo nel 1991 su iniziativa di un gruppo di commercianti, per difendere la libera iniziativa imprenditoriale, per opporsi al racket e resistere alla criminalità organizzata». Il secondo messaggio concreto arriverà di fatto venerdì, come giusto epilogo ad una questione adir poco annosa, con la riapertura dell'attività che era stata costretta a chiudere battenti.

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mini arenaARENA – Non ha retto il peso di un muro invalicabile, quello della malavita, ed è stato dunque costretto ad arrendersi, chiudendo la propria attività. Protagonista di questa tanto triste quanto assurda vicenda è Nazzareno Papallo, titolare di un ristorante-pizzeria che, in vista della stagione estiva, aveva deciso di aprire un piccolo chiosco, dove, fra le altre cose, avrebbe impiegato anche alcuni ragazzi del luogo. Purtroppo, però, Papallo ha dovuto fare i conti anche con la legge del più forte, quella della criminalità che, prima ancora dell’apertura, ha lanciato un messaggio chiaro nei suoi confronti. Era il 23 luglio quando ignoti hanno dato tentato di dare fuoco al chiosco e, in un primo momento, il gesto era stato ricondotto ad una bravata. Pista, questa, abbandonata definitivamente una settimana dopo, quando l’auto di Papallo veniva data alle fiamme. Non una bravata, dunque, ma un monito chiaro da parte della criminalità: non aprire più quel chioschetto. Da qui, la decisione di Papallo di chiudere definitivamente l’attività. Significativo è stato, però, il messaggio lanciato ieri in piazza Generale Pagano, dove l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonino Schinella, ha organizzato un incontro pubblico per testimoniare tutta la propria vicinanza e solidarietà nei confronti di Papallo. Presenti all’iniziativa anche consiglieri e assessori comunali. «Diciamo no alla criminalità – ha detto il primo cittadino -, ma per farlo servono messaggi concreti». E il Comune di Arena sta già lavorando in tale direzione, mettendo a disposizione tutti i propri mezzi per consentire la riapertura del chiosco, che potrebbe avvenire già da questa sera. A questo va aggiunto che il consigliere comunale, Sandro Pagano, ha dichiarato di essere costantemente in contatto con “Sos Impresa”, un’associazione nata a Palermo nel 1991 su iniziativa di un gruppo di commercianti per difendere la loro libera iniziativa imprenditoriale, per opporsi al racket e resistere alla criminalità organizzata. 

 

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ruelloNello Ruello, primo storico testimone di giustizia e fotografo di Vibo Valentia, solo pochi giorni fa aveva presentato un esposto alla Procura Vibonese per chiedere dovuti chiarimenti in merito al mancato ripristino della sua scorta e per accertare eventuali responsabilità omissive in relazione alla vicenda. Lo scorso 23 luglio, infatti, il Tar del Lazio aveva provveduto a revocare la decisione - presa in precedenza dall’Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale del ministero dell’Interno - grazie alla quale la tutela a Ruello, considerato evidentemente ormai fuori pericolo, era stata tramutata in «semplice vigilanza generica radiocollegata con sosta» vicino l’abitazione e l’esercizio commerciale. Ma, ciò nonostante, il ripristino del servizio di scorta non era ancora stato concretamente attuato.

Nella serata di ieri, però, i vertici locali della Guardia di finanza hanno finalmente comunicato al fotografo Vibonese la notizia del ripristino del servizio e della sospensione della revoca in via cautelare. Il provvedimento sarebbe dunque conseguente all’accoglimento, da parte dello stesso Tribunale amministrativo regionale del Lazio, dell’istanza presentata dal legale di Ruello, l’avvocato Giovanna Fronte.

Nello Ruello, che è anche vicepresidente dell'associazione antimafia "Riferimenti", è sotto protezione per aver denunciato e fatto condannare in via definitiva, per usura ed estorsione, diversi esponenti di primo piano del clan Lo Bianco-Barba di Vibo Valentia, alcuni dei quali oggi sono a piede libero.

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aulascolasticaSaranno ben 109 gli interventi a favore della Calabria, per un investimento complessivo di quasi 21 milioni di euro, nell’ambito del progetto Scuolesicure lanciato dal Governo per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado per la messa in sicurezza ed il ripristino dell'agibilità degli edifici.

Il Piano per l'edilizia scolastica annunciato dal presidente del governo, Matteo Renzi, al momento del suo insediamento durante il discorso di fiducia alle Camere dello scorso 24 febbraio 2014 è composto da tre principali filoni, che coinvolgerà complessivamente 20.845 edifici scolastici in tutta Italia, per investimenti pari a oltre un miliardo di euro a favore di quasi il 50% delle scuole nazionale, nell’arco del biennio 2014-2015.

Per quel che concerne la nostra regione, i progetti approvati interesseranno istituti stanziati in tutte le cinque province calabresi. Ne beneficerà maggiormente quella del Cosentino, dove sono previsti ben 43 interventi, per un totale di 8milioni di euro circa, seguita poi dalla provincia di Catanzaro con 23 interventi per un investimento di 4,6milioni di euro. Terza delle province calabresi, quella di Vibo Valentia con 21 progetti complessivi per 3,7milioni di euro, seguita da Reggio con 15 interventi per quasi 3milioni di euro. Fanalino di coda il Crotonese dove verranno posti in essere solo 7 progetti per una spesa di 1,5milioni di euro.

Dei 21 istituti del Vibonese ben 9 appartengono al Comuni stanziati nel comprensorio delle Serre Calabre. Ecco di seguito l’elenco con il relativo importo previsto per gli interventi:

Fabrizia, Scuola Secondaria primo grado - Via Boccaccio, 141. Operazioni di messa in sicurezza per 124.520euro;
Spadola, Scuola Media - Via Roma. Messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria per un totale di 150.000 euro;
Sorianello, Scuola Elementare “Savini” - C.da Savini. Manutenzione straordinaria per 165.000 euro;
Gerocarne, Scuola Media - Via Michele Bianchi. Manutenzione straordinaria per 200.000 euro;
Soriano Calabro, Scuola Secondaria (primo grado) “G.M. Ferrari” - Via C. Alvaro. Manutenzione straordinaria per 250.000 euro;
Brognaturo, Scuola Primaria “U. Tiani” – Piazza del Popolo. Messa in sicurezza, ristrutturazione, manutenzione straordinaria per 150.000 euro;
Pizzoni, Scuola Media ed Elementare - Via Cap. F. De Caria, 1. Ristrutturazione e manutenzione straordinaria per 150.000 euro;
Capistrano, Scuola Secondaria (primo grado) - Via Giovanni Paolo II. Manutenzione straordinaria per 185.000 euro;
San Nicola da Crissa, Scuola Media - Via Critaro. Messa in sicurezza per 150.000 euro.

 

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incendio rifiuti1SERRA SAN BRUNO - Si è divisa non poco l’amministrazione comunale sulla questione rifiuti e più in generale sulle condizioni di degrado che da mesi interessano la cittadina. Proprio nelle ultime settimane, infatti, si è creato un vero e proprio strappo in maggioranza fra due fronti palesemente separati e distinti. Da una parte il primo cittadino Bruno Rosi, additato dalla quasi totalità dei componenti della stessa giunta comunale come responsabile unico di un fallimento arrivato ad interessare ogni comparto dell’attività amministrativa; dall’altra il fronte dei “salerniani”, ancorati alle direttive del dominus politico del centrodestra locale, che eppure da ormai oltre un anno deserta le sedute del Consiglio comunale.

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rubientti a seccoÈ ormai da quasi una settimana che, sistematicamente, dalle prime ore del pomeriggio, si registra una consistente riduzione della quantità d’acqua erogata dalla rete idrica comunale di Serra San Bruno. Nei punti più alti del paese, addirittura, negli ultimi giorni, in serata l’acqua è venuta a mancare definitivamente.

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mini lndlogoArchiviati i vari campionati dilettantistici, dall'Eccellenza alla Terza categoria passando anche per il calcio a 5, le varie società in queste settimane dovranno mettersi nuovamente all'opera in vista della nuova stagione agonistica. Il Comitato regionale Calabria della Lega Nazionale Dilettanti ha, intanto, reso note le graduatorie del premio disciplina. In sostanza, cioè, ogni anno, durante l'intera stagione sportiva vengono registrati tutti i provvedimenti disciplinari intrapresi dal giudice sportivo, verso i giocatori, gli allenatori, i dirigenti e la società stessa. Ogni provvedimento, poi, ha un peso ed un punteggio diverso. Sulla base di questi punteggi, la Lnd stila a fine stagione una classifica per tutti i campionati, dall'Eccellenza in giù.

PRIMA CATEGORIA

Il campionato di Prima categoria, girone "C", si è concluso con la schiacciante vittoria della Serrese di mister Amoroso, che ha dunque chiuso una grande annata, coronata dal meritato salto di categoria - con la conquista della Promozione - ed il successo nella finale di coppa Calabria. Diverso è, invece, il discorso per quel che riguarda il premio disciplina, dove la Serrese si è classificata quinta, con un punteggio pari a 39,50, dietro a Bivongi (quarto con 35,65 punti), Badolato (33,90), Raffaele Nicastro (33,50), mentre il primo posto se lo aggiudica il Campora con 25,85 punti totali.

SECONDA CATEGORIA

In Seconda categoria, invece, il Real Serra del patron Bruno Masciari si è dovuto accontentare di una terza posizione che, se non fosse per i 13 punti di distacco che la separano dal Nicotera, secondo in classifica, avrebbe potuto giocarsi le ultime chances di promozione nei playoff. Nonostante tutto, però, considerato anche il fatto che per il Real Serra si tratta, sostanzialmente, del suo primo anno in Seconda categoria, il terzo posto è, sicuramente, un risultato di tutto rispetto. Lo stesso non si può dire nella classifica riservata al premio disciplina, dove la squadra di mister Fortebuono ha chiuso addirittura al nono posto, davanti al Real Spilinga e al Galatro. 

CALCIO A 5 

Al suo primo anno di attività, il Futsal Serra archivia il campionato di serie D come meglio non avrebbe potuto: in virtù di un campionato che ha sempre visto Albano e compagni in testa alla classifica, la squadra di mister Pisani ottiene la meritata promozione in serie C2 con venti successi, due pareggi e altrettante sconfitte. Non male, inoltre, il quinto posto ottenuto nella graduatoria del premio disciplina, dove il Futsal Serra è stato preceduto da Tegola Canadese, Free Time, Futsal Club Filadelfia e Silver City, quest'ultima prima con 4,20 punti totali. 

 

Riportiamo di seguito le graduatorie del premio disciplina relative ai campionati di Prima categoria, Seconda categoria e Serie D di calcio a 5

 

mini primacategoria
mini secondacategoria
mini calcioa5

 

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prefetto brunoSi è tenuto ieri mattina alla Prefettura di Vibo Valentia un incontro tra il capo dell’ufficio territoriale del governo, Giovanni Bruno, i rappresentanti istituzionali di diversi comuni del Vibonese ed i referenti del Comitato Civico pro Serre. Un tavolo necessario a promuovere ulteriori approfondimenti rispetto all’allarme scattato alcuni giorni fa in seguito alla desecretazione di alcuni documenti a firma Sisde – precedentemente coperti dal segreto di stato – riferiti al probabile interramento di rifiuti tossici in diverse zone del centro-sud Calabria.

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premiazione generazione reporterGrande gioia per Angelo De Luca, giornalista e video reporter di Vibo Marina, premiato ieri come vincitore assoluto della terza edizione del concorso Generazione Reporter, indetto da Servizio Pubblico di Michele Santoro. La premiazione è avvenuta in tarda serata, poco prima delle ore 24.00, quando la conduttrice del format AnnoUno, Giulia Innocenzi, ha reso noto il verdetto finale che ha visto, dunque, sul gradino più alto del podio approdare proprio il video sulla lotta No Alaco del giovane reporter vibonese.

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mini prefettura-viboCi sono stati momenti di tensione, ieri, davanti alla Prefettura di Vibo Valentia, dove alcuni operai ex Eurocoop avevano organizzato un sit-in per chiedere certezze sul pagamento delle spettanze arretrate ma, soprattutto, per ottenere risposte sul posto di lavoro che, attualmente, sembra essere in bilico.
 
Tutto è iniziato nel primo pomeriggio, quando presso la sede della società che si occupa della raccolta dei rifiuti, si è tenuta una riunione con i custodi giudiziari dell'azienda per chiedere il pagamento delle spettanze arretrate. Riunione, questa, che però si è conclusa con un nulla di fatto.
 
In serata, poi, c'è stato un vertice in Prefettura, al quale hanno preso parte anche i rappresentanti sindacali dello Slai Cobas, Nazzareno Piperno, e quello dell'Ugl, Enrico Rottura, al termine del quale, anche in questo caso, non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva per cercare di fronteggiare il problema.
 
La situazione, dunque, stava quasi per degenerare, quando un gruppo di operai e gli agenti di polizia in tenuta antisommossa, sono arrivati vicinissimi allo scontro.
 
Visto il clima di grande tensione, il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, ha convocato in fretta e furia il comitato per l’ordine e la sicurezza al quale hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze dell’ordine, anche il primo cittadino di Vibo, Nicola D’Agostino, i rappresentanti dell’azienda, i sindacalisti e una delegazione di lavoratori.
 
Alla fine si è deciso per un altro rinvio a giovedì prossimo. I lavoratori, dunque, incrociano le dita, sperando che si riesca ad arrivare ad un accordo nel più breve tempo possibile.


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