mini tommasoidaRiceviamo e pubblichiamo

Festa grande lunedì scorso a Gerocarne, dove una chiesa gremita di fedeli ha onorato i cinquant’anni di vita sacerdotale di don Tommaso Idà, parroco dalle spiccate doti umane e spirituali che ha dedicato la sua intera missione pastorale al piccolo centro dell’Alto Mesima, dal ’64 al 2005 (prima a Ciano e poi nel comune centro). Attuale cappellano, ad Acquaro,  della casa di riposo dell’ordine di padre Idà, di cui è degno nipote, don Tommasino, come lo chiamano tutti, è rimasto nel cuore di diverse generazioni di gerocarnesi, cui ha dedicato gran parte dei suoi 75 anni di età. A conclusione della messa, presieduta dallo stesso don Idà e concelebrata dall’attuale parroco don Antonio e da diversi sacerdoti della zona pastorale di riferimento, a fargli gli auguri sono stati lo stesso don Antonio, che ha sottolineato il grande bene che ha sentito di lui da quando è a Gerocarne, la superiora dell’ordine di padre Idà, suor Bernardina Perez, che ha evidenziato i tratti di concomitanza caratteriale con l’illustre zio, ed il sindaco, Vitaliano Papillo, che, a tratti commosso, a nome della sua squadra e dei concittadini, ha definito  la celebrazione come «solenne momento eucaristico, segno della comunione e dell’affetto che ha verso voi la comunità, grata per i sacri valori e gli insegnamenti che avete sapientemente ed amorevolmente trasmesso. Oggi – ha sottolineato ancora il sindaco - è un giorno speciale anche per Gerocarne, il paese dove negli ultimi decenni ognuno ha trascorso insieme a voi i momenti fondamentali della propria esistenza cristiana,  dal battesimo al triste momento dell’estrema unzione, passando per la comunione, la cresima, il matrimonio e qualsiasi  altro rito religioso e parrocchiale, compresi importantissimi momenti sportivi a calcio (chi non ricorda la famosa “Moranese”?!), momenti di svago, riflessione e tante gite organizzate sempre con precisione certosina. Noi tutti sin da ragazzini vedevamo in voi un Sacerdote rigoroso verso cui nutrivamo rispetto e timore e,  ciononostante, eravamo consapevoli di essere al cospetto di una persona  su cui poter contare, un solido punto di riferimento cui potersi rivolgere certi di ottenere risposte tangibili e concrete». Il primo cittadino ha, poi, ricordato «l’impegno profuso per il restauro di questa Chiesa, come pure quella della Congrega, con estrema attenzione e scrupolosa precisione nella gestione economica, sempre estremamente trasparente. Per tutto questo  e per tutto ciò che ancora sarete in grado di offrire a questa comunità ed al mondo della chiesa più in generale – ha concluso l’amministratore - sento di dirvi grazie a nome di tutti i gerocarnesi, esprimendovi, al contempo, l’augurio per  una vita lunga e serena». Dopo la consegna di una targa ricordo, i presenti si sono trasferiti nei locali dell’asilo delle suore del catechismo per un breve rinfresco, il taglio della torta e gli auguri finali per un’ancora lunga vita al servizio del signore e delle anime cristiane.  

 

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arena giornata immigratiMolto partecipata dalla collettività e dalle autorità l’iniziativa organizzata sabato scorso dall’amministrazione comunale di Arena in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. La comunità ha accolto con entusiasmo il ministro agli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, che, per l’occasione, ha fatto visita ai 35 ragazzi ospitati dalla ridente cittadina delle Serre.

Al centro dell’iniziativa il dibattito aperto, moderato dalla giornalista Stella Pagano, grazie al quale i presenti si sono confrontati sui temi dell’accoglienza e della solidarietà. Gli onori di casa sono chiaramente stati affidati al giovane sindaco Antonino Schinella che ha ribadito come, la presenza dei rifugiati, abbia contribuito da molti punti di vista a riconsegnare un’anima alla cittadina, «posso dire che oggi ci siamo riusciti - ha affermato il primo cittadino - perché Arena ha saputo coniugare abilmente i principi di solidarietà e di accoglienza, al punto da arrivare ad essere un paese a cui tutti guardano con ammirazione». Schinella ha poi ringraziato, oltreché la cittadinanza capace di ospitare al meglio i fratelli immigrati, anche gli stessi ragazzi rifugiati «che, ognuno con la propria storia di personale sofferenza, hanno saputo regalarci una ricchezza inestimabile». Grossi ringraziamenti sono stati rivolti dallo stesso sindaco Schienella al parroco don Pasquale Rosano, che, «con pazienza certosina, scrupoloso e caritatevole, ha consentito alla comunità di Arena di scrivere una pagina memorabile della propria storia».

Numerose le autorità presenti all’iniziativa come il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno; il commissario capo della Questura di Vibo e dirigente dell’Ufficio immigrazione, Concetta Gangemi; l’onorevole Bruno Censore; la dirigente scolastica Caterina Calabrese e, come già detto, il ministro agli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta. Proprio la Lanzetta ha espresso profonda soddisfazione in riferimento a come i comuni del Vibonese stanno gestendo una situazione non poco annosa, relegando le migliori attenzioni a ragazzi arrivati da situazioni di sofferenza e privazione. «Sono orgogliosa della mia nazione - ha dichiarato la Lanzetta - che ha accolto persone che altri stati hanno respinto. L’Italia fino ad ora ha agito da sola, adesso è l’Europa che deve dimostrarsi solidale con noi, soprattutto economicamente, aiutandoci a fronteggiare questa emergenza. Ma l’intervento di punta, senza dubbio alcuno, è stato quello del giovane ghanese perseguitato Avin, impiegato fino a poco tempo fa nella redazione di un giornale antigovernativo, si è visto poi costretto a scappare dal proprio paese dopo le amare disavventure di prigionia in Libia, le numerose violenze ed i maltrattamenti.

Sono, al momento, circa 400 gli immigrati con status di rifugiato politico sparsi su tutto il territorio provinciale, destinati attualmente ai Comuni che hanno aderito al progetto: Dasà, Mongiana, San Gregorio D’Ippona, Fabrizia, Serra San Bruno, Vibo Valentia, Briatico e naturalmente Arena. L’iniziativa si è poi arricchita con la mostra fotografica curata da Salvatore Federico e la degustazione di alcuni piatti tipici originari dell’Africa Sub Sahariana, preparati dagli stessi giovani immigrati.

Foto Salvatore Federico

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bosco mamma 118Per avere maggiori chiarimenti in merito all'ormai imminente costruzione di una centrale a biomassa si è costituito a Mongiana, alcuni giorni fa, un sodalizio apartico, spontaneo, denominato Comitato Civico “Mongiana Salute”. Gli attivisti del neo movimento della cittadina delle Reali Ferriere, proprio per approfondire la questione, hanno indirizzato una lettera aperta all’attenzione del neo sindaco, Bruno Iorfida; al Procuratore di Vibo Valentia, Giovanni Bruno; al comandante della Compagnia dei Carabinieri e al dirigente del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno e al comandante del Corpo Forestale dello Stato della sede di Vibo Valentia.

Attraverso la missiva il comitato spontaneo intende, anzitutto, informare ufficialmente le autorità «di una situazione grave e paradossale» che – a dire dei membri del sodalizio civico - «la gestione commissariale ha lasciato in eredità alla neonata amministrazione».

«Nel cuore di una cittadina che ha come suo unico valore l’ambiente, il verde, i boschi, una perla dove l’archeologia industriale lascia ancora intravedere la storia d’Italia, decisasi per molti versi anche in questi boschi – si legge ancora nella lettera - non si punta all’agro alimentare, che sarebbe il preludio del turismo, di uno sviluppo sostenibile, ma si punta alla produzione d’energia. Ben venga, se questa deve essere d’aiuto alla collettività, ma non a discapito anzitutto delle leggi, ma soprattutto della salute e della qualità della vita della nostra comunità».

Ci si riferisce, dunque, alla costruzione di un impianto di produzione d’energia a biomassa che dovrebbe sorgere in stretta vicinanza alla zona urbana, «a ridosso delle case» e che «la precedente e scellerata amministrazione ha concesso di far fare senza il benché minimo rispetto delle leggi vigenti in materia». Infatti, proprio perchè la Calabria non ha alcuna legislazione in merito alla costruzione ed ubicazione delle centrali a biomassa, rifacendosi quindi alla legislazione nazionale, la distanza minima dal centro abitato rispetto alla centrale dovrebbe essere di non meno di tremila metri in linea d’aria. A Mongiana, invece, i metri tra la centrale di prossima creazione e le prime abitazioni, secondo quanto riferito dal Comitato, sarebbe di soli cinquanta metri.

Il tutto sarebbe stato deciso, dunque, già da diversi anni, senza tra l’altro che fosse stata regolarmente informata la cittadinanza: «Esiste in Italia dal 30 Ottobre 2001 una convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione alle decisioni in materia ambientale da parte della cittadinanza, nota come Aarhus, (ratificata con la legge n. 108 del 16 marzo 2001)» spiega ancora la lettera indirizzata al sindaco.

«Non permetteremo mai che la nostra terra, che il lavoro di anni e anni di tante persone venga imbruttito e danneggiato da un mostro che divora bosco, ossigeno e silenzio. Hanno contezza coloro che hanno stabilito nelle segrete stanze e contra legem di creare questo inceneritore (perché nella buona sostanza di questo si tratta) di quanti e quali siano i danni creati dalle polveri sottili?» chiedono gli attivisti del Comitato, pronti dunque a lottare a tutela del proprio territorio.

 

 

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prefetto brunoSi è tenuto ieri mattina alla Prefettura di Vibo Valentia un incontro tra il capo dell’ufficio territoriale del governo, Giovanni Bruno, i rappresentanti istituzionali di diversi comuni del Vibonese ed i referenti del Comitato Civico pro Serre. Un tavolo necessario a promuovere ulteriori approfondimenti rispetto all’allarme scattato alcuni giorni fa in seguito alla desecretazione di alcuni documenti a firma Sisde – precedentemente coperti dal segreto di stato – riferiti al probabile interramento di rifiuti tossici in diverse zone del centro-sud Calabria.

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mini onthenewsrulloSabato 26 aprile, nel salotto di On the News - programma condotto da Francesca Onda e Antonio Zaffino in onda sulle frequenze di Rs98 - saranno presenti l'ex sindaco di Mongiana, Rosamaria Rullo, l'ex vice sindaco Mimmo Pisano e l'ex presidente del Consiglio comunale Giuseppe Campese. Con loro si discuterà della sentenza di incandidabilità notificata agli ex amministratori nel gennaio scorso nella quale viene attribuito un arresto per estorisione alla Rullo, che risalirebbe al lontanto 1996.

 

 

 

 

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mini diga-alacoLa Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha disposto la chiusura delle indagini nei confronti di trentasei persone, coinvolte a vario titolo nell'operazione che ha portato, nel maggio del 2012, al sequestro dell'invaso dell'Alaco, situato a cavallo tra le province di Vibo Valentia e Catanzaro. Nei loro confronti gravano le accuse di avvelenamento colposo di acque, inadempimento di contratti di pubbliche forniture, omissione in atti d'ufficio e interruzione di un servizio di pubblica utilità.
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testa pecora simbarioNon si tratta di un inopportuno scherzo di carnevale, ma piuttosto di una vera e propria intimidazione in perfetto stile ‘ndranghetistico. Una testa di capra mozzata ed in stato di decomposizione, con accanto un lenzuolo insanguinato con la macabra scritta "La testa del sindaco arriverà", è stata rinvenuta stamane in località "Calavari", alla periferia di Simbario. Il primo ad avvistare il singolare cimelio sarebbe stato un automobilista, che avrebbe prontamente contattato i carabinieri della compagnia di Serra San Bruno, arrivati in seguito sul posto per effettuare i rilievi del caso.

Il raccapricciante messaggio sarebbe dunque inequivocabilmente indirizzato al primo cittadino Francesco Andreacchi, 54anni, medico in servizio presso il 118 del nosocomio di Serra San Bruno ed in carica, alla guida dell’amministrazione comunale simbariana, da due legislature consecutive. L’assise del piccolo centro montano del Vibonese verrà fra l’altro chiamata al rinnovo nella tornata elettorale del prossimo maggio.

Foto Cosmo Tassone, pubblicata su Weboggi.it


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mini expoL'Expo 2015 avrà luogo a Milano tra il 1º maggio e il 31 ottobre 2015. Il tema proposto dall’evento è ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’. Un tema, quindi, che vuole includere tutto ciò che riguarda l'alimentazione: dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo a quello dell'educazione alimentare, fino alle tematiche legate agli OGM. Può questo importante evento portare sviluppo anche ai paesi del Comprensorio delle Serre? Quali comuni parteciperanno? In studio il sindaco di Gerocarne, Vitaliano Papillo, Il sindaco di Vazzano, Domenico Villì, il sindaco di Fabrizia, Antonio Minniti, il sindaco di Brognaturo, Giuseppe Iennarella e il sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi.

 

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mini rosiL’amministrazione comunale di Serra San Bruno targata Nuovo centro destra ha aggiunto un altro, importante risultato alla sua già ricca bacheca. Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco Bruno Rosi ha trionfalmente condotto a termine una sensazionale partita a briscola con un sonoro “cappotto” inflitto a due anonimi e malcapitati avversari.

La gioiosa notizia è stata comunicata nel corso di un’affollata conferenza stampa alla quale ha presenziato la giunta comunale del paese della Certosa al gran completo. “Sono molto felice - ha dichiarato l’assessore regionale, geom. Nazzareno Salerno, dominus politico dell’amministrazione serrese -. Mi sono tenuto in contatto telefonico con Rosi per tutta la durata della partita, dettandogli ogni singola mossa. Questo straordinario successo è soprattutto opera mia, ca chissu era capaci mu joca brisculi vistuti e mu ricogghia sulu lisci”.

Lo stesso Rosi, raggiunto da il Vizzarro.it, ha sottolineato il significato di questo successo ammettendo il ruolo decisivo giocato dai suoi comandanti in capo. “Si tratta di una risposta concreta alle tante critiche che ci sono piovute addosso in questi anni. Noi, d’altra parte, siamo abituati a stare lontano dai riflettori e a parlare coi fatti. Un grazie sincero va all’assessore Salerno e al presidente Scopelliti, che non ha mai fatto mancare il suo appoggio facendomi arrivare numerosi cremini nel corso della partita”. Durante la conferenza stampa, il sindaco ha poi annunciato la stipula di un importante protocollo d’intesa, una partnership con la nota azienda trevigiana Dal Negro, produttrice di carte da gioco. “Grazie a questa collaborazione - ha annunciato Rosi raggiante - costruiremo un ospedale degno della serie tv House MD, faremo sì che dai rubinetti dei serresi sgorghi acqua Fiji (nota come “l’acqua delle star”, ndr) e, all’occorrenza, del freschissimo Dom Pérignon. Impegno concreti, tutti rigorosamente sulla carta, come piace a noi”. E non è tutto. Il sindaco ha infatti chiarito che, secondo le stime dei tecnici, questa partita di carte contribuirà a creare almeno diecimila posti di lavoro e avrà un impulso “importante” sul turismo religioso.

Le opposizioni hanno accolto con freddezza i roboanti annunci di Rosi, pur ammettendo, per senso di responsabilità istituzionale, l’abilità del sindaco nell’indicare al compagno le sue carte tramite una serie di astuti ammiccamenti. Il deputato del Pd Brunello Censore ha così commentato: “Che m’importa dei successi di Rosi? Sono deputato, avrò una pensione d’oro. L’acqua Fiji e il Dom Pérignon già posso permettermeli. L’ospedale e i posti di lavoro, poi, non sono quello di cui Serra al momento ha bisogno. Sinnò pue jio e Salerno chi promettimu?”.

 

BRECCHIGNUSE - Rubrica di satira a cura di Malagigi



 

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tutti insiemeDopo l'estrema forma di protesta dell'imprenditore Domenico De Paola, a causa del mancato perfezionamento di alcuni crediti nei confronti del Comune di Serra San Bruno, nell'ambito del progetto "Pitagora Mundus", in Prefettura è stato siglato un accordo per la soluzione del problema.

Se ne parlerà in On the news del prossimo sabato 8 febbraio, a partire dalle ore 10.00, su Radio Serra 98. In studio il Sindaco Bruno Rosi e l'imprenditore Domenico De Paola titolare dell’azienda Agrituristica “Fondo dei Baroni”.
Seguite la diretta anche in streaming all'indirizzo :

http://tunein.com/radio/Radio-Serra-RS-980-s3103/

 

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