mini municipio_serra

Riceviamo e pubblichiamo

'Un uomo è tale più per le cose per tace, che per quelle che dice'. Il sindaco e la sua maggioranza si sono, forse, ispirati all’aforisma di Camus per nascondere ai cittadini i retroscena del caso più inquietante e clamoroso della storia politica cittadina. L’ormai famigerato “caso Zaffino”, tiene banco, da oltre un anno, senza che cittadini e consiglieri di minoranza abbiano la possibilità di conoscere la verità. Sindaco ed assessori continuano a tacere.

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mini consiglio_com_30_nov_2012SERRA SAN BRUNO - Il sole timido che filtra dalle finestre di sala Chimirri non può bastare a riscaldare gli animi fragili di una maggioranza agonizzante, ormai giunta agli ultimi affanni di un cammino tutt’altro che glorioso. Un’amministrazione in balia della tempesta che fra qualche mese potrebbe non esistere più. Sarà probabilmente sostituita da tre commissari prefettizi freddi ed ordinari: una sorta di punizione multipla in un tempo già da carestia. Aspettiamoci il peggio. 

Al I punto si discute assai confusamente della sostituzione dell’ex consigliere Bruno Zaffino. La maggioranza si affretta a sciogliere il nodo. Ma Lo Iacono affonda

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mini municipio_serraRiceviamo e pubblichiamo:

A S.E. Signor Prefetto, Vibo Valentia

e p.c. Sindaco Serra San Bruno

Come si suol dire, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Così, presso il Comune di Serra San Bruno abbiamo idea che alcune persone non vogliano sentire o non vogliano capire che i lavoratori non sono oggetti di cui disporre liberamente, senza regole e senza averne alcun riguardo o, ancora peggio, in base alle proprie antipatie o simpatie personali. 

Nel caso particolare, ancora una volta, i lavoratori LSU/LPU di quell’ente, hanno ricevuto l’ennesimo ordine di servizio che ne rivede l’utilizzo e ne modifica le mansioni. Ancora una volta, queste scelte dell’amministrazione avvengono senza alcun criterio e senza aver preventivamente convocato i Sindacati con i quali è necessario sottoscrive un apposito accordo.

Difatti, recita in premessa il Disciplinare Regionale che possono essere modificate le mansioni del lavoratore avendo riguardo ai progetti iniziali con cui sono stati avviati e dei requisiti professionali richiesti o acquisiti e previo accordo con le OO.SS. e che detto accordo “deve essere sottoscritto anche dalla O.S. a cui il lavoratore ha dato mandato, nel caso di modifica delle mansioni del singolo lavoratore”.

L’ordine di servizio datato 23/11/2012 ha, quindi, la grave pecca di non essere stato oggetto di discussione con le Segreterie Confederali dei sindacati, cui la materia è demandata, ma è anche viziato da altre irregolarità tra cui, la più grave, la mancata osservanza delle prescrizioni mediche circa l’utilizzo di una delle lavoratrici in questione, che aveva già depositato presso il Comune apposita certificazione.

La lavoratrice interessata è una nostra associata e, visti i trascorsi non sempre pacifici nelle relazioni tra la scrivente O.S. e l’amministrazione, non possiamo non avanzare il dubbio che questa sia l’ennesima ritorsione, venendo essa adibita a mansioni di pulizia interna ed esterna dopo essere stata assegnata per lungo tempo ai servizi sociali.

Il Sindaco Rosi ha, come d’altra parte moltissimi politici nostrani, l’abitudine di propinare belle parole ad ogni occasione, specialmente riguardo ai servizi che la sua amministrazione offre ai cittadini, in particolar modo ai più deboli di essi. Non dice, però, che molti LSU/LPU assegnati a quei servizi sono attualmente confinati in una sede staccata del Comune, senza nessun incarico o mansione operativa, senza mezzi per comunicare con l’esterno quali fax o computer o telefoni, abbandonati a loro stessi e privati della loro dignità di lavoratori.

Non dice, il Sindaco, che una lavoratrice LSU, da anni avente mansione amministrativa nell’ufficio protocollo, per mesi è stata relegata in un corridoio avendo come unico compito quello di rimanere seduta e che ora ha ordine di distribuire le buste per la raccolta differenziata. Ci chiediamo se fattori sindacali o politici hanno suggerito questo provvedimento, essendo anche questa associata alla scrivente organizzazione.

Anche al di là di questo caso particolare, l’estemporaneità delle decisioni dell’amministrazione serrese sono così palesemente campate in aria che, da voci che ci giungono, tutti i lavoratori interessati da questo ultimo ordine di servizio vi si stanno opponendo ed il loro malcontento è tangibile.

Nel complesso, la gestione degli LSU/LPU a Serra San Bruno è, per quanto ne sappiamo, una tra le meno sensibili alle necessità dei lavoratori che mai si sia registrata in un comune della Provincia e forse della Regione: talora segue modalità raffazzonate alla meno peggio, talora è dettata da piccole vendette personali.

Su questa materia già in passato abbiamo chiesto una convocazione in Prefettura del Sindaco Rosi e del Segretario Comunale, responsabile ultimo nella gestione del personale. Il primo ha sempre garantito maggiore attenzione e riguardo rispetto a questi lavoratori, salvo nei giorni seguenti riprendere i consueti toni arroganti; il secondo non è mai comparso ed ora, non firma più nemmeno un ordine di servizio.

Siamo dunque a richiederVi un ulteriore incontro da tenere con il Sindaco ed il Segretario Comunale con l’intento di far revocare l’ordine di servizio del 23/11/2012 e con la speranza che stavolta si possa trovare una soluzione il più possibile definitiva che possa far ritrovare un giusto clima di serenità tra i lavoratori.

Luciano Prestia
Segretario Provinciale Uil

                                                                                        

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mini abramo_sindaco_catanzaro--400x300Il comune di Catanzaro verrà Commissariato, in attesa di un nuovo voto. Il Tar, stamattina, accogliendo il ricorso del candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo, ha annullato sia la proclamazione del sindaco Sergio Abramo,  sia il voto di ben 8 sezioni (3, 4, 18, 24, 28, 37, 60, 85). I legali di Scalzo e dei partiti del centrosinistra che hanno promosso il ricorso avevano ribadito la richiesta di un annullamento totale del voto. I legali di Abramo, di contro, avevano sostenuto che le irregolarità rilevate in alcune sezioni riguardassero solo dei vizi di forma che non inficiavano la volontà dell'elettorato. Probabilmente si andrà al Consiglio di Stato. Tra dieci giorni le motivazioni della sentenza.

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mini tretreSERRA SAN BRUNO - Se l’amministrazione Rosi fosse un film, sarebbe stato sicuramente un film alla Tarantino. Popolato da bizzarri personaggi, di passaggi senza tempo, con una trama densa, fatta di avvenimenti apparentemente slegati fra di loro. Senza un filo conduttore temporale. Dove solo a qualche minuto dai titoli di coda, gli anelli ricompongono la catena richiudendola senza la minima sbavatura. È stato così per la maggioranza serrese, ma non solo.

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mini minoranza_serraRiceviamo e pubblichiamo: Siamo costernati, delusi, amareggiati. Il ciclone che si sta abbattendo sulla nostra comunità rischia di lasciare ferite profonde, cicatrici che segneranno per sempre il volto di una cittadina, fin qui, conosciuta per San Bruno, i certosini, il patrimonio storico-naturalistico e per l’operosità dei suoi abitanti. Non era mai accaduto, nella ultra millenaria storia di Serra, che si paventasse la possibilità di un accesso agli atti amministrativi da parte di una commissione antimafia. Non è mai accaduto, a nessuna latitudine, che la compagine che governa, grazie al determinante apporto elettorale di un consigliere interessato da vicende giudiziarie, si defilasse in maniera così clamorosa. L’intera cittadinanza si sarebbe aspettata una dichiarazione di chiarezza da parte del sindaco, della giunta, dell’intera maggioranza.

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mini sospensione_zaffinoSERRA SAN BRUNO - Il Prefetto di Vibo ha sospeso Bruno Zaffino dalla carica di consigliere comunale. Il provvedimento, previsto dall'art. 59 del Testo unico sugli enti locali, è arrivato puntuale, ieri pomeriggio, al comune di Serra. La causa è ovviamente il clamoroso arresto del consigliere comunale, eletto con il Pdl, nell'ambito dell'operazione "Saggezza", che ha portato all'esecuzione di 39 ordinanze di custodia cautelare per altrettanti presunti affiliati alla 'ndrangheta accusati, a vario titolo, di reati che vanno dall'associazione a delinquere di stampo mafioso all'estorsione, dall'usura al condizionamento di appalti pubblici. Nel prossimo consiglio comunale, dunque, ai sensi dell'art. 45 del D.lgs. 267/2000, si dovrà procedere alla sostituzione temporanea di Zaffino, affidando la supplenza per l'esercizio delle funzioni di consigliere al candidato della stessa lista che ha riportato, dopo gli eletti, il maggior numero di voti, ovvero Raffaele Callà.

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Lunedì, 12 Novembre 2012 15:33

Vibo, buco da 22 milioni di euro al Comune

 

mini dagostino-sindaco-vvVIBO VALENTIA - C’è poco da fare. A Palazzo “Luigi Razza” i conti proprio non tornano. All’interno delle casse del Comune di Vibo sarebbe stato riscontrato un buco di circa 22 milioni di euro. Gli accertamenti, effettuati dalla Prefettura, avrebbero dunque svelato una situazione economica catastrofica dettata da una gestione quantomeno allegra delle casse comunali. E di certo poco trasparente. Al di là del disavanzo che l’ente vibonese si trascina già dal consuntivo del 2011 (4milioni di euro), sembra che il buco nell’ultimo esercizio finanziario sia stato ulteriormente allargato dal prelievo di somme ingenti, sottratte con il consenso dell’assessore comunale alle Finanze Giuseppe Scianò. Avrebbero usufruito dei fondi proprio gli attuali vertici dell’amministrazione vibonese, fra cui il sindaco Nicola D’Agostino, per coprire le cospicue uscite finalizzate al pagamento delle laute consulenze esterne

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mini municipio_serraRiceviamo e pubblichiamo:

L’inerzia dell’attuale amministrazione, alla fine, è venuta alla luce. I diciotto mesi, del sindaco e della sua maggioranza, passati a sonnecchiare sono emersi, tutti, in sol colpo. Nell’imbarazzato ed imbarazzante silenzio dell’ultimo consiglio comunale si è compreso l’incommensurabile disagio di una compagine che non riesce a governare neppure l’ordinario.  Nel corso della discussione sull’approvazione del conto consuntivo, nonostante le perplessità e le osservazioni della minoranza, nessuno ha accennato una risposta. Quasi i consiglieri di maggioranza fossero rimasti a casa a dormire, nessuno si è alzato per replicare, per spiegare un’operato che non c’é. Nessuna spiegazione neppure sul tema caldo dei tanti, troppi, debiti fuori bilancio, alcuni dei quali, con un colpo di creatività amministrativa sanati con una semplice transazione, una delle quali, di poco meno di 5 mila euro destinata, pare, a pagare, un tavolo. Ancor più grave, poi, la situazione emersa nel corso della discussione sul bilancio di previsione. Più che una discussione, un monologo dei consiglieri comunali di minoranza cui, la maggioranza, ha risposto con la solita scrollata di spalle e qualche balbettante e poco convincente spiegazione. Tuttavia, nel corso della seduta, convocata per l’ennesima volta di mattina, con lo scopo di preservarsi dalle poco edificanti figure rimediate nel corso degli ultimi consigli, è emerso in maniera inequivocabile che non c’è da stare allegri. Serra sembra aver imboccato la via del declino senza che la maggioranza se ne curi o, peggio ancora, se ne avveda. Basta leggere il ragionieristico bilancio, fatto solamente per tenere in equilibrio le entrate con le uscite, per averne la certezza. Un bilancio in cui emerge la mole di bugie raccontate in campagna elettorale e non solo. Lo scorso anno  la maggioranza aveva assunto l’impegno di ridurre, a partire dal 2012, la tassa sulla raccolta dei rifiuti, al contrario, la tassa è rimasta invariata ed i cittadini continueranno a pagare il 43% in più rispetto al 2010. Una delle tante promesse non mantenute, ma non l’unica. Nel bilancio, ad esempio, non c’è traccia di quel milione di euro, promesso dal sindaco per rendere il comune indipendente da Sorical. Come se non bastasse, non c’è traccia, neppure, dei 300 mila euro di fondi regionali promessi recentemente per riattivare le sorgenti comunali. Un intervento assente anche dallo stringato e sempre uguale a se stesso piano triennale delle opere pubbliche. In attesa che si concretizzi l’ennesima promessa che i soldi arriveranno “ a breve”, rimaniamo ancorati alla speranza che la faccenda non finisca come l’impegno assunto, in campagna elettorale, dal sindaco di rinunciare al proprio stipendio per costituire un ufficio di staff. Allo stato, è evidente, non si ha notizia né dell’una né dell’altra cosa. Così come non si ha notizia dei soldi destinati a garantire gli investimenti dei giovani che, era stato promesso in campagna elettorale, potranno avviare un’attività avendo il comune come garante. Poi si va a leggere il bilancio ed alla voce sviluppo economico si trova zero euro impegnato. Così come non si trova nessun intervento a favore dei lavoratori Lsu e Lpu per i quali, sempre  in campagna elettorale, nonostante la normativa lo vietasse, il sindaco aveva promesso di costituire una società municipalizzate con la quale stabilizzare tutti. Che dire poi sull’impegno a favore del turismo religioso che avrebbe dovuto fare di Serra una piccola Lourdes? Anche su questo punto le risorse impegnate sono piuttosto scarse, appena 10 mila euro. Ben venga il finanziamento per la realizzazione della “Casa del pellegrino” presso il centro polifunzionale. Ma viene da chiedersi se non sarebbe stato più opportuno, nell’ambito dei Pisl, presentare un progetto diverso, ovvero un progetto finalizzato ad attrarre turisti, piuttosto che a far dormire visitatori che non ci sono. La “Casa del pellegrino”  rischia di diventare, prima di nascere, quello che già è, una cattedrale nel deserto, nella migliore delle ipotesi destinata ad entrare in concorrenza con le strutture alberghiere private che, allo stato, non hanno certo il problema del tutto esaurito. A ciò si aggiunga che, nel settore, il Comune dispone, già, delle case del “Paese Albergo”. Come se non bastasse, chi ha buona memoria, ricorda, come dai palchi elettorali, il sindaco promettesse di fare del centro polifunzionale il “secondo ospedale”. Ora, dopo aver assistito inerme alla cancellazione del primo, recita il “de profundis” anche a quello che, nelle sue promesse, avrebbe dovuto essere il secondo. Inoltre, memori delle abbondanti nevicare dello scorso anno e del rischio sismico che incombe sulla nostra regione, sarebbe stato normale prevedere uno stanziamento nel capitolo di bilancio destinato agli interventi di protezione civile. Al contrario, anche in questo ambito nulla è stato previsto, con l’ovvia conseguenza che, in caso di neve, si dovrà ricorre a dispendiosi interventi di somma urgenza con conseguente riconoscimento di debiti fuori bilancio. La difficile congiuntura economia non può essere un valido alibi per diversi ordini di motivi. Innanzitutto molti dei tagli ai bilanci comunali erano stati ampiamente annunciati con il D.L. 78/2010, tanto che, già in campagna elettorale, avevamo diffidato l’allora candidato a sindaco del Pdl dall’assumere impegni che non avrebbe potuto onorare. Non  è un caso che nel corso dell’ultima tornata elettorale avevamo ripetuto in diverse occasioni la necessità di formulare un bilancio accompagnato da proposte sostenibili. A ciò si aggiunga che l’attuale amministrazione nella sua ignavia ha aggravato ulteriormente la situazione economica del comune, per esempio, annullando la raccolta differenziata, con la conseguenza, di far spendere 520 mila euro, negli ultimi due esercizi, per scaricare i rifiuti in discarica. Soldi che, con tutta evidenza, potevano essere impiegati per provvedimenti ben più urgenti. Così come si sarebbe potuti investire i soldi impiegati per la manutenzione della rete stradale, per realizzare interventi con i quali alleggerire la dipendenza da Sorical, producendo, al contempo, un risparmio sull’esosa bolletta pagata ogni anno per comprare acqua putrida. Non si comprende, infine, la necessità e l’urgenza di avviare i lavori per il rifacimento dei viali cimiteriali. Un lavoro dispendioso, esteticamente discutibile, realizzato senza un progetto e senza una comunicazione alla sovrintendenza ai beni architettonici e paesaggistici. Un lavoro per il quale non ci sono impegni di spesa se non una semplice determinazione dalla quale risultano acquisti di alcuni materiali presso una ditta di Cittanova.

Mirko Tassone
Consigliere comunale "Al Lavoro per il cambiamento"

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mini lombardi_satrianiSERRA SAN BRUNO – Forse le scorte di calma e di morigeratezza che tutti gli attribuivano si sono già esaurite. Oppure il primo cittadino potrebbe aver preso troppo alla lettera l’esortazione arrivatagli dal suo dominus politico in uno dei recenti consigli comunali. “Devi cominciare ad usare il pugno di ferro”, gli aveva intimato Nazzareno Salerno, ma forse la metafora del consigliere regionale del Pdl non è stata colta con la dovuta misura da Bruno Rosi che, a quanto pare, avrebbe aggredito il segretario comunale Giuseppe Lombardi Satriani a margine della seduta di consiglio tenutasi ieri mattina.

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