mini municipio serraRiceviamo e pubblichiamo:

Con tutta evidenza, troppo impegnata a far assumere i propri parenti al Parco regionale delle Serre, l’amministrazione comunale non riesce ad affrontare neppure il più elementare dei problemi. Tra le innumerevoli vicissitudini che la nostra cittadina sta vivendo, viene, ad esempio, da chiedersi, possibile che, tra sindaco ed assessori, nessuno si sia accorto delle decine di cani randagi che vagano indisturbate per il paese? Dal cimitero a Santa Maria, passando per le strade del centro storico, non si fa che assistere a mute di cani sempre più numerose. Sono decine le segnalazioni, quotidianamente, prodotte da privati cittadini stanchi di non ricevere risposte da un’amministrazione latitante.

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mini corpo-forestaleDi seguito nota stampa di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila-Uil:

Le ragioni dello sciopero dei forestali calabresi stanno tutte nell’incoerenza tra il contenuto del piano per la forestazione è la sua effettiva realizzazione. Per la forestazione calabrese servono interventi strutturali non “Scoop Mediatici”. Mettere in sicurezza il territorio, avviare progetti di forestazione biogenetici, coinvolgere i forestali calabresi nel sistema di protezione civile, valorizzare le zone interne e montane con particolare riferimento al dissesto idrogeologico. Un grande progetto, dunque, per il quale bisogna ripristinare le risorse economiche tagliate dalla Regione Calabria. Per i segretari generali di categoria Battista Platì per la FLAI-CGIL, Bruno Lafortuna per la Fai-Cisl e Pasquale Barbalaco per la Uila-Uil, un tema importante come quello della forestazione non può essere affrontato in chiave scandalistica, come hanno fatto alcune testate nazionali

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Domenica, 15 Aprile 2012 17:58

Bruno Tassone. Un esempio di volontà

mini b._tassone_2Continuo il mio percorso nella bella Serra San Bruno, e non posso non passare dalla casa di Bruno Tassone. Personaggio serrese, anzi, pardon, serrese di adozione, ma originario di Spadola, (a cui abbiamo già usurpato la paternità di un altro Bruno Tassone, lu “Nigaru”).  Bruno vive da ragazzino un incidente che gli cambia la vita. Un incidente gli fa perdere la mano destra. Un dramma, che Bruno però affronta con una determinazione ed una forza di volontà fuori dal comune. Lavora, impara persino con un’abilità eccezionale a farsi il fiocco ai lacci delle scarpe. Suona. Buon sangue non mente, e come quella di suo zio Lu Stadhuni (lo stallone) padre del terzo Bruno Tassone (lu Miedicu) ha una voce possente. Suona, purtroppo non più la zampogna (della quale ancora riproduce a bocca l’accordatura dello strumento perfettamente) ma le chitarre, “francisi” e battente.

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mini Varone-VincenzoDi seguito la nota diffusa da Vincenzo Varone, sindaco di Mileto (VV), dopo lo scioglimento, da parte del Consiglio dei Ministri, a causa di infiltrazioni mafiose del del Consiglio Comunale.

"E’ il mio ultimo saluto da sindaco alla mia città che quasi tre anni fa mi ha eletto a furor di popolo (un risultato che nessun decreto prefettizio e ministeriale potrà mai cancellare), con una promessa che per me è un debito sonante. “Questa storia non finisce qui; questa macchia indelebile che è stata appiccicata addosso alla nostra Mileto prima o poi potete starne certi sarà cancellata. La verità un giorno verrà fuori tutta intera.

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mini 418110 2825058509933 1363137067 32394325 2041403905 nOggi, 21 marzo, primo giorno di primavera, Serra San Bruno scenderà in piazza con Libera per la XVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Un giorno importante dunque per la cittadina bruniana, che si appresta a vivere un momento di condivisione e di speranza nella battaglia per la legalità e contro le mafie. Il coordinamento provinciale di Libera ha voluto organizzare la giornata proprio a Serra per dare un segnale forte di memoria, di impegno e di testimonianza per tutte quelle persone innocenti cadute per mano mafiosa. Il corteo si radunerà stamattina alle 9 davanti alla Caserma dei Carabinieri; alle 9:30 è prevista la partenza della manifestazione che sfilerà su corso Umberto I; alle 10:30 inizierà la celebrazione di preghiera. Durante il corteo saranno letti i nomi delle vittime innocenti della mafia.

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mini libera logoIn vista della XVII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che l'associazione antimafia Libera celebrerà a Serra San Bruno il 21 marzo (https://www.ilvizzarro.it/a-serra-il-21-marzo-la-giornata-della-memoria-e-dellimpegno-in-ricordo-delle-vittime-innocenti-della-criminalita-organizzata.html), il Vizzarro.it pubblica alcuni scritti degli studenti dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Luigi Einaudi".

Mafia, ‘ndrangheta, sembrano cose distanti anni luce, invece è proprio nel XXI secolo che giorno per giorno si sente che hanno colpito ancora, e che colpiscono in silenzio

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Lunedì, 12 Marzo 2012 10:04

Gli eroi del manto (stradale)

mini serra san brunoFormat. Peripezie di un gruppo di camionisti che consegnano beni di prima necessità nelle zone più impervie del pianeta. Il titolo del programma televisivo stesso li classifica come eroi, sono coloro che affrontano gli ostacoli rappresentati dalla conformazione territoriale di alcuni paesi del globo non ancora raggiunti dal progresso tecnologico e viario, sono coloro che accettano di portare a termine le consegne che nessuno al mondo dotato di buon senso accetterebbe di fare. Eroi appunto, gente che abbandona la propria famiglia senza pensare che il ritorno tra gli affetti familiari non è affatto scontato. Situazioni reali, che vengono documentate da chi guarda queste persone con rispetto e ammirazione. Lo stesso rispetto e ammirazione di cui dovrebbero godere i cittadini serresi che giorno dopo giorno si districano con i loro mezzi di trasporto tra segnali di pericolo generico, buche profondissime senza segnaletica alcuna e rami caduti dagli alberi a causa della straordinaria nevicata del mese scorso. Il centro storico, laddove non è presente la pavimentazione in pietra, la zona denominata “Prisa”, “lu Schicciu”, via Aldo Moro e altre vie centrali del paese che non citiamo per mancanza di spazio nel monitor (che non reggerebbe in una sola pagina l'elenco completo delle zone disastrate senza mettere dito allo scroll, …e stiamo parlando di un 19 pollici), sono solo la punta dell'iceberg, manco fosse Serra San Bruno un teatro di guerra in cui le forze del bene e del male (ai livelli delle sfide tra He-Man e Skeletor con esplosioni e lampi che squarciano il cielo) si danno battaglia. “La priorità della nostra amministrazione sarà migliorare le condizioni del manto stradale cittadino entro i primi 30 giorni”, chiosavano coloro che sarebbero diventati amministratori, illustrando il programma elettorale. Quelle parole risuonano ancora nelle menti dei cittadini quando, alla mattina, escono di casa e vanno ad accompagnare i figli a scuola o mentre si recano sul posto di lavoro. Codesti soggetti non possono esimersi, ad ogni contraccolpo subito dalla loro automobile, dal trasformarsi in nuovi oracoli e accostare a quelle parole una profezia riguardante chi quelle parole le ha pronunciate. Noi, logicamente ci discostiamo da chi, suo malgrado, abbandona momentaneamente il suo “io” e si ritrova istintivamente a presagire eventi nefasti nei confronti di qualsiasi altra persona... “Li jestimi su di canigghia, cu li manda si li pigghia...” tuonava un vecchio detto vernacolare. E questa è più o meno la filastrocca che ogni giorno, appena sveglio, probabilmente ripete all'infinito chi è consapevole di aver fatto delle promesse che sa di non poter mantenere, per incompetenza o impossibilità... Chi ha comprato la Ferrari sapendo di saper guidare null'altro che una 126. Ai serresi, quindi, non resta che fare appello alla sensibilità (leggasi superstizione) di chi è stato delegato a risolvere i problemi del contesto cittadino e sperare che anche per sbaglio gli occhi, o le gomme di qualcuno di loro, vadano su quelle buche proprio mentre il pensiero va alla filastrocca. In un attimo sarebbe “profezia”, salvo poi accorgersi che tra i destinatari figurerebbe anche chi ha appena profetizzato. “Cavolo, sono io colui che potrebbe mettere fine a tutto questo... come è stato possibile?”. Uno scatto d'orgoglio e come per magia si potrebbe iniziare a fare e non solo a proclamare. Ma forse è troppo, pensare di risolvere tutti i problemi così. Diamine, siamo in Calabria si... ma non crediamo alla superstizione! No...., i serresi, purtroppo, ormai non possono puntare neanche su quella...

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mini consiglio comunale serraErano baci di plastica quelli che il sindaco Rosi aveva lanciato alla maggioranza durante il consiglio comunale di Novembre. Aveva parlato di progetti pronti e squadra unita. Ci risvegliamo a Marzo e i progetti ancora non ci sono, probabilmente neanche la squadra. L’ultimo consiglio comunale ha scoperto gli altarini fra verità supposte e sguardi pidiellini spenti, delusi, incollati al pavimento come zerbini. Va di scena il quinto atto dell’era Rosi.
Primo punto all’ordine del giorno il caso Zaffino: 224 voti nel maggio scorso, palla al piede oggi. A tagliare la catena ci prova proprio il Sindaco che si arrampica nel tentativo di far credere che l’attuale crisi amministrativa sia causata dalla presenza di Zaffino. Se viene rimosso il paese si salverà, magari diventerà ricco: “le motivazioni sono puramente politico-amministrative”. Qualcosa non torna. Lo ribadisce la minoranza soprattutto il consigliere Mirko Tassone che ribatte: “il sindaco ha un dovere di chiarezza nei confronti della cittadinanza, che senso ha mandar via un solo assessore per rilanciare i piani della giunta?”. Arrivano altri inviti alla verità. Prima Raffele poi Lo Iacono. Intorno tutto tace. Anche i migliori oratori per una volta tanto non fiatano. Il capogruppo PdL Salerno, rimane in sordina, indifferente come un astemio all’Oktoberfest.  Il sindaco Rosi, che ha sempre l’aria di quello che non poteva farci niente, non si smentisce. È come un processo fisiologico : “Gli assessori si nominano e si revocano!”. Come dire purtroppo d’autunno cadono le foglie. Sono cose che capitano.
La colpa di tutto viene riversata sull’ormai ex assessore come se fosse l’unico incapace nel dare un contributo all’azione amministrativa. Pochi minuti prima proprio Zaffino, leggero come una libellula, aveva testualmente tuonato: “Pregherei il Sindaco di dire quali sono le vere motivazioni della sua decisione. Deve avere il coraggio di sviscerare tutta la verità. Io ho presentato un esposto in Procura e in Prefettura, perché bisogna dire la verità. E la verità la sai tu, la so io e la sa tutta la maggioranza consiliare. Coraggio. Io sono qui!”. La nebbia inghiotte la maggioranza. Time out. Lo Iacono chiede 5 minuti per azioni concordate con il resto della minoranza. La ricreazione scade. Si torna in aula. Manca solo Zaffino, volatilizzato come Dracula all’alba. Poco dopo si volatilizza anche la minoranza che, lo annuncia Rosanna Federico, si autosospende fino ad un incontro chiarificatore con il prefetto. Anche i cittadini abbandonano l’aula. Ad assistere alla seduta rimangono in 4. Perfetti per un 3sette. Almeno per questo, se non per amministrare, l’esperienza non manca.
Serra profuma di commissario prefettizio. Siamo ai titoli di coda di quel maldestro viaggio su un filo troppo sottile.

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mini ilgiornochenonceLa citta' di Lamezia Terme si e' mobilitata contro le intimidazioni e gli attentati compiuti nelle ultime settimane. Don Giacomo Panizza ha incontrato gli studenti ed ha raccontato le attività svolte dal 1976, anno in cui giunse a Lamezia, ed i momenti in cui gli venne assegnata la casa confiscata ai Torcasio e le minacce ricevute. All'incontro era presente anche il sindaco di Lamezia, Gianni Speranza. In serata c'e' stata una fiaccolata nel quartiere Capizzaglie. Il lungo corteo organizzato per "Il giorno che non c'è" ha preso il via proprio dalla scuola che pochi giorni fa stata oggetto delle attenzioni di ignoti vandali che l'hanno devastata. Circa duemila persone hanno sfilato in corteo attraversando alcune zone "difficili" di cui la città ieri si è simbolicamente riappropriata. In serata ci sono stati i contributi del cantautore Nino Racco, dell'imprenditore Rocco Mangiardi che ha denunciato il racket, del prefetto Antonio Reppucci, del vescovo Luigi Cantafora e di molti magistrati in servizio in Calabria 

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mini ilgiornochenonceDi seguito l'appello del comitato promotore della manifestazione antimafia "Un giorno che non c'è", che si svolgerà mercoledì 29 febbraio a Lamezia Terme.

 

In Calabria la ’ndrangheta la senti, la tocchi, l'odori, ti passa davanti ogni giorno, al bar, al supermercato, nelle buche delle strade, nei saluti rispettosi...Qui la 'ndrangheta non ha bisogno di teoremi per farsi spiegare. C'è. Lamezia Terme soffre del fenomeno dell’illegalità diffusa.

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