Riceviamo e pubblichiamo:

I consiglieri comunali sedicenti Pd della città di Vibo Valentia, dopo aver celebrato ieri mattina il Festival del pretesto e dell'ipocrisia, prima ancora di scendere dalle scale di via Argentaria hanno incassato l'ennesima figura barbina.

Mentre in effetti Russo e compagni affastellavano argomenti e ricercavano giustificazioni per definire un inciucio politicamente inqualificabile, il consigliere Stefano Luciano li scavalcava a sinistra sul tema che di più mette a nudo le incoerenze e le timidezze del gruppo: la sfiducia a Costa.

Dalle chiacchiere ai fatti, già oggi in sede di approvazione del DUP abbiamo verificato quanto regge il patto di potere sancito - officiante Vito Pitaro, con Mangialavori e il centrodestra - sulle elezioni provinciali di Vibo. Gli eroici tutori dell'ortodossia democratica in salsa vibonese hanno fatto ancora una volta da stampella a Costa e dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quali erano i contorni del baratto politico stipulato in sfregio al Pd di tutto il territorio vibonese.

Repentinamente chi, per qualche giorno, quando il proprio voto valeva 8, ha fatto il leone, è tornato a farsi pecorella in consiglio comunale quando è tornato valere 1, esattamente come accade da 3 anni. Del resto, la clamorosa incoerenza del gruppo dei "lanciatori di segnali" e cacciatori di incarichi in astinenza, oltre che nella totale infondatezza dell'assunto secondo cui per rafforzare il partito a Vibo bisogna votare Forza Italia, sta nella faccia tosta di presentarsi in federazione sedendo allo stesso tavolo con un consigliere che appena sei mesi fa si è candidato alle politiche in altra coalizione e che è già automaticamente decaduto dell'anagrafe degli iscritti.

Peraltro il segretario di Federazione, diversamente da quanto ritenuto dalla banda degli onesti, mi risulta abbia già avviato la procedura presso la commissione di garanzia per la violazione dell'art. 4 del codice etico per come conclamata e dagli stessi ieri pubblicamente certificata.

Pino Pellegrino

Dirigente del Partito democratico

Commissario del Parco naturale regionale delle Serre

Pubblicato in POLITICA

mini alaco_spettraleRiceviamo e pubblichiamo

«Continua il silenzio sul gravissimo caso dell’Alaco e dell’acqua dei rubinetti». Lo denunciano i parlamentari calabresi M5S Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni, che dei rischi dell’acqua potabile parleranno sabato 3 maggio a Rombiolo e a Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia. I Cinque Stelle vi terranno due comizi, inseriti nel tour in Calabria per le elezioni europee. L’appuntamento a Rombiolo, dove si vota anche per il sindaco, è alle ore 17 in piazza Madonna del Rosario; a Serra San Bruno è, invece, alle ore 19 in piazza Monumento, nel centro storico.

Pubblicato in ATTUALITÀ
Domenica, 01 Dicembre 2013 11:22

Caligiuri il mattatore

mini 1451325_10200306411582073_659142453_nL'hanno sentito parlare più volte di «libertà della cultura» e, subito dopo, correggere il tiro con lo sguardo di chi ha trovato la formula giusta, di sicuro impatto comunicativo, come piace a lui. E quindi a suo parere si dovrebbe, piuttosto, raggiungere «la libertà dalla cultura», dunque tenersi a distanza «da ogni forma di retorica», così da poter finalmente affrontare con serenità il dibattito mai risolto, specie al Sud, sul rapporto tra la cultura e le istituzioni. Appunto. Mario Caligiuri parla a braccio, ma segue sempre un canovaccio che, mettendo insieme il mosaico delle sue numerose dichiarazioni pubbliche, è facile ricostruire. Quindi, solo per fare un esempio: «La Regione intende concorrere alla creazione di una rete del sapere, volta ad approfondire tematiche legate al rinnovamento del comune sentire verso la promozione di un’armonia fra le genti».

Pubblicato in LO STORTO

mini nardodipaceRomano Loielo riconquista la poltrona di sindaco col 57,37% delle preferenze nonostante su di lui penda un giudizio del tribunale di Vibo Valentia, che il 21 ottobre scorso ne ha decretato l'incandidabilità. Per quasi due anni, l'attuale sindaco (uscente e appena rieletto), era stato sostituito da una terna commissariale insediatasi dopo lo scioglimento del consiglio comunale per sospette infiltrazioni mafiose, arrivato anche a causa dei risultati dell'operazione "Crimine" della Dda di Reggio Calabria, che ha portato all'arresto del padre e del cugino dell'ex vicesindaco Romolo Tassone, il quale a sua volta è stato giudicato incandidabile (non presentatosi alle ultime elezioni) come il riconfermato sindaco. Certo, sull’incandidabilità c'è da aspettare la sentenza d'appello per la conferma o meno del primo provvedimento, infatti i cittadini di Nardodipace non hanno pensato due volte a riconfermare Loielo, come se niente fosse successo, e il sindaco da parte sua ha fatto lo stesso ricandidandosi. Penso, per esempio, che in situazioni del genere correre il rischio significhi la possibilità di fare una magra figura ottenendo una manciata di voti, dato che la magistratura sta cercando di fare chiarezza sulle disavventure della passata amministrazione. Il paradosso, invece, sta nel fatto che il principale contendente della lista risultata vincente sia stato un altro ex sindaco, Antonio Demasi. Alla faccia del cambiamento! Senza spingersi troppo nel pantano della morale, mi chiedo: com’è possibile che oggi tutto sia diventato giustificabile? Com'è possibile che ancora la Politica, la più nobile delle arti, sia per centometristi, mentre la Giustizia per maratoneti?

Pubblicato in LO STORTO
mini brognaturo_municipioBROGNATURO - Due giorni di eventi culturali per una «Calabria nuova» si terranno a partire dal pomeriggio odierno nel piccolo centro del Vibonese. 'Confronti', questo il titolo della rassegna, prenderà il via alle 17 con una discussione sulla letteratura, che sarà moderata dalla giornalista Rosamaria Gullì e prevede gli interventi degli scrittori Vito Teti e Mimmo Gangemi. Alle 18 e 15, invece, l'attenzione si sposterà sull'arte e l'architettura ed il dibattito, moderato dall'architetto Merilia Ciconte, prevede una discussione con il professor Gianfrancesco Solferino, il professor Armando Rossi e l'architetto Fabio Foti. Alle 19 e 30 si parlerà di politica, con una conversazione tra gli amministratori locali e, tra questi, il sindaco di Acquaro Giuseppe Barilaro, quello di Fabrizia Antonio Minniti, il primo cittadino di Serra Bruno Rosi ed il sindaco di Brognaturo Giuseppe Iennarella. Domani, invece, si terrà la seconda parte della rassegna, che prenderà il via sempre alle 17 con il concerto bandistico dell'associazione musicale 'Maria Santissima della Consolazione' e, subito dopo, inizierà un nuovo dibattito sulla mafia. Saranno presenti lo scrittore Enzo Ciconte, il sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi ed il dottor Gilberto Floriani. Alle 18 e 15 si parlerà di migranti con l'architetto Alì Barati, il primo cittadino di Riace Mimmo Lucano e quello di Rosarno, Elisabetta Tripodi. Al termine della rassegna, un nuovo incontro sulla politica con i primi cittadini della zona: Gianluca Callipo (Pizzo), Vitaliano Papillo (Gerocarne), Gregorio Tino (Chiaravalle), Domenico Villì (Vazzano) e Pino Iennarella (Brognaturo). Condurrà la giornalista Francesca Onda. 
 
 
(articolo pubblicato su 'Il Quotidiano della Calabria')
Pubblicato in CULTURA
Sabato, 15 Giugno 2013 10:04

A Lamezia 'Arti per l'acqua pubblica'

mini arti_per_lacqua_16.06.2013
Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Il Comitato Lametino Acqua Pubblica, a conclusione della raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua lanciata dal Coord. Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” lo scorso 14 gennaio, promuove Arti per L’acqua, una giornata di festa, di arte e di musica, il 16 giugno alle ore 18:00 c/o gli spazi del L.S.O.A. Ex Palestra di vico Belvedere II. Sedici artisti italiani e stranieri; Laura Vicario, Niko Citriniti, Maurizio Carnevali, Simona Ponzù Donato, Antonio Cardamone, Concetta Villella, Laura Fazzari, Gennaro Montuoro, Francesca Pulici, Antonello Migliaccio, Giovanni Orlando Muraca, Diego Rutar, Rosella Cerra e Ciccio Svelo, Federica Zizzari in arte Kika-kikosmika, Madeleine O’ Neill, Fabio Butera. Gli artisti sono stati chiamati ad esporre le proprie opere sul tema dell’acqua intesa come elemento e come bene comune, fuori dal mercato. Nell’arco della manifestazione si terrà un laboratorio d’ arte per bambini e tanta live music a cura di NEWCASTROSOUND, VELENO CREW (CZ), MAD FREQUENCY. La giornata si inserisce negli eventi che a livello nazionale e regionale sono organizzati per festeggiare il secondo anniversario della vittoria referendaria con la quale 26 milioni di italiani scelsero per l'acqua pubblica e la difesa dei servizi pubblici locali e che ha rappresentato il momento conclusivo del percorso verso la ripubblicizzazione del servizio idrico avviato dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua. Anche in Calabria circa 800 mila cittadini scelsero l'Acqua Bene Comune facendo raggiungere il quorum in una regione dove per circa un ventennio la Sorical ha attuato politiche di colonizzazione territoriale gestendo per il proprio tornaconto le nostre risorse idriche e lasciando ai cittadini circa 400 milioni di euro di debiti. Da allora, nonostante tribunali e Corte Costituzionale continuino a dare ragione ai comitati, nonostante la campagna di “Obbedienza Civile” abbia portato migliaia di cittadini ad autoridursi la bolletta rispettando il voto di due anni fa, la politica nazionale è stata sorda alle richieste dei cittadini. Si sono succeduti tre governi e nessuno di questi ha messo all'ordine del giorno un programma di ripubblicizzazione del servizio idrico come gli italiani hanno chiesto con forza il 12 e il 13 giugno del 2011.
L’evento sarà allora un importante momento di confronto per fare una sintesi ed un resoconto da un lato sulla raccolta firme della proposta di legge regionale che, ad un mese esatto dalla fine della campagna ha già superato le 8000 firme e si avvia a chiudere la raccolta tentando di raddoppiare il numero di firme necessarie previste per legge (5 mila firme), dall’altro a focalizzare l’attenzione sullo stato delle principali vertenze aperte in città tra le quali in primis il mancato processo di ripubblicizzazione della Lamezia Multiservizi S.p.A. e sull’assenza nell’agenda politica della Giunta Speranza del tema della ripubblicizzazione del Sistema Idrico cittadino. Il messaggio che si intende lanciare è che la mobilitazione del Comitato Lametino Acqua Pubblica non si è mai fermata, ma anzi si rilancia con forza la lotta per chiedere la ripubblicizzazione del servizio idrico e la piena attuazione dei referendum, per l'acqua bene comune e per una Lamezia Multiservizi che esca dalle logiche del mercato e diventi un bene collettivo della comunità lametina.
 
SI SCRIVE ACQUA, SI LEGGE DEMOCRAZIA!
Comitato Lametino Acqua pubblica
Pubblicato in CULTURA

 

mini municipio serraRiceviamo e pubblichiamo:

E’ senza dubbio singolare il comportamento dell’amministrazione Rosi in merito alla gestione degli LPU utilizzati finora dal Comune di Serra San Bruno. Ed ancora più particolare è l’atteggiamento del neo Assessore Regionale al Lavoro Nazzareno Salerno che, a Catanzaro e a Roma afferma di tenere in massima considerazione il futuro lavorativo degli Lsu e degli Lpu calabresi ma poi nel suo Comune, dove sicuramente ha la possibilità di indirizzare alcune scelte, non induce alla ragionevolezza chi, incoscientemente, si adopera per mandare a casa 58 lavoratori che da tanti anni rappresentano lo strumento con cui la collettività di Serra ha potuto godere di servizi primari a costi vicino alla zero.

Solo qualche settimana fa, replicando ad una nota attribuita ad alcuni Lpu in cui si sostenevano le azioni di Rosi, ma che noi abbiamo sempre pensato fosse frutto di una “penna amica” del Sindaco, dicevamo appunto che i lavoratori dovrebbero stare sempre dalla stessa parte perché la ruota gira ed il potente potrebbe secondo i suoi umori prendersela con chiunque. La verità è, a nostro parere, che gli Lpu di Serra, che da sempre si sono adattati ai voleri ed ai bisogni degli amministratori di turno, non hanno conquistato la consapevolezza che la politica va e viene e che nessuno, ad iniziare da Rosi può inopinatamente decidere della vita lavorativa e del sostentamento economico di 58 famiglie quando, addirittura, le risorse necessarie non sono nemmeno erogate dall’ente che li utilizza.

Non ne ha assolutamente il diritto ed i lavoratori lo devono ben capire, prima loro, e poi farglielo capire all’attuale Sindaco a cui è stato consegnato un paese nobile come Serra San Bruno che a nostro parere meriterebbe ben altre attenzioni e ben altri argomenti da trattare, primo fra tutti un piano di sviluppo dell’occupazione e dell’area, ogni anno che passa sempre più emarginata e periferica, a dispetto del fatto che lì vivono o da lì provengono diversi uomini di potere, per citarne solo alcuni, Censore, Salerno, Calvetta. E comunque la responsabilità di quello che si sta preparando per gli Lpu di Serra non può essere solo opera del Sindaco, bisogna capire cosa c’è dietro, ad iniziare dalla richiesta di trasferimento in massa di alcuni di loro al Parco delle Serre, ente che attualmente, da lottizzazione politica, pare essere nelle disponibilità di Salerno, dominus di Rosi.

Qual è la strategia che anima tutto ciò? Quale epurazione si ha in mente?

Qualunque cosa questi signori pensino, deve essere assolutamente sventata, e l’unico modo per ottenere ciò è la coesione di tutti i lavoratori interessati, la loro lotta per la conquista di dignità e lavoro, una forte opposizione alle trame di chi, forte del consenso conseguito alle elezioni, ritiene forse di essere stato investito del potere di vita e di morte sui suoi concittadini. Così anziché utilizzare quella preziosa fiducia assegnatagli per portare serenità nella città e tra la gente, si diletta ad instillare preoccupazioni su preoccupazioni.

Certamente ci aspettiamo un intervento forte di tutte le opposizioni ma anche dei consiglieri di maggioranza che abbiano voglia e capacità di indurre il Sindaco a ragionare. Noi intanto, per quello che ci compete, abbiamo inoltrato una richiesta d’incontro all’Amministrazione, con l’intento di discutere di tutto ciò, alla presenza delle altre OO.SS e dei lavoratori perchè sia fatta chiarezza sulle posizioni di ognuno.

Quale azienda, se avesse la possibilità di utilizzare gratis diecine e diecine di lavoratori, magari formandoli per i servizi che più sono utili ed investendo su di loro magari per un ricambio quando i veterani andranno in pensione, li rifiuterebbe? Credo nessuno, a meno che non abbia tutte le rotelle al proprio posto. Oppure a fare paura è proprio l’eventualità che qualcuno reclami una stabilizzazione che riempirebbe gli organici per i prossimi 15 anni e quindi impedirebbe le solite pratiche clientelari?

Luciano Prestia
Segretario Provinciale UIL Vibo Valentia

 

Pubblicato in POLITICA

mini rosiRiceviamo e pubblichiamo:

Amministrare con competenza e trasparenza oggi non è un compito molto semplice, soprattutto quando viene affidato dal volere di un popolo che in maniera democratica e libera sceglie una coalizione che ritiene più consona per il bene di un paese o città'. Questo avviene precisamente nelle amministrative del 2011, quando la coalizione del Pdl vince con un netto distacco sulle altre liste civiche che competevano per il palazzo comunale di Serra San Bruno. Tantissima gente aveva riposto fiducia, credendo alle tante promesse "peccaminose" che i grandi politici territoriali fecero. Ne voglio ricordare qualcuna:
- ospedale del futuro, con apertura di nuovi reparti e potenziamento di quelli già esistenti;
- 100 posti di lavoro da offrire ai giovani del territorio per abbattere la disoccupazione giovanile;
- creazione di un turismo ecclesiastico che avrebbe portato un flusso crescente di turisti beneficiando in  termini economici/ finanziari per il territorio.
Mi chiedo come sia possibile che passati due anni tutte queste promesse non siano state attuate e non solo la disoccupazione giovanile nel nostro paese sia galoppante, assistendo ad una quasi desertificazione lavorativa in tutto gli ambiti. L' Ospedale San Bruno rischia addirittura il completo ridimensionamento dei reparti che fino a poco tempo fa erano attivi, dimenticandosi completamente della salute della gente e dei tanti posti di lavoro che vengono occupati nel presidio ospedaliero,creando difficoltà  lavorative alle professionalità mediche e tecnico-infermieristiche. Voglio ricordare che capacità politica vuol dire snellezza non solo in campagna elettorale, promettendo e presentando programmi politici stratosferici, ma vuol dire essere capaci di assumersi le proprie responsabilità e attuare ciò che sia benefico e migliorativo per il paese. Assistiamo ad un degrado che tocca quasi tutti i settori; si pensi che da molto tempo l'amministrazione comunale non è stata in grado di fornire le buste per la raccolta differenziata,costringendo la gente a comprare i sacchetti per poi farci pagare la tarsu comprensiva di buste non forniteci. E come per magia..ultima pubblicità' negativa, dopo l' arrivo della commissione d' accesso inviata  dal prefetto per vigilare sull' attività' amministrativa svoltasi in questi due anni,il sindaco per eludere ciò  che è stato frutto di un lavoro intenso e qualificato dei commissari, s' indigna e addirittura ci ridicolizza d'innanzi ai giornalisti con una conferenza stampa al dir poco scioccante, dove si dice pronto all'automutilazione. Mi chiedo come mai il sindaco e l'amministrazione comunale invece di allestire simpatici "teatrini viventi" in piazza municipio con tendoni da campeggio e varie scenografie per autodiferndersi, non protesti per tutelare la posizione dei lavoratori LSU ed LPU del suo comune, che rischiano il proprio posto di lavoro,invece di punire i suoi lavoratori  per il solo fatto di non essere appartenenti alla sua area politica? Beh che dire...Come dice Dante Alighieri :" ai posteri l ardua sentenza".

Valeria Giancotti
Coordinatore cittadino AD

Pubblicato in POLITICA

mini municipio serraRiceviamo e pubblichiamo:

Irresponsabili! Dopo l’annuncio di non voler rinnovare i progetti relativi ai lavoratori Lsu-Lpu, nessun altro aggettivo può qualificare meglio sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza. La peggiore amministrazione della storia serrese, con quest’ultimo passo, si accinge a varare quello che rappresenta un autentico capolavoro di insensibilità. Un’insensibilità, aggravata dalla volontà di scaricare la responsabilità di ciò che non funziona sulle spalle di 58 padri e madri di famiglia che corrono il serio rischio di ritrovarsi in mezzo alla strada. Il compito della politica, o meglio della buona politica, dovrebbe essere, tra gli altri, quello di creare condizioni favorevoli allo sviluppo economico, di costruire opportunità occupazionali, di accorciare le distanze sociali attraverso un benessere il più possibile diffuso. Al contrario, a Serra, l’amministrazione lavora per far lievitare il disagio e per impoverire le famiglie e l’intera comunità. Non sfugge a nessuno, infatti, che, qualora lo scellerato progetto dovesse andare in porto, il danno arrecato all’economia locale sarebbe di proporzioni incalcolabili. Anziché studiare misure, per invertire la rotta di un paese in declino, con un’economia in ginocchio, con molte famiglie afflitte dalla disperazione e dalla povertà, il sindaco e la sua giunta non trovano altro di meglio che scaraventare nella disperazione 58 famiglie . Come se non bastasse, quello che corrisponde ad un sostanziale licenziamento dei lavoratori, rischia, anche, di depauperare il Comune che si troverebbe nella condizione di non poter erogare molti servizi, allo stato svolti da lavoratori Lsu-Lpu. Nei giorni scorsi, al fine approfondire la vicenda (prima di presentare la richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario) mi sono recato dal sindaco, il quale nel confermare la volontà di non rinnovare i progetti, ha ventilato l’ipotesi di affidare all’esterno alcuni servizi. Un disegno folle ed economicamente insostenibile (l’ultimo rendiconto è stato chiuso con un disavanzo di 187 mila euro), che nel mettere a rischio la sopravvivenza del Comune, rende ancor più precaria l’esistenza di chi già rappresenta il paradigma della precarietà. Non è un caso, che ben 19 lavoratori, in ansia per il loro futuro, abbiano presentato domanda di trasferimento, dopo aver compilato un modellino distribuito “informalmente” presso il gabinetto del sindaco. Viene, quindi, da chiedersi che fine abbia fatto quella società mista che, in campagna elettorale, l’attuale sindaco aveva promesso, per stabilizzare gli Lsu-Lpu? Con tutta evidenza, si tratta dell’ennesima bufala, che va ad aggiungersi alle tante altre, propinate per accaparrarsi qualche preferenza. Lascia, inoltre, basiti il conformismo dell’intera maggioranza nelle quale non si ode nessuna voce critica. Al contrario, qualcuno difende il provvedimento motivandolo con la scarsa produttività dei lavoratori. Se il criterio di valutazione, basato sull’efficienza e sui risultati raggiunti, si applicasse a tutti, la prima a dover andare a casa dovrebbe essere l’attuale maggioranza. Tanto più che i lavoratori, a differenza del sindaco e della sua giunta, almeno, non fanno danni.

Mirko Tassone
Consigliere comunale 'Al Lavoro per il Cambiamento'

Pubblicato in POLITICA

mini precari 4Un’anomalia dell’assistenzialismo all’italiana. Per migliaia di lavoratori, appesi all’incubo della precarietà, è un dramma che dura da 15 anni. Per la politica, che ha partorito quest’ennesima bomba sociale, oggi è diventato un fardello pesantissimo, difficile da portare (e da scaricare). Il Consiglio di Stato (sentenza n. 1253/2007) ha decretato che l’attività dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità non può qualificarsi come un vero rapporto di impiego, “e ciò per la considerazione che il rapporto dei lavoratori socialmente utili trae origine da motivi assistenziali e riguarda un impegno lavorativo certamente precario”. Un responso impietoso, difficile da accettare per chi svolge quotidianamente servizi essenziali in migliaia di enti locali - per poche centinaia di euro al mese e senza alcun contributo previdenziale - ed è ciclicamente costretto a scendere in piazza

Pubblicato in LO STORTO
Pagina 1 di 8

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)