«Nonostante il delicato periodo di restrizioni, gli incivili trovano modo di esprimere il loro animo cafone».

C’è rabbia e rammarico nelle parole del prof. Luca Amato, dell’associazione culturale Delecta Iter, nel commentare un atto vandalico perpetrato ai danni del sodalizio. «Nella mattinata di oggi - afferma Amato - alcuni componenti dell’associazione, nel recarsi presso la propria sede legale sita in Via Fiume, nel cuore del centro storico della cittadina bruniana, hanno registrato un vile atto vandalico: il grande vaso portafiori che abbelliva l'ingresso della sede è stato divelto e poi rotto e ovviamente andate distrutte anche le piante all’interno. Tempestivamente si è proceduto ad avvisare la locale stazione dei carabinieri che, giunti sul posto, hanno provveduto ad attivare la procedura di denuncia per atti vandalici contro ignoti».

Amato, in qualità di socio fondatore e consigliere della stessa associazione, si rivolge al sindaco Alfredo Barillari e in particolare al Comando di polizia municipale affinché «ci sia un maggiore controllo e maggiore tutela, in particolar modo nelle strade attigue alla Chiesa Matrice, che in periodi non pandemici risultano affollate da giovani vandali dediti ad attività non sempre legali (come spesso segnalato e denunciato alle autorità competenti). Alla fine - precisa Amato - spiace registrare che nessuno dei residenti abbia sentito nulla, eppure rompere un grande vaso in cemento non credo sia una cosa silenziosa. Allo stesso modo nessuna tutela o risarcimento per l’associazione che dovrà provvedere a spese proprie alla rimozione dei detriti e alla sistemazione del tutto come indicato dal Comando dei vigili urbani».