«Abbiamo accantonato un progetto rifiuti, probabilmente all’avanguardia, con il quale, però, gli esperti amministratori che ci hanno preceduto, stavano mettendo totalmente a carico dei cittadini spese per la realizzazione di opere (isole interrate ed ecocentro) per le quali, viste le competenze dichiarate, si sarebbero potuti intercettare finanziamenti a livello regionale o europeo».

Il vicesindaco di Serra San Bruno Rosanna Federico replica così ai consiglieri di opposizione Antonio Procopio e Luigi Tassone, i quali hanno parlato di una «gestione non ordinata, ma solo di atteggiamenti politici che rendono evidente la confusione degli amministratori».

Secondo Federico il progetto del precedente esecutivo «avrebbe comportato per i serresi un aumento di oltre il 30% della Tari, che sarebbe andato a sommarsi agli aggravi determinati dall’ingente aumento subito dalle tariffe per i conferimenti; un progetto che non teneva affatto in considerazione le esigue percentuali di riscossione e che avrebbe verosimilmente portato, in cinque anni, ad aggravare il disavanzo comunale di milioni di euro». Federico, in chiusura, parla di una «scelta politica alquanto sconsiderata in quanto avrebbe avuto come risultato costi insostenibili sia per la maggioranza dei nostri concittadini che per le già sofferenti casse comunali». 

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