Domenica, 26 Aprile 2020 12:25

Italia verso la fase 2, più spostamenti dal 4 maggio e rientro a scuola a settembre. Ma non sarà un «liberi tutti»

Scritto da Redazione
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In vista di una possibile, graduale riapertura il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha già anticipato alcune delle decisioni che verranno assunte per uscire dal lockdown a partire dal prossimo 4 maggio. 

In un’intervista anticipata a Repubblica Conte ha precisato che la riapertura delle scuole avverrà a settembre confermando, com’era ormai evidente, che non si rientrerà tra i banchi di scuola per la fine dell’anno scolastico: «La scuola è al centro dei nostri pensieri – ha dichiarato il premier – e riaprirà a settembre. La ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di Stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza». 
Per quanto riguarda il resto delle attività costrette a rimanere chiuse dalle restrizioni il presidente del Consiglio ha anticipato: «Stiamo lavorando per consentire la ripartenza di buona parte delle imprese, ma non siamo ancora nella condizione di ripristinare una piena libertà di movimento, non sarà un “liberi tutti”».
Il nodo da sciogliere nei prossimi giorni, con l’ufficializzazione dei provvedimenti del governo, riguarda anche la riapertura dei cantieri e la gestione del servizio pubblico contingentato, per la gestione del quale potrebbe essere previsto l’uso del termoscanner negli scali e nelle stazioni. Dovranno aspettare ancora i gestori di bar e ristoranti, anche se per loro sarà garantito il servizio di consegna a domicilio e, molto probabilmente anche il servizio di asporto, data la lontananza rispetto alle aperture per questo settore.
Allo studio anche mascherine e distanziamento non in alternativa. Il commissario straordinario per l'emergenza Arcuri ha annunciato, che il 4 maggio partiranno i test sierologici a livello nazionale su un campione di 150mila persone. Rispetto alle mascherine, che dovranno far parte ancora della nostra vita anche dopo la fine del lockdown, il premier Conte ha parlato di «fissazione del prezzo in modo da evitare speculazioni», decisione anticipata anche dal commissario Arcuri.
Infine, le indicazioni del comitato tecnico-scientifico riguarderanno anche il ritorno alle celebrazioni religiose: «Auspichiamo – ha precisato il premier – di venire incontro anche all’esigenza dei credenti».
IN CALABRIA Da domani l’uscita parziale dalle restrizioni riguarderà anche la Regione Calabria che attraverso alcune ordinanze firmate dalla presidente Jole Santelli comincerà ad uscire dal lockdown. In ambito sanitario saranno garantite le prestazioni specialistiche ambulatoriali presso le strutture private accreditate e private autorizzate nonché presso gli studi medici professionali (nel rispetto sempre delle misure per la prevenzione). Secondo quanto previsto dall’ordinanza, rimangono consentite le prestazioni di ricovero urgenti, quelle per riabilitazione ospedaliera ed extraospedaliera acuta, post acuta ed estensiva, di ambito oncologico (incluse le prestazioni di II° livello previste dalle campagne di screening oncologico), nonché le attività programmate volte alla tutela della salute materno-infantile. E ancora: le sedute di vaccinazione devono essere garantite con le adeguate precauzioni e contingentazioni.
Per quanto riguarda i supermercati è revocata la chiusura domenicale delle attività commerciali consentite. Per la consegna a domicilio, in proprio o per conto terzi – da effettuarsi con la sola modalità di prenotazione telefonica ovvero online e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie nelle diverse fasi di produzione, confezionamento, trasporto e consegna dei cibi – bisogna comunicare questa circostanza al Suap del Comune competente, con le modalità già fissate dalle norme di settore.
Rispetto agli spostamenti saranno consentiti oltre la prossimità della propria abitazione quelli dei minorenni, in presenza di un genitore, ferme restando le misure di distanziamento e protezione già individuate nei provvedimenti nazionali e regionali vigenti. Sarà consentita, poi, la possibilità di potersi spostare oltre la prossimità della propria abitazione, anche fuori dei limiti di residenza o domicilio, in caso di necessità di accesso a luoghi di abituale frequenza delle persone affette da patologie certificate dall’autorità sanitaria (quali i disturbi dello spettro autistico). 
Cessano di avere efficacia anche alcune ordinanze sui Comuni individuati come “zone rosse” a causa del numero di contagi da Coronavirus. Nello specifico questo provvedimento riguarda i Comuni di Montebello Jonico (RC), Cutro (KR), Rogliano (CS), Serra San Bruno (VV), Bocchigliero (CS), Chiaravalle Centrale (CZ), Fabrizia (VV).

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