Mercoledì, 19 Agosto 2020 12:44

Ospedale San Bruno, la seconda ambulanza resta un miraggio. Dubbi anche sull'unica in dotazione

Scritto da Bruno Greco
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«Allo stato attuale l'ospedale di Serra San Bruno è dotato di una sola ambulanza che è al limite della idoneità considerati i chilometri percorsi e lo stato di anzianità. Per esempio, l'aria condizionata non è funzionante e con la stessa il personale in servizio deve quotidianamente sopperire alle continue richieste di consulenze presso altri ospedali e, nel caso siano presenti, alle chiamate di primo soccorso». È questo il messaggio lanciato da alcuni dipendenti del Suem 118 del nosocomio serrese rispetto ai problemi riscontrati sull’unico mezzo di soccorso in dotazione al San Bruno e alla mancata assegnazione di una seconda autoambulanza, promessa da anni ma mai di fatto consegnata al presidio sanitario.

I servizi di una certa importanza sono quasi sempre caratterizzati dall’estemporaneità da campagna elettorale. In occasione delle amministrative del prossimo 20 e 21 settembre può darsi che i protagonisti che animano oggi la politica locale, al pari di quelli del recente passato, arrivino a tirare nuovamente in ballo la questione, sempre aperta, di una seconda ambulanza per l’ospedale San Bruno. E anche stavolta per i cittadini elettori la speranza è che non si tratti ancora di un espediente vuoto, giusto per il gusto di argomentare durante la foga dei giorni preliminari al voto, ma che questo trovi finalmente concretezza quando si dovrà passare dalle parole ai fatti.

Era il 20 luglio del 2019 quando i vertici dell’Asp assicuravano: “L’ospedale San Bruno avrà la seconda ambulanza”. L’allora sindaco Tassone aveva anche ringraziato pubblicamente il direttore generale reggente dell’Asp di Vibo, Valentia Elisabetta Tripodi, (qui l’articolo) per aver «mantenuto gli impegni presi». Alla roboante notizia era seguita però l’assegnazione di un secondo mezzo del tutto privo dell’equipaggio necessario (né autisti, né sanitari) che di fatto era semplicemente andato a sostituire il primo ormai obsoleto. Otto giorni dopo il 28 luglio 2019, sarà infatti Il Vizzarro a denunciare il ritardo nel soccorso restato ad un’anziana del luogo (qui l’articolo) costretta ad aspettare, dopo la frattura del femore, l’arrivo dell’ambulanza che intanto era impegnata in un altro servizio fuori paese.

«Mi dispiace per quello che è accaduto – aveva dichiarato in quella occasione il direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, Elisabetta Tripodi –. In ogni caso, preciso che è stata già disposta la reperibilità degli infermieri e, di conseguenza, in settimana arriverà l’equipaggio della seconda ambulanza in servizio all’ospedale di Serra San Bruno». Un utilizzo che poi si concretizzerà con una disponibilità di soli 7 giorni al mese, ossia durante la reperibilità prevista per gli infermieri. Di fatto, dunque, la seconda ambulanza non è mai stata destinata all’ospedale San Bruno, bensì a tutto il Vibonese. Ed esempio lampante della necessità di una seconda ambulanza sono i diversi incidenti verificatisi negli ultimi giorni nelle Serre, che hanno registrato ritardi o l’arrivo di mezzi da altri presidi essendo, quella in dotazione al San Bruno, impegnata in altri servizi. Allo stato dei fatti, quindi, e stando soprattutto alle parole del personale in servizio al Suem 118, non solo manca la seconda ambulanza, ma l’unica in dotazione sarebbe al «limite dell’idoneità».

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