Domenica, 13 Maggio 2012 16:21

Catanzaro, elezioni del 6 e 7 maggio: 50 euro per un voto

Scritto da Salvatore Albanese
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mini franco_leoneÈ Franco Leone (foto), della lista “Per Catanzaro” in forza alla coalizione di centro-destra targata Sergio Abramo, il candidato indagato dalla Procura di Catanzaro con l’accusa di compravendita di voti. Assieme a Leone, che sulla base dei voti computati risulterebbe eletto, sono finiti nel registro degli indagati altri due cittadini del capoluogo calabrese, colti in flagranza ad elezioni in corso dagli agenti della Digos mentre si rendevano autori di movimenti sospetti nelle strette vicinanze dei seggi elettorali di Santa Maria e Siano. I due sono stati sorpresi in possesso di materiale propagandistico-elettorale e di un’ingente somma di danaro.   Oltre ai tre indagati la Procura ha convocato ed ascoltato i componenti delle commissioni di seggio, i rappresentanti di lista ed altri soggetti ritenuti a conoscenza dei fatti. Da quanto emerso nei primi interrogatori pare che sia di 50 euro il compenso elargito per ogni singolo voto. Per una straordinaria coincidenza proprio nel solo seggio di Santa Maria il candidato Leone ha ricevuto ben 576 preferenze.

I quartieri interessati dall’inchiesta aperta dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Gerardo Dominijanni sono per lo più popolati da persone di etnia rom. Un voto al limite della legalità, gravemente macchiato da fortissime pressioni sui bisogni della povera gente.

Contestualmente la stessa Procura di Catanzaro ha ordinato il sequestro di tutte le schede elettorali utilizzate nelle 90 sezioni, fatto che confermerebbe le preoccupazioni sulla trasparenza del voto catanzarese, una terra in cui il reale cambiamento dovrebbe iniziare proprio dal riconoscimento e dalla tutela delle decisioni politico-elettorali di ogni singolo cittadino.  

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