«Il rimpasto si farà, ma in giunta non ci saranno né eletti né perdenti». Non ha usato tanti giri di parole – secondo quanto riportato dal Corriere della Calabria – il presidente della Regione Mario Oliverio nell’annunciare quella che sarà la composizione della prossima giunta regionale. Il governatore, durante un vertice tenutosi nel pomeriggio di ieri a Rende, ha tracciato l’identikit preciso di quelli che potranno essere i componenti del nuovo esecutivo, pur senza mai indicare nomi precisi. Quel che sembra certo è che Oliverio si è detto determinato ad avviare una fase tutta nuova che porterà dunque verso le elezioni del prossimo anno. Molti gli argomenti trattati, ma al centro dell’incontro, durato oltre due ore, c’è stata proprio la discussione inerente all’ormai imminente rimpasto di giunta, dalla quale saranno dunque esclusi sia consiglieri regionali in carica, sia gli “scontenti” rimasti scottati dalla mancata riconferma in Parlamento alle elezioni dello scorso 4 marzo. Una decisione che spinge quindi fuori dal prossimo esecutivo regionale in particolare l’ex deputato Bruno Censore (indicato inizialmente da più parti addirittura come vicepresidente in pectore della nuova giunta), ma anche Ferdinando Aiello, Nicodemo Oliverio o Stefania Covello, pure loro bocciati dalle urne alle passate Politiche. Per i consiglieri regionali in carica una sorta di apertura è arrivata solo rispetto alla possibilità di riservare l’assegnazione di deleghe specifiche, come d’altronde già avvenuto con Mauro D’Acri (Agricoltura) e Giovanni Nucera (Sport). Un Oliverio sempre più intenzionato dunque a pianificare fin da subito lo sprint finale di questo suo primo mandato da presidente della Regione Calabria, con l’esplicito intento di poter tentare il bis. In tal senso, ancora nel corso dell’incontro di ieri, il governatore ha infatti annunciato anche l’intenzione di voler tentare la riconferma: «Potrei candidarmi al Parlamento europeo, ma sarò a vostra disposizione, farò questo sacrificio» ha detto ai presenti che avrebbero accolto la proposta con favore. Il vertice che ha visto la presenza, tra gli altri, dei capi gruppi Sebi Romeo (Partito democratico), Giuseppe Giudiceandrea (Democratici progressisti), Giovanni Nucera (La Sinistra), Orlandino Greco (Oliverio presidente) e Flora Sculco (Calabria in rete) sembra aver dunque segnato l’avvio di una nuova fase, che potrebbe però portare anche alla disgregazione del Pd regionale. In tal senso si attendono infatti le prese di posizione di chi sembra, per scelta propria o altrui, finito fuori dal cerchio magico del presidente.