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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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È durato diverse ore il sopralluogo effettuato nella giornata odierna dai funzionari del dipartimento regionale della Protezione civile, i quali hanno voluto recarsi di persona nell'entroterra vibonese per constatare da vicino la situazione in cui versa la viabilità.
SIMBARIO – Un passo indietro quale scelta di buon senso è quello che ha fatto l’amministrazione comunale di Simbario, dichiarando la volontà di non dipendere più da Sorical per la gestione del servizio idrico. Più che una dichiarazione, una dimostrazione fattiva, con cotanta richiesta formale (redatta dall’avvocato, nonché consigliere comunale Antonio Fazio) che nella giornata di oggi verrà inviata ai vertici della società che da 10 anni, oramai, gestisce l’incriminato invaso dell’Alaco. Si è tenuta ieri a partire dalle ore 19, presso la sala consiliare del comune di Simbario, una conferenza stampa per comunicare la risoluzione del contratto di servizio idrico. Secondo quanto riferito dal sindaco Ovidio Romano, l’amministrazione – grazie anche all’aiuto volontario dei cittadini – avrebbe recuperato le vecchie strutture di captazione dell’acqua dalle sorgenti, in modo da garantire ai simbariani l’autosufficienza idrica. Il legale Antonio Fazio ha redatto dunque una comunicazione di avvio del procedimento di distacco da Sorical, sia per motivi “qualitativi” che “quantitativi”. Per quanto riguarda il primo punto, tristemente noti sono oramai i fatti dell’inchiesta “Acqua sporca”, portati a galla da sodalizi spontanei di cittadini quali il Comitato Civico Pro Serre, l’associazione culturale “Il Brigante” e la scrivente redazione, che nel maggio del 2012 ha condotto i Carabinieri del Nas di Catanzaro, sotto provvedimento di sequestro emesso dalla Procura, a sequestrare l'invaso artificiale dell'Alaco per carenze igienico-strutturali. Da un punto di vista meramente quantitativo, come ha spiegato il legale Fazio, il contratto di gestione del servizio sarebbe viziato dal non rispetto delle tariffe previste dal Cipe. Infatti, la cifra prevista dal contratto di gestione Sorical, di euro 0,33 per m3, sarebbe nettamente superiore a quella prevista dalla legge, che si ferma alla soglia di euro 0,25 per m3. Queste due motivazioni dovrebbero essere più che sufficienti per ottenere senza problemi la risoluzione del contratto, che di fatto dovrebbe essere comunicata 6 mesi prima della scadenza annuale (ovvero il 30 giugno) per ovviare al rinnovo tacito dello stesso. Dunque, alla già non potabilità dell’acqua proveniente da un invaso mai bonificato, si aggiunge la speculazione finanziaria della società di gestione, che da anni vende ai comuni (circa 80) acqua non potabile e a prezzi nettamente superiori a quelli previsti dalla legge. Per il tramite di Esilab, il comune di Simbario ha già effettuato una prima verifica di potabilità dell’acqua delle proprie sorgenti, ottenendo un riscontro positivo. In più, è già stato disposto un secondo esame delle acque che verrà effettuato nei prossimi giorni.
Sono tutti medici e operatori in servizio presso l'ospedale di Crotone gli 11 indagati per la morte della 19enne Gessica Rita Spina (foto), deceduta il 20 gennaio scorso proprio al "San Giovanni di Dio" dopo aver dato alla luce, due giorni prima, il piccolo Antonio. La procura crotonese ha iscritto nel registro degli indagati, per omicidio colposo, 10 medici e un'ostetrica, ecco i nomi: gli anestesisti e rianimatori Armando Mammone, 59 anni; Salvatore Oliverio, 60 anni; Fulvio Tancioni, 62 anni (primario); Cinzia Federici, 39 anni; Corrado Chiaravalloti, 35 anni; i ginecologi Giuseppe Garofalo, 63 anni (primario), Domenico Galea, 53 anni; Franco Rodio, 57 anni; Luigi Ammirati, 60 anni; Francesco De Fazio, 59 anni, e l'ostetrica Patrizia Dattoli, 40 anni. Domani sarà eseguita l'autopsia.
Il sindaco Totò Minniti varerà la seguente giunta comunale nel corso del prossimo e primo civico consesso di sabato 17, durante il quale presterà giuramento. Vicesindaco ed assessore AntonioCarè, assessore Francesco Fazio, presidente del consiglio comunale Domenico Suppa. La lista vincente “Ramoscello d’ ulivo per la rinascita” che ha espresso il sindaco Antonio Minniti (foto) ha totalizzato 758 voti con il 48,55 % dei consensi. Le singole preferenze sono cosi ripartite: Raffaele Annetta 19, Antonio Carè 190, Francesco Fazio 159, Pietro Mamone 106, Luca Rullo 45 e Domenico Suppa 97. La lista “Fabrizia nel cuore” ha avuto come candidato a sindaco Bruno Rullo e ha conseguito 282 voti per il 18,06 %; i candidati a consigliere comunale hanno conseguito le seguenti preferenze: Francesco Armaleo 41, Vincenzo Pompeo Carè 17, Bruno De Masi 46, Enzo Iacopetta 54 e Stefania Platì 53. La lista “Fabrizia cives” come candidato a sindaco ha avuto una donna, Maria Belsito totalizzando 10 voti pari allo 0,6 %, le singole preferenze sono cosi ripartite: Maria Marchese 0, Francesco Paolo Belsito 1, Lucia Mendicino 0, Maria Chiappetta 0, Anna Busceri Voci 0 e Patrizia Cavaliere 0. La lista “Insieme per Fabrizia” guidata dal candidato a sindaco Raffele Suppa è stata la seconda in ordine di voti con 511 consensi pari al 32,73 %; i candidati a consigliere hanno avuto le seguenti preferenze: Domenico Carmelo Daniele 64, Maurizio Gallace 46, Antonio Tassone 93, Vincenzo Costa 81, Bruno Ienco 31 e Rosa Maria Nesci 67. Il consiglio comunale risulta cosi composto: Antonio Minniti sindaco. Consiglieri comunali di maggioranza: Domenico Suppa, Pietro Mamone, Antonio Carè e Francesco Fazio. Consiglieri comunali di minoranza: Raffaele Suppa e Bruno Rullo.
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