malanima di maria suppaMalanima pubblicato da La Caravella Editrice, è la terza fatica letteraria di Maria Suppa, pittrice e scrittrice residente da diversi anni a Milano, ma originaria di Vallelonga. È un libro che parla di immigrazione, di viaggi della speranza affrontati al buio verso la “terra promessa” europea.

La storia ha un inizio amaro che in realtà è già un epilogo. Come una voce fuoricampo, l'anima di Frank racconta la sua stessa vita proprio mentre si trova in punta di morte: travolto da un auto in un tragico incidente. Ha paura Frank di abbandonare il mondo e urla e impreca il suo Dio affinché quello resti solo un brutto sogno. Ma è verità purtroppo.

La trama si dispiega in una narrazione intensa con sfondo continuo la questione del razzismo. Il protagonista, infatti, è un uomo di colore, che proprio perché nero «ha già firmato con la vita il suo castigo». Ad aiutare Frank ad arrivare in Italia, per farlo studiare e lavorare, era stato un conoscente di suo nonno Said, appassionato di musica e di Frank Sinatra, in onore del quale aveva dato nome al nipote. Per un bizzarro gioco del destino e di tradimenti Frank sarà costretto, però, a lavorare da sfruttato nei campi, impiegato come raccoglitore di arance e pomodori fino a quando Marco, amico bianco e apparentemente per bene, lo farà scappare dal sud verso la capitale.

Ma non sarà un futuro in discesa quello che attende Frank, che in poco tempo diverrà un barbone, con la stazione ferroviaria come casa ed un quaderno dove appuntare pensieri e strofe come unica vera ed intima valvola di sfogo. Frank, sempre più ai margini del tessuto sociale, riesce anche ad innamorarsi di una ragazza, ma il colore della sua pelle finirà per pesare più di ogni nobile sentimento.

Malanima si trova in edicola o su internet, dunque, da qualche settimana. Sulla copertina è riportato il volto di un Cristo nero, “Il Cristo di tutti”, opera della stessa autrice del libro.

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mini raffaele_florioLa casa editrice Thoth di Capo Vaticano, presenterà la sua ultima pubblicazione domenica a Bivona a partire dalle ore 18:00, presso la sede della fondazione “Federica Monteleone per la vita”. L’ultimo libro edito Thoth si intitola “Inversione” e reca la firma del giovane e noto autore Raffaele Florio (classe 1991). 

Dopo il successo nazionale riscosso con la Feltrinelli, casa editrice del suo “Labirinti nel Vaticano” (2013), “Opus Dei” (2012), “Colpevoli di innocenza” (2008) e “La vita ideale” (2007), Raffaele Florio affida la sua ultima fatica letteraria alla giovane casa editrice vibonese guidata dal giornalista ed editore Mario Vallone. 
 
Appassionato di gialli e noir, Florio comincia a pubblicare all’età di 16 anni, rimanendo fedele alla linea. Col suo “Inversione”, lo stesso vuole regalare al lettore un intreccio profondo, quasi psicotico, al limite tra la realtà e la dimensione onirica del pensiero. Come si legge nella quarta di copertina, “Inversione” è un libro caratterizzato da «una scrittura incalzante, asciutta, post-moderna per un thriller dal gusto forte e quasi ossessivo, dalla trama volutamente impersonale, dura e lucida come acciaio.
 
Forse una sorta di discesa all’Inferno, in quei meandri oscuri e abissali che caratterizzano la psiche umana».
 
Raffaele Florio, come un personaggio stevensoniano, si è confrontato col suo alter-ego scavando nel subconscio per dar vita ad un libro che, a detta dell’autore stesso, è sconvolgente! Una lettura dunque che non addice ai cosiddetti “puritani”.
 
Durante la presentazione del libro “Inversione”, oltre all’autore, interverranno la poetessa e scrittrice Francesca Rita Rombolà, il poeta e scrittore Francesco Pugliese e il giornalista nonché editore Mario Vallone.

 

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torino de francescoTra le iniziative organizzate della nostra Regione al “Salone del Libro” - oltre alla presentazione del libro sui vini di Calabria di Sarino Branda e le descrizioni della dieta mediterranea degli scrittori Carmine Abate, Mimmo Gangemi e Vito Teti - ecco che sono approdati a Torino anche tre prestigiosi chef nostrani: Maurizio Sciarrone del “De Gustibus” di Palmi, Salvatore Murano del “Max” di Cirò Marina, ma soprattutto Bruno De Francesco dello “Zenzero” di Serra San Bruno.

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locandina presentazioneMercoledì 7 maggio alle 17:30, presso la sala mons. De Chiara del Seminario Vescovile di Mileto, è in programma la presentazione del libro “Io, Caterina, confesso…”, scritto da Padre Michele Fortuna. L’opera, pubblicata dalla giovane casa editrice calabrese Thoth Edizioni con sede a Capo Vaticano, approfondisce il pensiero di Santa Caterina da Siena.

«Nella dottrina cristiana – si legge nella quarta di copertina del libro – vi sono delle verità d’indiscutibile incidenza spirituale nella vita di ogni credente. Esse perciò dovrebbero essere sempre presenti nella mente e nel cuore della creatura “che ha in sé ragione” per conoscere e approfondire con maggiore impegno lo scopo per cui Dio l’ha creata. L’autore di questo libro – viene riportato nel prosieguo – espone fedelmente il pensiero di Santa Caterina da Siena, Dottore della Chiesa e Patrona d’Italia, su tre fondamentali verità che riguardano il cammino di ogni cristiano verso la meta finale della sua vita. Queste verità sono precisamente: l’anima, la preghiera e i quattro novissimi: morte, giudizio, inferno e paradiso. L’augurio dell’autore è che queste verità si ravvivano soprattutto nei giovani del terzo millennio per una vita più coerente con la loro fede cristiana».

Padre Michele Fortuna, studioso  e divulgatore  della dottrina di S. Caterina, è nato a Zammarò di San Gregorio d’Ippona (VV) il 25/5/1932. È entrato in giovanissima età nell’Ordine Domenicano a Soriano Calabro. Dopo la sua ordinazione sacerdotale ha frequentato l’Università Pontificia “S. Tommaso d’Aquino” in Roma, dove ha conseguito il Lettorato e la Licenza in Teologia con la Tesi: “Ruolo psicologico delle tre potenze nella dottrina di Santa Caterina da Siena”. Per quasi dieci anni è stato missionario in Pakistan, dove continua a mandare delle sovvenzioni per opere di carità. Dal 1984, vive nel  celebre Convento di Soriano Calabro ed è il Direttore della famosa Biblioteca del Santuario di S. Domenico.

Durante la presentazione del libro interverranno: il vescovo della diocesi di Mileto Luigi Renzo; il rettore del seminario vescovile di Mileto don Francesco Sicari; don Pasquale Russo, parroco emerito di Ricadi; Mario Vallone, giornalista ed editore; l’autore del libro.

 

 

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mini passaggi-minimi-di-katia-debora-melis-L-dwEgEQRiceviamo e pubblichiamo
 
E’ da poco uscita la raccolta di poesie “Passaggi minimi” scritta dall’autrice sarda Katia Debora Melis.
 
Il volume è stato pubblicato da una giovane e intraprendente casa editrice calabrese, la Thoth Edizioni, con sede a Capo Vaticano, in provincia di Vibo Valentia.
 
La Melis vive e lavora a Cagliari.
Possiede due lauree ed ha all’attivo numerose pubblicazioni su riviste prestigiose, come pure partecipazioni a convegni, seminari e iniziative culturali.
E’ presente in diverse antologie e sul web; ha ottenuto riconoscimenti letterari oltre che svariate menzioni e segnalazioni.
 
Questa è la sua ennesima pubblicazione, ma la prima con la Thoth, casa editrice che si sta affermando grazie alla sua politica editoriale (non obbliga gli autori ad acquistare copie del loro libro).
 
“Passaggi minimi – si legge nella quarta di copertina del libro- un volo rapido, radente il mondo più intimo dell’essere, dove la tematica amorosa irrompe, con tutta la variegata gamma dei sentimenti affini e contrari, sempre misurata nei toni, nella brevità dei versi, condensata a rendere in maniera immediata tutto quel senso d’inquietudine e mistero che percorre ogni passaggio di vita”.
 
La silloge poetica è disponibile, sia in formato cartaceo, che digitale (ebook) in una miriade di store, cioè di negozi online (lo si può ordinare anche direttamente dal sito della casa editrice: edizioni.thoth.it)
 
Nonostante il libro sia uscito da poco, sono parecchi i commenti positivi che i lettori hanno lasciato negli appositi spazi messi a disposizione dai negozi online. 
 
Nei prossimi mesi l’autrice sarà in tour per far conoscere il volumetto in una serie di presentazioni in programma in tutta l’Italia.
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mini le_ali_dipinteContinua il cammino culturale dell’associazione ‘il Brigante’ che dopo gli appuntamenti della primavera scorsa, nella propria sede a Serra San Bruno, riprende il percorso dedicato alle opere letterarie. 
 
Alle 18.30, il prossimo venerdì 11 ottobre, sarà la volta della scrittrice Simona Musolino e del suo primo libro ‘Le ali dipinte’. Il volume, edito da ‘Sensibili alle Foglie’, racconta una storia di riscatto che vede protagonista una donna ribelle per natura, incapace di conformarsi agli stereotipi, di arrendersi agli abusi, alle ingiustizie e alla violenza, ma che – soprattutto - non accetta di appartenere ad altri se non a sé stessa. In un percorso di vita difficile che parte dall’infanzia in una terra di periferia, in Sicilia - con una madre indolente e rancorosa ed una sorella vittima di violenza – fino alla “nuova” vita che la vede divisa tra le esperienze di Milano e Roma. Fra il Leoncavallo ed il freddo dell’indifferenza capitolina, ma sempre in un percorso tormentato, condito di sconfitte e delusioni ma anche e soprattutto dalla tenacia e dalla incontenibile voglia di non arrendersi, di non smettere di lottare. Una donna, prima di tutto, con un destino segnato da aborti, violenze, fallimenti matrimoniali, un figlio tanto amato quanto inatteso, lavori difficili e case da occupare. Una donna emigrante, emarginata e ribelle capace ogni volta di rialzarsi.  
 
Alle 20 e 30, seguirà la consueta cena sociale organizzata come ogni venerdì dal sodalizio. 
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mini municipio_torreRiceviamo e pubblichiamo

 

Si terrà il 30 agosto a Torre Ruggiero la quinta edizione “Pericles International Prize”. 

Il riconoscimento sarà attribuito: ad Annibale Marini, presidente emerito della Corte costituzionale; a Francesco Profumo, già ministro dell’Istruzione Università e Ricerca; e Anders Pedersen, executive vice-president della società farmaceutica Lundbeck della Danimarca.
 
Il premio è nato come sezione scientifica del riconoscimento istituito trenta anni fa dall’Alkmeon International Academy, che ha annoverato nel suo albo d’oro insigni personalità e premi Nobel quali Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini.
 
Il “Pericles International Prize” che da cinque anni è ospitato nella cornice del suggestivo borgo dell’entroterra catanzarese, è promosso da Giuseppe Nisticò, politico di lungo corso (già presidente della Regione Calabria,  senatore e parlamentare europeo), accademico ordinario di Farmacologia presso l’Università “Tor Vergata” di Roma e uomo di scienza, in collaborazione il sindaco Pino Pitaro e l’Amministrazione comunale di Torre Ruggiero.
 
Compongono il comitato internazionale del Premio, presieduto da Nisticò e Pitaro: Emilio Clementi, Pietro De Leo, Eugenio Gaudio, Harald Hampel, Pietro Masi, Mauro Massa, Giuseppe Nappi, Sir Salvador Moncada, Micheal Pirozynski, Josè Luis Valverde.
 
La cerimonia di premiazione avrà luogo venerdì alle ore 17.30 presso l’Agriturismo “Torello”. Nel corso della manifestazione sarà presentato anche il libro “Itinerari bizantini e normanni nell’area delle Serre” di cui è autore Pietro De Leo, professore ordinario di storia medioevale presso l’Unical. La presentazione è affidata Nisticò, con l’intervento dello stesso De Leo. 
Si tratta di un libro aperto al contributo dei sindaci del comprensorio delle che possono indicare reperti e tappe per arricchire questo interessante itinerario.
Si tratta ancora di un progetto che vede il Comune di Torre, quale capofila.
Per il prossimo anno c’è l’intenzione di riproporre questo volume stampato in lingua inglese, per favorire una più ampia riscoperta delle testimonianze nei territori della presenza bizantina e normanna.
 
Ed ecco qualche nota sui premiati dell’edizione 2013 del Pericles International Prize.
 
Annibale Marini. Nato a Catanzaro, è presidente emerito della Corte costituzionale, è professore emerito di Diritto civile presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, ateneo presso il quale è stato per lungo tempo titolare della cattedra di Istituzioni di diritto privato. Dal luglio 2010 è stato eletto dal Parlamento componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura, presso il quale è Presidente della Prima commissione. 
 
Francesco Profumo. Nato a Savona, è un ingegnere elettrotecnico, accademico italiano ed ex presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Dal novembre 2011 ad aprile 2013, ha ricoperto la carica di ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca con delega inoltre, dal dicembre 2011, al Dipartimento per l'Innovazione tecnologica. 
 
Anders Pedersen è executive vice-president della società farmaceutica danese Lundbeck. È membro della Società Europea di Oncologia Medica, dell'Associazione Internazionale per lo Studio del Cancro del Polmone, della Società Americana di Oncologia Clinica, della Società danese di Oncologia Medica e della Società danese di Medicina Interna. 
 
In attesa di accoglierli nella cittadina, il sindaco di Torre, Pitaro si è dichiarato soddisfatto della scelta dei premiati.
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mini libro_mirkoSERRA SAN BRUNO – Si terrà questa sera alle 18 a Palazzo Chimirri la presentazione del libro del giornalista Mirko Tassone “Dieci misteri certosini” ed. Falco. Aprirà la serata il presidente dell’associazione culturale Civitas Bruniana Bruno Tozzo, a seguire gli interventi del sindaco di Serra San Bruno Bruno Rosi, di Michele Falco della edizioni Falco. Relazioneranno intorno al libro il saggista Ulderico Nistico e l’autore di “Dieci misteri certosini” Mirko Tassone. Durante la manifestazione è prevista una personale di pittura dell’artista Celestina Fortuna. Interverranno anche la poetessa Bruna Filippone e la pittrice Antonella Di Renzo. Previsti anche intervalli musicali a cura del pianista Vittorio Vono e della cantante Valentina Viola. L’ultimo libro di Mirko Tassone ripercorre le tappe degli episodi più misteriosi e avvincenti legati alla Certosa di Serra San Bruno. L’antico monastero, fondato, da Bruno di Colonia alla fine dell'XI secolo, su un territorio donato dal conte Ruggero il Normanno, sorge nel cuore della Calabria, in provincia di Vibo Valentia. La sua fondazione ha avuto notevoli implicazioni politiche, poiché rappresentò un importante caposaldo per condurre a compimento l’opera di rilatinizzazione della Calabria centro meridionale, all’epoca influenzata dalla presenza greco-bizantina. Il volume si apre con una cronologia dei fatti salienti legati alla Certosa e ripercorre le tante vicende ricostruendone la genesi storica. Mirko Tassone, nato a Milano nel 1974, vive Tra Serra San Bruno e Roma. Collabora con diverse testate giornalistiche ed è corrispondente de Il Quotidiano della Calabria. Nel 2008 ha pubblicato il saggio Neofascismo e R.S.I. Il mito della Repubblica Sociale Italiana nella memorialistica e nella pubblicistica (Edizioni Settimo Sigillo), Nel 2011 si è classificato al secondo posto del concorso letterario  “Avventurosi sogni fantastici” (Roma) con un racconto  dal titolo Trent’anni dopo. 

(articolo publicato su Il Quotidiano della Calabria)

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mini enzo_ciconte_politicimalandriniRiceviamo e pubblichiamo:

‘Ndrangheta, magistratura, politica e massoneria: un quadrato perfetto con al centro alcuni uomini infedeli dei servizi segreti. È questo il singolare ritratto del malaffare mafioso in Italia che emerge dal nuovo libro di Enzo Ciconte Politici e malandrini da qualche giorno in libreria. A leggere le pagine del volume, ma anche a sfogliarne solamente l’indice, emerge chiaramente come il libro affronti l’argomento sia nella sua complessità storica e sociologica sia nella dovizia di fatti, personaggi e particolari che restituiscono al lettore l’immagine di una ‘ndrangheta capace di stringere rapporti e alleanze con politici a vari livelli passando dal controllo diretto o indiretto delle amministrazioni comunali fino ad arrivare all’infiltrazione negli organi di governo regionali e nazionali (e persino in paesi lontani dall’Italia come l’Australia).
Grande attenzione è posta al problema della presenza della ‘ndrangheta nelle fila delle amministrazioni pubbliche e dei partiti che operano nel Nord Italia dove nella ricerca dell’obiettivo dell’elezione a tutti i costi, di fronte al tramonto delle ideologie e della conseguente incapacità dei partiti di attrarre consensi, nuovi e vecchi politici in carriera non hanno disdegnato di chiedere “una mano” ai boss per raggiungere il risultato prefisso. In uno scenario così fosco l’autore non manca però di raccontare anche le storie dei tanti “signornò” che all’onore mafioso hanno preferito quello della buona coscienza e dell’onesta.

Il libro
La ’ndrangheta è l’organizzazione mafiosa in perenne trasformazione. La storia del filo che lega politici e ’ndrangheta è quella più negletta perché la mafia calabrese ha vissuto per un lungo periodo storico in una zona oscura impenetrabile alla conoscenza. Fare la storia del rapporto tra malandrini e politici vuol dire affrontare – e cercare di spiegare – una diversità che fa della ’ndrangheta un unicum nel panorama mafioso. La ’ndrangheta in determinati momenti storici si è differenziata da mafia e camorra sia perché ha stabilito relazioni con il Pci e con la destra eversiva, sia perché è l’unica organizzazione ad avere rapporti con uomini politici che operano nel Centro-Nord Italia e persino in alcuni Paesi stranieri. La ’ndrangheta s’è assicurata la protezione di una borghesia mafiosa ingorda ma anche miope, senza ideali e incapace di immaginare un futuro per la propria terra diverso da quello della subalternità ai governanti di turno o ai mafiosi. ’Ndrangheta, magistratura, politica e massoneria sono un incrocio perfetto. Al centro, come una rotonda che regola il traffico, uomini infedeli dei servizi segreti. Nella prima parte c’è il racconto di lunga durata che dalla Calabria del 1861 arriva sino ai nostri giorni. La seconda parte è dedicata al condizionamento ’ndranghetista su pezzi della politica di alcune regioni: Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria, Lombardia. La terza parte mostra come la ’ndrangheta si sia interessata di politica in giro per il mondo. La quarta parte illustra alcune forme recenti di resistenza e di ribellione alla prepotenza e alla volontà di dominio ad opera in particolare di sindaci o di assessori o consiglieri comunali calabresi e del Nord Italia.

L'autore
Enzo Ciconte insegna Storia della criminalità organizzata all'Università Roma Tre e Semiologia e analisi del linguaggio mafioso all'Università dell'Aquila. È considerato tra i massimi esperti di fenomeni mafiosi.

Antonio Cavallaro
Ufficio stampa
Rubbettino Editore

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mini inuovibossCome si sono evolute e come sono cambiate le mafie (‘Ndrangheta, Camorra e Cosa Nostra) negli ultimi anni, a seguito degli arresti eccellenti, che ne hanno decapitato i vertici? Esistono ancora i boss o il fenomeno mafioso si è frammentato in mille realtà locali che controllano solo piccole parti del territorio? O, viceversa, è diventato globale, allungando i suoi tentacoli ben al di là dell’Italia? E chi sono oggi i capi delle cosche? Quesiti, questi, ai quali si è cercato di rispondere nell’ultimo libro di Pietro Comito - giornalista de ‘Il Quotidiano della Calabria’ tra i maggiori conoscitori della ‘ndrangheta calabrese - Vincenzo Ceruso, collaboratore di AddioPizzo ed autore di numerosi articoli sulla mafia per varie testate, e Bruno De Stefano, giornalista che ha seguito la cronaca nera e giudiziaria per diverse testate, dal titolo ‘I Nuovi Boss’, edito da Newton Compton Editori, già in tutte le edicole d’ Italia a partire da Gennaio. Nonostante i durissimi colpi assestati dallo Stato, con gli arresti del Gotha criminale (da Riina a Provenzano, da “Sandokan” ai capi sanlucoti), la malavita organizzata non è da considerare sconfitta, anzi. Spostando i propri affari lontano dai riflettori, infatti, i moderni padrini hanno creato un cortocircuito forse più pericoloso delle sanguinose mattanze per le strade: una nuova criminalità meno visibile, ma ancora più minacciosa, in cui l’alta finanza, la politica e il malaffare si fondono in un fatale, indissolubile intreccio.

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