consiglio regionale
Riceviamo e pubblichiamo:

“La proposta di variazione di bilancio per l’anno 2012, presentata dalla Giunta regionale appare assai inadeguata rispetto alle tante emergenze dei calabresi e mobilita risorse di scarsissima entità”.

Lo afferma in una nota il Consigliere regionale del Partito democratico Bruno Censore, componente della Commissione bilancio.

“Nei fatti – afferma Censore -  si mantengono ancora aperte tutte le emergenze di questa regione mentre si ripropongono interventi puramente clientelari. Manca una visione strategica sulla riqualificazione delle entrate, ed essendo questa la terza manovra della maggioranza di centro-destra si dimostra una politica economico- finanziaria attestata solo su verifiche di residui e di fatti contingenti. Nei settori nevralgici della spesa regionale quali la forestazione, i trasporti, i servizi sociali, ed il precariato,  si continua a gestire l’esistente senza mettere mano ad un reale processo di riforma – più volte ostentato dalla maggioranza -  e alla riorganizzazione delle attività  e della relativa spesa.  Si riallocano fondi vincolati – POR, Sanità ed altri fondi statali per 397 milioni di euro – mentre 46 milioni vengono riallocati per economie accertate su fondi vincolati. La parte discrezionale della manovra si riduce a soli 19,3 milioni di euro. Le stesse manovre politiche-finanziarie nazionali che hanno considerevolmente contratto il trasferimento della spesa impongono necessariamente alle regioni di mettere in campo politiche finanziarie di autogoverno capaci di gestire la nuova sfida a cui sono chiamate. Di tutto ciò in Calabria non c’è traccia e la regione viene stretta sempre più in una domanda di risorse a cui non è più in grado di dare risposte”.

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Mercoledì, 21 Dicembre 2011 11:25

Regione, approvato il Bilancio

mini palazzo_campanellaSul fatto che si tratti di un bilancio senza grossi investimenti ci sono pochi dubbi, ma è altrettanto vero che i tagli e i vincoli imposti dal governo non lasciano molto spazio alle Regioni. La manovra 2012 è stata approvata ieri sera dal Consiglio regionale riunito a palazzo Campanella (foto): pur riguardando una cifra complessiva di oltre 9 miliardi di euro, solo 800 milioni rientrano nella immediata disponibilità della Regione, circa 70 in meno rispetto allo scorso anno a causa dei tagli ai trasferimenti statali. Il 48% del bilancio riguarda la spesa sanitaria; 53 milioni sono per l'Afor; 37 milioni per l'Arssa; 15 milioni per l'Arpacal; 8 milioni per il porto di Gioia Tauro; 78 milioni per il trasporto pubblico. E' stato rinnovato per un altro anno, inoltre, il contratto per Lsu e Lpu.

L'obiettivo dichiarato e obbligato del documento previsionale è il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2014. Traguardo molto difficile ma necessario, per questo si è cercato di tagliare in più settori e si è puntato - come sempre, da vedere poi i risultati concreti - al recupero di maggiori entrate con la lotta all'evasione fiscale. Perplessità e polemiche hanno suscitato la questione Afor e Arssa, con la maggioranza che ha votato un'ulteriore proroga del commissariamento dei due enti già in liquidazione da tempo, e la creazione di una nuova società in house, la "Fondazione Calabresi nel mondo", che per l'opposizione è nient'altro che "un nuovo carrozzone".

Per la maggioranza sono intervenuti in aula, tra gli altri, l'assessore al bilancio Giacomo Mancini e i consiglieri Fedele, Serra, Imbalzano, Orsomarso, Magarò, Salerno, Dattolo, Grillo, Magno e Pacenza. Tutti più o meno sulla stessa linea: "Il bilancio risente dei tagli statali ed è mirato al raggiungimento del pareggio, ma è sobrio, innovativo e coniuga rigore e crescita". Per l'opposizione sono intervenuti Censore, Mirabelli, Battaglia, Principe, Talarico e Giordano: "E'un bilancio ingessato - è la linea di Pd e Idv - che prevede tagli da una parte e nuovi carrozzoni dall'altra. E' inadeguato ai bisogni del calabresi e non prevede alcun investimento per il futuro". 

Con il Collegato alla manovra, tra le altre cose, è stata disposta la rideterminazione degli importi della tassa di circolazione per i veicoli storici. Sono stati revocati, inoltre, i finanziamenti destinati alla programmazione di opere pubbliche, qualora in realzione ad esse non sia stato comunicato al dipartimento regionale competente l'avvenuto inizio dei lavori. 400mila euro sono stati destinati alla Sogas (società che gestisce l'aeroporto dello Stretto), mentre 5 milioni (risorse Por Calabria) per il 2012 sono stati destinati al museo nazionale di Reggio Calabria. Sono stati stabilizzati, infine, i giornalisti che fanno parte dell'ufficio stampa della Giunta regionale.

 

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mini palazzo_campanellaNella mattinata di domani il bilancio di previsione 2012 approderà in Consiglio regionale. Insieme al documento previsionale, a palazzo Campanella (foto) si discuteranno anche il bilancio pluriennale 2012-2014 e il collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2012. La manovra, già approvata, a maggioranza, in Commissione bilancio, riguarda risorse per 9 miliardi di euro, dei quali, però, sono disponibili solo 800 milioni - l'anno scorso erano 870 milioni, e il taglio è dovuto alla riduzione dei trasferimenti statali. Tra le norme più importanti, da registrare lo slittamento al 30 giugno 2012 della fine del commissariamento di Arssa e Afor. L'ennesima proroga della fase commissariale dei due enti, già in liquidazione, è stata approvata con il solo voto contrario dei rappresentanti di Pd e Idv. La questione dell'ente subregionale che si occupa della forestazione calabrese è una delle più spinose tra quelle da discutere domani in aula. Il problema sono le somme destinate all'Afor in bilancio che, calcoli alla mano, potrebbero essere sufficienti a garantire non più di qualche mese di stipendio. Ciò rappresenterebbe un rischio per i dipendenti, almeno così la pensa il Pd calabrese che sul punto ha già annunciato di voler presentare un emendamento.

Sul bilancio 2012 la posizione dei democrats calabresi è comunque critica. La manovra, infatti, è stata definita "inadeguata" da Bruno Censore: “Dall’esame fatto nella seconda commissione - sostiene il consigliere regionale del Pd - non è intervenuta nessuna novità in merito alle proposte di bilancio 2012 avanzate dalla Giunta regionale. Il Partito democratico si è fatto carico, e lo farà anche in aula il prossimo martedì (domani, ndr), di rappresentare sulle questioni emergenziali emendamenti tendenti a salvaguardare la garanzia dei servizi essenziali e di occupazione. I servizi socio assistenziali, i trasporti, la forestazione, la salvaguardia idraulica, la protezione civile, le politiche per il lavoro, sono i temi in cui il Pd ha concertato la sua iniziativa. Giunta e maggioranza, invece - sostiene l'esponente Pd a palazzo Campanella - non hanno dimostrato nessuna disponibilità, ed oggi il bilancio regionale si presenta incapace di dare alcuna risposta di governo. Il Pd è consapevole delle difficoltà che oggi vive la finanza pubblica, e quindi anche il bilancio regionale; constatiamo, però, che non vi è nessuna capacità di ridisegnare la finanza regionale sia in termini di spesa che di entrata. Un bilancio, dunque, sempre più ingessato che vede sempre più ridotta la così detta quota libera che viene, a sua volta, falcidiata dalle rate dei mutui e dall’indebitamento. Le stesse politiche del governo Berlusconi, fino a poche settimane fa osannate dal Governatore Scopelliti e dal centro-destra, hanno rappresentato un vero e proprio scippo alla finanza regionale che, a partire dai fondi Fas, oggi vede la stessa programmazione dei fondi europei compromessi in quanto mancanti della quota sponda nazionale. Le stesse politiche a sostegno delle attività produttive resuscitano vecchi carrozzoni come Fincalabra a cui viene ridata la possibilità di attivare partecipazioni societarie in palese contraddizione con gli annunci propagandistici di dismettere i vecchi carrozzoni regionali. Il bilancio - è la conclusione di Censore - appare ordinario senza il coraggio e senza la capacità di incidere sui bisogni dei calabresi”.

Da segnalare, nel collegato alla manovra finanziaria, i seguenti provvedimenti: un finanziamento per il Museo nazionale di Reggio Calabria per il biennio 2012-2013 pari a undici milioni di euro a valere sul Por Calabria Fesr 2007/2013; interventi a sostegno del sistema produttivo dell’area di Gioia Tauro; modifiche alla legge sulla fondazione dei "Calabresi nel mondo"; l’istituzione del fondo regionale per le prestazioni socio-sanitarie erogate sul territorio regionale dalle strutture accreditate di competenza del settore politiche sociali, con una dotazione per l’esercizio finanziario 2012 di 15 milioni di euro; l’introduzione della contabilità economico-patrimoniale, estesa ad enti strumentali e aziende della Regione; la rideterminazione di alcuni tipi di imposta; la istituzione dell’Iresa, l’Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili. Inoltre, nel collegato 2012 è prevista l’adozione da parte della giunta regionale del piano dei pagamenti entro il 28 febbraio di ogni anno, allo scopo di render ancora più idoneo lo strumento di verifica della compatibilità della spesa regionale rispetto alle vigenti regole di finanza pubblica.


 

 

 

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mini suppostaIl Natale è alle porte e, mentre le famiglie italiane preparano il consueto alberello luminoso, c’è chi pensa ai regali da farci trovare sotto. SuperMario, il nostro nuovo Presidente del  Consiglio, ieri ha incassato il sì della camera ed ora aspetta il via libera del Senato, previsto per il  23 dicembre, giusto in tempo per consegnare i doni a Babbo Natale che provvederà ad ottemperare alla più classica delle tradizioni.

Di seguito un breve compendio in modo che ci si possa render conto dell’"equità" della manovra, di quanto realmente vada ad intaccare quella che ormai è solo l’illusione dei nostri risparmi e di quanto invece possa pesare sui tesoretti di chi di questa crisi ne è la causa.

PENSIONI: Attenuata la penalizzazione per chi decide di andare in pensione con meno di 42 anni e un mese di servizio (41 per le donne) che scende all’1% ma per il resto son dolori. L’obiettivo è quello di annullare completamente la pensione di anzianità, finora regolata dalle quote (la somma dell’età anagrafica a quella dell’anzianità contributiva) per dar spazio al solo metodo contributivo già a partire dal 1° gennaio 2012. Si tenderà ad equiparare la soglia di vecchiaia tra uomini e donne che col nuovo anno salirà a 66 anni per gli uomini e 62 anni per le donne che comunque raggiungeranno graduatamente quota 66 entro il 2018. Per chi dovesse maturare, sulla base delle regole in vigore finora, il diritto di pensione entro il 2012 ci sarebbero un paio di scappatoie per andare in pensione all’età di 64 anni e quindi una mezza consolazione per i futuri aspiranti pensionandi. Come se non bastasse è previsto un aumento delle aliquote contributive per i lavoratori autonomi che dovranno toccare quota 24% entro il 2018. Udite, udite: c’è anche un ritocco di 5 punti percentuali per le pensioni d’oro sul contributo di solidarietà, che passa dal 10 al 15% per gli assegni superiori ai 200mila euro annui. Le pensioni al di sotto dei 1000 € continueranno a ricevere la rivalutazione del 100% dell’ISTAT in base all’inflazione, come spiegò a suo tempo “l’affranta” ministro Fornero. In poche parole per i pochi “fortunati” che riescono a pensionarsi entro la fine di quest’anno le penalizzazioni sono relativamente basse, mentre tutti gli altri dovremo, come guerrieri kamikaze, immolarci per la causa e rimanere ben saldi sul posto di lavoro fino alla veneranda età di 66 anni, prostata permettendo.

CASA: E’ il capitolo che più di tutti, proporzionalmente, pagherà il peso dell’imposizione. La novità più grossa è l’introduzione dell’IMU (imposta municipale propria). Dal prossimo anno questa nuova tassa prenderà il posto dell’ICI e riguarderà anche la prima casa e le pertinenze della stessa. Qualche sgravio lo potranno avere le famiglie con figli entro i 26 anni alle quali sarà riconosciuto uno sconto di 50 euro per ogni figlio (fino ad un massimo di 400€) decurtabile dalle tasse sulla prima casa. Ieri in aula non sono passati gli odg di IDV e Lega che chiedevano che la tassazione fosse estesa anche alla Chiesa, se va bene tasseranno gli edifici ad uso commerciale, almeno quelli. Naturalmente non è tutto. Lo Stato metterà le mani anche  sulle proprietà all’estero e verranno modificati i moltiplicatori utilizzati per la rivalutazione delle rendite catastali, che saliranno al 160%.

ACCISE E IVA: Le aliquote attualmente fissate al 21% e al 10% verranno incrementate di due punti percentuali a partire dall’ottobre del 2012, mentre per quel che riguarda le accise sui carburanti i rincari si stanno già facendo sentire sin da subito.

PAGAMENTI E CONTI CORRENTI: Viene abbassata ulteriormente la soglia per i pagamenti in contanti che passa dai 2500€, stabiliti non più di 4 mesi fa, ai 1000 euro previsti dalla  misura anti-evasione presente nella manovra. Per quel che riguarda i conti correnti, viene eliminata l’imposta di bollo per i conti a giacenza media annua inferiore a 5000 euro mentre c’è un aumento di oltre il 25% per il tributo che le imprese andranno a pagare, passando così da 74€ a 100€.

FISCO: Sempre in materia di anti-evasione viene prorogato il termine per ottenere la rateizzazione dei tributi e per chi deciderà di farlo non ci sarà più l’obbligo della fideiussione. Prevista una riduzione del cuneo fiscale per le aziende che assumono lavoratrici e giovani under 35 a tempo indeterminato.

Fin qui i pro e contro principali che la manovra salva-Italia riserverà a noi comuni mortali, ora proviamo ad analizzare i provvedimenti che dovrebbero andare a scomodare chi ha qualche pensiero in meno per arrivare a fine mese.

COSTI DELLA POLITICA E SUPERSTIPENDI: Non potendo abolire le province con una legge ordinaria si è pensato di eliminare le giunte provinciali prevedendo che entro il 30 novembre 2012 si passerà dalle 45 unità che formano attualmente una giunta a soli 10 elementi. I dipendenti in esubero saranno trasferiti alle regioni e ai comuni e alle province rimarrà quindi solo il compito di coordinamento delle attività dei Comuni. Per tutte quelle cariche elettive non previste dalla Costituzione e che oggi affollano gli uffici di competenza provinciale (vedi comunità montane) è stato stabilito che percepiranno il solo gettone di presenza e non lo stipendio com’è oggi. I ministri saranno obbligati a dichiarare ogni titolo di stato, obbligazione e fondo posseduto oltre a non poter percepire doppio stipendio. Fissato un tetto massimo anche per gli esosi compendi percepiti dai manager assunti dalla pubblica amministrazione che non potranno mai essere superiore a quello del primo presidente della Corte di Cassazione.

LUSSO: Per tutti i proprietari di aerei, barche oltre i 10 metri e auto con potenza superiore a 185kw sarà introdotta una tassa ad hoc, una specie di superbollo.

LO SCUDO FISCALE: Prevede un’imposta di bollo del 10 per mille per il 2012 che salirà fino al 13,5 per mille nell’anno successivo per poi stabilizzarsi al 4 per mille dal 2014.

Questo in breve quello che ci spetterà per il prossimo futuro. Una cosa è certa: la politica ha trovato il modo di presentarci il conto dei suoi privilegi senza dover subire il linciaggio, ampiamente meritato, della gente. Così il nostro SuperMario, come il baffuto idraulico virtuale, affronterà mille pericoli e peripezie cercando di arrivare alla fine e salvare le amate lobbies, che nel frattempo si crogiolano al sicuro, barricate all’interno dei loro castelli che di virtuale hanno ben poco.

…e da parte mia… un saluto al tavolo.

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Venerdì, 16 Dicembre 2011 15:41

Catanzaro, Traversa verso le dimissioni?

mini michele traversaLa situazione, nella città capoluogo, si evolve di minuto in minuto, e sembra farsi sempre più incerta la permanenza di Michele Traversa alla guida dell'amministrazione comunale catanzarese. Proprio oggi pomeriggio, intanto, i consiglieri comunali che sostengono la maggioranza di centrodestra a palazzo dei Nobili si sono rivolti direttamente al presidente della Regione Scopelliti, affinchè intervenga in prima persona per far desistere il primo cittadino dall'intento di dimettersi.

Il deputato-sindaco catanzarese, com'è noto, è obbligato a scegliere tra i due incarichi che ricopre, alla luce di una recente sentenza della Corte Costituzionale che ne ha sancito l'incompatibilità. Ma decisivo, per la sofferta scelta di Traversa, potrebbe essere stato il fallimento della sua recente missione romana, effettuata per cercare di trovare una qualche ancora di salvataggio governativa per le disastrate casse del suo comune, sull'orlo del dissesto. L'incontro con il segretario del Pdl Angelino Alfano, però, sembra non aver prodotto i frutti sperati: pare che il successore di Berlusconi alla guida del Pdl abbia sostanzialmente spiegato al "suo" deputato che, con l'attuale situazione economica nazionale e con la manovra Monti alla prova del Parlamento, un salvacondotto finanziario preferenziale per il comune di Catanzaro sarebbe stato improponibile e difficile da sostenere. Stando così le cose, con il suo comune ad un passo dal default e senza una via d'uscita, Traversa starebbe quindi meditando di abbandonare la guida della città e rimanere parlamentare. Un minimo di margine potrebbe ancora esserci, poichè rimane da vedere l'effetto di un eventuale tentativo di Scopelliti di convincere Traversa a rimanere sindaco. Il diretto interessato, comunque, ha fatto sapere che in ogni caso la sua scelta definitiva verrà resa nota entro la fine dell'anno.

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La commissione Bilancio (guidata dal presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, in sostituzione di Franco Morelli) ha approvato ieri sera a maggioranza il bilancio di previsione 2012 della Regione Calabria, il bilancio pluriennale 2012-2014 e il collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2012. La manovrà riguarda risorse per 9 miliardi di euro, dei quali, però, sono disponibili solo 800 milioni - l'anno scorso erano 870 milioni, e il taglio è dovuto alla riduzione dei trasferimenti statali.

mini Francesco_TalaricoTra le norme più importanti, da registrare lo slittamento al 30 giugno 2012 della fine del commissariamento di Arssa e Afor. L'ennesima proroga della fase commissariale dei due enti, già in liquidazione, è stata approvata con il solo voto contrario dei rappresentanti di Pd e Idv. Da segnalare, nel collegato alla manovra finanziaria, i seguenti provvedimenti: un finanziamento per il Museo nazionale di Reggio Calabria per il biennio 2012-2013 pari a undici milioni di euro a valere sul Por Calabria Fesr 2007/2013; interventi a sostegno del sistema produttivo dell’area di Gioia Tauro; modifiche alla legge sulla fondazione dei "Calabresi nel mondo"; l’istituzione del fondo regionale per le prestazioni socio-sanitarie erogate sul territorio regionale dalle strutture accreditate di competenza del settore politiche sociali, con una dotazione per l’esercizio finanziario 2012 di 15 milioni di euro; l’introduzione della contabilità economico-patrimoniale, estesa ad enti strumentali e aziende della Regione; la rideterminazione di alcuni tipi di imposta; la istituzione dell’Iresa, l’Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili. Inoltre, nel collegato 2012 è prevista l’adozione da parte della giunta regionale del piano dei pagamenti entro il 28 febbraio di ogni anno, allo scopo di render ancora più idoneo lo strumento di verifica della compatibilità della spesa regionale rispetto alle vigenti regole di finanza pubblica.

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