mini luigiadefrancescoIl Musagete, Istituto culturale della Calabria con sede a Francavilla Marittima, in provincia di Cosenza, opera da ormai 27 anni su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione ed interesse per la cultura letteraria contemporanea, per la poesia e le manifestazioni artistiche in genere. Più di un quarto di secolo, quindi, in cui l’Istituto ha inanellato centinaia di eventi, reading e premi letterari di caratura nazionale. In particolar modo, l’ultimo dei concorsi banditi – il Premio Letterario Nazionale di Calabria e Basilicata 2013, giunto già alla terza edizione – ha visto trionfare una giovane autrice serrese: Luigia De Francesco. 
 
Il riconoscimento – come seconda classificata della categoria “Opera Inedita” – è stato consegnato alla De Francesco lo scorso martedì 20 agosto, durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta proprio a Francavilla Marittima nel suggestivo Largo dell’ex Chiesa Santa Rita. La giuria – composta da Giuseppe Massaro (Presidente), Guerino Donato, Sara De Bartolo e Rossana Lucente – ha quindi riconosciuto il valore del saggio di cui si è resa autrice la scrittrice della cittadina della Certosa, titolato “Lo spopolamento dei centri storici calabresi”. Medaglia d’argento quindi per Luigia De Francesco nella sua categoria, alle spalle della palermitana Liliana Nobile (prima classificata con il racconto “Lacrime di pioggia”) e seguita, al terzo posto, dalla parmese Teresa Giulietti (con il racconto “Di ombra ti avevo vestita”). 
 
Il saggio di Luigia De Francesco, “Lo spopolamento dei centri storici calabresi”, è un perfetto spaccato di quello che è il dannato declino socio-demografico che assilla ormai da anni la nostra regione. Un destino amaro a cui sono condannati, in particolar modo, i piccoli borghi della sempre più miserabile Calabria. Un’opera impegnata, in cui emerge, senza mezzi termini, tutto il dolore di una terra “ultima”, destinata ad uno sfollamento indolente, continuo e costante. Un dramma dei nostri tempi raccontato superbamente nel saggio sorprendente di questa eccelsa e sopraffine penna serrese.  
 
Nel corso della serata sono state premiate anche altre categorie letterarie inerenti ai migliori racconti e poesie inedite, sia in lingua italiana che dialettale. 
Si tratta quindi del primo riconoscimento ufficiale per la giovane serrese che, arrivata a questo punto, non può che continuare a coltivare la sua passione letteraria, in prospettiva di ulteriori riconoscimenti e di altre meritate affermazione. 
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mini eliana_iorfidaSERRA SAN BRUNO – Un riconoscimento prestigioso, non soltanto per l’autrice, ma che di riflesso e per suo tramite, si estende anche a tutta una nuova di generazione di intellettuali serresi. Una giuria d’indiscusso calibro - composta da giganti del panorama letterario, editoriale e giornalistico nazionale, quali Dacia Maraini, Franco Scaglia e Antonio Debenedetti, solo per citarne alcuni – ha assegnato la “Giara d’Argento” al romanzo secondo classificato “Sette paia di scarpe” di Eliana Iorfida, nell’ambito del Premio Letterario “La Giara” indetto da Rai Eri, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, confermandosi ancora una volta una preziosa opportunità di scouting per scrittori esordienti al di sotto dei 39 anni. La archeologa trentaduenne originaria di Serra S. Bruno, - la cui premiazione è avvenuta nello splendido palcoscenico della Valle dei Templi di Agrigento - attraverso quest’opera prima, descrive la vita nel profondo nord-est siriano. «Sette paia di scarpe – si legge nella motivazione del premio - la storia di Ahida e della sua adolescenza sullo sfondo della guerra arabo-israeliana del 2006, ci trasporta in un mondo arcaico, rurale, destinato a metamorfosi profonde, senza tuttavia rinnegare i valori di una tradizione millenaria. Eliana Iorfida, narrandoci la vita del piccolo villaggio nella Jazeera siriana, ci descrive, senza giudizi morali o politici, una società dettata da rigide leggi patriarcali, di cui riconosce i limiti, la durezza, ma anche la forza e l’integrità morale. Di quel mondo ci restituisce i colori, la natura, e un senso profondo di humanitas, di collettività, che ci ricorda la genesi delle nostre radici mediterranee». «Ho dedicato quest’opera al popolo siriano che me l’ha ispirata – ha spiegato l’autrice al Quotidiano -  concedendomi il privilegio di conoscere una storia vera, toccante, durante una delle missioni archeologiche cui ho preso parte, tra il 2006 e il 2007, sotto la direzione scientifica del Prof. Buccellati (Università della California). Oggi la Siria sta vivendo un passaggio drammatico della propria storia, che non può lasciarci indifferenti». La scrittrice serrese ha iniziato a scrivere questo romanzo nel 2008, lasciandolo più volte in sospeso per via degli impegni quotidiani, ma senza abbandonarlo del tutto «perché sentivo – ha commentato - che le vicende travagliate dei personaggi erano lì ad aspettarmi, non potevo tradirle. L’autunno scorso ho appreso del concorso RAI e mi sono affrettata a spedirlo alla sede regionale di Cosenza, emozionata nel sottoporlo ad un primo giudizio autorevole ed esigente».  Gli autori di riferimento della scrittrice sono tanti, ma in chiusura di questo romanzo «ho voluto citare Corrado Alvaro e il suo importante reportage dalla Turchia degli anni ’30. Alvaro fu tra i primi a cogliere l’omogeneità della tradizione mediterranea, la comunanza del meridione d’Italia coi paesaggi e i volti che popolano la sponda opposta e che io ho stessa ho potuto apprezzare». La scrittrice si è quindi detta felice del traguardo raggiunto e onorata di aver rappresentato la Calabria in una circostanza così importante. «Spero – ha detto in conclusione - che l’opera diventi presto un libro e accompagni i miei futuri lettori in un viaggio avvincente, alla scoperta di un mondo che mi è rimasto nel cuore».  

 

(articolo pubblicato su 'Il Quotidiano della Calabria')

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mini foto_di_gruppo_loghiImportanti riconoscimenti a livello nazionale premiano l’attività svolta da Adrenalina Verde e dal Fondo dei Baroni. Le due più importanti associazioni Nazionali di categoria attente all’ambiente, alla legalità ed allo sviluppo sostenibile, Legambiente e Coldiretti, hanno voluto premiare la sinergia tra le due strutture quale esempio per un turismo sostenibile e di qualità.
Nel dettaglio, Martedì 22 luglio 2013 il Parco Avventura Adrenalina Verde e l’Agriturismo Fondo dei Baroni nell’ambito della manifestazione nazionale “Goletta Verde” di Legambiente, hanno ricevuto un significativo premio per “il bellissimo Parco Avventura nelle Serre, pensato e realizzato nel massimo rispetto dell’ambiente, invito ad un nuovo rapporto di turismo mare monti”.
Mercoledì 23 luglio 2013 l’Agriturismo Fondo dei Baroni e il Parco Avventura Adrenalina Verde, sono stati premiati come vincitori della selezione regionale della Calabria, nella categoria “non solo agricoltura”, per gli Oscar Green 2013” accedendo così, alla finale Nazionale del concorso.
Il premio assegnato è l’ Oscar regionale del concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa, per dare un giusto riconoscimento alle giovani imprese agricole italiane e a tutti i soggetti che si siano distinti per aver iniziato un percorso di innovazione, ricerca e diversificazione
“Lavoro insieme ad un gruppo fantastico di ragazzi – ha commentato Domenico De Paola dell’Agriturismo Fondo dei Baroni, che ha ritirato i premi. Questo gruppo ha fatto della scoperta, della fruizione e della valorizzazione dell’ambiente naturale delle Serre il proprio progetto di vita. Insieme abbiamo scoperto che il rispetto della natura può diventare anche una risorsa economica . Ci auguriamo che, parallelamente alla nostra, possano avviarsi altre iniziative nel solco che abbiamo tracciato”.
Siamo Veramente orgogliosi e soddisfatti – aggiungono i soci del Parco Avventura Adrenalina Verde- di aver ottenuto questi riconoscimenti. Il nostro impegno per il rispetto della natura e l’offerta di servizi turistici di qualità hanno dato ottimi risultati. Siamo coscienti, dopo questi riconoscimenti, di essere al centro dell’attenzione e per questo vogliamo andare fino in fondo al concorso nazionale, per dimostrare che esiste una Calabria diversa dallo stereotipo nazionale.
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mini italianostra-negativo1SERRA SAN BRUNO - Il Testimonial Umberto Zanotti Bianco 2013 è stato consegnato all’Istituto Comprensivo delle Scuole superiori di Serra San Bruno durante un convegno svoltosi giorno 25 maggio 2013 nella sala del Liceo Scientifico diretto dal Preside Prof. Tonino Ceravolo. Arte, cultura, ambiente naturale e diritto all’ambiente sano sono stati i temi trattati ed egregiamente svolti dai ragazzi e ragazze della IV classe, con la guida dei loro tutor Prof. Nicola Rombolà e Prof.ssa Giovanna Esposito. L’idea di candidare il realizzando progetto all’assegnazione del premio 2013 della prestigiosa Associazione venne avanzata, nell’occasione della presentazione del lavoro avvenuta nel dicembre scorso, dal Prof. Gaetano Luciano, Presidente della sezione provinciale di Italia Nostra di Vibo Valentia. Il convegno per la presentazione e per la premiazione è stato organizzato dal Dirigente Scolastico che ha riunito al tavolo importanti personaggi che hanno dato lustro culturale con idee e soprattutto azioni, agli ideali propugnati da Italia Nostra, fondata nel 1955 da Umberto Zanotti Bianco, insigne ambientalista, archeologo ma anche famoso educatore e filantropo.
Hanno svolto interessanti relazioni il Prof. Luciano, il Preside Ceravolo e, in qualità di moderatore, il Prof. Rombolà. Intriganti e quasi commoventi sono stati gli interventi di due famosi ospiti del tavolo, già negli anni precedenti insigniti dell’importante riconoscimento. L’anno scorso il premio è stato assegnato al Sindaco del Comune di Riace Prof. Domenico Lucano, per la benemerita attività svolta in favore dell’accoglienza degli extracomunitari rifugiati, il cui obiettivo raggiunto è stata ed è la sistemazione alloggiativa di questi sfortunati ospiti; e lo ha fatto servendosi delle case libere lasciate dagli emigrati, da tempo in disuso ed abbandonate. Altro toccante intervento è stato svolto da Mons. Giuseppe Fiorillo, Arciprete del Duomo di Vibo Valentia e Presidente provinciale dell’Associazione “Libera”, che tanto lavora in favore degli ultimi, della legalità, della dignità della persona, del lavoro e dell’ambiente.
Naturalmente l’allegria degli studenti per il conseguito riconoscimento di meritorietà del loro progetto è stata notevole; ma ciò che può nel futuro conseguire a questo nobile riconoscimento potrebbe essere di gran lunga più entusiasmante se si pensa che nelle mani dei ragazzi sta la speranza di salvezza del pianeta. Il lavoro svolto e ciò che con esso viene appreso, non sarà perduto ma valorizzato: è un augurio ed un auspicio.

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Sabato, 15 Dicembre 2012 14:00

La Comedìa/2

mini lago_Alaco_sponda_sud-ovest

di Dante il Sapiente

Era lo loco ov'a scendea Ancinale

veniro, il pdl e, per quel che v'er'anco,

tal, ch'ogni lecchino ne berrebbe uguale.

che da cima dell'Alaco, onde si mosse,

al piano è sì la roccia avvelenata

nei rubinetti scorrea a chi giù fosse:

cotal di quel pontano era la scesa;

e 'n su la punta de la rotta diga

l'infamia di Deo Marco era distesa

che fu creato ne la falsa Regione;

e quando vide noi, sé stesso morse,

sì come quei cui l'ira dentro la prigione

Lo savio mio inver' lui gridò: «Forse

tu credi che qui sia il Padre Umile

che giù  a Serra le  carte ti porse?

Pàrtiti, bestia: ché l'Alaco non vene

depurato da la tua sorella,

ma esiste per veder le nostre pene».

Lui è quel cornuto che sversa in quella,

c'ha ricevuto già, molti milioni,

che da dove fuoro, non sa, ma se dici, accoltella

da tutte parti l'alta valle feta

tremò sì, ch'i' pensai che la regione

sentisse amor, per lo suo popolo che l'vota.

Oh cieca cupidigia e ira folli,

che sì ci porti ne la vita corta,

e ne l'etterna pozza poi  c'ammolli!

Lo mio maestro disse: «la pena a loro;

la farem noi, a sorical costà di presso:

ai sui non toccherà premio né alloro».

Poi guardò, e disse: «Quelli è Rizziuto,

che affogò nei suoi fitusi fanghi

nulla servì arricchirsi anche se molto arguto.

Dintorno al fosso vanno a mille a mille,

quivi è Deo Marco, chi 'mpurra, fiero

e lasciò la  vita misera e senza faville.

La divina giustizia di qua punge

don Peppino che fu flagello in terra

e Nazza più non Bevil'acqua; e in etterno munge

Poi vidi gente che di fuor del Pontano

tenean la testa e ancor tutto 'l casso;

e di costoro assai riconobb'io lo Salatino.

 

(foto Salvatore Federico)

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mini calendariSi terrà venerdì prossimo (14 settembre), alle ore 16 e 30, presso la sala convegni del Comitato regionale Calabria della Lnd, la manifestazione di presentazione dei calendari di Prima categoria. Nell'occasione, saranno consegnati i palloni "Molten" da utilizzare nelle gare ufficiali, nonchè verranno premiate le società vincenti del Premio disciplina - Prima Categoria, per la stagione 2011-2012.

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mini mimmo-gangemi-la-signora-di-ellis-island_290x435WOLFSBURG - Una manifestazione prettamente culturale. Questo è stato il taglio che si è voluto dare alla settimana calabrese a Wolfsburg. Infatti, per l’occasione, l’architetto Maria Lia Ciconte (tra gli organizzatori dell’evento) assieme al direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese Gilberto Floriani, ha presentato il 12 giugno scorso il "Premio Letterario Calabria - Wolfsburg".

«Quest’anno - ha sostenuto Maria Lia Ciconte - abbiamo cercato di individuare 5 volumi rappresentativi della Calabria, al fine di lanciare un premio letterario che, per le prossime edizioni, potrebbe assumere un taglio diverso dando spazio a nuovi talenti letterari».

E la scelta è caduta proprio su scrittori autorevoli i quali, anche se in modo molto diverso tra loro, hanno saputo descrivere la Calabria da più sfaccettature. Gli autori, -  scelti in seno al Sistema Bibliotecario Vibonese -, sono: Vito Teti con Pietre di Pane, Mauro Minervino con Statale 18, Angela Bubba con MaliNati, Francesca Viscone con Concerto a Berlino e Mimmo Gangemi (unico autore presente alla presentazione del Premio) col suo La signora di Ellis Island.

Maria Lia Ciconte cede subito il timone a Gilberto Floriani, il quale si è cimentato a descrivere lo scopo del "Premio Letterario Calabria - Wolfsburg". «Quando abbiamo pensato a quest’evento - ha detto il direttore del SBV - abbiamo puntato alla diffusione della cultura calabrese attraverso l’aiuto dei nostri corregionali integrati in Germania».

Superate oramai le difficoltà che si scagliarono sulla prima generazione di emigranti, il calabrese, si fa divulgatore tramite la letteratura della propria cultura. Come? «I libri selezionati quest’anno - sostiene ancora Floriani - sono solo l’inizio di un percorso che non ha l’intento di promuovere la cultura calabrese attraverso lo scrittore affermato, ma al contrario, attraverso lo scrittore emergente, il talento letterario calabrese che vive in Germania, il quale, partecipando al "Premio Letterario Calabria - Wolfsburg", ha l’occasione di farsi conoscere e di ritagliarsi uno spazio nel mondo dell’editoria».

Praticamente, i ragazzi calabresi della terza generazione, lungi dall’essere figure di emigranti tradizionali, oramai completamente integrati nella società tedesca, attraverso le loro opere potrebbero scoprirsi scrittori talentuosi e farsi ambasciatori con la letteratura della cultura dei loro padri.

Floriani in ultimo, ha introdotto l’intervento dello scrittore Mimmo Gangemi sostenendo che nonostante fare cultura in Calabria sia difficile, gli intellettuali riescono sempre ad emergere. Gangemi, dopo aver sottolineato un dato statistico che vede i lettori calabresi al primo posto nel Sud Italia, ha sostenuto che esiste in Calabria un fermento letterario forte, attraverso il quale si può presentare la possibilità per i giovani scrittori di far arrivare la propria voce oltre i confini del Pollino.

Pertanto, l’autore de La signora di Ellis Island, ha invitato tutti a fuggire gli stereotipi che da sempre annoverano la Calabria in un girone infernale, sostenendo che oramai da tempo «il cancro che affligge la nostra regione ha trovato un nemico inaspettato: la cultura».

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mini premio fotoRiceviamo e pubblichiamo

I calabresi del mondo si incontreranno a Roma il prossimo 22 Giugno per la XXI edizione del Premio Internazionale “La Calabria nel Mondo”. Un compleanno importante per l’associazione C3 International guidata dal suo Presidente On. Peppino Accroglianò che, da più di 25 anni, lavora per promuovere l’immagine della Calabria e favorirne lo sviluppo attraverso la promozione culturale. L’evento sarà ospitato presso la Sala Protomoteca del Campidoglio e sarà preceduto da un convegno dal titolo: "Orizzonte 2020. L' Innovazione nell'area del Mediterraneo, strumento di crescita e sviluppo contro la crisi".
Centinaia le personalità che hanno ricevuto il premio nel corso degli anni tra cui Leon Panetta, Capo della Cia e nuovo Ministro della Difesa Americana, Renato Dulbecco, premio Nobel per la Medicina, Cesare Mirabelli, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Segretario Generale della Città del Vaticano.
Il 22 giugno sono molte le personalità attese, che hanno già confermato la loro presenza, da Giuseppe Mussari, Presidente del Monte dei Paschi di Siena, al Senatore Maurizio Gasparri, Elio Costa, Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma e tanti altri illustri ospiti.
Tutti i premiati riceveranno una creazione d’argento, in esemplare unico realizzata dal maestro orafo Gerardo Sacco che rappresenta il codex purpureus rossanensis, prezioso manoscritto conservato nella città di Rossano.
Madrina dell’evento,  sarà l'attrice e conduttrice televisiva Manila Nazzaro. Non mancheranno all’appuntamento il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, quello del Lazio Renata Polverini, il Sindaco della città Gianni Alemanno. Saranno presenti anche il Sottosegretario all’Economia Antonio Gentile, il Presidente del Consiglio Regionale Francesco Talarico, il Vice Ministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti Aurelio Misiti e l’On. Jole Santelli Vice Presidente Pdl alla Camera.
Come nella scorsa edizione anche quest’anno SJ TELEVISION, la web tv dedicata ai calabresi che vivono in tutto il mondo e che grazie al format televisivo “La Calabria nel Mondo” cerca di promuovere le tradizioni, la cultura, l’enogastronomia, la storia, gli eventi, che sono le eccellenze di un territorio stupendo. Siamo felici ed onorati – spiega l’amministratore delegato Francesco La Gamba-  di poter seguire nuovamente questo prestigioso premio dedicato ai calabresi che ogni giorno portano il nome della Calabria in tutto il mondo, ed SJ TELEVISION sta portando avanti da qualche anno questo progetto di valorizzazione e riscoperta del mondo Calabria, per cui ringraziamo il Presidente di C3 International l’On. Peppino Accroglianò per la fiducia rinnovataci anche quest’anno. L’intero evento sarà ripreso e trasmesso successivamente su www.sjtelevision.com e sulle tv nostre partner.

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mini Sharo a sin. insegna ai contadini di Cassari

SERRA SAN BRUNO – “Sole nero a Malifà” è una delle opere più rappresentative di Sharo Gambino,  scrittore e giornalista calabrese, nato a Vazzano ma trapiantato nel popoloso centro montano, scomparso nell’aprile del 2008. Il romanzo, pubblicato per la prima volta nel lontano 1965,  è stato oggetto di ristampa da parte della casa editrice Rubbettino. Ambientato a Ragonà e Cassari, frazioni di Nardodipace, "Sole nero a Malifà" narra la vicenda umana di un giovane, Gesuino, il cui nome rappresenta la metafora del destino al quale va incontro la gente, quella di fine anni ’60, sopraffatta dalla miseria e dalla povertà. Anche quest’anno, l’istituto d’istruzione superiore “Luigi Einaudi” di Serra San Bruno, ha riproposto il premio “Sharo Gambino”, che tra i tanti obiettivi, ha anche quello di promuovere tra i giovani la lettura e la conoscenza dell’autore, la cui opera, ispirata alla realtà della Calabria e dell’Italia meridionale, merita di essere adeguatamente diffusa e apprezzata per “l’alto valore del suo messaggio culturale e per il posto occupato da Gambino, serrese d’adozione, nella  letteratura meridionale del ’900”. Nei giorni scorsi, infatti, presso l’aula magna dell’istituto, si è tenuto un dibattito durante il quale è stata ricordata la figura del celebre scrittore meridionalista. Presenti i familiari del poeta, il dirigente scolastico, prof. Tonino Ceravolo; il prof. Vito Teti, ordinario di Etnologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, oltre ovviamente agli studenti della scuola. Dopo un breve dibattito incentrato maggiormente sulla figura dello scrittore, si è proceduto alla premiazione dei migliori elaborati: per il biennio, sono stati premiati Miriam Riggio e Federica Pollicino; mentre il primo premio è andato a Bruno Scopacasa. Per quel che riguarda il triennio, invece, il secondo posto se lo sono aggiudicate Ilenia Zangari e Angela Roti; mentre il primo premio  è andato, per il secondo anno consecutivo, allo studente Giampaolo Cirillo.

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mini Premio_LetterarioDi seguito pubblichiamo il regolamento del concorso letterario bandito dall'associazione "L'Officina: idee per la cultura" di Chiaravalle Centrale (Cz).

                                   Quarta edizione

Concorso letterario “L‘Officina: Idee per la Cultura”

Regolamento

Concorso e sezioni

È indetto il concorso letterario di poesia, quarta edizione, “L‘Officina: Idee per la Cultura”.

Il concorso si articola in due sezioni, tutte a tema libero:

  • lingua italiana;
  • lingua dialettale calabrese.

I componimenti devono contenersi, orientativamente, entro i cinquanta versi.

Possono essere presentate al concorso solo composizioni inedite.

Ogni concorrente può presentare un solo componimento, pena l’esclusione del concorso.

La partecipazione al concorso è gratuita.

Modalità d’invio delle opere

Gli elaborati devono essere presentati in sei copie, cinque anonime, la sesta recante anche:

• dati anagrafici (nome, cognome, data di nascita, indirizzo) recapito telefonico ed eventuale indirizzo email;

• titolo componimento e indicazione della sezione di concorso

Il plico, così completato, deve essere inviato tramite posta, al seguente indirizzo: Associazione “L’Officina: Idee per la Cultura”, c/o “Bar del Corso – Via Gregorio Staglianò – 88064 Chiaravalle Centrale (Cz), o consegnato a mano allo stesso indirizzo.

Gli elaborati possono, inoltre, essere inviati per posta elettronica all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Al messaggio dovranno essere allegati due files, uno con il solo testo della poesia, l'altro con testo e i dati anagrafici su indicati.

Gli elaborati dovranno pervenire all’Associazione entro il 15 luglio 2012.

Commissione giudicatrice e Premi

L'Associazione nominerà un’apposita Commissione giudicatrice alla quale consegnerà, in forma anonima, gli elaborati, per la redazione della classifica.

Il giudizio della Giuria è insindacabile. I lavori presentati non saranno restituiti.

Per ciascuna sezione, agli autori delle migliori composizioni saranno consegnati:

  • 1° Premio “Officina: Idee per la Cultura”
  • 2° Premio “Officina: Idee per la Cultura”
  • 3° Premio “Officina: Idee per la Cultura”

La Commissione e l’Associazione potranno stabilire eventuali menzioni speciali.

I premi consisteranno in targhe o coppe.

L’Associazione “L’Officina: Idee per la Cultura” provvederà a informare i vincitori.

La proclamazione ufficiale dei vincitori e la consegna dei premi avverranno nel corso di una serata speciale che avrà luogo a Chiaravalle Centrale in data da definire.

Il bando integrale del Concorso potrà altresì essere consultato sul sito www.radioiris.it.

Eventuali ulteriori informazioni potranno essere richieste sempre all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Informativa

La partecipazione al concorso comporta: l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai fini dell’espletamento del concorso, (per la restante disciplina si fa rinvio al decreto legislativo n. 196/2003); il consenso, a titolo gratuito, alla lettura dei componimenti durante la manifestazione di premiazione e ad eventuali riprese video e registrazioni radiofoniche della stessa, alla pubblicazione, con il solo vincolo della citazione del nome, in un eventuale antologia curata dalla stessa Associazione, o su portali telematici dei quali l’Associazione riterrà di avvalersi per la diffusione degli esiti del concorso. I diritti rimangono comunque di proprietà dei singoli autori.

I partecipanti si assumono ogni responsabilità relativa alla paternità dell’opera.

Chiaravalle Centrale lì, 21 maggio 2012                                      

Il presidente

Maria Augusta Giorgio

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