mini Serra_San_Bruno_centro_storicoSERRA SAN BRUNO - Pare che abbiano forzato a calci la porta d'ingresso i ladri che, oggi pomeriggio, sono tornati in azione nella cittadina della Certosa. A finire nel mirino dei malviventi, questa volta, è stata l'abitazione di un orefice del luogo. Ad accorgersi del furto sono stati i vicini di casa dell'uomo, insospettiti del fatto che l'entrata secondaria dell'abitazione fosse aperta. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, i ladri sarebbero riusciti a portare via una pistola legalmente detenuta. Sul luogo del furto, l'ennesimo, sempre nel centro storico, sono intervenuti i Carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone. Pare che l'episodio di oggi sia stato preceduto da altri analoghi verificatisi a Serra nei giorni scorsi.

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mini Serra_San_Bruno_2040-12-57-03-4870C’è qualcosa di inquietante nel cielo di Serra San Bruno, nelle strade, nelle relazioni, negli occhi preoccupati di anziani ed anziane. Di vecchietti in preda ad angosce di cui non si sentiva per nulla il bisogno. L’ondata di criminalità che ha travolto il paese sembra non volersi arrestare. Proprio il centro storico, abitato in genere da persone in avanti con l’età, sta divenendo sempre più l’assurdo scenario di un circo all’aperto. Un mondo alla rovescia dove se ti allontani da casa, anche solo per poche ore, ti ritrovi gli armadi e le stanze alleggeriti di tutto. Soldi, gioielli, quadri, monili. La “banda del buco” non vuole proprio arrestarsi.
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mini serra_san_bruno_2SERRA SAN BRUNO - Ennesimo furto nel centro storico. Sapendo evidentemente che il parroco don Gerardo Letizia si trovava in pellegrinaggio in Terra Santa, oggi la solita banda del buco ha colpito di nuovo indisturbata, in pieno giorno, entrando nella canonica adiacente alla chiesa Matrice. I ladri si sono introdotti nell'edificio rompendo una finestra che si trova sul retro, a pochi passi da corso Umberto I, e hanno portato via quello che hanno trovato: circa un migliaio di euro e alcuni gioielli. L'episodio ha dell'incredibile perchè avvenuto probabilmente tra la mattinata e il primo pomeriggio e, come detto, è l'ultimo di una lunga sconcertante serie di furti, avvenuti tutti nel centro storico.

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mini sisma_02_672-458_resizeNelle ore immediatamente successive alla forte scossa registratasi attorno all’1:05 di questa mattina in provincia di Cosenza (magnitudo 5° grado della scala Richter), sembrava che il sisma non avesse provocato alcuna vittima. In realtà, anche se indirettamente, il terremoto ha provocato la morte di un uomo di 84 anni per infarto. L’uomo era residente a Scalea, località marittima del cosentino, a pochi chilometri di distanza da Mormanno dove si è originato l’epicentro. Subito dopo il sisma, l’anziano è stato colto dal malore nella sua abitazione ed è deceduto nonostante i soccorsi prestatigli dai parenti. Al momento sembra che non vi siano altre vittime o feriti.

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mini vizzarroLa figura del brigante, indomito e tragico eroe "negativo" della storia calabrese, ha acquisito una sua riconosciuta dignità letteraria soprattutto nella letteratura regionale del XIX secolo. Si pensi agli esempi, notissimi, del Brigante di Biagio Miraglia, di Antonello capobrigante calabrese di Vincenzo Padula o del Giosafatte Tallarico di Nicola Misasi, del quale non è superfluo ricordare il suo ripetuto attingere alla fonte d'ispirazione del brigantaggio, com'è testimoniato, tra l'altro, anche dal romanzo Briganteide. Siamo dalle parti, in questi autori, di un "romanticismo naturale" che del brigante sottolinea la marginalità della collocazione sociale, l'irruenza delle passioni, il ribellismo violento e "primitivo". Così il brigante diventa una figura dai tratti quasi stereotipi, connotata antropologicamente dallo stigma indelebile della "calabresità" e contrassegnata, come ha ben evidenziato Pasquale Tuscano, dai caratteri dell'astuzia, del coraggio, della ferocia, della rozza cultura, inevitabile conseguenza del suo appartenere non alla "civiltà", ma alla natura.

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mini d88132f3bd6b096b77841e70e22811031Riceviamo e pubblichiamo:

Era il 1121 quando il Pontefice Callisto II, si trovò ad attraversare l'antico Borgo di Spadola. Pare che per uno scherzo del destino, fu costretto a una breve sosta proprio nel piccolo abitato di Spadola. L'evento eccezionale fece accorrere gli abitanti del borgo che, come da consuetudine si protendevano a baciare il piede dell'illustre passeggero. qualcuno della folla, ebbe l’idea di sottrarre furtivamente dal piede del pontefice, una delle due pantofole di seta rossa con la croce d'oro ricamata sulla tomaia. Il Papa adirato per l’insano gesto, lancia anatemi e maledizioni per la scomunica dell'intera popolazione. L'antica memoria popolare racconta che il Santo Padre, abbia malaugurato la crescita della popolazione. Molti secoli dopo, la comunità di Spadola, volle riconciliarsi con lo stato pontificio e, nell’occasione della visita di Giovanni Paolo II, avvenuta il 5 Ottobre 1984, restituirono simbolicamente la pianella che i loro antenati avrebbero sottratto a Callisto II. E così con la benedizione apostolica arrivò la bramata riconciliazione col successore di Pietro e la popolazione di Spadola è ripresa a crescere tant'è che oggi conta 870 unità, così come dimostra anche il dato demografico ISTAT. Pare che la maledizione però, da allora si sia trasferita nel vicino borgo di Brognaturo che non cresce più e sfiora il suo minimo storico, di poco più di 670 anime nel 2011 . Il memorabile dato è quanto mai allarmante e spiega che più che di una maledizione, nel caso di specie, si tratta di mala amministrazione, difatti la curva demografica lunga 140 anni, tracciata nel grafico dell’Istituto Nazionale di Statistica, inizia a flettere incontrovertibilmente negli anni ottanta e ad oggi ancora la rotta non si inverte. Nel medesimo periodo storico il paese è guidato dalla stessa compagine, che piuttosto di redigere, in questi lunghi anni, un piano di fabbricazione per creare l’opportunità di costruire nuovi e moderni spazi abitativi, per migliorare la qualità della vita e per incentivare le giovani coppie a rimanere, ha ben pensato invece, di urbanizzare la Lacina con inutili colate di cemento su un polmone verde nel cuore della montagna. Come per un desiderio inconscio e recondito di scalare l’albero genealogico e risalire sino al porcaro suonatore di brogna, che pare ci abbia dato origini. E ancora oggi non se ne parla, pare che siano impegnati ad assecondare le frivolezze della clientela, piuttosto che il bene del paese che rischia di implodere in un cumulo di macerie.

Francesco Tassone

mini 22754b6117d4050fc91a32f6728eef041 mini SPADOLA mini BROGNATURO

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Venerdì, 29 Giugno 2012 14:29

Serra, torna il mercato domenicale

mini serra san bruno 2SERRA SAN BRUNO - Anche questa estate il centro storico della cittadina della Certosa sarà sede del mercato serale domenicale. La Cicas (Confederazione degli Imprenditori dei Commercianti degli Artigiani delle Attività del Turismo e dei Servizi), il cui referente provinciale è Claudio Rullo, insieme al sindaco di Serra Bruno Rosi, fa sapere che da domenica prossima 1 luglio fino a domenica 26 agosto, avrà luogo il mercato serale, che ospiterà i venditori ambulanti e i loro stand dalle 16 alle 24. Come la scorsa estate il centro storico serrese, ricco di storia e spiritualità, con le belle chiese barocche in granito grigio locale, farà da teatro alle bancarelle dei venditori ambulanti che per l’occasione potranno posizionarsi lungo il centralissimo Corso Umberto I, per essere visitate non soltanto da cittadini ma anche da turisti che con l’arrivo della bella stagione prendono dl’assalto la cittadina bruniana per l’aria pura ed il clima fresco e salubre.

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mini fotoSERRA SAN BRUNO – Erano da poco passate le 15 di ieri pomeriggio quando nel centro storico di Spinetto, popoloso quartiere della cittadina bruniana, alle due donne delle pulizie che, come ogni giorno, si sono recate nella casa di via Manzoni 5 (foto) a compiere il proprio lavoro, è apparsa una scena agghiacciante. Giuseppe Calabretta, 50 anni, diversamente abile che viveva nell’abitazione insieme al fratello, era riverso nel bagno in una pozza di sangue. Immediatamente le due donne hanno dato l’allarme chiamando i carabinieri della compagnia di Serra San Bruno e i sanitari del 118 del locale nosocomio, sul posto sono giunti anche gli agenti del locale corpo della polizia municipale. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane, mentre si recava in bagno sarebbe stato colto da malore e, durante il mancamento, sarebbe caduto sulla porta a vetro del locale adibito ai servizi igienici, che si sarebbe infranta sotto il peso del cinquantenne. Un pezzo di vetro si sarebbe conficcato nel collo del poveretto recidendone la carotide e causando la morte dell’uomo per dissanguamento. All’arrivo delle due donne il cinquantenne era ancora agonizzante ma i soccorsi del 118 non sono valsi a salvargli la vita. Le cause dell’incidente che hanno determinato il decesso dell’uomo sono apparse subito chiare e la salma è stata messa immediatamente a disposizione dei familiari per i funerali, che si terranno già nelle prossime ore nella chiesa parrocchiale. L’uomo, diversamente abile dalla nascita, pur non riuscendo a parlare a causa della grave patologia che lo aveva colpito, era in grado di esprimersi e, fino a qualche tempo fa, era solito fare piccole passeggiate per il centro storico dov’era conosciuto e benvoluto da tutti. Prima che le condizioni di salute si aggravassero, riusciva anche a fare qualche piccolo giro in bicicletta per i vicoli che lo hanno visto nascere e crescere, dove da tutti era conosciuto come Pinuccio.

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mini mastro_bruno_tarcelliDalla Chiesa dell’Addolorata  a San Giluormu. Salendo dapprima dallo “stradone” di Via Sette Dolori, dove sulla destra trovo la casa dell’infanzia di mio Padre, la famosa casa dal pavimento di tavole tra le quali fessure Mastru Biasi accendeva la sua pipa, segno del via libera al dopocena, e Sharo  giovanotto, scendeva con i suoi fratelli ad ascoltare li “stuori” che il loro ospite dispensava intorno al braciere ardente.  Guardo la stanza e mi sembra, tale l’enfasi con la quale questi fatti mi sono stati raccontati, di rivivere quei momenti  nell’immaginazione di un bimbo preso per mano a cui queste cose venivano raccontate con la poesia delle parole che solo il Sharo papà sapeva esprimere.

E ancora avanti, dopo il negozio di alimentari di Ernesta, dove ci avevi “la libretta”, e poi, quando è fine mese che la ditta paga mio marito passo a pagare, e poi avanti la casa di Mastro Peppe “Stivaledha”, la cantina quasi di fronte, e poi Bonsignuri

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mini Serra San Bruno centro storicoSERRA SAN BRUNO - Ancora ladri in azione nel centro storico serrese. Ieri sera intorno alle 18,30 M.T.I., una 50enne residente nel rione "Zaccanu", tornando a casa con le buste della spesa in mano si è trovata davanti ad una scena certamente poco piacevole: la sua abitazione, in cui vive con l'anziana madre, era stata messa completamente a soqquadro dai topi d'appartamento che agiscono da tempo indisturbati nei vicoli di Terravecchia. Questa volta, però, il bottino è stato molto più magro che in altre occasioni: i malviventi non hanno portato via praticamente nulla, perchè la donna non tiene in casa ingenti somme di denaro nè oggetti di grande valore, ma probabilmente anche perchè il suo ritorno a casa potrebbe aver colto di sorpresa i ladri mettendoli in fuga. Gli autori del tentato furto, che hanno agito anche stavolta in pieno giorno, hanno forzato il cancello di legno del giardino e poi, attraverso una finestra di un edificio adiacente, si sono introdotti nell'abitazione della donna e hanno rovistato dappertutto in cerca di qualcosa che avrebbe potuto far fruttare la loro azione criminosa. Invece stavolta sono stati costretti a scappare a mani vuote.

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