mini neve2012 ridSERRA SAN BRUNO – Stanno lievemente migliorando le condizioni di F.B., 65enne residente nel centro storico serrese che, a causa del freddo polare di questi giorni, rischia di perdere una gamba. L’uomo, trasportato presso il policlinico universitario di Germaneto, è stato sottoposto ad intervento chirurgico nella notte di giovedì a causa dei gravissimi problemi alla circolazione che i sanitari del nosocomio serrese gli avevano riscontrato ad una gamba. L’intervento, durato circa 7 ore viste le complicazioni del caso, sembra essere andato bene, ma ancora purtroppo non è stato scongiurato definitivamente il rischio

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini bonzignuriSERRA SAN BRUNO - Un 65enne residente nel centro storico serrese, F.B., rischia di perdere una gamba a causa di un trombo dovuto all'ipotermia. Il freddo polare di questi giorni, con la neve che ancora giace ammassata in ogni angolo del paese, potrebbe costare caro all'uomo che abita da solo in via San Lorenzo, a pochi passi da piazza mons. Peronaci (foto). Due suoi amici, interrogandosi sulla sua assenza prolungata dal bar che frequenta di solito, stamattina sono andati a trovarlo a casa e si sono subito resi conto che l'uomo era duramente provato dal freddo di questi giorni. Già la sera prima, un vicino di casa aveva cercato di convincere il 65enne ad andare in ospedale, ma invano. Impresa in cui invece sono riusciti i due amici, che dopo molte insistenze stamattina hanno accompagnato l'uomo in ospedale. Qui gli sono stati riscontrati gravissimi problemi alla circolazione

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini Serra_San_Bruno_centro_storicoSERRA SAN BRUNO - Continua ininterrotta la sequela di fatti criminosi nel centro storico serrese. Dopo l'ennesimo furto in casa avvenuto giovedì, nel mirino dei ladri che agiscono indisturbati nei vicoli di Terravecchia è finito un venditore ambulante di prodotti ortofrutticoli a cui, nel pomeriggio di ieri, è stato rubato l'incasso della giornata, circa 200 euro. Il commerciante, residente a Chiaravalle, si era momentaneamente assentato dal suo furgone per prendere un caffè in casa di un cliente,  quando ignoti hanno prelevato dall’interno del veicolo, un Porter Piaggio, la cassetta di metallo contenente il ricavo di una giornata di lavoro. E’ accaduto ancora una volta in pieno centro storico, dunque non è da escludersi la medesima matrice criminosa dei numerosi furti avvenuti nelle abitazioni, per lo più ai danni di anziani soli. I carabinieri di Serra coordinati dal capitano Esposito Vangone hanno intensificato i servizi di controllo e prevenzione dei reati, sia in pattuglia sia a piedi per le strade del centro storico.

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini foto_furto_serraSERRA SAN BRUNO - Ancora un furto a Serra, sempre nel centro storico, ma questa volta in pieno giorno. Vittima una pensionata 70enne, G. C., a cui ignoti hanno sottratto 5mila euro in contanti mentre lei era fuori casa. L'episodio, che ha dell'incredibile, si è consumato nel pomeriggio di oggi a pochi passi dalla centralissima via Giacomo Matteotti: la solita banda del buco ha infranto i vetri di una finestra che dà proprio sulla via che si immette nel centro storico serrese, ben visibile da via Matteotti. Dopo essersi introdotti in casa, i ladri hanno preso i soldi da un borsellino in camera da letto, in cui la donna teneva i risparmi prelevati nei giorni scorsi da un istituto bancario del luogo. Rientrata a casa intorno alle 19 - era uscita nel primo pomeriggio - la pensionata serrese si è accorta del furto e ha subito avvisato i carabinieri della locale Compagnia diretta dal capitano Esposito Vangone. 

Pubblicato in ATTUALITÀ
Domenica, 08 Gennaio 2012 23:48

SERRA: brucia un'altra casa nel centro storico

mini incendio_casa_serraSERRA SAN BRUNO - Ancora un edificio in fiamme nel cuore della cittadina della Certosa. Questa sera un violento incendio ha quasi completamente distrutto quello che rimaneva di una vecchia casa del centro storico. Quando gli abitanti delle case limitrofe a quella in fiamme si sono accorti dell'incendio ed hanno avvertito le vicine stazioni dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco, era ormai troppo tardi. Nonostante il tempestivo intervento dei pompieri e delle forze dell'ordine, le fiamme avevano già completamente devastato l'edificio disabitato, distruggendo qualsiasi cosa al suo interno. Non si esclude, tra le cause che hanno scatenato il rogo, l'ipotesi dolosa. 

Pubblicato in ATTUALITÀ
Mercoledì, 21 Dicembre 2011 23:05

Pasolini e i contadini di Ariola

mini pier_paolo_pasoliniSe qualcuno nutrisse qualche dubbio circa l’amore di Pier Paolo Pasolini per il mondo contadino universalmente inteso e non soltanto per quello del Friuli, di cui pure scrisse nelle sue poesie, il rapporto che lo scrittore ebbe con la Calabria può dissipare questa incertezza.  Gli anni in cui Pasolini si dedicò intensamente alla scoperta e allo studio del mondo contadino coincidono politicamente con un momento storico in cui il potere è rappresentato da una Democrazia Cristiana sempre più ipocrita e arrogante a cui si oppone un Partito Comunista sempre più puritano e falsamente progressista. In questo contesto storico, tra il finire degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ‘60, quando nella mente dello scrittore si andava affermando l’idea di realizzare “Il vangelo secondo Matteo”, Pasolini fece un viaggio in Calabria nella zona di Crotone, a Le Castella, dove in parte fu ambientato questo film e dove conobbe alcuni contadini, tra cui Rosario Migale, che nel film interpreterà la parte di Tommaso. Su invito di alcuni giovani ed in particolare di Andrea Frezza, noto regista vibonese, Pasolini fece un giro degli ambienti contadini dell’entroterra. Fu cosi che dopo aver partecipato ad una conferenza nell’auditorium della scuola Don Bosco si recò presso la località Ariola del comune di Gerocarne, dov’era in atto una contestazione contadina contro il potere locale. I contadini erano scesi sul sentiero di guerra contro una giunta comunale guidata dalla DC, che si era resa del tutto insensibile ai bisogni e alle istanze della comunità dell’Ariola che rivendicava strade, collegamenti con il comune principale e la tanta agognata elettricità che era solo una speranza per il mondo contadino dell’epoca. Pasolini partecipò ad una riunione dei contadini che si tenne nel posto telefonico pubblico di proprietà della famiglia Santaguida, e qui ebbe modo di ascoltare i sogni, le speranze, le utopie e soprattutto il disagio dei contadini calabresi e di prendere visone di questo mondo del sud che, ben che fosse sconosciuto ai suoi occhi, era ben conosciuto alla sua coscienza. Lo scrittore si assunse l’impegno di porgere un aiuto ai contadini dell’Ariola e fu così che, una volta ripartito, fece recapitare al comitato una somma di centomila lire che i contadini utilizzarono per costruire un ponte, punto di collegamento tra Ciano di Gerocarne e l’altopiano dell’Ariola. A proposito di questo evento il libro di Gaetano Luciano “Le vie del vento o le rivoluzioni sognate” riporta l’estratto di un articolo di Sharo Gambino del 1968, dal titolo “I marcusiani dell’Ariola”, in cui lo scrittore calabrese scriveva che i contadini dell’Ariola, come protesta formale nei confronti di uno stato che si disinteressava del loro bisogno, inviarono all’uomo nuovo della Calabria Giacomo Mancini, allora ministro dei lavori pubblici, un plico contenente i certificati elettorali, e un contadino sosteneva che “l’unica somma che è arrivata sono state le centomila lire che ci mandò quello scrittore, Pasolini, dopo che venne e vide in che modo viviamo, e con quei soldi abbiamo costruito un ponticello tra Arena e Gerocarne per superare un fossato”. 

Pubblicato in CULTURA

mini osservatore_romanoSERRA SAN BRUNO – Leonardo da Vinci potrebbe essere stato l’ispiratore della facciata dell’antica chiesa certosina distrutta dal terremoto del 1783. La sorprendente ipotesi formulata con rigore scientifico dal compianto Silvano Onda, per anni rimasta sotto silenzio, ha trovato conferme importanti che potrebbero accreditarla come scoperta di livello mondiale. Il merito di aver reso pubblica la clamorosa tesi di Onda, storico dell’arte e dell’architettura, serrese d’origine, va alla rivista “Santa Maria del Bosco” diretta da Domenico Calvetta, che con un articolo dell’aprile 2007 mise a segno uno scoop che è stato ripreso dall’Osservatore romano. Il quotidiano del Vaticano ha dato ampio risalto alla scoperta di Onda con un articolo a tutta pagina di Carlo Perdetti, uno dei massimi studiosi leonardiani viventi, direttore degli Studi Vinciani all’Università della California.

Nelle pagine culturali del giornale della Santa sede la ricerca del compianto studioso serrese viene definita di «eccezionale importanza», soprattutto per gli specialisti. Dalla pubblicazione della sorprendente ipotesi sulla rivista di Santa Maria, spiega Pedretti, sono emersi ulteriori indizi «come argomenti probanti di analisi critiche e stilistiche» riguardo all’eventualità che la facciata dell’antica chiesa conventuale sia stata “copiata” da un disegno di Leonardo. La morte di Onda, avvenuta lo scorso anno, ha interrotto un lavoro ambizioso che lo storico dell’arte stava conducendo insieme all’Università di Los Angeles, ma Pedretti è comunque arrivato a sostenere, con una ricostruzione ovviamente meticolosa, la possibile fondatezza della scoperta dell’ispirazione “leonardesca” della monumentale facciata che ancora si può ammirare all’interno dell’attuale monastero bruniano. Approfondendo e rivedendo la teoria secondo cui fu il Palladio, uno dei maggiori architetti del Rinascimento, a progettare la facciata, Pedretti spiega una per una le ragioni scientifiche portate a sua volta da Onda a sostegno della sua ricerca. Ad indurre lo storico dell’arte a ragionare su lesene scanalate e pilastri cinquecenteschi dell’antica chiesa certosina, trovando conferme delle similitudini in uno schizzo di Leonardo (“Studio di chiesa”, 1515, Venezia), è stato però un singolare documento rinvenuto all’interno di un manuale di architettura del Vignola del 1596, che le maestranze serresi utilizzavano come prontuario per le costruzioni di edifici sacri e di cui si servivano anche come diario per annotazioni di vario genere. Dietro un foglio scollato dell’antico manuale (“Regola delli cinque ordini d’architettura”, proprietà Carchidi-Pelaggi di Spinetto Calabro), posto a rinforzo di alcune pagine, Onda trovò scritta la seguente memoria in dialetto serrese: «Mi dissa nu munacu chi prima stava a Roma ca la facciata di lu cummientu fu copiata di nu disegnu di Leonardo da Vinci». Secondo Onda, il disegno di cui si parla in questo frammento potrebbe essere proprio lo schizzo “veneziano” di Leonardo del 1515. «L’impianto costruttivo è identico – sono le parole di Onda riportate dall’Osservatore romano – come pure l’impostazione al di sopra del cornicione dove l’altezza della navata centrale è segnata con una zona saliente, ritmata da quattro lesene sporgenti, mentre lo spazio tra le due lesene centrale è determinato da un alti finestrone al posto del classico rosone, coronato da un frontone. Due grandi volute raccordano, nella facciata l’altezza della navata centrale e quella delle navate laterali». Si tratta, dunque, di una delle tante intuizioni del compianto studioso serrese destinate a lasciare il segno nella storia dell’arte e dell’architettura.

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria) 

Pubblicato in CULTURA

mini furto-repertorioUn altro furto notturno turba la quiete della cittadina bruniana: la notte scorsa, la solita banda del buco ha messo a segno un altro colpo, l'ennesimo, in pieno centro storico. La vittima, questa volta, è un'anziana signora ottantenne, Z.R., che vive da sola nella sua abitazione, situata su corso Umberto I. Tra mezzanotte e l'una, tre persone a volto coperto si sono introdotte in casa e hanno subito legato al letto l'anziana donna con del nastro adesivo. Dalle prime notizie, non sembra che l'ottantenne abbia subito violenze, a parte l'essere immobilizzata con la forza mentre i ladri gli svaligiavano la casa. Entrati da un'entrata secondaria, i malviventi, dopo essersi impossessati di denaro e gioielli, pare siano andati via dalla porta principale che dà proprio su corso Umberto I. A quell'ora alcuni esercizi pubblici erano ancora aperti, infatti la donna, che è riuscita a lliberarsi da sola dopo che i ladri erano fuggiti, ha lanciato l'allarme rivolgendosi ai titolari di una pizzeria poco distante dalla casa svaligiata. All'arrivo dei carabinieri di Serra, l'anziana signora era in stato confusionale e visibilmente sotto shock. Proprio in queste ore, comunque, i militari della locale Compagnia stanno eseguendo una serie di controlli, soprattutto nel centro storico, mirati proprio ad individuare i responsabili e il bottino del furto di stanotte.

Pubblicato in ATTUALITÀ
Pagina 4 di 4

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)