Tramite una nota pubblicata sul proprio sito, l'Anas comunica che «per l'esecuzione dei lavori di realizzazione della rampa dello svincolo di Chiaravalle nell'ambito dell'intervento di realizzazione del Tronco IV e IV Bis della strada statale 713 "Trasversale delle Serre"», a partire da domani e fino al prossimo mercoledì 2 dicembre, sarà chiuso il tratto di statale compreso tra il km 31,170 (svincolo di Chiaravalle - Argusto) e il km 32,130 (via Sorbia), nel territorio comunale di Chiaravalle Centrale. 

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mini logo_a3Nuovi disagi sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria nel tratto compreso tra gli svincoli di Lamezia Terme e Pizzo Calabro. L'Anas, infatti, comunica che «per consentire l’esecuzione del varo del secondo impalcato metallico del nuovo cavalcavia della statale 280», dalle ore 20 di sabato 29 novembre alle ore 6 di domenica 30, sarà chiuso al traffico il tratto dell'A3 compreso tra gli svincoli di Lamezia e Pizzo, in entrambe le direzioni. Per effetto della chiusura resteranno interdette al traffico la rampa di ingresso, in direzione Reggio Calabria, dello svincolo di Lamezia Terme e la rampa di ingresso, in direzione Salerno, dello svincolo di Pizzo Calabro. 

Nelle ore di chiusura, i veicoli di altezza inferiore ai 4 metri, diretti a sud, saranno deviati allo svincolo di Lamezia Terme, con prosecuzione lungo le strade statali 280 “Dei Due Mari” e 18 “Tirrena Inferiore”, con rientro in A3 allo svincolo di Pizzo Calabro. Percorso inverso in direzione Salerno. I mezzi con altezza superiore ai 4 metri, invece, saranno deviati allo svincolo di Lamezia Terme, con prosecuzione lungo le strade statali 280, 18 e SP 114, con rientro in autostrada allo svincolo di Pizzo Calabro. Percorso inverso per i veicoli in direzione Salerno. Il traffico veicolare proveniente dalla strada statale 280 “Dei Due Mari”, in ingresso allo svincolo di Lamezia terme, verrà deviato sulla strada statale 18 “Tirrena Inferiore”.

 

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Martedì, 07 Ottobre 2014 11:32

La borbonica ex Statale 110 - LE FOTO -

mini fotostradaNon serve sfogliare le pagine di storia calabrese per comprendere che l’ex Statale 110 (ora di competenza della Provincia) sia una via di comunicazione voluta da Ferdinando II nel 1837. Salvo il manto stradale in catrame – completamente rovinato lungo il tratto Angitola-Serra San Bruno, pieno di dislivelli, grosse buche e deviazioni – la strada in questione non è per nulla cambiata rispetto a quella borbonica, anzi, è peggiorata.

Nonostante le esigenze degli abitanti dell’entroterra serrese, che per spostarsi sulla zona tirrenica sono costretti a percorrere l’ex Ss 110, nessuno da anni pare abbia preso a cuore l’idea di porre in essere anche una leggera parvenza di manutenzione stradale. E, in tal senso, non risulterebbe neanche utile rifugiarsi dietro la recente gestione della Provincia da parte del commissario Ciclosi, perché l’ex Statale 110 è sempre stata in condizioni più che pessime.

Durante tutto il periodo estivo di quest’anno, la già stretta carreggiata è notevolmente diminuita a causa delle erbacce, che in alcuni tratti coprono quasi interamente le corsie. Ogni giorno, oltre alle persone che la percorrono con le auto per raggiungere l’autostrada (svincolo di Pizzo), sul manto stradale disastrato sono costretti a passare i mezzi pesanti della grande distribuzione e quelli delle imprese addette ai lavori della celebre e chimerica “Trasversale delle Serre”.

Con la circolazione dei mezzi pesanti – che con la loro mole hanno anche creato quelle che sembrano delle gallerie nella fitta vegetazione – il traffico diventa estremamente lento, e per le auto la possibilità di superare è nulla. Non è nemmeno raro trovare grossi tir, provenienti da direzione opposta, bloccati all’altezza di San Nicola da Crissa o lungo i tornanti a pochi chilometri dal bivio Angitola.

La pericolosità della strada è estremamente evidente. Ma, a suscitare ancor di più lo scandalo è anche il fatto che, con il depotenziamento del sistema sanitario voluto dalla gestione Scopelliti, sia le autoambulanze che i malati, per far fronte alla mancanza dei servizi dell’ospedale “San Bruno” di Serra, sono costretti a raggiungere l’ospedale Jazzolino di Vibo, percorrendo la suddetta strada provinciale, o, in alternativa, il malridotto tratto che dal comune di Serra porta al comune di Sorianello, quasi impercorribile durante la stagione invernale e situato in una zona altamente franosa.

La sistemazione dell’ex Statale 110, che può definirsi di fatto un provvedimento di estrema urgenza, dovrebbe essere uno dei tanti nodi da risolvere da parte del nuovo consiglio provinciale, con a capo il presidente Niglia, eletto il 28 settembre scorso con le elezioni di secondo livello, all’interno della lista “inciucio”, che ha visto il connubio tra i renziani del Pd con esponenti di FI e FdI.

(clicca sulle foto per ingrandirle)
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Operai anasLa Strada Provinciale 65, che lungo la Valle Mesima conduce dall’Abitato di Filogaso fino allo svincolo autostradale “Serre”, rimarrà in parte chiusa al traffico fino all’1 dicembre 2015. La chiusura riguarderò esclusivamente il tratto compreso tra il chilometro 2,840 e il chilometro 3,770. Il provvedimento - secondo quando comunicato nella giornata di ieri dall’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade – si rende necessario nell’ambito di lavori di realizzazione della Trasversale delle Serre – adiacente alla Provinciale 65 – per permettere lo scavo e la posa in opera di tombini idraulici e la realizzione della nuova sezione stradale adeguata alla normativa vigente in materia.

L’Anas ha, inoltre, diffuso le informazioni utili alla gestione del traffico veicolare che avrebbe altrimenti riguardato il tratto di strada interessato dall’interruzione. I veicoli provenienti da Vazzano ed in transito verso Sant’Onofrio, potranno imboccare la Strada Provinciale 67, poi le Provinciali 66,64 e 4. Percorso inverso per i veicoli provenienti da Sant’Onofrio e diretti a Vazzano. Il traffico proveniente invece da Vazzano verso Filogaso scorrerà lungo la Strada Comunale “Cardinillo”, le Provinciali 65 e 4. Percorso inverso per il veicoli provenienti da Filogaso diretti a Vazzano. Per chi invece da Vazzano è diretto a Pizzoni dovrà percorrere la Provinciale 67 fino all’innesto con la 66, dove dovrà svoltare a sinistra proseguendo ancora sulla 67. Percorso inverso per i veicoli che da Pizzoni sono diretti verso Vazzano.

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mini anasDa domani e fino a venerdì prossimo, sarà istituito un senso unico alternato sulla SP 93, tra i chilometri 0,180 e 0,320, al fine di consentire la prosecuzione dei lavori sulla Trasversale delle Serre. A comunicarlo in una nota è l'Anas. Il provvedimento si rende necessario per via della realizzione di una paratia, in corrispondenza della spalla B del viadotto Cimbello. Nel tratto interessato dai lavori, inoltre, i veicoli dovranno osservare il limite di velocità di 30 km/h e il divieto di sorpasso.

 

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mini logo_a3Nella mattinata odierna, tre persone sono decedute sul tratto di Autostrada A3 tra gli svincoli di Sant'Onofrio e Serre in direzione nord (al km 349). Coinvolto nel tragico incidente un solo mezzo, un furgone 'Fiat Doblò'. L'autista, molto probabilmente, ha perso il controllo del veicolo per cause ancora da accertare. Il furgone è finito fuori strada causando il conseguente decesso di tre donne: le straniere Marsa Pedrica, 27 anni ed Elena Romila, 40 anni e Rosa Sgrò, 42 anni, italiana, conducente del mezzo.

A bordo del veicolo vi erano anche altre due donne straniere ed un uomo residente nella Piano di Gioia Tauro, tutti rimasti feriti in conseguenza all'impatto. Gli stessi sono ora ricoverati presso lo Jazzolino di Vibo, una in condizioni gravi.

Il gruppo era diretto verso il podere di un'azienda agricola a Pizzo Calabro dove i passeggeri del mezzo erano impiegati come braccianti.

Il traffico in direzione nord è stato pertanto deviato su una sola corsia per facilitare gli interventi di primo soccorso del 118 e dell'ANAS. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia stradale, coordinata dal dirigente Pasquale Ciocca, per i primi accertamenti della dinamica e per la gestione della viabilità.

 

 

 

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mini a3Dalle 21 di sabato 28 giugno alle 6 di lunedì 30 giugno il tratto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Vibo Valentia/Sant'Onofrio e Rosarno, sarà chiuso per lavori in entrambe le direzioni. È quanto comunica l'Anas in una nota: "Il provvedimento, comunicato preventivamente alle istituzioni locali - si legge nella missiva - si rende necessario per consentire le attività di varo dell'impalcato di due nuovi cavalcavia, nell'ambito dei lavori di completamento della nuova autostrada. Nelle ore di chiusura i veicoli diretti a sud potranno uscire allo svincolo di Sant'Onofrio, proseguire lungo la strada statale 18 con rientro in autostrada allo svincolo di Rosarno. Percorso inverso per i veicoli in direzione nord. Nel provvedimento sono previste anche le chiusure della rampa di accesso in carreggiata Sud dello svincolo di S.Onofrio, dello svincolo di Serre esclusa la rampa di ingresso in carreggiata Nord, dello svincolo di Mileto e della rampa di accesso in carreggiata Nord dello svincolo di Rosarno"

 

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frana arena1A quattro mesi di distanza dal crollo della frana di Via Santa Maria, sulla Strada Provinciale 58 ad Arena, sono finalmente partiti i lavori di ripristino della carreggiata. Lo smottamento si era verificato lo scorso 2 febbraio a causa del cedimento di un muro di contenimento adiacente alla collina in cui è ubicato il Castello Normanno-Svevo.

Il cedimento aveva provocato disagi protrattisi fino ad oggi. In particolar modo, nei primi giorni conseguenti al crollo, era stata necessaria la chiusura totale del tratto stradale interessato dalla frana, con conseguente interruzione della circolazione veicolare sulla strada provinciale che collega Arena a Serra San Bruno, nonchè verso la scuola elementare di località Berrina che gli studenti non avevano potuto frequentare per diversi giorni. Inoltre, vista la precarietà del luogo, il rischio smottamento si è protratto in tutti questi mesi anche per la chiesetta titolata alla Madonna Addolorata, ubicata a stretto ridosso della collina. Eppure sul versante, già nei primi giorni successivi al cedimento, il personale della Provincia di Vibo Valentia e della sezione regionale della Protezione Civile, aveva effettuato dei meticolosi sopralluoghi ai quali erano poi seguiti alcuni interventi di tamponamento della frana, tanto che il transito veicolare era stato parzialmente ripristinato, seppur con la carreggiata visibilmente ridimensionata.

Proprio in seguito agli stessi sopralluoghi, per scongiurare ulteriori smottamenti, ai piedi della collina interessata dalla frana, era stato collocato un argine a protezione della strada formato da grossi blocchi in cemento. Un provvedimento che avrebbe dovuto avere un carattere prettamente provvisorio, ma rimasto di fatto l’unico effettuato sulla frana di Via Santa Maria per circa 120 giorni e che non aveva mancato di destare le ire degli abitanti del luogo. Da ieri, finalmente, come già detto, l’avvio dei lavori per il tanto atteso riadeguamento del tratto stradale e per porre così definitivamente freno ad ulteriori crolli.

I soggetti preposti all’intervento hanno reso nota la tabella di marcia con cui si provvederà a ripristinare il crollo: inizialmente verrà prelevato il materiale di risulta e solo in seguito saranno rimosse le barriere di protezione, per poi rimettere definitivamente in sicurezza il tratto stradale e la stessa collina interessata dalla frana. Per informare i cittadini in merito all’intervento, il sindaco Antonino Schinella ha deciso di diffondere un manifesto informativo, affisso per le vie del paese, attraverso il quale i cittadini sono invitati ad utilizzare pazienza e prudenza per i lavori e per la circolazione veicolare dei mezzi pesanti impiegati nelle operazioni di rimozione della frana.

 

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polizia-di-statoSERRA SAN BRUNO – Nella tarda serata di ieri, gli agenti del locale commissariato di Polizia hanno tratto in arresto Z.G.G., 65enne del luogo, per il reato di furto. In base a quanto siamo riusciti ad apprendere, l'uomo si trovava in un ospedale del luogo dove si era recato per trovare un congiunto quando, ad un certo punto, avrebbe visto un Iphone e non ha esitato a prenderlo e portarlo con sé.

L'uomo, però, non ha tenuto conto del fatto che la proprietaria del dispositivo, anche lei residente nel popoloso centro montano, aveva con sé un altro cellulare che gli ha consentito di localizzare l'Iphone rubato attraverso un'apposita applicazione.

Rendendosi conto del fatto che il cellulare si trovava addirittura nei pressi del Bivio Angitola, la donna ha immediatamente avvertito gli agenti del commissariato di Polizia di Serra San Bruno i quali, dopo alcuni minuti, si sono recati sul luogo indicato ed hanno tratto in arresto il 65enne, nei confronti del quale sono stati disposti gli arresti domiciliari.

 

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mini Carabinieri-sorianelloAvrebbe manomesso il contatore dell'Enel, allacciandosi alla linea elettrica. I carabinieri della stazione di San Nicola da Crissa, però, nel corso di una perquisizione domiciliare - finalizzata alla ricerca di armi - si sarebbero resi conto dell'accaduto ed hanno tratto in arresto N.T., 48enne residente nel piccolo comune del Vibonese, per il reato di furto aggravato di energia elettrica. Arresto, questo, successivamente convalidato, mentre l'uomo è stato rimesso in libertà. 
 
Mercoledì scorso, invece, i militari della Stazione di Fabrizia, guidati dal maresciallo Alessandro Pasquale e diretti dal comandante  della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno, Giuseppe Grillo, hanno tratto in arresto - in esecuzione di un ordine di carcerazione - il sessantaduenne Miraglia Biagio, nei cui confronti è stato eseguito un provvedimento per l’esecuzione della pena derivante dalla commissione di reati che vanno dalla violenza sessuale, ai maltrattamenti in famiglia, al danneggiamento ed alle minacce. Reati, questi, che Miraglia avrebbe commesso nel periodo compreso tra il 2004 e il 2009. L'uomo, inoltre, intratteneva spesso rapporti con persone che non poteva frequentare. A seguito di tali riscontri, dunque, sono scattate le manette ed il giudice ha provveduto a revocare nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari. Miraglia è stato, quindi, condotto nel carcere di Vibo Valentia. 
 
 
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