Sabato, 10 Marzo 2018 12:52

Via dalla Provincia di Vibo, il ‘No’ di Spadola condanna anche Serra, Fabrizia e Mongiana

Scritto da Salvatore Albanese
Letto 5748 volte

La partita che si sta giocando in alcuni Comuni del comprensorio delle Serre per il ritorno sotto la giurisdizione della Provincia di Catanzaro si fa sempre più contorta. Da una parte i sindaci “scissionisti”, che pare abbiano incontrato il favore della grande maggioranza dei cittadini e che vorrebbero definitivamente interrompere la sfortunata esperienza vibonese; dall’altra quelli che invece, per un motivo o per l’altro, si starebbero dimostrando poco disposti a rimescolare le carte delle competenze territoriali fra enti intermedi.

Appartengono alla prima categoria, senza dubbio alcuno, i sindaci di Brognaturo e Simbario, Cosmo Tassone e Ovidio Romano, distintisi anzi come componenti del comitato civico Pro Catanzaro che in ben 6 paesi delle Serre (oltre ai due già citati anche a Spadola, Serra San Bruno, Mongiana e Fabrizia) aveva avviato una partecipata raccolta firme effettuata attraverso una petizione popolare condotta sia con il metodo del porta a porta, sia direttamente ai gazebo allestiti nelle principali piazze. Ne erano scaturite complessivamente oltre 4mila adesioni, numeri questi che hanno permesso al comitato Pro Catanzaro di presentare l’istanza per il mutamento delle circoscrizioni provinciali di tutti i 6 municipi. A riguardo, proprio per le amministrazioni di Brognaturo e Simbario il dato è tratto da giorni. Entrambe le assise in due sedute di Consiglio comunale tenute nel febbraio scorso hanno già espresso il disco verde rispetto alla possibilità di riannettere i rispettivi territori alla circoscrizione provinciale catanzarese. Nel tardo pomeriggio di ieri, sull’identico punto all’ordine del giorno di una seduta straordinaria del consesso cittadino, si è però espresso anche il Comune di Spadola, ma in tal caso dalla discussione è emerso un convinto ‘No’ sostenuto in maniera compatta da tutti i componenti della maggioranza Piromalli, con i soli tre voti favorevoli alla “fuga dalla Provincia di Vibo” espressi invece dai consiglieri comunali d’opposizione di “SiAmo Spadola”.

Un verdetto questo che, a conti fatti, come già anticipato diverse settimane fa da Il Vizzarro rischia di avere forti ripercussioni anche sulle sorti degli altri tre Comuni direttamente interessati dalla vicenda. La bocciatura sentenziata dall’amministrazione spadolese potrebbe infatti con certezza quasi assoluta legare le mani anche a Serra San Bruno, Mongiana e Fabrizia, che a questo punto non avrebbero la continuità territoriale con il Catanzarese, presupposto fondamentale per il tanto agognato, dai cittadini, “travaso” di Provincia. Tra il Comune di Serra San Bruno e quello di Brognaturo, pronto quindi a rientrare nel Catanzarese, non vi sono infatti punti di confine, interrotti tutti dal territorio di Spadola, il che porterebbe proprio alla mancanza della necessaria contiguità territoriale tra la cittadina bruniana e la provincia di Catanzaro (infatti Serra confina soltanto con Arena, Gerocarne, Mongiana, Spadola, e Stilo ma non con Brognaturo, Simbario o con comuni del Catanzarese). A frantumare i sogni dei più convinti detrattori della permanenza nel Vibonese vi è dunque la decisione partorita ieri dal Comune di Spadola, i cui confini si estendono come una lingua di terra che si contrappone proprio tra Serra e Brognaturo.

Come se non bastasse tra soli due giorni, il prossimo lunedì 12 marzo, a discutere dell’argomento sarà anche il consiglio comunale di Serra San Bruno guidato dal primo cittadino Luigi Tassone che, al pari di molti altri componenti della maggioranza, a più riprese aveva già espresso poco entusiasmo rispetto alla possibilità di abbandonare la Provincia di Vibo Valentia. La questione si era spinta chiaramente sul piano della dialettica politica, innescando un duro botta e risposta con l’opposizione consiliare di ‘Liberamente’, che di contro fin da subito aveva aderito al comitato Pro Catanzaro. È facile allora pronosticare che proprio il ‘No’ di Spadola e la mancata continuità territoriale andrà a rappresentare un alibi di ferro per quello che, con buone probabilità, sarà l’ennesimo verdetto negativo espresso da qui a poco anche dal consiglio comunale serrese.

La tesi della mancata continuità territoriale fra Serra e i paesi pronti a lasciare la Provincia di Vibo era stata però ripresa alcune settimane fa, nel corso di un incontro pubblico, dal sindaco di Brognaturo Cosmo Tassone, certo invece del fatto che esisterebbe un punto di confine tra il suo comune e il territorio della cittadina bruniana. Un potenziale riscontro alla tesi è negato però proprio dalla pagina di presentazione del sito istituzionale del Comune di Brognaturo, in un riquadro che campeggia a centro della pagina principale ed elenca tra le altre informazioni anche i Comuni contigui, tra i quali appunto non rientra Serra San Bruno.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)